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Max Aquila

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  1. La dinamica ed eclettica casa di Shenzhen, che su Nikonland privilegiamo da qualche anno per le sue ottime realizzazioni flash, annuncia una nuova versione della sua applicazione (per ora limitata ad IOS, presto anche su Android) attraverso la quale pilotare in wireless (ovviamente) tutti i suoi flash Nella notizia si fa riferimento anche alla necessita' di aggiornamento firmware per il transmitter X1T in uso, cosa che ci desta perplessita', non possedendo (che noi sappiamo) l' XT1 la possibilita' di ricevere segnale dallo smartphone. Probabilmente (pensiamo) lo smartphone servira' a prestare a distanza le regolazioni di livello e modo sui singoli flash del set, in condizioni nelle quali il transmitter e la fotocamera collegata siano fuori portata di scatto e regolazione, come fosse al tempo stesso un remote control anche per la fotocamera. Scaricheremo, installeremo e...proveremo ! Al contempo, segnaliamo una folta pagina di aggiornamenti fw Godox per flash e transmitter. Buona luce !
  2. adatta quindi per still life di piccoli oggetti, immagino: il fascio di luce restera' stretto, no? Incredibile il dinamismo di questa casa
  3. Crediamo che Nikonland sia il primo sito, non solo in Italia, a farvi vedere, oltre che a poter maneggiare questo supergrandangolare di cui si favoleggia da piu' di sei mesi. L'impatto e' forte anche se ...preparàti al suo arrivo ! Difficile pensare a qualcosa di piu' coinvolgente della sua lente frontale, identica all'analogo elemento del Sigma Art 12-24 presentato su Nikonland con ben tre articoli Sigma 12-24mm F4 Art : anteprima (test/prova) Sigma 12-24mm f/4 Art : il sesto senso nella prospettiva Sigma 12-24mm f/4 Art: ma si, tarpiamogli le ali... La sua "compattezza" generale, commisurata alle dimensioni del vetro frontale, e' tuttavia incoraggiante Anche raffrontato al fratellino Art 20/1,4 si nota la palese affinita' Abbiamo ottenuto, grazie alla gentilezza e disponibilita' di il PRIMO ESEMPLARE giunto in Italia e per la baionetta Sigma peraltro.... (accanto il 20/1,4 per Nikon) Quindi nelle prossime settimane, grazie alla gentile (protratta) concessione della sd Quattro H ed al suo Foveon di formato 1,2x lo trasformeremo in un fantasmagorico 17mm f/1,8 col quale .... mettere in prospettiva ogni cosa incontreremo in questa calda estate siciliana. Caratteristiche ed engineering Sigma La settima focale fissa della serie Art (inaugurata dal 35/1,4 del 2012) e' un supergrandangolare mai visto prima: 16 lenti in 11 gruppi lente frontale asferica da 80mm (!!!), apertura massima f/1,8 ossia luminoso quanto un obiettivo standard, pur con (o proprio grazie a...) la curvatura di quella scultura moderna che e' la lente anteriore, diaframma a 9 lamelle (a tuttotondo) con chiusura minima ad f/16 per chi desideri nitido tutto quanto, da prima della distanza minima di maf di 27cm, fino all'infinito. Angolo di campo (su FF) da 114,2° per un barilotto da 12,6cm per 9,5cm di diametro; pesante 120g oltre il chilo , garantito esente da flares, ghosts, distorsioni curvilinee oltre quelle accettabili su questi angoli di campo, ovviamente paraluce a petalo incorporato e nessuna possibilita' di applicare un filtro, neppure posteriormente. Accompagnato da grafici MTF da urlo per una focale di questo genere e così luminosa Vignettatura dichiarata presente, ovviamente a TA, ma accettabilissima gia' ad f/4 in piu', sostengo, che chi desideri di ottenere omogeneita' di luminosita' sul fotogramma, ha sulla linea Art di Sigma diversi obiettivi che gliela garantiscano, senza doverla pretendere da un'ottica da oltre cento gradi di angolo di campo, su parti dell'inquadratura che in esterni naturalmente vadano a