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Max Aquila

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  1. anche perchè la domanda che vorrei porre a .screen (oltre ad un nome normale con cui appellarlo), ma della quale temo di conoscere già la risposta è: Perchè lavori sempre in Manual ? E su cosa ti basi per gestire ISO, tempi e diaframmi? Per caso sull'indice graduato nel mirino? Perchè se fai così stai solo occupando male il tuo tempo: non staresti esponendo in manuale, ma solo riportando le stesse impostazioni che la macchina gestirebbe allo stesso modo usandola in AUTO o in Program, oppure variando un elemento dell'esposizione alla volta in A (priorità ai diaframmi) o in S (priorità ai tempi) o in ISO Auto (priorità veriabile con gli ISO)
  2. mano libera per poco, poi spalla e schiena richiedono appoggio. Preferisco il monopiede al treppiede, ma la colpa è della testa : avendo ordinato da poco una gimbal, dopo utilizzata saprò dare una migliore valutazione dell'uso di entrambi su treppiede (il 60-600 me lo farò prestare nuovamente e conto di fare proprio un parallelo sul campo tra i due obiettivi) La resa del 200-500 è più esaltante di quella del Bigma in luce brillante, meno in luce omogenea: il Bigma mi è parso essere molto omogeneo e lineare di resa cromatica, il Nikon gioca a stupire quando lavora su colori ben contrastati, come credo si veda anche da queste foto. Ma rimando il giudizio al confronto diretto: è una bella lotta: le prestazioni a breve distanza del Bigma sono poi un valore aggiunto. Devo dire che il diaframma parifocale mi piace molto più dell'altro.
  3. per questo argomento non ci sono discussioni: servono obiettivi veloci su corpi macchina adeguati alle esigenze di velocità ed affidabilità (spesso le condizioni climatiche impongono eccessi di calore, freddo, vento o acqua) Inoltre servono focali delle più varie, dai 135-200-300mm per gli sport da campo corto come tennis, calcetto, basket e volley e per i ring o i tappeti da ginnastica fino ai 400, 500, 600 ed oltre per tutti quegli sport nei quali la distanza dal soggetto sia un fattore determinante per la riuscita del compito, dall'atletica agli sport motoristici a quelli ancora più critici come quelli acquatici, dove la lunghezza focale sembra non bastare mai. I due sistemi più completi per i parametri anzidetti si chiamano ancora Nikon e Canon DSLR, che propongono una gamma completa di obiettivi di focale, luminosità e prezzi variabili tanto da potersi adattare a esigenze TOP o medie. I risultati dei più recenti corredi mirrorless, basati su corpi Sony a9 e a7III (sensore stacked o non) sono il nuovo che avanza, ma purtroppo pagano lo scotto di non avere ancora una gamma completa di ottiche che spazi dalle f/2,8 alle f/4 specie nell'ambito degli irrinunciabili (per molti sport) fissi estremi come i 500 e 600mm In questo ambito si spendono cifre esagerate anche per un professionista, per cui se il nostro amico come da definizione non lo sia i consigli che seguono sono indirizzati solo alla salvaguardia della sua tasca: corpi macchina performanti a prezzi eccezionali oggi sono le Nikon D500 che, associate ad un semplice 300mm f/4 (grazie al formato APS-C) consentono con una spesa modesta di avere a disposizione un corpo macchina quasi analogo per prestazioni alla completa ma impegnativa (oggi sopratutto) D% che è e resterà la Regina delle DSLR per la fotografia di sport. Sorelline invitanti le APS-C D7200 e 7500 che costano da nuove ormai cifre abbordabilissime, ma che hanno una impostazione comandi ben differente da una D500 che sul mercato dell'usato oggi sfiora i prezzi di queste altre due Nikon. Obiettivo fondamentale ed imprescindibile il 70-200/2,8 nelle sue verie declinazioni da marchio a marchio: per Nikon ci sono...i due ultimi Nikon, il VR2 e il mio FL che consiglio a chiunque possa spendere il denaro che serve per acquistarlo. Ma esiste anche il Tamron G2 del quale in tanti tessono lodi (non l'ho mai utilizzato) e il mille volte annunciato Sigma Sports, che pare essere finalmente pronto a comparire (ma del quale, ovviamente, non sappiamo ancora dir nulla). Il Sony mirrorless di pari luminosità è un eccxellente 70-200 anch'esso, fiore all'occhiello per un corredo basato su Sony a9 Uno scalino sotto il 70-200/2,8 ci sono i due 70-200/4 di Nikon e