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Max Aquila

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  1. eppure...dopo acquistato l' mc-11...il 135 diventa anche per sony 2 Sigmoni con una fava
  2. E non si è nemmeno per un attimo parlato di prezzo. In puro Nikonland style 😇
  3. Una bella lotta, tra due focali diversissime per il trattamento del soggetto. E quel Nikon è un altro capostipite
  4. si, esattamente: Siracusa, Taormina, Segesta, Akrai, Eraclea Minoa tutti teatri in opera durante questo periodo, ognuno con peculiarita' differenti in termini di posizione, acustica, luce. Uno spettacolo nello spettacolo (che continua da duemilacinquecento anni)
  5. Grazie Giovanni: una fatica rinunciare a fare da spettatore e cercare di indovinare i momenti propizi
  6. Ne dico che giusto dietro un rospo in palude trovi una quantita' di elementi che possano farti determinare per l'uno o per l'altro (sempre che il tuo Zeiss lo abbia mai messo alla prova con soggetti totalmente difformi dal principale a brevissime distanze di maf) La velocita' e silenziosita' dell'AF e la stabilizzazione che mi ha consentito di lavorare al crepuscolo con tempi di otturazione spesso ben sotto quelli di sicurezza, mi muove a pensare che al posto tuo avrei gia' venduto il prezioso fardello ISO 400 f/8 t/20" crop 100% Ma devi fartene una ragione da te .... (Sigma 135/1,8 x Canon + MC11 su Sony a7II f/2 t/160" ISO 640) e come vedi...Fabrizio ha gia' fugato le sue perplessita', (Sigma 135/1,8 x Canon + MC11 su Sony a7II f/2,8 t/160" ISO 1250) che a te attanagliano da mesi...
  7. Ottimo ed abbondante: ed in un sol colpo si e' fatta pulizia di ogni soluzione di compromesso tecnologico od economico, fin qui rappresentato da bestbuy del nuovo e dell'usato come - D600 e 610, forse sfigate ancor piu' che sfortunate - Df e Df II, ossia il mito dell'eterno ritorno (delle ottiche MF a baionetta Ai e nonAi), bruciate dall'approssimazione costruttiva piu' che dal prezzo di mercato (e dal mercato) - D5xxx che sono state per anni l'oggetto misterioso, DX incomplete e mai completamente credute da Nikon stessa che si e' limitata a trasfondere confusione rispetto le entry level D3xxx e limitazioni (di questa serie salvo solamente il monitor imperniato come nessuno (o pochi) hanno ancora capito che deve essere fatto un monitor ...orientabile) e pero'...Mauro... la D850, reflex per tutti, non ha ancora un prezzo...per tutti: aspettiamo il calo fisiologico o vendiamo anche qualche obiettivo per investire su un paio di corpi macchina definitivi? Direi che per sei mesi oltre l'autunno questa tua guida all'acquisto si affianchi in prospettiva a quella piu' modesta nella quale una D850 possa divenire un punto di step-up per il prosumer da D750 , sempre sia un soggetto che tu abbia voluto tenere in considerazione nella tua analisi. Nella quale rivedo in tutto e per tutto i profili differenziati (anche nelle soluzioni di compromesso suggerite) del professionista piu' o meno incline a dare alla sua attivita', o il giusto impulso (n°x D850 e basta...) o il rispetto dell'ammortamento dei costi con un acquisto sull'usato delle rispettive alternative. Io spero in un rapido allineamento dei prezzi della D850 prima di sognarne l'acquisto: ma se arrivano prima le mirrorless come vogliamo che siano...
