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cismax

Nikonlander
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  1. si sì, ottimo acquisto, sempre grato…ci fosse l’emoticon che fa l’inchino lo metterei
  2. il 24-70/4 io l'ho venduto, anche se mi spuntava una lacrima perchè la ritengo una lente eccezionale nel suo genere, ma avendo intenzione di prendere il suo omologo 2.8 per tutte quelle volte in cui desidero usare un obiettivo "top", ho optato come contraltare per il 24-200 per tutte le occasioni in cui devo stare necessariamente leggero e cambiare lente è un problema. Devo dire che per essere uno zoom di una tale escursione focale mi ha colpito, ne sono soddisfatto. Vero, il 24-70 nello stesso range di focali era superiore, specie alla focale grandangolare, ma quello che perdi da una parte lo guadagni dall'altra: arriva a 200mm e ti risolve molte situazioni. Poi certo, è un f/6.3...se devi fotografare in una chiesa buia meglio scegliere altro
  3. l'ennesimo "no, è che..." a livello di passione, leggendo su questo e anche altri siti, non posso certo definirmi un "malato" di fotografia come altri qui dentro, anche se le persone che mi stanno vicino giurerebbero che lo sono... per dire, nel weekend ero sulla riviera adriatica da amici e l'unico cretino con in mano la Nikon nella spiaggia affollatissima ero io, per cui per 'l'amico medio' io sono certamente un appassionato, ma se mi confronto qui dentro, capisco che parto da un livello MOLTO più basso rispetto a quello che vedo fare a molti di voi (basta guardare il contest della fotocamera preferita, dove c'è un bello spaccato di competenze fotografiche). Aggiungiamo che ho due figlie ancora piccole e che il lavoro mi toglie mediamente 12 ore al giorno (in quest'ultimo anno e mezzo di covid anche di più) e così pur di leggere e qualche volta scrivere su Nikonland mi collego la notte... capite bene che faccio fatica a fotografare di più. Mi accontenterei di fotografare meglio...la fotografia mi affascina e vorrei padroneggiarne meglio il linguaggio e la tecnica... diciamo che ci sono lavori in corso.. in fondo il segreto in tutte le cose è non pensare mai di essere arrivati...ecco, in questo campo certamente sono ben lontano dal sentirmi realizzato, quindi proseguo nel mio percorso, con l'impegno che mi è consentito dalle circostanze della mia vita in breve, per rispondere alla domanda diretta del thread, io l’interesse per la fotografia l’ho in realtà riacquistato, grazie anche alla Z7, mentre la mia D80 stava spesso a casa
  4. Quante belle foto! Con un tema così libero nello scegliere seguo esclusivamente le emozioni, e io quando vedo i colori che scivolano uno nell’altro, si mescolano, non si distinguono, mi emoziono. Perciò: 1) la 30, semplicemente meravigliosa 2) la 9 e 3) la 25 per le loro tonalità pastello, puro godimento. ma ce ne sono molte altre che meriterebbero complimenti a tutti i partecipanti
  5. 81 La Z7, che resta la mia preferita, non solo perchè ovviamente molto superiore, ma perchè mi ha fatto riavvicinare alla fotografia, che avevo trascurato negli ultimi anni. E poi è una cosa nuova da imparare (perchè con la ML è tutto da imparare, non dico da zero, ma...) 24-200, 200mm 1/2000, 250 ISO, f/7.1
  6. 80 Due foto, una ciascuna per le mie uniche due Nikon digitali, la D80 e la Z7. D80 con Sigma 150mm f/3.5, ISO 100, 1/800
