Vai al contenuto

cismax

Nikonlander
  • Numero contenuti

    485
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    1

Tutti i contenuti di cismax

  1. Gran pezzo Mauro, complimenti. La Z9 è assolutamente indispensabile, e pare, da quello che dici riguardo le prenotazioni, capace di diventare un successo di per sé, ma sono d'accordo che il cash flow arriverà soprattutto dalle derivazioni successive accessibili ad una platea un po' più ampia (e dalle lenti ovviamente). Ad maiora Nikon!
  2. cismax

    Nuova Roadmap Nikkor Z

    Io non ci fotografo assolutamente nulla, non avendo mai avuto niente del genere in mano. Al massimo sono arrivato ad un 720mm/eq su una compattina, ma non confondiamo il cioccolato con qualcosa d’altro…le foto erano quasi inguardabili. difatti lo specifico subito dopo nel mio post. Non vivendo alle latitudini di Max, usare un 1260 f/9 sarebbe quasi sempre un problema immagino, visto che le condizioni atmosferiche medie di qui sono ben diverse dalle sue. ’Accontentarsi’ (si fa per dire) di un 840 equivalente sarebbe già tanta roba. Che poi non significa dover arrivare fin là necessariamente sempre, ma magari quando non riesci ad avvicinarti abbastanza a certi soggetti sfuggenti ma se lo dici tu che vedi scarsa utilità, una riflessione è doverosa. ripeto, lato mio sto semplicemente fantasticando sulle molteplici possibilità future che le varie novità di questi giorni offrono.
  3. cismax

    Nuova Roadmap Nikkor Z

    probabilmente di fronte a tanta abbondanza sono guarite le ulcere gastriche da attesa e si cerca di rifocalizzare, con una buona dose di immaginazione, cosa si potrà fare in futuro e i tamburi sono rimasti in cantina. Io ad esempio la Z9 non la comprerò, mi terrò la Z7II come corpo FF, ma l'unica lente che forse vorrò acquistare è il 200-600/5.6-(6.3 presumo?) da usare sulla "derivata" DX della Z9 (Z90?), in modo da avere potenzialmente, come detto da Max in altro commento, un supertele moltiplicabile 1.4x. Oppure in alternativa il 400/4 che consentirebbe comunque un ottimo 840mm/eq cui non servirebbe necessariamente il sole di mezzogiorno di Lampedusa. Ma è solo un volo di fantasia, per ora. Anche l'85/1.2 mi stuzzica, ma poi qui si che entrano in ballo questioni economiche, la spesa per tutta questa roba inizierebbe a farsi pesante e non fotografo abbastanza per investire così tanto... vero anche che la pensione (o il lay off per far spazio ai giovani) si avvicina nel frattempo e di tempo libero ne dovrei avere di più, se gli dei lo consentiranno.
  4. cismax