  8. Mtrading, importatore italiano di Sigma vuole bene a Nikonland Sono anni che, ormai, con la cadenza definita dalle presentazioni delle ponderose novità (sotto il segno di Yamaki-san) ci mette a disposizione the best of... di cui possa disporre, mettendo in questo modo a dura prova le nostre possibilita' di trovare qualcosa che non ci soddisfi nelle attrezzature che riusciamo a testare: gli chiederemo ogni tanto di farci provare apparecchi di secondo livello, tanto per non indurre i lettori del sito a pensare che noi si sia in qualche modo Sigma-addicted nel senso deteriore del concetto E perche' allora ho definito Teatro della Vita questo mediotele, ultimo nato della serie Art? Perche' lo so bene che un obiettivo, così come una macchina fotografica, come qualsiasi altro accessorio, non siano altro che dei mezzi, strumenti adatti ad ottenere un risultato predefinito e premeditato. Il fatto e' che la Teoria poi si combina con la Realta' delle cose in modo imprevedibile, tanto da ridefinire il confine tra lo strumento ed il risultato. Posto che un mediotele come un 135/1,8 non sia certamente ne' uno standard, nè tantomeno uno zoom all-in-one ma invece un obiettivo ben specialistico, come ottimamente dimostrato dagli specifici articoli di Mauro Maratta su questo eccellente obiettivo Sigma 135mm F1.8 Art : il mustang Sigma 135mm F1.8 Art ... a nudo ma nelle settimane nelle quali ho avuto modo di usarlo, questo Sigma 135/1,8 Art mi ha parlato anche di altro... e non proprio sussurrandomi le sue opportunita' all'orecchio, ma chiamandosi a gran voce sulla sd Quattro H con la quale utilizzavo in contemporanea il 14/1,8 Art ed il 35/1,4 Art con i quali Mtrading mi ha dato il privilegio di utilizzarla. Teatro, intanto, come genere: avevo gia' provato ad utilizzare la sd Quattro 1,5x in teatro ed a ISO proibiti dallo stato dell'arte del sensore Foveon, che accanto alle strabilianti prestazioni alla sensibilita' base non riesce ancora ad accompagnare un'amplificazione del segnale esente da...effetti collaterali, nel senso di artefatti cromatici e di scadente rapporto S/N. Il risultato mi aveva confortato, insieme alle caratteristiche complementari come la silenziosita' di scatto, inarrivabile da alcuna reflex. La necessita' in questa calda e luminosa estate di restare su diaframmi apertissimi come quelli offerti da questo mediotele Art, mi ha indotto nella decisione di iniziare sfruttandolo proprio a teatro, a Segesta, durante le rappresentazioni serali che si tengono esattamente dove si tennero, analoghe, fin dal III secolo a.C. (senza cellulari allora...) e nello specifico durante la rappresentazione dell'Oreste di Euripide e, alcune sere dopo, delle Nuvole di Aristofane. Il filo che leghera' tutte le foto realizzate per questo articolo è chiaramente l'utilizzo di questo Art a tutta apertura o immediatamente presso questa: l'esigenza di luce in condizioni di ripresa come quelle che seguono non consente l'utilizzo di diaframmi piu' chiusi, giusto il secondo paletto, quello di restare tra gli ISO 100 canonici per la sd QuattroH e al massimo ISO 400 per evitare eccessi di rumore digitale o di distorsioni cromatiche a vanificare l'intento originario, ossia fermare l'azione ! Ecco quindi dipanarsi la storia della follia di Oreste, perseguitato dalle Erinni per l'orrendo delitto commesso (l'uccisione della madre Clitennestra e del suo amante Egisto, richiesta da Apollo per vendicare l'assassini da parte di quei due di Agamennone tornato vincitore da Troia con Elena) Elettra regge tutta la scena, raccontando della follia del fratello, Oreste, follia che e' travaglio interiore per il gesto compiuto e le motivazioni che continuano a dividerlo tra il Giusto e la Perdizione, una Luce spettacolare, quella del sole al tramonto che investe il palco da sinistra verso destra, illuminando nel modo piu' suggestivo gli attori (il palcoscenico e' disposto esattamente verso il Nord): il Sigma 135/1,8 Art non si fa pregare in queste condizioni, anche nel crop seguente si vede come sia stato progettato per avvolgere il soggetto della luce disponibile, anche e sopratutto in esterni i riflessi sugli ornamenti di Elena di Troia (sposa di Menelao) riflettono del tutto la luce del tramonto prossimo la qualita' del fuori fuoco di sfondo e' una delle caratteristiche piu' rilevanti di questo Sigma anche con un diaframma piu' chiuso, (f/2,8) lo stacco tra i piani prospettici di questo mediotele continua ad essere determinante sul soggetto, Elena istruisce Ermione (la figlia avuta da