  7. Matrimonio sulla spiaggia con immancabile selfie Nikkor Z 24-200, 110mm, 1/400 f/10, ISO 200
  8. l'ho letto, l'ho letto, non credo di averlo capito, se non dopo che si sono messe a confronto le varie foto e si è approfondito ulteriormente è che la testa è dura e va dove vuole lei poi rileggi, oppure leggi un altro commento e ti fai quella domanda in più che ti saresti dovuto fare prima
  9. però alla fine è proprio perchè si è discusso sulla tua foto, quella di Max e le altre che è passato un messaggio, per cui meglio che partecipiate sempre. Io alla fine non ho colto appieno, nonostante le indicazioni fossero state date... ci ho dovuto sbattere il muso per forza... Ho fatto l'errore di cercare più la gradevolezza della foto in sè (ovviamente a mio parere) e del suo sfuocato, e credo di esserci anche riuscito, che non dare peso alla gradualità dello stesso. Avevo un'altra foto la cui inquadratura non mi convinceva del tutto, non ero riuscito a comunicare quello che volevo comunicare ed anche lo sfuocato non mi pareva sufficientemente deciso...ma forse era più centrata... alla fine l'ho scartata. La metto qui stasera, chissà che mi diciate due parole, così imparo qualcosa in più anche questo giro Monaco in preghiera, da solo, nel bellissimo coro ligneo dell'Abbazia di Chiaravalle Nikkor 70-200S, a 200mm, f/2.8, ISO 320, 1/8s (sorprendentemente ferma per essere a 200mm a mano libera col peso del 70-200S! una cosa che mi sarei potuto solo sognare prima della Z7)
  10. La mia classifica è la seguente. 1) la nr 1 di Mauro è quella che mi piace di gran lunga di più. Dopo quella si poteva chiudere il contest La quantità di tonalità pastello tra i vari piani è piacevolissima, un tripudio di verdi che producono una sensazione quasi fisica. 2) la nr 10 di Cris7, anche solo per aver pensato a questo come soggetto. Una conferma di come l'idea sorregga sempre tutto. Il risultato è più godibile di quanto mi sarei personalmente aspettato se avessi pensato ad una foto così. Ho imparato una cosa in più. 3) la nr 8 di Alberto. Al di là del soggetto molto ben ritratto, nonostante solo i pistilli siano a fuoco, mi piace la combinazione complessiva dei colori e le foglie danno uno sfuocato molto piacevole
  11. 7 Ciao a tutti oggi faccio concorrenza a Silvio, almeno per quanto riguarda il soggetto Z7, FTZ+Sigma Art 85mm, f/1.4, 64 ISO, 1/400
  12. uno è poco! Sono tentato di metterne uno per genere, ma seguo la richiesta e ne cito uno solo. Le Sonate e Partite per Violino Solo di Giovanni Sebastiano interpretate da Nathan Milstein nel lontano 1975. Non certo la migliore registrazione audiofila di violino che abbia ascoltato, anzi - non certo una lettura filologica, anzi! (posso dire che questa ossessione per gli strumenti d'epoca e la lettura d'epoca e l'attenzione a non metterci troppo "trasporto" che sennò diventa tutto "romantico" mi ha abbastanza stracciato la uallera?). Forse una lettura che oggi è considerata vetusta, superata, ma tra le "passatiste" secondo me è la più moderna di tutte (quelle che ho ascoltato io, non che le abbia ascoltate tutte davvero...). Magari si ascoltano di rado tutte e 3 le sonate e tutte e 3 le partite di fila, ma questa musica messa su al momento giusto, come avviene con molte composizioni di Bach, è in grado di riconnettermi con me stesso e con l'universo, o con la trascendenza, o col sublime, chiamatelo come volete.