Canon, davvero performanti pur se in chiave economica rispetto i fratelli f/2,8 : purtroppo però a TA anche un solo stop di luminosità spesso pregiudica la resa del fotogramma scattato. Per chi si possa accontentare del meno luminoso (o non possa permettersi l'altro) non se ne lamenterà ugualmente: ho visto risultati di eccellenza, cosi come quelli sperimentati direttamente con il Sony f/4 montato su a9: a mio parere forse un gradino superiore al Nikon per velocità e silenziosità. Il livello immediatamente superiore ai 70-200 dovrebbe essere occupato dai 300/4: quelli Nikon e Canon appartengono purtroppo a due generazioni AF addietro e comunque sono gli unici sul mercato, il Canon con un prezzo più invitante del Nikon. In realtà questa fascia (ma non propriamente quella della luminosità) viene occupata dagli zoomoni 150-600 dei produttori universali Sigma e Tamron, con caratteristiche e pesi/prezzi ben differenti, dal mega 60-600 Sigma, dai 100-400 di Sigma, Sony e Fujifilm, e dall'unico parifocale, il Nikon 200-500/5,6 mentre gli altri citati, arrivano alla focale maggiore tutti a chiudere a f/6,3...un diaframma massimo piuttosto buio (anche per le cellule AF dei corpi) E' una scelta obbligata dal punto di vista economico, perchè questi zoomoni consentono con somme differenti tra i 700 ed i 2000 euro di avere a disposizione uno strumento utile in giornate dal sole brillante, ma che in condizioni di luce precaria comincerà a mostrare la corda, nonostante la possibilità dei corpi citati di utilizzare anche ISO molto elevati: ma la differente resa di una composizione soggetto/sfondo a diaframma f/5,6 (quando va bene) è certamente altra cosa con quattro volte più luce a f/2,8 Di necessità virtù...
  4. Max Aquila

    The Last Tuna: by my Nikon 200-500/5,6

    Tonno è l'ultimo dei surfisti sportivi del Golfo di Mondello. Sportivi perchè anche senza avversari, anche senza regata, ogni giorno anche in difetto di tempo e di vento li trovi sulla spiaggia ad armare il surf, il kite o l' hydrofoil come in queste foto. L' ultimo Tonno con l'ultimo Pescatore di foto sul moletto del Lauria, come sempre, da più di trent'anni... Max Aquila photo (C)
  5. (ndr) vediamo di riprendere il discorso da qui Su batterie ed autonomia, a parte quanto già dimostrato su Nikon, Sony, Fujifilm etc il problema in viaggio di piacere non si pone, in zona di guerra certamente si, ma in questo caso le scelte a monte ci protegferanno dal.. rischio. Vediamo di inquadrare il discorso introdotto da questi topic di vario soggetto, astraendoci per quanto ci è possibile dal riuscire a consigliare solo ciò che abbiamo comprato per noi, dopo un percorso sicuramente soggettivo. Se ci riusciamo, ad esempio, sostituiamo le parti dei nostri corredi che non ci convincono con le alternative che magari desideriamo senza essere riusciti a raggiungere ancora. E per favore, non ne facciamo una questione di onore. Si tratta di foto...
  6. nell'immaginario collettivo, la gran parte delle vedute di paesaggio richiedono obiettivi tra i normali ed i mediotele e la gran parte delle fotografie relative a questo tema vengono scattate a queste focali: https://www.nikonland.it/index.php?/gallery/category/10-fotografie-di-paesaggio/ Nulla osta ogni altra preferenza personale, ma qui sono in gioco CONSIGLI DA DARE A UN AMICO cui non è detto debba piacere ciò che pratichiamo noi. Inoltre scattare in stitching significa avere una gran dote di previsualizzazione del risultato ambito e normalmente si pratica col migliore degli obiettivi a disposizione, per ottimizzare la qualità dell'insieme ottenuto in termini di parametri come la nitidezza, la distorsione, la vignettatura, ottenendo OBBLIGATORIAMENTE un risultato migliore che con un singolo scatto con un obiettivo di ampio angolo di campo: se nò il gioco non verrebbe la candela. La dimensione finale conta poco quanto il tempo della conversione necessaria per ottenere il formato e la dimensione congeniali...😉 Io, a quell'amico che mi chiede consiglio in proposito, prima di scrivere la ricetta come il medico curante, chiederei prima quale siano le sue personali propensioni alla tematica in questione. Magari mi parla di paesaggi della volta celeste e tutto quanto ho letto fin qui vale quanto il senso che avrebbe per un alpinista che salga in cordata le Dolomiti...