ricomprendere cielo e terra. In interni....pazienza Motore HSM silenzioso ed efficiente (immagino) come in ogni altra realizzazione di questa linea Art, slider di selezione tra AF ed MF sul fianco sinistro per un ultrawide dalle dimensioni ragguardevoli, ma in fin dei conti ergonomicamente ben disegnato, ivi compresa l'ampia zigrinatura della ghiera MF Disponibile con baionette Nikon, Canon e Sigma, (oltre che Sony attraverso l'adattatore MC-11 con il quale risulta compatibile), a prezzi oscillanti a seconda dell'attacco tra i 1450 ed i 1650 euro, l'ho utilizzato insieme alla Sigma sd Quattro H gentilmente messa a disposizione dall'importatore e distributore Mtrading, in un agosto torrido come quello 2017 che ha concesso luce e atmosfera quasi surreali in tutte le location utilizzate, insieme a qualche problema di surriscaldamento del corpo macchina, evidentemente ignaro di tali temperature Luce, dappertutto... Se da un canto disporre di un'abbinata così ambiziosa come il 14/1,8 sul sensore Foveon della sd Quattro H, e' certamente una opportunita' piu' unica che rara, come giustamente rimarcato all'inizio di questo articolo, d'altra parte il periodo scelto mi ha sicuramente messo in difficolta' per l'utilizzo in esterni delle aperture piu' luminose di questo obiettivo atteso fin dal primo momento del suo annuncio. Inoltre il sensore APS-H della Sigma non mi consentira' di sfruttare in tutto il suo potenziale il prodigioso angolo di campo di queste 16 lenti Sigma, orgogliosamente progettate e realizzate in Giappone, come ben evidenziato sul barilotto (e spero fin da ora in una seconda opportunita' di test con il primo esemplare per Nikon disponibile), ma un angolo di copertura poco piu' ampio di quello di un 17mm (104° eq) non ci rovinera' certo il piacere di fotografare con questo Sigma e costituira' altresi' una delle prime opportunita' di questo accostamento per il quale questi obiettivi Art sono stati originariamente sviluppati ! Palermo, piazza Pretoria e fontana dell'architetto fiorentino Camillo Camilliani, nota anche come "la Fontana delle Vergogne" per i nudi esposti spudoratamente dalle statue Difficile da rendere in un'immagine di insieme, sempre, pur con l'ausilio della scalinata del convento di Santa Caterina, in fondo alla piazza, da dove si trova il punto di ripresa piu' favorevole. Ne approfitto per una panoramica a mano libera, di 17 scatti che montero' insieme grazie all'aiuto dell'apposita funzione di Lightroom Si lavora a diaframmi medi, mai al di sotto di f/4, giusto il tempo massimo di otturazione di 1/4000" della sdQuattroH e d'altra parte la luce e'...quella che e' (di solito si dice in condizioni meteo opposte) si sfruttano gli ampi spazi intorno alla fontana per staccare i soggetti dallo sfondo, cromaticamente e fisicamente con le aperture piu' grandi disponibili in questa "available light" Chiaroscuri dati dal controluce anche diretto che dimostrano quanto corretto in queste condizioni (direi estreme visto il bianco delle statue) si dimostri essere questo obiettivo, che distorce se inclinato, ma senza deformare quanto potrebbe un 17mm-eq (penso a tanti zoom celebrati nel tempo) nelle medesime condizioni Mentre, se tenuto adeguatamente in bolla, si comporta come i suoi illustri fratelli Art-wide (20/24/24-35 etc.) ed aprendo il diaframma anche solo fino ad f/2,2 (mai desiderato tanto un filtro ND, posteriore, in gelatina) comincia a dimostrare tutto il suo potenziale Poi impazzisco, metto su il flash (Godox Ving 860II) e passo al versante opposto, quello del tuttonitido ai diaframmi piu' chiusi, appositamente per tentare di ingenerare diffrazione e "difetti" da grandangolo in condizione di iperfocale ed ipercontrasto... ecco finalmente comparire qualche UFO da controluce: quel dischetto fucsia da maltrattamento