    Nuova Nikon Z9

    certo che conciare una macchina come quella che vedo a destra nel fermo immagine di questo video a me verrebbe un infarto... d'accordo la tropicalizzazione e tutto quello che volete, ma avrei un mancamento
  5. E' una macchina meravigliosa, sono felicissimo per Nikon e per tutti noi in questa enclave Nikonista, ma non la comprerò... davvero, guardandomi allo specchio: che me ne faccio, io fotografo della domenica (ma una domenica ogni tanto però), "fotografo cazzaro", come scriveva qualcuno giorni fa, a tutti gli effetti? Poi non ho mai usato un corpo di quelle dimensioni...costasse anche come la Z7 credo la troverei troppo comunque per me, perciò mi sento di dire che il motivo per cui non la comprerò non è il prezzo. imparassi ad usare la Z che ho, sperando che qualcosa via firmware possa ricadere su di essa almeno lato AF, sarebbe già un grande risultato per me. Sono affascinantissimo dal mezzo, come da quasi tutti gli obiettivi presentati nel pannello Z (il 400/2.8 è una roba spaziale, ma lì si il prezzo sarà un problema ). Posso dire che sarei davvero intrigato dal mettere le mani su un'accoppiata del genere. Poi non saprei rendergli giustizia e rimane valida la scelta di cui sopra.
  6. a me Haitink è sempre piaciuto molto, così come l'orchestra Concertgebouw il cui suono ho sempre trovato magico, assolutamente unico. Li ho preferiti spesso anche ai tanto blasonati Berliner. Mi spiace molto che anche lui sia diventato "solo" storia. Ascolterò le sue registrazioni con maggiore malinconia oggi.
  7. Questa bellissima riflessione di Silvio fa perfettamente il paio con l'altra postata da Mauro. Certamente la gestione dello stress è un elemento chiave nelle organizzazioni sociali, che si parli di lavoro oppure di rapporti tra essere viventi in generale (il Noi e Loro o Noi contro Loro citato da Silvio nell'ultimo post e di cui, credo di comprendere i motivi, non vuole parlare). Credo che leggerò il libro. Le basi di biologia certo non mi mancano, l'amigdala e l'ippocampo so perfettamente cosa siano avendole studiate in anatomia, sarà una lettura interessante ed imparerò qualcosa
  8. si si hai ragione. Un ragionamento che per certi versi valeva anche per me. Il lavoro è stato molto per me quando avevo quell'età e per molti anni ancora dopo, ma non perché era uno status symbol, ma perchè mi divertivo davvero, con un team di lavoro fantastico che faceva passare in secondo piano i prpoblemi che, come è ovvio, non mancano mai (ci pagano per risolverli, si dice, no?). Poi però all good things come to an end, siamo stati acquisiti e la cultura della nuova azienda non era esattamente la stessa e si fa la fine di cui parli tu...spremuti come limoni "finché non ce la fai più". Anche il mio pensiero va alle nuove generazioni di cui parlo sopra (e pure, più egoisticamente, alle mie figlie). Non può essere questo l'unico modello che può funzionare.
  9. Pedrito, credo che così sia più semplice di quello che è. Se sei dentro un meccanismo con delle regole del gioco, per quanto queste siano sbagliate, o ci resti e quelle sono le regole, oppure non te ne puoi fregare, perchè il problema non è "essere da meno degli altri", ma raggiungere gli obiettivi che ti vengono richiesti, che è una cosa un po' più puntuale e precisa, che ha a che fare anche con il tuo senso di responsabilità e, per certi versi, con il tuo amor proprio,. Poi c'è la terza scelta, quella illustrata da me sopra. Decidere che le regole non vanno bene e scegliere altro. Che credo sarebbe la cosa più giusta da fare in una situazione di disappunto