Menelao), in questo crop si percepisce meglio la pdc dell'immagine precedente ed i colori e la nettezza del gesto, rispetto il tempo di otturazione non fulmineo (1/200") la dicono lunga sull'insieme di valori in gioco ma e' dove si apra verso il limite massimo che si torna a considerare in pieno l'opportunita' offerta da questa lente, che tiene l'asticella della qualita' ottica sempre al massimo (pure quando le Eumenidi si trasformino in Erinni ) e pur variando in postproduzione valori come quelli della temperatura colore o della saturazione (il Foveon tende a caricare in eccesso al diminuire degli EV), il risultato e' del tutto intercambiabile, perche' non dipende solo dal sensore, ma principalmente dalla lente. Oreste passa dalla lucidità alla follia (mentre le luci di scena cominciano a sopravanzare l'ultima luce solare) ed il 135 Art fa il suo splendido lavoro, selezionando soggetti anche negli insiemi spicca la sua vocazione al sottolineare (crop) senza eliminare informazioni dagli spazi circostanti. Gradualmente, senza scosse, ma inesorabilmente ! arrivano in scena Menelao e il vecchio Tindareo, nonno di Oreste, che vuole giustizia della figlia, (Clitennestra) che la luce mista sta per diventare artificiale e cio' nonostante, Foveon + Art = successo guardate il blu dell'ora sulle montagne di sfondo (ed il loro definito sfuocato) Pilade, amico di Oreste, arriva a ...dargli una mano cosa che Oreste ...si accolla di buon grado Elettra e' sull'orlo di una crisi di nervi decisamente, direi... e nel crop vorrei sottolineare come omogenei siano i passaggi, le transizioni cromatiche e delle forme dei soggetti salgono gli ISO, per forza di cose... (qui siamo a 250) e compaiono i primi artefatti verdastri, intorno alle aree meno definite, come si vede nel crop seguente ma nella trasformazione in B/N (e coerente correzione dei difetti delle immagini) l'incisivita' del 135 Art continua a definire il senso del racconto, a seconda di che soggetto sia quello a fuoco proprio come sia lecito aspettarsi da obiettivi costruiti per questo crop sulla qualita' d'immagine della trama del velo Niente luce se non artificiale, ma forse ancora piu' definito lo stacco prospettico, giusto lo sfondo ormai tutto nero il dramma volge al termine, con Elettra, Oreste e Pilade condannati al suicidio dal tribunale popolare voluto dal padre di Clitennestra cosa si inventano i tre? Prendere in ostaggio la piccola Ermione e tentare di ucciderne la madre, Elena (quella che aveva originato la soap opera intera) e quando il terrore scorre sul filo della lama impugnata da Oreste (paura....) arriva Apollo e trova la soluzione: liberi tutti e matrimoni incrociati... Oreste ed Ermione (ma non la stava ammazzando?), Elettra e Pilade e chipiunehapiunemetta (Ma questo e' un finale rivisitato: Euripide volle far scorrere sangue anche alla fine del dramma) Teatro, poi, come luogo: Altra accezione del termine, che indica il luogo dello svolgimento dell'azione, anche quando non scenica, nella quale un obiettivo come questo Sigma 135mm si ritrova sempre alla grande, per sua natura. Dal ritratto piu' banale che praticato con questo mediotele...smette di essere banale, alle foto di vedute (terreno per tutte le lunghezze focali, ma sopratutto a mio vedere per quelle medie) che proprio per questo si arricchiscono facilmente di ulteriori elementi (che su angoli di campo piu' larghi resterebbero in minor dettaglio) Al dettaglio di parti del campo inquadrabile con altri obiettivi, a specificarne dinamiche difficilmente intellegibili ad occhio nudo particolari mai notati nella loro "azione" resi palesi dalla capacita' del Sigma 135/1,8 di isolare, definire, distinguere, comprendere e... ricordare. E rivolgendo occhio ed obiettivo a dettagli d'insieme, come una guglia, girandovi attorno lo sguardo per determinarla soggetto... piu' volte oppure al pavimento dello stesso luogo indovinando da qui una nuova caratteristica, inconsueta per un mediotele luminoso, quella della definizione anche sulle brevi distanze, applicandola quindi a teatri ben differenti, ma pur sempre paradigma di Vita, di vite... differenti dalla nostra, ma non per questo meno caratterizzate dalle qualita' di questo fuoriclasse indiscusso, già senza lenti addizionali, senza tubi di prolunga, solamente con l'ausilio del suo limitatore del range di distanza focale che ai suoi 87,5 cm di distanza minima, a f/2 ci consente di riportare anche di simili Teatri di Vita (crop 90%) Teatro, infine, come Tempo: Il Tempo e' una delle variabili