  7. Leo...attento: non è a caso che abbia messo su la versione II di questa Sony. Guarda le specifiche e come viene considerata da Sony, tutto tranne che una go Pro. Vorrei frenare un attimo la tastiera di chi pensi a un solo tipo di foto di Paesaggio, ossia quelle che fa LUI !!! Ricorda che non tutti si dotano o si doteranno di macchine con sensori over 24milioni di pixel. E che a fare foto di Paesaggio vanno anche alpinisti e free climber, che del tuo corredo se ne fanno un baffo, perché per loro la risorsa principale si chiama integrità fisica. Ricorda che tra le più belle immagini correnti ci sono ormai quelle scattate con i droni. Queste sono tutte cose (e decine di altre potrei aggiungerne) del tutto al di fuori dei miei intenti/portata. Ma bisogna tenerne considerazione. Come del fatto che dei tuoi filtri digradanti o dei ND ci siano milioni di paesaggisti che ne fanno bellamente a meno. Guardiamoci sempre attorno...
  8. vorrei ricordare a chi interverrà di non confondere, come avviene poi SEMPRE, il concetto lato, ampio, di Paesaggio, con quello specifico e specialistico di Panorama. A proposito ecco una New Entry
  9. è una soluzione alternativa ad un corredo completo FF: per quando non si viaggi per fotografare, come dicevo, ma per visitare, lasciando spazi limitati alla passione fotografica, per esempio quando si parte con la famiglia e i bambini piccoli...
  10. Se avessero fatto davvero tutto quel che ti hanno detto sarebbe stato un buon prezzo: ovviamente si saranno limitati a ripulire col tampone il sensore. però questa discussione parla dei sensori Z che son più delicati di quelli delle dslr perché assistiti da VR. Continuiamo da qui...
  11. in questi termini, di 70-300 per mirrorless, oltre che da Nikon, aspettiamo con curiosità proposte anche da Sigma e magari arrivassero, anche daTamron e Samyang Ma se Sigma promette da due anni e mezzo il nuovo 70-200/2,8 reflex, senza ancora mostrarlo...mi sa che resteremo a secco su ML ancora a lungo
  12. il 70-300 AFP lo conoscete perché Nikonland ne ha da poco sperimentato l'utilizzo su FTZ e Z6. In assenza di questa nostra "forzatura" alla quale si potrebbe analogamente sostituire il 70-200/4 che nessuno di voi sta menzionando, cosa consigliereste, visto che state parlando solo di attrezzature Nikon? Perché i 55-200 di Sony e Fujifilm sono delle emerite porcherie e in alternativa solo Sony ha un 70-200/4 che però non è certo un obiettivo compatto e leggero, benché performante, alla pari del Nikon: se di esigenze di peso/ingombro/prezzo stiamo facendo considerazione. Parlerei poi solo degli obiettivi che conosciamo, senza menzionare quelli ancora da venire (20/1,8S)... La domanda che ha posto Parsifal non è banale ed io non ho citato il mio 70-300 AFP perché è una soluzione temporanea e di ripiego... Non leggo alternative nelle vostre risposte ...
  13. La differenza la fa al solito... il viaggio ! Se il fine sia di diletto è cosa ben differente da chi viaggi per fotografare. Ad un amico che rientri nella prima categoria (come nel 90% dei casi) consiglierei un sistema ML di piccole dimensioni, se desideri l'intercambiabilità delle ottiche, utile a ricomprendere in una borsa da bagaglio a mano ogni esigenza. Che potrebbe essere riassunta da un widezoom ed un telezoom insieme ad un fisso luminoso della focale elettiva. Ed un piccolo flash ed un nano treppiede. Il problema nasce dalla potenziale ricerca di qualità: non tutti i marchi offrono sui vari formati (m4/3 , aps-c , ff) obiettivi di medio livello come vorrei consigliare al mio amico per non indurlo a spendere troppo e/o ad acquistare per esempio un pesante ed ingombrante 70-200 f/2,8 o 4 Solo le esigenze di fascia bassa trovano ancora oggi ascolto, con qualche eccezione positiva nel catalogo Olympus. Quando si completerà l offerta Nikon Z potrò rispondere in questo senso consigliando le ottiche fin qui presentate insieme alle prossime ad apparire.
  14. beh....qualsiasi assistenza professionale oggi chiederebbe almeno 50 euro per fare pulizia sensore, che al cambio dell epoca sarebbero sempre un centone di allora: mica poco per un servizio che per chi goda di garanzia ufficiale, forse, andrebbe offerto almeno un paio di volte all'anno nel periodo di garanzia. Ma ...