  10. Nella realtà, non vi sarà sfuggito il mio pensiero, questo è giustificare lo sfruttamento delle risorse umane per cavare in ogni maniera soldi nella società del post-capitalismo.Come ? Sottodimensionando gli organici minacciando di dare il lavoro in outsourcing se non ci arrivi.Una cosa che andrebbe perseguita per legge, non issata a modello da seguire e giustificare.Altro che Status Symbol. Ecco Mauro, questo è il punto. vado sul personale, che forse non è la maniera migliore di affrontare le questioni, ma lo faccio lo stesso. Io purtroppo, dopo aver amato per anni il mio lavoro e averci lavorato molto, moltissimo, ma perchè mi piaceva (il concetto di status symbol mi è estraneo d sempre), negli ultimi anni ne sono, senza mezzi termini, vittima, tanto da cercare alternative anche meno qualificate e pagate, pur di ritrovare un po' di "peace of mind" e tornare a dormire la notte...ma alla mia età (che è più o meno la vostra Mauro e Max se ricordo bene) non è semplicissimo. altro che status symbol! Ad esempio, sabato e domenica scorsi li ho passati interamente a lavorare, per preparare un meeting con dei capi europei che scendevano a farci il classico "cxxo" in settimana. E' andata bene? si. Ne valeva la pena? no. Con mia figlia che dice a sua madre/mia moglie: mi manca papà. C'è qualcosa di malato in tutto questo, a cui devo porre rimedio. E ho pure una madre invalida che mi occupa una giornata su due nel weekend per dare il cambio alla badante. Certo, sono scelte, avrei potuto metterla in un ricovero e dimenticarmela. Ho preferito non farlo, non sono io quello. mi piace tutto questo? no e il motivo è (anche) quello da te illustrato alla fine del tuo articolo. Poi, l'azienda è una multinazionale super strutturata (troppo), all'avanguardia, avevamo lo smart working (o il telelavoro) anche prima del COVID come nel caso di Massimo ed ancora oggi ne facciamo ampiamente uso, col vantaggio di risparmiare ore di code in tangenziale e lo svantaggio di non separare mai davvero la vita dal lavoro, che è la vera questione sul tavolo oggi dello smartowrkig, come illustrato bene da Massimo più sopra. e questo sopra è l'altro punto, questa volta generale e non personale. Il taglio delle risorse (richiesta ormai costante da anni) si affronta "assumendo" giovani interinali, "apprendisti", tutti lavoratori a tempo determinato. Io alla loro età avrei trovato un lavoro a tempo indeterminato. E, vi garantisco, tutta gente in gambissima (saremo stati anche bravi nella selezione), più produttiva e flessibile di quella che lasciamo a casa e che la competenza la acquisisce alla velocità della luce, alla faccia di chi considera i giovani di oggi dei sottosviluppati mentali. A cercare bene, si trova gente con grande voglia di fare, ma gli si offre davvero ben poco e questo per il nostro paese è una rovina assoluta. Questi sono ragazzi costretti a rimandare i progetti seri della propria vita, che nella migliore delle ipotesi stiamo formando per la concorrenza che gli offrirà qualcosa di meglio, nella peggiore prenderanno un volo aereo ed andranno altrove dove un mercato del lavoro meno ingessato consente più opzioni e migliori. Io personalmente spero di trovare una soluzione, molto lontana dallo status symbol, che mi permetta di essere in pace con me stesso, guadagnando anche meno (vorrà dire che smetterò di acquistare attrezzature fotografiche, del resto ho già più di quanto serva alle mie scarse capacità), in modo da avere tempo, quello si che è la vera risorsa, anche per fotografare. E per il lavoro in generale spero che questo paese esca dal buco nero in cui è caduto per sua stessa mano. Ho più speranze per la mia situazione (alla peggio aspetto la pensione) che per la situazione generale. E non aggiungo altro.
  11. posto che la verità è che ho già comprato fin troppo, seguo Gianni e Mauro. Mi piacerebbe vedere in roadmap un tele (relativamente) compatto, duplicabile, non necessariamente luminosissimo, tipo il 400 della tua lista, magari anche 5.6 (è una bestemmia?)
  12. andrò controcorrente, ma a me le Z piacciono così come sono. La 5 e la 50 sono obiettivamente sgraziate, il corpo risulta sottodimensionato rispetto al bocchettone, ma le 6 e le 7 non le trovo così orrende come leggo. Certo, la fc ha un fascino tutto suo ed è molto più azzeccata dal punto di vista del design (e non mi riferisco solo all'aspetto retrò, ma proprio a quanto sottolinea Mauro nell'articolo: c'è anche qui il bocchettone sproporzionato, ma non risulta così sgraziato come sulle 5 e 50). Insomma una scelta azzeccata di marketing, che dà una botta al cuore e una alla mente. Per cui, se il tema è scegliere tra la 50 e la fc, scelgo la seconda, anche per le soluzioni fw aggiornate sul livello delle Z II.
  13. cismax