cromatico e qualcosetta di altro, pare siano il peggio da potersi ottenere, con intenzione! diamine...ancora !!! qui conto tutte e 16 le lenti di questo ultrawide...ma che fatica ! qui invece, raggiungo il massimo della saturazione che questa combinazione mi consenta. Soddisfatto alfine... Al buio, adesso... Si, al buio.... per riuscire a utilizzare questo ultraluminoso grandangolo nelle condizioni per le quali sia piu' utile un suo utilizzo, come quelle risultanti dall'esigenza di tenere bassi gli ISO, se non fissi ai 100 coi quali il Foveon della sdQuattro dia il meglio delle sue performances, in luce ambiente attenuata, in interni, nelle due meravigliose chiese vicine alla piazza di prima, di San Cataldo e di Santa Maria dell'Ammiraglio (o della Martorana) dove, tra cupole romaniche e mosaici bizantini, questo obiettivo sia costretto a lavorare a TA o giu' di li, facendoci render conto delle sue performances, unitamente alla capacita' di gestione della sd QuattroH a mano libera (senza ombra di stabilizzatori o treppiedi) con tempi mai piu' veloci di 1/20" - 1/30", certamente ai margini del micromosso, ma indipendentemente da questo aspetto, assolutamente identificativi della qualita' di insieme. Inoltre dando ulteriore riprova delle minuziose differenze in termini di pdc, ottenibili semplicemente diaframmando sullo stesso soggetto, anche di poco, come in queste due foto a f/1,8 oppure gia' a f/2,8 diventando strumento di analisi e conoscenza di particolari diversamente inintellegibili, e di situazioni difficilmente registrabili con obiettivi di inferiore luminosita', come quelli che fin qui, su questo range di focali, erano disponibili. in un tripudio di colore e di meraviglia, pur nelle particolari condizioni operative a cui lo si e' sottoposto. Ugualmente, negli interni della Settecentesca Villa Palagonia di Bagheria, caratteristica per forme e contenuti dove la capacita' di dettaglio dell'insieme in oggetto consente esplorazioni altrimenti impossibili, ed insieme, giocando sul filo delle distorsioni indotte dall'inclinazione imposta in ripresa a questo Sigma 14/1,8 Art nelle inquadrature di scorci e padiglioni, si realizzano scatti fortemente caratterizzanti luoghi altrettanto particolari. Come la famosa, anche se purtroppo decaduta per vetusta' Sala degli Specchi, la cui volta ne e' interamente costituita o le curiose iscrizioni sui portali del padrone della Villa crop E per rimarcare il concetto...del buio (o dell'available light, adesso) ancora scatti ripresi all' Oratorio di Santa Cita in Palermo agli stucchi (già altre volte mio benchmark) di quel Giacomo Serpotta, abbellitore di molte delle chiese barocche palermitane qui ripreso a f/1,8...nonostante dal dettaglio non sembri proprio ! Dove, nonostante le riprese a TA la nitidezza del piano di maf crop non differisce di molto da quella dello sfondo, del tutto fuori dal range di pdc a f/1,8 crop o ancora, del livello di nitidezza dell'insieme fotocamera obiettivo, anche inquadrando da vicino su di un piano inclinato all'estremo delle sue possibilita' di resa del dettaglio @ f/2 fino alla minima maf... allo stesso diaframma Il tutto a ulteriore determinazione del livello qualitativo di quest'ottica, se ben supportata dal retrostante sensore. Colore a luce ambiente Ho sempre pensato che un grandangolare sia un obiettivo allegro di suo: un po' come interpretare la forma dei fari delle automobili per stabilire se sorridano o siano tristi... E questo bombardone mette allegria e voglia di fotografarci insieme, sempre: cosicche' a Mtrading non volevo restituirlo piu'... e me lo sono tenuto un po' troppo e dappertutto (come dice il titolo dell'articolo) dando luce con esso a tutto cio' che ho incontrato fiori tenui e dai colori accesi monumenti seriosi e sbeffeggiati posti mistici e