Vai al contenuto

Max Aquila

Amministratori
  • Numero contenuti

    19.494
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    221

Tutti i contenuti di Max Aquila

  1. Ma me lo dite come fate oltre a coprirvi, quando andate per acquitrini, per difendervi dai Vampiri? Ormai da me vengono a farsi la foto crop
  2. Max Aquila

    Mondello al 3 di Novembre

    Mauro: "da noi piove"... Max: " e qui no...zio !"
  3. Guarda che cito mirrorless: non reflex: Io le ottiche ottime le avevo, insieme a D850 e D500: eccellenti entrambe, ma come tu stesso affermi : "ML cambia tutto" ... punto
  4. Mauro: "da noi piove"... Max: " e qui no...zio !"
  5. Guarda...io che sono passato da D800 a D850 ad un certo punto, dopo l'avvento sul mercato delle ml serie (di altro marchio) mi sono sentito come se avessi comprato una Ferrari senza cerchioni e gomme e con una parte della strumentazione che poteva vedere solo il box e non io alla guida. E meno male che c'era Yamaki di Sigma. ...
  6. Il vero vantaggio di passare a Z, sempre che i vantaggi delle mirrorless sopravanzino per te il necessario periodo di adattamento, durante il quale magari imprecherai contro chi possa averti sufggerito questa transizione, è proprio per gli utenti Nikon come te che non hanno fatto caso alle potenzialità che obiettivi più performanti di quelli che possiedi, avrebbero espresso sulla tua povera D810 (povera per gli obiettivi cui l'hai costretta) E che non si sono svenati nel frattempo, vendendo ciò che possedevano per comprare i Sigma Art, necessari a fare performare i corpi delle serie 8xx e 5 Dovete solo vendere tutto: e ricomprare in serie Z (meglio che serie A: molto più costosa...no?) Quelli massacrati sono gli utenti come me che hanno seguito fedelmente il corso delle evoluzioni dei corpi macchina reflex Nikon e degli obiettivi adatti. E siamo passati ugualmente a Z Zetaland...
  7. Valerio, come ti mostra il pragmatico Bilbo, basta bilanciare il bianco, qualunque sia la luce ed il sensore torna in comfort zone. Ma la luce che volevi fotografare, quella no: è stata ripulita, tarata e relegata al ruolo di comprimaria rispetto il soggetto. Se si parla di luce, continuo a pensare, bisogna cercare quella che faccia al caso nostro: se si parla di dinamica del sensore, tranquillo, la mia Z6 è capace di tutto ben oltre i limiti che mi impongo io, di pessona pessonalmente... Anche senza crepuscolo, quando vado a scattare in pieno inverno a mare, tra gli UV enormi di una giornata senza sole diretto e la trasmissione di colore data dal frangersi delle onde, mi impone di arrivare a scattare a 5mila- 6400 iso e poi però il bianco è diventato azolo. Posso certo lavorare le foto migliori: molte volte preferisco non scattare nemmeno
  8. Però tu fotografi con luce predefinita. Come ti comporti, fuori dallo studio (dove hai tutte le variabili ormai sotto controllo) in luce disponibile? (available light)😄 Ti capita di fotografare ad 8000 ISO anche fuori dalla tua comfort zone?
  9. Sono uno sperimentatore delle alte sensibilità da sempre, fin dalle pellicole come la T-Max 3200 (che pare sia stata rimessa in produzione nel 2018) che consentiva di varcare la soglia dei 25mila ISO di I.E. (indice di esposizione) a patto di un trattamento di sviluppo massivo e di una grana, nonostante i Tabular Grain, simile al pavè di una strada romana. Lo stesso in digitale, fino dalla D3 mi sono beato delle possibilità immense, superiori di certo al visus umano, di catturare dettaglio ed amplificare luce. Il problema per me è la qualità della Luce: non sono uno che va a caccia del soggetto alle prime luci dell' alba che è un momento della giornata a me pressocchè sconosciuto, quindi ho raramente esigenza di varcare (per compensare il rischio di mosso del soggetto) la soglia dei 4-5-6400 ISO Mi capita sistematicamente all'interno dei palazzetti dello sport e ogni volta torno a casa con foto ineccepibli dal punto di vista sportivo, ma inguardabili da quello fotografico, per la devastante influenza delle frequenze di incrocio delle luci artificiali. Come desumete dalle foto che pubblico sono più orientato ai bassi indici di esposizione e su sorgenti luminose di forte contrasto: è un fatto anche territoriale. E tendo a stare in luoghi provvisti di luce di questo genere. Sul trattamento in postproduzione, inoltre, prediligo il minimo sindacale degli interventi anche per incapacità personale conclamata. Cerco la luce tutto l'anno...
  10. ma è semplicemente assurdo! Tutto è un road movie al giorno d'oggi? Un cacchio di fotografo esiste ancora? Fermare un'azione che non sia questo genere di finzione? Qualcosa di reale, normale, veridico? E certo che non ci fanno gli obiettivi che vorremmo.
  11. spero di riceverlo per la prossima settimana
  12. Max Aquila

    M = Macho ?

    e' per quello che ho scritto l'editorale. Anche Watanabe, cui l'ho linkato si è difeso così:
  13. Max Aquila

    M = Macho ?

    caspita, i tedeschi ed i francesi in visita si: ma noi palermitani riprendiamo dopo San Martino: quando l'acqua si riscalda
  14. Max Aquila

    M = Macho ?