    Nuovo arrivo!

    è un bell'obiettivo, una di quelle lenti che costruite 10-15 anni fa avrebbero dato risultati mediocri, ed oggi invece in connubio alle Z riescono a dare qualità. rispetto alle aspettative basse che avevo, ne sono rimasto soddisfatto anche utilizzandolo sulla Z7 che non è proprio il suo "matching" ideale. Con la Zfc certamente darà il meglio. Poi la maestria del nuovo proprietario farà il resto
  14. io metto la 27 al primo posto, mi perdo in quella meraviglia di gradienti di colore e di sfuocato al secondo posto la 60, ha una plasticità che mi piace molto al terzo la 38, sarà che adoro i fichi d'india...
  15. bella la citazione de Il Maratoneta...grande film Gabriele, dovesse mai servirti, io ho il 50-250 che presi per la mia Z7 quando non c'erano né il 70-200, né il 24-200, per avere una focale lunga, nonostante tutti i limiti dell'accoppiata. Voleva essere una soluzione temporanea, ma non l'ho mai venduto perchè ho voluto tenermi un potenziale 375mm leggero usato in DX sulla Z7, in attesa che esca qualche tele vero, ma la verità è che poi resta sempre a casa, preferisco raddoppiare il 70-200, che è certamente meglio (anche se decisamente più ingombrante). Per cui, sappi che se dovessi mai farci un pensiero, non hai che da bussare alla mia porta
  16. Si, sono decisamente d’accordo, molto più affascinante Sabi adulta. La foto che preferisco è quella di lei nuda sul letto, quando guarda in macchina. Ti entra dentro quello sguardo. Non conosco di persona le dinamiche che si creano tra fotografo e modella, non so quante volte accada che quella chimica di crei, ma certamente lei è molto brava e il fotografo ha saputo creare quella connessione indispensabile perché ne esca una foto così. bravi!
  17. meravigliosa! siete fenomenali, davvero numeri uno, per la Zfc regalata, per il compleanno, per averci pensato, averlo poi fatto e raccontato così! e per Sabina (Gabriele, sappi che ti ho invidiato moltissimo ) a saperlo sarei passato da Lecco in macchina, sotto il balcone!
  18. Ops… ignoranza crassa Chiedo venia si capisce che non faccio wildlife e BIF vero?😂😂
  19. quest'estate sotto il portico della casa in Sardegna che avevo c'era un nido di rondini. Non ho tolto l'otturatore elettronico per non disturbarle troppo, ma questo è l'effetto ottenuto della rondine appena partita in volo... la foto era da scartare comunque perchè fuori fuoco e pure mal composta, ma un effetto così evidente non mi era mai capitato
  20. acquistato il 105MC grande lente e grande acquisto
  21. Difficile dire qualcosa che non sia stato già detto qui sopra, ma ci tengo a dare anche il mio contributo, perché questi ritratti sono fuori dal comune e tra le belle parole che ho letto, ripesco "intimità" e "mettersi in gioco". Al di là del manico del fotografo, che dimostra che sa come tirare fuori la magia da una sessione non semplice, l'intimità che si tocca con mano è il valore aggiunto, con il "coraggio" della modella di uscire dalla sua comfort zone. Bravi entrambi, davvero
  22. difficile metterli a fuoco entrambi...ho privilegiato gli occhietti del ragno che poi muovendo una zampetta ha fatto fuggire l'intrusa (ma mi sono perso il momento) rimanendo in beata solitudine quando si dice avere le "zampe in pasta" la seguente invece, croppata al 78% (è pur sempre un 105!), solo per dimostrare l'assenza di AC, già ben illustrata da Silvio Renesto nella sua recensione (guardate i tiranti del parapendio) e la perfetta adattabilità anche al di fuori dal contesto macro Ne sono soddisfattissimo
  23. quello che ne penso è riassunto dal fatto che l'ho acquistato e da queste foto. Mai praticato macro, ma ho voluto sfidare il caso e ho scoperto che il 105MC è divertente. Le foto sono tutte a mano libera e con un po' di crop (devo ancora prendere le misure sulle distanze e a mano libera è ancora più complicato...).
×
×
  • Crea Nuovo...