  13. Ottimo Silvio. Io ho un doppietto apocromatico della NISI di oltre 3 diottrie, fuori dalle "specifiche" consigliate all'inizio. Dico bene se penso che il suo uso comporterebbe un ingrandimento maggiore, la necessità di avvicinarmi di più al soggetto (in alcuni casi troppo, come in alcune foto che hai pubblicato) e una PDC più ridotta (e da qui i motivi per cui consigli lenti con un livello di ingrandimento minore? Grazie
  14. io adoro la sua Kreisleriana. Non sono mai riuscito a farmene più piacere al 100% un'altra versione dopo aver ascoltato la sua. Sarà che quell'impeto e quella inquietudine perennemente presenti nel suo modo di suonare si sposano così bene con lo stile compositivo schumanniano
  15. che dire, sono impressionanti per "realismo" (posto che si possa utilizzare questa parola per qualcosa la cui realtà non potremo davvero mai conoscere). Quelli di Bach, Mozart, Schubert Beethoven, di cui non possono esistere testimonianze fotografiche, sono di discostano molto dai ritratti che già conosciamo, ma gli altri sono stupefacenti, in particolare Brahms. Schumann un po' troppo di profilo per capire davvero che viso avesse. Chopin, anche in base alle poche foto che conosco, mi pare un'interpretazione più "libera"
  16. difatti era implicito in quanto sostenevo sopra, quando mi dicevo d'accordo con Steve Perry. Io sono contento della mia Z7 perchè sforna file di una qualità oggettivamente molto migliore di quanto potessi avere prima, ma se "pensavo" foto scadenti 12 anni fa, queste non sono migliorate solo perchè ho la Z7, saranno scadenti come prima, solo meglio definite. Un conto è quello che mette a disposizione la tecnologia, che non può che essere progressiva, un conto è quanto "mettiamo a terra" (o su carta, o a video, nel nostro caso) con quella tecnologia e questo dipende dai 4 pollici dietro al mirino di cui sopra
  17. Difficile non essere d’accordo con Steve. Io non faccio wildlife per cui percepisco poco i limiti delle attuali ML Nikon riguardo le ottiche lunghe o l’AF lento con FTZ. Nel mio caso il passaggio a ML è stato quantico, dato che mi sono tenuto la D80 12 anni ed onestamente la qualità dei file (e dico file e non fotografie di proposito) è migliorata in maniera strabiliante, ma sarebbe stato lo stesso se avessi preso la D850 che era l’alternativa nella mia mente quando mi sono deciso a cambiare. Forse la qualità delle lenti Z è migliore (lo dite tutti e guardando le foto non ho motivi di dubitarne, ma mi manca la controprova pratica delle analoghe sorelle F), ma la vera domanda è: la mia Z7 mi ha fatto diventare un fotografo migliore, wildlife o no? Difficile dirlo, alla fine l’ho usata meno di quanto avrei voluto, ma ci sono alcuni dati che trovo incoraggianti: In questi due anni ho scattato lo stesso numero di foto, più o meno, fatte in 12 anni di D80 il fatto che sia una ML mi ha costretto ad imparare ad usarla e a non dare nulla per scontato (ed onestamente sento di avere appena iniziato), quindi ci ho dovuto mettere la testa La qualità, il godimento visivo nel guardare certe foto mi ha fatto tornare la voglia di scattare di più (poi, per carità, resto lontano mille miglia dagli standard che vedo qui dentro ), mentre prima spesso optavo per la comodità e usavo la Sony RX100 IV perché stava in tasca ed aveva il sensore da 1’’ invece che da 1/2.3’’ (così mi dicevo che stavo ancora facendo attenzione alla qualità…) insomma la Z7 mi ha aperto un mondo, ma nel mio caso sono piuttosto sicuro che avrei detto le stesse cose anche della D850. Ho optato per una ML perchè, non avendo in programma di cambiare una macchina ogni 2 anni, ho pensato fosse meglio acquistare una tecnologia con un futuro di fronte a sè che sembrava più lungo di quello delle reflex, specie in termini di sviluppo delle lenti.