pietra... molta pietra.. pietra che tutti i Sigma Art sembrano fatti per fare rivivere ... anche questo Colore in luce flash ... (anche) e che ho fatto poi, secondo voi? Sono andato nel mio solito vigneto, prima e durante la vendemmia (il trattorista mi ha detto: "e così è che ti deve passare la vita, a fotografare...!") dove ci sono 40 gradi Celsius di temperatura e almeno 7000 Kelvin di temperatura colore e quindi...sono andato a raccogliere la frutta... prima però io la fotografo, preferibilmente con un Godox AD360II (dove AD significa ADatto alla frutta) dividendo uva nera (da mangiare) da quella bianca da vendemmiare rischiando spesso di farmi arrotare.... (ma il rischio e' basso: li pago a fine raccolta...) E separando le prugne ancora all'albero, non del tutto mature, nonostante il Sole... dai fichi, prima di destinarli ad uguale...sorte ART inside in conclusione ? Non vedo l'ora di provare il Sigma 14mm f/1,8 ART DG HSM sulla mia Nikon D810 per confermare l'idea che mi sono gia' fatto sul Foveon per il quale e' nato. Le difficolta' incontrate operativamente con una mirrorless eccezionale come la sdQuattro H, ma limitata nella disponibilita' del formato massimo raggiungibile da questo obiettivo, non ha fatto altro che solleticarmi l'immaginazione. Questo test INSOMMA NON E' PROBANTE al 100% (capito MTrading ???) Serve un seguito: non sono riuscito a trovare difetti. - Poca distorsione anche alle brevissime distanze, comunque mai deformante i soggetti, che fossero fichi o stucchi del Serpotta - Diffrazione invisibile - Vignettatura irrilevante (e per forza... su sensore APS-H) - Flares, ghosts e UFO in controluce, ridicoli per forma e dimensioni: facilissimi da eliminare in postproduzione... Davvero un eccelso lavoro negli strati di antiriflesso della gigantesca lente frontale Il prezzo? E quello, se me lo abbassate di 300 euro sono in fila al botteghino !!! Grazie ancora una volta a per l'immensa disponibilita' dimostrata all'inizio del periodo feriale: devono proprio fidarsi di Nikonland.... e fanno BENE!!! Max Aquila photo (C) per Nikonland 2017
  4. Non c'e' un solo prezzo degli obiettivi della linea Art ad oggi sul quale poter obiettare (forse solo uno.... che scendera' presto). Poi ci sono le cose che non ti aspetti... come questo 24-35/2 che riassume in se' molti concetti, che ho tentato di estrapolare in questo articolo
  5. Eccezionale lo sfuocato. Direi che il peso/ingombro/prezzo relativo ad acquisto di mc11 più 24/35 per bay canon, debba farti riflettere sulla sua convenienza. Siloso...che su Sony/Zeiss non ci sia nulla di nemmeno lontanamente simile, ma quello zoom f/2 è qualcosa di più unico che raro. La tua D800E piangerebbe di invidia...
  6. Credimi, non potrai mai pentirtene: W SIGMA
  7. Sto utilizzando questo "mustang" sulla Sigma sdQuattroH... e l'insieme della sua risolvenza con quella del Foveon della macchina produce risultati incredibili anche con una...rana ! Troppo facile con le vostre cavie... 🤣
  8. si avvicina il momento nel quale dovro' privarmi di questo obiettivo: per questo torno sui posti che amo di piu'... L'articolo e' finito, obiettivo e macchina gia' spediti indietro ad che ce li aveva gentilmente messi a disposizione domande e commenti a seguire, qui...
  9. Sto usando, come avrai visto, il 14/1,8 che, se pur tarpato 1,2x dalla sigma sd4h, mi pare molto più facile dello zoom da gestire in bolla. Lo vedrò alla prova su Nikon FX e DX, Mtrading permettendo, spero presto
  10. trasferita da NIkonland 1.0, aggiornata e corretta , con gli inserimenti di new entries quali : - Nikon D7500 - Nikon AF-P 10-20mm f/4,5-5,6 - Nikon AF-P 70-300mm f/4,5-5,6E ED VR - Sigma C 100-400mm f/5-6,3 DG OSS continueremo ad integrare nel corso del tempo i profili cosi' delineati per questa guida al... vu cumpra'?