della Vita, se non la piu' determinante. Ogni oggetto ha il suo tempo, fa il suo tempo, e dopo altro tempo... avra' fatto il suo tempo. Ogni epoca ha degli oggetti che la caratterizzano e nel nostro piccolo, su Nikonland, siamo convinti che l'Estro e l'Inventiva dei progettisti e della proprieta' di Sigma, stiano facendo battere i secondi del tempo attuale: perche' indipendentemente dal valore assoluto di queste attrezzature, cio' che sta ottenendo questa cascata di obiettivi di grande qualita' accompagnati da macchine fotografiche tanto particolari quanto innovative, ha di certo ottenuto il grande merito di spaccare l'argilla ai piedi delle Grandi del mercato, che sentendo la pressione di Sigma e di pochi altri competitor, si sono rimessi in movimento. Cosa che potrà solo produrre benefici per tutti noi appassionati. Nel Tempo si muove l'Umanita', che agisce e vive e produce memoria del suo essere. Questa memoria viene trasmessa e condivisa: il pregio di Aristofane sta nell'indiscutibile senso dell'Universale che pervade la sua opera: che puo' essere attualizzata come hanno voluto fare gli sceneggiatori di quest'anno a Segesta, nel rappresentare le Nuvole niente di meno che come ...the Cloud rispetto i moderni smartphone e tablet cui riferirsi come oggetti del potere terreno, in contatto con l'Etereo. Socrate vive lacero e puzzolente in un cassonetto e gestisce una... scuola per aspiranti smart people, con alterno successo, specie se l'allievo sia un allevatore di polli ignorante come Strepsiade ossessionato dai vizi del figlio Fidippide che pensa solo a cavalli e lussi per loro improponibili. Debiti da gioco e da acquisti (niente rate a tasso zero) da curare con la filosofia del Guru... Sigma 135mm f/1,8 Art in available light a f/2 t/200" Socrate dal cassonetto in luce mista, predica alle masse e parla alle Nuvole ammonisce Strepsiade, che tenta di aggiornarsi col cloud le nuvole le quali scendono tra gli uomini, sempre in available light, e nonostante l'errore di esporre ad 1/30" f/2,8 la mirrorless sdQuattroH salva in parte il risultato 320 ISO @ f/1,8 t/100" ISO 250 @ f/1,8 t/200" Non finisce bene: Strepsiade non riesce come allievo, suo figlio molto meglio di lui e lo ricatta... Allora Strepsiade manda a quel paese le Nuvole e Socrate e con una fiaccola gli appicca il fuoco dentro il cassonetto (ma sono le 21,30 e la luce di scena diventa sempre piu' gialla, il Foveon non regge piu' e questa foto l'ho fatta col 35/1,4 art) Morale dell'Articolo? Sigma costruisce segni del tempo attuale come questo 135/1,8 Art, che non serve solo per fare ritratti in studio, ma spazia per Teatri di molte altre dimensioni e destinazioni, nei quali fotografi migliori senza dubbio di me, sapranno tirarne fuori tutto cio' che questo obiettivo sapra' loro suggerire... Tornando quindi al pensiero dell'inizio ritengo senza dar segno di cedimento mentale che esistano strumenti che riescano ad essere ben piu' che semplici mezzi con i quali portare indietro il risultato, ma oggetti decisamente ispiratori delle opportunita' che vi offrono. E ve lo scrive uno ben abituato a scendere a compromessi con materiale ed attrezzature non per forza "no compromise". Per divertimento... Che dire di piu' ...? W S I G M A... e grazie ancora alla gentile disponibilita' di per la possibilità di utilizzo di queste attrezzature ...del nostro Tempo ! Max Aquila photo (c) per Nikonland 2017
  9. Grazie Silvio, mi comprerò una delle guide che hai indicato e cercherò di imparare anch io a vista i caratteri principali. Oggi ero sprovvisto di alcunché di fotografico e quindi ero sorvolato da un paio di elicotteri da trasporto che provavano piacere a tornare a farsi vedere. Me lo sono fatto bastare...oggi
  10. Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio, bianco per antico pelo, gridando: «Guai a voi, anime Prave! Non isperate mai veder lo cielo: i' vegno per menarvi a l'altra riva ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo (Caron dimonio, dagli occhi di bragia)
  11. Fa piacere di certo (ne parlavamo con Mauro) che con annunci di accessori come questo, indipendentemente dalla validità del sistema, Nikon ci dia il segno del fatto che forse sta riprendendo contatto con il cliente finale. Fosse anche un anziano ex-utilizzatore di pellicola, come me. Chissà, chissà ...domani. (L.Dalla)
  12. Bravo...certamente. Quando ne avessi voglia, fai un set e fotografalo, mettendo anche le indicazioni relative alla potenza del pannello e alla distanza dal porta dia. Grato in anticipo!