  18. sottoscrivo poi non è detto che io ci riesca con continuità...come nell'ultimo contest, nel quale ho partecipato pur non avendo una foto realmente in tema (non essendo riuscito a produrla, non cerco scuse), ma sono d'accordo con te
  19. Ho cercato l'allegria in queste foto e quelle che mi colpiscono di più sono le seguenti: 3 - I papaveri mi mettono allegria da sempre. Inizialmente ho pensato che la strada e pali (delle linee telefoniche?) disturbassero la composizione, invece alla fine quel tripudio di linee oblique trovo abbia un valido equilibrio dato dalla prospettiva verso destra. I colori saturi e le macchie rosse dei papaveri fanno il resto. Molto godibile, good vibes. 10 - Premio anche la foto di Massimo perchè mi ricorda tante cose, principalmente quella sensazione unica che hai in montagna, quando ti siedi e guardi quel cielo, addentando il tuo panino...mi ha fatto venire in mente tanti momenti "pieni", di allegria e non solo. 7 - e poi la foto di Silvio. Il barboncino col musino discolo che sbircia a lato della panchina mi ha strappato un sorriso, che poi era lo scopo del contest. La metto come terza perchè la panchina incompleta sul lato sinistro mi disturba un po' e poi lato colori è quella delle tre più monocorde. Delle altre mi sono piaciute: la 12, anche se paga lo scotto di non mostrare il viso e l'ambientazione, una foto più raccontata che fotografata, presumo per lo stesso motivo per cui io ho scelto la mia foto e non una di mia figlia che sarebbe stata più adatta al contest, e cioè che non mi va che le immagini di mia figlia viaggino in rete, almeno per ora (ci penserà lei da sola tra un po' a recuperare...). Si percepisce la gioia del movimento e quel cerchio di luce tra i capelli è un bel tocco la 1 perchè sono d'accordo con Max, un bimbo mette allegria (ciò non toglie che possano essere molesti... ) ed è colto in un gesto pieno di significati la 8, forse tecnicamente migliorabile (non dico "classica" proprio io che ho postato un tramonto... ), ha qualcosa di onirico che mi suggerisce sentimenti positivi. Non so se è l'allegria che mi evoca, ma sicuramente una bella sensazione La 2 di Toni è simpatica, anche se l'ha cambiata in corsa e questo probabilmente costerà un cartellino giallo
  20. 13 Foto fatta ieri pomeriggio/sera, dal balcone di casa con il 24-200. Foto "degne" non ne ho fatte nella scorsa settimana piuttosto impegnativa, allegre ancora meno, lascerei quindi anche perdere. Ma l'importante è partecipare, ed eccomi qui col più banale dei soggetti, il "TRAMONTOOOO" (immaginate l'effetto eco alla Fantozzi mentre lo leggete...). Perché quindi posto questa foto in un contest in cui ne viene richiesta una allegra? Dov'è l'allegria? Io la trovo proprio nella banalità, o forse direi meglio "normalità", di quanto qui rappresentato: Le nuvole della nuova perturbazione in arrivo, accese dal sole che scende... Un tramonto che richiama, almeno a me, desiderio di viaggio e di altrove, di "normalità", sottolineato da quell'aereo in discesa verso Linate, simbolo per eccellenza del viaggio "vero", quello lontano dal qui e ora (a guardare bene di aerei ce ne sono due). Il tutto dal balcone. Molto poco poetico e simbolo se vogliamo del tempo di clausura in via di risoluzione. Quindi nello stesso tempo, la rappresentazione dell'anno passato ed il desiderio (e la gioia) di ricominciare a vivere "normalmente" Ho pensato che in questo tramonto di maggio ci fosse l'attesa e perchè no, persino l'allegria, per quello che verrà, l'estate, un viaggio, la "libertà", la vita. Z7 Nikkor Z 24-200 a 115mm, 320 ISO, 1/80, f/6.3