  11. Una base di partenza per chi abbia dapprima scelto la reflex e...soltanto dopo si sia posto il quesito di cosa scegliere nel grande catalogo all brands degli obiettivi intercambiabili per reflex Nikon. Senza la pretesa (come gia' scritto) di assolutezza, sia per il fatto che tanti obiettivi siano ancora da testare, sia per le autocratiche epurazioni di obiettivi fissi e zoom ormai a nostro avviso rinunciabili se non del tutto obsoleti. Tanto per fare un esempio, tra le opzioni per il corredo prosumer DX, allo step 3, mancano al fine di una valutazione completa, almeno sei zoom tra Tokina e Tamron della categoria wide-to-standard. Alcuni dei quali sarei curioso di provare. Inoltre, come apparira' chiaro, manca del tutto la terza categoria di utente, quella "no compromise" Ossia il chiaro identikit di...almeno uno dei redattori di Nikonland, ma certamente l'anelito comune alla esistenza di questo sito il quale, se e' pur vero che da dieci anni si occupa su queste pagine di tutto cio' che ruota intorno a Nikon (e negli ultimi anni questo ruotare assume volute sempre piu' ampie...per causa di Nikon) e' altrettanto chiaro come tenda prevalentemente a far emergere quanto di meglio nel campo della Fotografia esista, sia esistito, si prepari ad esistere. O desidereremmo che possa esistere !
  12. Quello sarà perfetto per i matrimoni ed i ritratti. Come per lo sport e il reportage lo scatto silenzioso a 30 ftg/s, che se arrivasse a 16 mpx invece di...8 quello si che sarebbe da reporter
  13. mi pare che su questo thread non si parli ancora della vexata quaestio per una FX Nikon: QUALE SARA' LA COPERTURA AF DEI SENSORI DI QUESTA D850??? Avremo ancora la ridicola (rispetto l'unica ML degna di rispetto in questo senso) assenza di sensori nella maggior parte del fotogramma, come su D5 e D810 (e a scalare tutte le altre)? Una copertura AF appena sufficiente per il sensore DX della D500? Perche' se no... hai voglia ad aumentare il rapporto di visione a mirino: se le righe di copertura dei sensori AF aumentano fino al 70/75% del mirino, la gente che con le fotocamere lavora e scatta davvero tanto, la precedente generazione di macchine fotografiche la trasformera' in lussuosi fermacarte: tranne che non fotografino esclusivamente in studio... Se e' stato deciso che questa sia una "action camera" dedicata ai reporter (da 45 Mpx ...) mi importa certo che tutti i punti AF reagiscano gia' da -3EV e quello centrale da -4EV.... ma dove li hanno dislocati? e, sopratutto, quanti sono...?
  14. talmente bello questo grandangolo, da poter tollerare che sia tu ad utilizzarlo...
  15. talmente bello questo grandangolo, da poter tollerare che sia tu ad utilizzarlo...