  13. Direi anche con i 36mpx di una d8xx Dipende dalla necessita': archiviazione, visualizzazione su pc, stampa. Questo accessorio viene prodotto fin dalle prime coolpix900, ed il problema diventa sempre lo stesso: la luce - per quantità - qualità - direzionalita e diffusione L'ideale al solito luce flash, ma opportunamente dosata
  14. La dinamica ed eclettica casa di Shenzhen, che su Nikonland privilegiamo da qualche anno per le sue ottime realizzazioni flash, annuncia una nuova versione della sua applicazione (per ora limitata ad IOS, presto anche su Android) attraverso la quale pilotare in wireless (ovviamente) tutti i suoi flash Nella notizia si fa riferimento anche alla necessita' di aggiornamento firmware per il transmitter X1T in uso, cosa che ci desta perplessita', non possedendo (che noi sappiamo) l' XT1 la possibilita' di ricevere segnale dallo smartphone. Probabilmente (pensiamo) lo smartphone servira' a prestare a distanza le regolazioni di livello e modo sui singoli flash del set, in condizioni nelle quali il transmitter e la fotocamera collegata siano fuori portata di scatto e regolazione, come fosse al tempo stesso un remote control anche per la fotocamera. Scaricheremo, installeremo e...proveremo ! Al contempo, segnaliamo una folta pagina di aggiornamenti fw Godox per flash e transmitter. Buona luce !
  15. adatta quindi per still life di piccoli oggetti, immagino: il fascio di luce restera' stretto, no? Incredibile il dinamismo di questa casa
  16. Crediamo che Nikonland sia il primo sito, non solo in Italia, a farvi vedere, oltre che a poter maneggiare questo supergrandangolare di cui si favoleggia da piu' di sei mesi. L'impatto e' forte anche se ...preparàti al suo arrivo ! Difficile pensare a qualcosa di piu' coinvolgente della sua lente frontale, identica all'analogo elemento del Sigma Art 12-24 presentato su Nikonland con ben tre articoli Sigma 12-24mm F4 Art : anteprima (test/prova) Sigma 12-24mm f/4 Art : il sesto senso nella prospettiva Sigma 12-24mm f/4 Art: ma si, tarpiamogli le ali... La sua "compattezza" generale, commisurata alle dimensioni del vetro frontale, e' tuttavia incoraggiante Anche raffrontato al fratellino Art 20/1,4 si nota la palese affinita' Abbiamo ottenuto, grazie alla gentilezza e disponibilita' di il PRIMO ESEMPLARE giunto in Italia e per la baionetta Sigma peraltro.... (accanto il 20/1,4 per Nikon) Quindi nelle prossime settimane, grazie alla gentile (protratta) concessione della sd Quattro H ed al suo Foveon di formato 1,2x lo trasformeremo in un fantasmagorico 17mm f/1,8 col quale .... mettere in prospettiva ogni cosa incontreremo in questa calda estate siciliana. Caratteristiche ed engineering Sigma La settima focale fissa della serie Art (inaugurata dal 35/1,4 del 2012) e' un supergrandangolare mai visto prima: 16 lenti in 11 gruppi lente frontale asferica da 80mm (!!!), apertura massima f/1,8 ossia luminoso quanto un obiettivo standard, pur con (o proprio grazie a...) la curvatura di quella scultura moderna che e' la lente anteriore, diaframma a 9 lamelle (a tuttotondo) con chiusura minima ad f/16 per chi desideri nitido tutto quanto, da prima della distanza minima di maf di 27cm, fino all'infinito. Angolo di campo (su FF) da 114,2° per un barilotto da 12,6cm per 9,5cm di diametro; pesante 120g oltre il chilo , garantito esente da flares, ghosts, distorsioni curvilinee oltre quelle accettabili su questi angoli di campo, ovviamente paraluce a petalo incorporato e nessuna possibilita' di applicare un filtro, neppure posteriormente. Accompagnato da grafici MTF da urlo per una focale di questo genere e così luminosa Vignettatura dichiarata presente, ovviamente a TA, ma accettabilissima gia' ad f/4 in piu', sostengo, che chi desideri di ottenere omogeneita' di luminosita' sul