  21. Massimo, Mauro e happygiraffe ti hanno già risposto. Dico anch'io la la mia. Premesso che ritengo la musica vada ascoltata anche con la "pancia" e a volume adeguato (se c'è una cosa che mi fa incazzare è la moglie chi mi chiede di abbassare il volume, "tanto si sente lo stesso"), e non c'è niente che sostituisca il "corpo" del suono riprodotto da un sistema di amplificatori+diffusori, dando per scontato la qualità adeguata, io utilizzo da qualche anno un paio di auricolari Shure SE846 che hanno una sensibilità sufficiente per poter essere pilotati anche da amplificatori contenuti nei DAP. Forse oggi c'è anche di meglio in giro, ma ne sono soddisfatto, hanno grande dettaglio e ottimi bassi, costo oggi circa 900€ se ricordo bene. Certo gli auricolari sono infilati nel condotto uditivo ed è fondamentale sigillarli correttamente nel condotto, specie per la buona resa delle frequenze basse. E' necessario quindi trovare degli earbuds (i gommini che rivestono il vero e proprio auricolare) che si adattino al meglio alle tue orecchie, altrimenti perdi molta qualità e moltissimi bassi. Per me, che viaggio molto per lavoro (viaggiavo, ma presumo riprenderò) sono una manna. Con un DAP grande come un cellulare, una miniSD da 1TB dentro il DAP e una busta grande poco più di un pacchetto di sigarette che contiene gli auricolari, ho un'esperienza di ascolto comunque di un certo livello dovunque mi trovi. Gli auricolari di qualità, abbinati ad un file di origine e ad un riproduttore anch'essi di qualità, restituiscono grande dettaglio e, nel caso degli Shure SE846, anche ottimi bassi, come piacciono a me, controllati e non "slabbrati" come vanno di moda oggi, che basta che vibrino molto e si pensa che il basso sia restituito in maniera "figa"... Certo, se cerchi un'esperienza sonora di alto livello le cuffie aperte e quelle magnetoplanari cui si riferisce Mauro qui sopra vincono alla grande, specie laddove gli auricolari peccano di più, cioè nella restituzione dello spazio sonoro. Sono in grado di ricostruire lo spazio attorno alla tua testa e questo è molto importante per una esperienza di elevato livello. Poi, ripeto, per me la musica va ascoltata, quando non è possibile farlo dal vivo, con diffusori in uno spazio fisico, ma mi rendo conto di come questo non sia semplicissimo all'interno delle soluzioni abitative tradizionali....io stesso ho dovuto adeguarmi a soluzioni alternative come le Shure o le mie Focal Stellia.
  22. Intanto ringrazio per tutti i commenti (si, Mauro, ti voglio bene anch'io ) Avrei volentieri tolto la barra metallica diagonale, dà fastidio anche a me, ma il mio era un PdR obbligato (era un cortile condominiale a cui non avevo accesso) e non ho potuto fare altro che ritagliare il giusto. Ho provato a lavorare in PP per eliminarlo o ruotarla, ma veniva troppo artefatta, ho preferito lasciarla così, forse anche a causa di limiti miei nella gestione della PP. Molte belle le foto in questo contest, difficile sceglierne solo 3. La classifica di quelle che hanno più colpito la mia sensibilità: la 11 di Andrea Zampieron: trovo meravigliosa la capacità di restituire un'atmosfera, per la sua tridimensionalità e quel cielo nero che invece che apparire innaturale pare essere la cosa più naturale del mondo, in una foto che ritrae un luogo che si sa essere una montagna innevata, ma potrebbe anche rappresentare i passi di Armstrong sulla Luna. Davvero bellissima. la 9 di Massimo Vignoli: per certi versi la quintessenza del B/N e del wildlife: monocromatica, soggetto furtivo e la fatica fatta per catturarlo, che si percepisce. Come diceva Effe, "LA" fotografia di Wildlife. ce ne sono alcune più "costruite", che mi hanno colpito proprio per quel motivo e tra queste sceglierei la 19 di Gabriele Castelli: segno di come anche a fronte di elementi all'apparenza banali (uno giocatore di carte al suo tavolo), si può raccontare una storia attraverso i dettagli: il bicchiere sfuocato in primo piano, le carte, il polsino e la giacca curati, la pipa, l'anello e un bello sfuocato sullo sfondo a chiudere il tutto. Ma mi hanno intrigato anche la 17 di Photoni, la rappresentazione della rappresentazione, e la 13 di Bimatic/Egidio65, molto "cerebrale" forse, ma un'idea non banale. Una menzione anche al bel paesaggio di Gianni54 (la 8) e a quel ben di Dio della 2...
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