  16. Risalta in questa parata in quattro pagine come su Nikonland si siano trattati quasi esclusivamente zoom Nikon e Sigma: perche'? Prima di tutto Nikon in quanto Nikonland, spesso testando anche materiale per puro spirito di campanile. Poi Sigma, perche' negli ultimissimi anni, nella new age Yamaki, ha decisamente prodotto uno strappo che in molti casi l'ha portata a mettere in discussione tutti i competitor, Casemadri comprese. Sicuramente Nikon perche' di Nikon ci siamo fotograficamente cibati da quando fotografiamo, ma altrettanto di certo Sigma, grazie alla proficua e disinteressata (in entrambe le direzioni) collaborazione apprestata da MTrading nel metterci a disposizione obiettivi di tutte le categorie in cui si diparte oggi la loro produzione. E se per altre categorie di lenti (fissi, superluminosi, standard, mirrorless) ci siamo interessati a tanti altri marchi, a completare gli obiettivi widezoom per reflex Nikon mancano, ci mancano, quelli Tamron e Tokina di ultima generazione, che vedete "schedati" nelle ultime due pagine dell'articolo. Come gia' detto alcuni di questi esemplari (quasi tutti) avrei proprio voglia di provarli: compilando le schede facendo ricorso ai siti ufficiali (spesso in lingua inglese) e alle risorse gia' presenti sul web, ho constatato come questi Tamron siano pieni zeppi di lenti speciali, alcune con sigle autoctone, mai sentite prima. Cosi' come questi widezoom Tokina si caratterizzano per esigui rapporti di focale che raramente superano la soglia dei 2X... Quasi un oltraggio ai cultori dei superzoom da duecifreX . Mi riprometto di fare il possibile per prendere contatto con l'importatore italiano di Tamron: con Tokina per tre volte ho inutilmente tentato per mail di colloquiare in proposito... non ho mai ricevuto neppure una mail automatica di risposta. Se questo e' il livello commerciale degli intermediari commerciali non ci stupisce il baratro al quale da tempo si sono condannati con politiche degne degli anni Settanta del XX secolo. Ma da allora sono passati quarant'anni ed oltre: oggi noi siamo Nikonland e veniamo letti ogni giorno da una moltitudine di soggetti silenti. Che non sentono il bisogno di replicare, ma dei quali abbiamo contezza numerica. Sono persone che desiderano spendere bene il proprio denaro ed il tempo che dedicano alla passione per la fotografia. Meditate, importatori, meditate
  17. Ho da 15 mesi una Nikon D500 e nell'impossibilita' di trovare nell'immediato, subito dopo il suo acquisto, un MB-D17 a prezzo umano, mi sono attrezzato con un compatibile Meike, cosi' come avevo gia' fatto per molte altre reflex Nikon (e non solo Nikon). Ma come risaputo, la D500 e' una Nikon che splende di luce propria e vive le proprie contraddizioni in maniera ben differente da ogni altro modello della Casa. Uno dei grattacapi fin dall'inizio e' stato dato dalla compatibilita' con batterie che non siano le EN-EL15 originali, ma, ancora peggio, anche con i primi lotti di quel modello Nikon. Qualcosa di altrettanto strano l'ho notato dopo l'acquisto di questo battery grip non originale, dotato in bundle di remote control che pilota una ricevente posta nel BG stesso, nel senso di una sostanziosa autoscarica dell'elemento EN-EL15 che rimane dentro la fotocamera anche a macchina assolutamente spenta. Autoscarica che dopo alcune settimane arrivava ad incidere anche in termini del 20% in meno di carica di un elemento appena ricaricato. Siccome avevo il dubbio che la ricevente del telecomando Meike (mai utilizzato e lasciato senza batterie) potesse essere il punto cruciale, rimanendo sempre attiva ed assorbendo energia dalla batteria, non appena mi si e' presentata l'occasione, ho comprato un secondo battery grip (senza telecomando) per sincerarmi della questione. Ecco che allora, accanto al Meike, vedete in foto... un economicissimo (la meta' del primo, di prezzo) Neewer Travor for NIK D500 !!! Come vedete dalle rispettive confezioni entrambi i battery grip sono dotati, oltre che della slitta porta EN-EL15, anche di quella per utilizzare otto elementi stilo, con i quali, date le esperienze fallimentari con alimentatori che non fossero quelli previsti, temo fortemente che la nostra viziosa D500... non canti 'a canzunciella... a lungo ! il fatidico telecomando del Meike differenzia decisamente i due BG: si tratta peraltro di una bella realizzazione multifunzione, un po' astrusa nelle regolazioni, ma certamente efficiente sia come scatto a distanza, sia come intervallometro, in modo B e T, come chiaramente espresso gia' nella robusta confezione che lo accompagna