fotogramma, ha sulla linea Art di Sigma diversi obiettivi che gliela garantiscano, senza doverla pretendere da un'ottica da oltre cento gradi di angolo di campo, su parti dell'inquadratura che in esterni naturalmente vadano a ricomprendere cielo e terra. In interni....pazienza Motore HSM silenzioso ed efficiente (immagino) come in ogni altra realizzazione di questa linea Art, slider di selezione tra AF ed MF sul fianco sinistro per un ultrawide dalle dimensioni ragguardevoli, ma in fin dei conti ergonomicamente ben disegnato, ivi compresa l'ampia zigrinatura della ghiera MF Disponibile con baionette Nikon, Canon e Sigma, (oltre che Sony attraverso l'adattatore MC-11 con il quale risulta compatibile), a prezzi oscillanti a seconda dell'attacco tra i 1450 ed i 1650 euro, l'ho utilizzato insieme alla Sigma sd Quattro H gentilmente messa a disposizione dall'importatore e distributore Mtrading, in un agosto torrido come quello 2017 che ha concesso luce e atmosfera quasi surreali in tutte le location utilizzate, insieme a qualche problema di surriscaldamento del corpo macchina, evidentemente ignaro di tali temperature Luce, dappertutto... Se da un canto disporre di un'abbinata così ambiziosa come il 14/1,8 sul sensore Foveon della sd Quattro H, e' certamente una opportunita' piu' unica che rara, come giustamente rimarcato all'inizio di questo articolo, d'altra parte il periodo scelto mi ha sicuramente messo in difficolta' per l'utilizzo in esterni delle aperture piu' luminose di questo obiettivo atteso fin dal primo momento del suo annuncio. Inoltre il sensore APS-H della Sigma non mi consentira' di sfruttare in tutto il suo potenziale il prodigioso angolo di campo di queste 16 lenti Sigma, orgogliosamente progettate e realizzate in Giappone, come ben evidenziato sul barilotto (e spero fin da ora in una seconda opportunita' di test con il primo esemplare per Nikon disponibile), ma un angolo di copertura poco piu' ampio di quello di un 17mm (104° eq) non ci rovinera' certo il piacere di fotografare con questo Sigma e costituira' altresi' una delle prime opportunita' di questo accostamento per il quale questi obiettivi Art sono stati originariamente sviluppati ! Palermo, piazza Pretoria e fontana dell'architetto fiorentino Camillo Camilliani, nota anche come "la Fontana delle Vergogne" per i nudi esposti spudoratamente dalle statue Difficile da rendere in un'immagine di insieme, sempre, pur con l'ausilio della scalinata del convento di Santa Caterina, in fondo alla piazza, da dove si trova il punto di ripresa piu' favorevole. Ne approfitto per una panoramica a mano libera, di 17 scatti che montero' insieme grazie all'aiuto dell'apposita funzione di Lightroom Si lavora a diaframmi medi, mai al di sotto di f/4, giusto il tempo massimo di otturazione di 1/4000" della sdQuattroH e d'altra parte la luce e'...quella che e' (di solito si dice in condizioni meteo opposte) si sfruttano gli ampi spazi intorno alla fontana per staccare i soggetti dallo sfondo, cromaticamente e fisicamente con le aperture piu' grandi disponibili in questa "available light" Chiaroscuri dati dal controluce anche diretto che dimostrano quanto corretto in queste condizioni (direi estreme visto il bianco delle statue) si dimostri essere questo obiettivo, che distorce se inclinato, ma senza deformare quanto potrebbe un 17mm-eq (penso a tanti zoom celebrati nel tempo) nelle medesime condizioni Mentre, se tenuto adeguatamente in bolla, si comporta come i suoi illustri fratelli Art-wide (20/24/24-35 etc.) ed aprendo il diaframma anche solo fino ad f/2,2 (mai desiderato tanto un filtro ND, posteriore, in gelatina) comincia a dimostrare tutto il suo potenziale Poi impazzisco, metto su il flash (Godox Ving 860II) e passo al versante opposto, quello del tuttonitido ai