  15. era specificato col doppio asterisco, sul coupon inviato ai titolari dello sconto, che l'iniziativa su questi due zoom sarebbe stata estesa alla data effettiva di loro commercializzazione
  16. pare che verrà già deciso dalla prossima settimana il momento della commercializzazione dei due Zzoom 14-30/4 e 24-70/2,8 (ho posto la domanda a chi potesse rispondermi) Ne sono ben felice perché dall'utilizzo che ho fatto del sample nitaliano mi sembra sia già passato molto tempo e che le aspettative di chi sia disponibile all' acquisto non debbano essere eccessivamente messe alla prova, cosi come ha efficacemente sintetizzato sulle pagine di NR un anglosassone al proposito
  17. E questa attesa già mi pesa... Nonostante la pletora di obiettivi con cui lo potrei già utilizzare
  18. la luce radente risulta ancora più suggestiva se si riesce ad evitare il nero assoluto di una parte delle ombre dove la luce non può arrivare: con un semplice/piccolo (viste le dimensioni dei soggetti in questione) pannello diffusore. Che si può pure autocostruire per divertirsi ma che su amazon costerebbe davvero poco. I fossili sono tra i soggetti più belli ed al contempo sfidanti da far rivivere fotograficamente. Non per nulla furono la palestra ideale di A. Feininger, anche nel suo libro scuola più noto, "Luce ed illuminazione in fotografia"
  19. PQM...? Mi aspettavo una sentenza...
  20. in realtà dovrebbe essere proprio cosi: la mancanza della movimentazione dello specchio delle reflex dovrebbe teoricamente eliminare una delle cause della circolazione di polvere (che non può che essere sempre presente, aprendole la strada) Ma entrano in campo le componenti di elettricità statica legate a VR e, secondo me, anche allo scrolling dei sensori.
  21. bisogna intendersi sulle parole che si utilizzano: se soffio sul sensore con questo attrezzo non sto "pulendo" il sensore, ma soffiando via la parte più visibile e materiale della eventuale polvere accumulatavisi. Pulire con spatole, swab, liquidi più o meno eterei o coprenti NON lo faccio almeno dai tempi della Nikon D3: più aumenta la qualità e risoluzione del sensore, più ci si accorge che con pratiche di quel genere non si fa altro che accumulare ai bordi del sensore quanto venga deterso dal resto della superficie dello stesso. Poi troverete milioni di persone su tutti i forum che giureranno di essere specialisti sopraffini di queste pratiche: io preferisco evitarle e scrollare via lo scrollabile con il sistema integrato al sensore, soffiando via il resto. Inoltre vi dirò che dopo aver posseduto in 12 anni almeno una dozzina di reflex digitali, con le quali ho scattato per diletto e per lavoro una discreta quantità di files, NON una volta ho sentito l'esigenza di ricorrere alla pulizia "professionele" di un centro assistenza, stante anche la loro lontananza da dove opero. Tutte le mie DSLR rivendute, sono andate in uso ad altre persone che non mi hanno mai richiamato per una particolare mancanza in questo senso: quando passano per NOC vengono pulite perchè è un loro standard di servizio alla clientela che ovviamente non posso che approvare. Mutatis mutandis, vi faccio un altro esempio: sono sicuramente frequenti i danni all'antiriflesso delle lenti frontali degli obiettivi o addirittura alle lenti frontali stesse, causati da maldestri eccessi di pulizia, piuttosto che gli effetti della polvere sulle lenti sulle immagini prodotte. Ergo... niente paura, soffiate e non spalmate, e attenti al fatto che adesso il sensore delle Z è più delicato per la presenza del VR (l' IBIS per me, fuori da Sonyland è un uccello)
  22. sono due anni che lo dico, che la soluzione ideale per tagliare la testa al toro era stata sfiorata da Sony: https://www.sonyland.it/index.php?/articles.html/test/sony-a99-ii-condannata-alleccellenza-r7/ e non comprendo perchè non realizzarla in FX al posto di una ormai obsoleta alla nascita D760
  23. difficile che trovi su Nikonland qualcuno che cambi ottica più di quanto faccia io ed in ambienti ostili al sensore, quali la sabbia a mare o la terra in campagna. Non uso le macchine fotografiche per realizzare solamente sequenze . Sperimento... In effetti mi pare che la mia Z6 sia più incline ad attirare polvere delle mie reflex. Magari però è una mera impressione. Di fatto la pulizia convenzionale del sensore (lo sgrullino) sembra molto efficiente. Il vero problema sono gli accumuli di polvere fuori dalla superficie del sensore, continuati, nel tempo.
  24. magari se resti qui avrai modo di leggere esperienze di utenti che le macchine le usano, non solamente le spolverano. Nello specifico, con la mia Z6 sono arrivato a circa 30mila scatti dal 15gennaio e ho soffiato via un pò di polvere dal sensore con una semplicissima pompetta solo due o tre volte. Tenendo il corpo macchina a testa in giù. Come sempre...
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