al BG sulla piastra di contatto il porta fondello di gomma della D500 che va levato per collegarla ghiere, joystick e pulsanti come nel battery grip originale, tasto verticale di scatto sensibile quanto basta, senza effetti speciali da pranoterapia, di BGrip che scattano gia' in prossimita' di contatto... Il Neewer e' invece un prodotto incredibile: un BG cinese che rimarca un altro connazionale... Pagato su ebay 30 euro da un venditore europeo, viene da chiedere, considerati gli inevitabili margini di guadagno di tutti gli intermediari, a quanto in effetti possa valere un aggeggio del genere. (e non soltanto l'aggeggio in questione ) assolutamente affine all'altro, non presenta, guardandolo, particolarita' salvo... l'assenza del telecomando (che e' stato il motivo del suo acquisto) (a sx Meike, a dx Neewer/Travor) In piedi pero' si vede come il Meike possegga dietro il pulsante di scatto verticale il pulsante programmabile, presente anche sul Nikon MB-D17, assente invece sul Neewer a riprova dell'economia di gestione relativa a questo accessorio. l'instabilita' in piedi del Meike (a sx) denota anche una differenza di forma che accompagna anche il diverso "touch" delle due impugnature, decisamente piu' robusta e handly quella piu' costosa. Anche il joystick dei due BG e' differente per forma e materiali, ma in questo specifico caso ho trovato ben realizzato anche il piu' economico dei due. Stessa sensazione di "poverta'" di materiali nella vista dall'alto Le piastre per EN-EL15 sono analoghe di costruzione e forma, salvo che per il nottolino di serraggio, piu' convesso il Meike e, conseguentemente, piu' sicuro nel bloccaggio della slitta nel BG Da ricordare che entrambi questi battery grip potrebbero montare una batteria EN-EL18/18a (D4/D5) attraverso un attacco BL5, se soltanto elettricamente venisse riconosciuta dalla fotocamera: ma come gia' riscontrato in altri test, la D500 se non si passa per il MB-D17 questo matrimonio...non lo fa fare ! Andiamo al punto dolente, motivo dell'acquisto di questo BG economico: riuscire a capire se l'assenza del remote control, porti la mia D500 a perdere energia anche nel sonno. PArtiamo dal presupposto di possedere un charger efficiente ed a canali separati di carica, con indicazione del rispettivo livello, per confermare i dati del menu' interno della fotocamera, quando ci avvisa dello stato di carica degli elementi inseriti: Ho condotto diverse fasi di ricarica dei due elementi EN-EL15 (rigorosamente originali e di ultima generazione) incrociandoli anche sul charger, per essere sicuro che uno dei due canali non ricaricasse piu' dell'altro constatando poi conferma del livello di carica raggiunto sul menu' fotocamera. Il risultato e' stato alterno: dopo diversi mesi di prove incrociate con i due battery grip, non sono riuscito che a constatare l'effettiva perdita di carica, variabile dal 10% (dopo tre giorni di spegnimento) al 20% da un mese in poi, ma non strettamente in dipendenza della presenza del ricevitore del remote control sul battery grip ! Vale a dire che... anche col Neewer la mia D500 da spenta perde carica. Ne piu' ne meno che con il Meike... Cade quindi questa ipotesi, quella che il dannato telecomando del Meike possa essere causa di questo problema. Ma ormai si sa...: che la Nikon D500 is different... come Nikonland Max Aquila photo (C) per Nikonland 2.0 - 2017
  18. prima vendo i due compatibili pero'...
  19. Certo qualche refuso in questa rivista c'è... Povera Df.... nemmeno per il Centenario una passerella
  20. Max Aquila

    tra il bianco e il nero

    Nikonland maggio 2016
  21. Trovato su eBay a soli 30 euro, pur possedendo gia' l'analogo compatibile della Meike, l'ho comprato unicamente per fare un confronto tra due compatibili invece che (come si fa usualmente) con l'originale MB-D17 confezione molto semplice, ma completa marchio (Neewer) piu' famoso su Amazon che altrove, qui presente su di un rimarchiato cinese Travor (cinese su cinese....) Completo come gli altri battery grip delle due slitte batteria, una per la seconda EN-EL15 Nikon (la prima resta nel corpo macchina), l'altra capace di otto stilo come soluzione temporanea di alimentazione. Niente telecomando (come invece nei Meike), ed e' stato proprio questo a muovermi all'acquisto: per capire se il fenomeno per il quale una D500 con il BG montato consuma energia dalla batteria interna, possa essere determinato o meno da un consumo continuo per tenere sotto alimentazione il circuito di ricezione del remote control. Vedremo...
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