diaframmi piu' chiusi, appositamente per tentare di ingenerare diffrazione e "difetti" da grandangolo in condizione di iperfocale ed ipercontrasto... ecco finalmente comparire qualche UFO da controluce: quel dischetto fucsia da maltrattamento cromatico e qualcosetta di altro, pare siano il peggio da potersi ottenere, con intenzione! diamine...ancora !!! qui conto tutte e 16 le lenti di questo ultrawide...ma che fatica ! qui invece, raggiungo il massimo della saturazione che questa combinazione mi consenta. Soddisfatto alfine... Al buio, adesso... Si, al buio.... per riuscire a utilizzare questo ultraluminoso grandangolo nelle condizioni per le quali sia piu' utile un suo utilizzo, come quelle risultanti dall'esigenza di tenere bassi gli ISO, se non fissi ai 100 coi quali il Foveon della sdQuattro dia il meglio delle sue performances, in luce ambiente attenuata, in interni, nelle due meravigliose chiese vicine alla piazza di prima, di San Cataldo e di Santa Maria dell'Ammiraglio (o della Martorana) dove, tra cupole romaniche e mosaici bizantini, questo obiettivo sia costretto a lavorare a TA o giu' di li, facendoci render conto delle sue performances, unitamente alla capacita' di gestione della sd QuattroH a mano libera (senza ombra di stabilizzatori o treppiedi) con tempi mai piu' veloci di 1/20" - 1/30", certamente ai margini del micromosso, ma indipendentemente da questo aspetto, assolutamente identificativi della qualita' di insieme. Inoltre dando ulteriore riprova delle minuziose differenze in termini di pdc, ottenibili semplicemente diaframmando sullo stesso soggetto, anche di poco, come in queste due foto a f/1,8 oppure gia' a f/2,8 diventando strumento di analisi e conoscenza di particolari diversamente inintellegibili, e di situazioni difficilmente registrabili con obiettivi di inferiore luminosita', come quelli che fin qui, su questo range di focali, erano disponibili. in un tripudio di colore e di meraviglia, pur nelle particolari condizioni operative a cui lo si e' sottoposto. Ugualmente, negli interni della Settecentesca Villa Palagonia di Bagheria, caratteristica per forme e contenuti dove la capacita' di dettaglio dell'insieme in oggetto consente esplorazioni altrimenti impossibili, ed insieme, giocando sul filo delle distorsioni indotte dall'inclinazione imposta in ripresa a questo Sigma 14/1,8 Art nelle inquadrature di scorci e padiglioni, si realizzano scatti fortemente caratterizzanti luoghi altrettanto particolari. Come la famosa, anche se purtroppo decaduta per vetusta' Sala degli Specchi, la cui volta ne e' interamente costituita o le curiose iscrizioni sui portali del padrone della Villa crop E per rimarcare il concetto...del buio (o dell'available light, adesso) ancora scatti ripresi all' Oratorio di Santa Cita in Palermo agli stucchi (già altre volte mio benchmark) di quel Giacomo Serpotta, abbellitore di molte delle chiese barocche palermitane qui ripreso a f/1,8...nonostante dal dettaglio non sembri proprio ! Dove, nonostante le riprese a TA la nitidezza del piano di maf crop non differisce di molto da quella dello sfondo, del tutto fuori dal range di pdc a f/1,8 crop o ancora, del livello di nitidezza dell'insieme fotocamera obiettivo, anche inquadrando da vicino su di un piano inclinato all'estremo delle sue possibilita' di resa del dettaglio @ f/2 fino alla minima maf... allo stesso diaframma Il tutto a ulteriore determinazione del livello qualitativo di quest'ottica, se ben supportata dal retrostante sensore. Colore a luce ambiente Ho sempre pensato che un grandangolare sia un obiettivo allegro di suo: un po' come interpretare la forma dei fari delle automobili per stabilire se sorridano o siano tristi... E questo bombardone mette allegria e voglia di fotografarci insieme, sempre: cosicche' a Mtrading non volevo restituirlo piu'... e me lo sono tenuto un po' troppo e dappertutto (come dice il titolo dell'articolo) dando luce con esso a tutto cio' che ho incontrato fiori tenui e dai colori accesi monumenti seriosi e sbeffeggiati posti mistici e pietra... molta pietra.. pietra che tutti i Sigma Art sembrano fatti per fare rivivere ... anche questo Colore in luce flash ... (anche) e che ho fatto poi, secondo voi? Sono andato nel mio solito vigneto, prima e durante la vendemmia (il trattorista mi ha detto: "e così è che ti deve passare la vita, a fotografare...!") dove ci sono 40 gradi Celsius di temperatura e almeno 7000 Kelvin di temperatura colore e quindi...sono andato a raccogliere la frutta... prima però io la fotografo, preferibilmente con un Godox AD360II (dove AD significa ADatto alla frutta) dividendo uva nera (da mangiare) da quella bianca da vendemmiare rischiando spesso di farmi arrotare.... (ma il rischio e' basso: li pago a fine raccolta...) E separando le prugne ancora all'albero, non del tutto mature, nonostante il Sole... dai fichi, prima di destinarli ad uguale...sorte ART inside in conclusione ? Non vedo l'ora di provare il Sigma 14mm f/1,8 ART DG HSM sulla mia Nikon D810 per confermare l'idea che mi sono gia' fatto sul Foveon per il quale e' nato. Le difficolta' incontrate operativamente con una mirrorless eccezionale come la sdQuattro H, ma limitata nella disponibilita' del formato massimo raggiungibile da questo obiettivo, non ha fatto altro che solleticarmi l'immaginazione. Questo test INSOMMA NON E' PROBANTE al 100% (capito MTrading ???) Serve un seguito: non sono riuscito a trovare difetti. - Poca distorsione anche alle brevissime distanze, comunque mai deformante i soggetti, che fossero fichi o stucchi del Serpotta - Diffrazione invisibile - Vignettatura irrilevante (e per forza... su sensore APS-H) - Flares, ghosts e UFO in controluce, ridicoli per forma e dimensioni: facilissimi da eliminare in postproduzione... Davvero un eccelso lavoro negli strati di antiriflesso della gigantesca lente frontale Il prezzo? E quello, se me lo abbassate di 300 euro sono in fila al botteghino !!! Grazie ancora una volta a per l'immensa disponibilita' dimostrata all'inizio del periodo feriale: devono proprio fidarsi di Nikonland.... e fanno BENE!!! Max Aquila photo (C) per Nikonland 2017
  17. Non c'e' un solo prezzo degli obiettivi della linea Art ad oggi sul quale poter obiettare (forse solo uno.... che scendera' presto). Poi ci sono le cose che non ti aspetti... come questo 24-35/2 che riassume in se' molti concetti, che ho tentato di estrapolare in questo articolo
  18. Eccezionale lo sfuocato. Direi che il peso/ingombro/prezzo relativo ad acquisto di mc11 più 24/35 per bay canon, debba farti riflettere sulla sua convenienza. Siloso...che su Sony/Zeiss non ci sia nulla di nemmeno lontanamente simile, ma quello zoom f/2 è qualcosa di più unico che raro. La tua D800E piangerebbe di invidia...
  19. Credimi, non potrai mai pentirtene: W SIGMA
  20. Sto utilizzando questo "mustang" sulla Sigma sdQuattroH... e l'insieme della sua risolvenza con quella del Foveon della macchina produce risultati incredibili anche con una...rana ! Troppo facile con le vostre cavie... 🤣
  21. si avvicina il momento nel quale dovro' privarmi di questo obiettivo: per questo torno sui posti che amo di piu'... L'articolo e' finito, obiettivo e macchina gia' spediti indietro ad che ce li aveva gentilmente messi a disposizione domande e commenti a seguire, qui...
  22. Sto usando, come avrai visto, il 14/1,8 che, se pur tarpato 1,2x dalla sigma sd4h, mi pare molto più facile dello zoom da gestire in bolla. Lo vedrò alla prova su Nikon FX e DX, Mtrading permettendo, spero presto
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