    Infatti Valerio. Va da se che una cosa è il sottobosco con cervo (o ibis) edun altra, completamente diversa, un'onda di maestrale sulla spiaggia di Mondello (oggi. NdR) Ma è indubbio che priorità agli ISO (M mode) sia ormai un parametro da tenere in considerazione. E che non viene spiegato da nessuno: eccetto che su Nikonland...
  15. Max Aquila

    M = Macho ?

    Meglio un caffè
  16. Max Aquila

    M = Macho ?

    No Valerio: non in modo S... In modo M e prefissando tempo e diaframma (li hai su rotella anteriore e posteriore...li puoi variare in continua) Io lo so che se ti convinco a usare ISO priority + M poi smetti di ... comprare pellicole
  17. Max Aquila

    M = Macho ?

    Hai presente il funzionamento del Program: quando dovettero inventarsi le modalità "flexiprogram" per consentire all'utente di uscire dalla logica preconfezionata e variare i parametri verso quanto desiderato? Stesso problema in ISO Auto A oppure S: Il programma prima eleva gli iso e solo quando siano al limite prefissato varia la coppia t/f. Perché neppure loro capiscono la rivoluzione che l inserimento di ISO priorità determinerebbe in fotografia. Hai mai trovato spiegato il funzionamento in M di Auto ISO su un libretto di istruzioni? Io no...
  18. Max Aquila

    M = Macho ?

    Va da se che non abbia piantato i chiodi sui selettori delle mie fotocamere ed in situazioni più statiche continui ad impostare la fotocamera in A , scatto singolo ed AF-S ... salvo imprecare alla prima foto perduta quando improvvisamente le condizioni cambiano e regolo di nuovo in M con ISO priorità , scatto H*, AF-C e mi chiedo: perché, perché sono così crozzone? 👿
  19. Max Aquila

    M = Macho ?

    giusto per fare un esempio concreto: Se vado a fotografare surfers a mare, utilizzando teleobiettivi tra 400 ed 800mm apparirà chiaro quanto sia inutile se fotografassi come facevo un tempo in S (priorità ai tempi) e ad iso fissi, che il sistema a causa dei consueti salti di luce di questi generi di ripresa sportiva, adegui il diaframma, chiudendolo a f/8 o 10,11 all' interno di una stessa sequebza, quando non posso certo pensare di modificare il tempo, concentrato come sono a far restare dentro il fotogramma (e bene) il soggetto inquadrato. Con la priorità agli ISO invece fisso i due parametri più importanti e lascio libero l'esposimetro di variare gli ISO entro il range prescelto. Tranquilli... non scatto mai oltre 3200 o 5000 iso con le macchine attuali: se c'è una luce che preveda sensibilità ulteriori, preferisco posare la fotocamera: odio infatti i palazzetti dello sport ed affini...
  20. Max Aquila

    M = Macho ?

    Mai, Silvio, può essere la macchina a stabilire l'esposizione se l hai impostata tu in M quando usi M + ISO Auto... La difficoltà per chi non vuole nemmeno provarci sta nella falsa aspettativa di una miglior qualità se si usa il sensore a 100 ISO piuttosto che a 1250...o a 2500 Un problema di preconcetti dettati da antiche problematiche. Ritengo sia molto più creativo stabilire a che diaframma e a che tempo fotografare piuttosto che preoccuparmi del rapporto S/R del sensore. Quando ciò non sia il fine ultimo del fotografare: allora ha ragione chi cerchi ancora una Velvia da esporre a 32 ISO... (solo perché la kodachrome 25 non la sviluppano più)
  21. Max Aquila

    M = Macho ?

    Valerio... è da mò che il pulsante ISO che è diventata la variabile più importante in fotografia per chi ha abbandonato la pellicola (ti capisco, non ci riuscirai mai) sta in quella posizione: tutte le reflex della serie 5 lo hanno li. Ah già certo... La tua custodia sub non ti consente di cambiare fotocamera.... E del resto avrai letto il titolo di questo editoriale... Non a caso: M come macho !!! 💪
  22. Max Aquila

    M = Macho ?

    E che ho scritto a fare allora? Davvero è così poco chiaro? 🤔 prova: Quando ti dovessi trovare a fare le tue foto di street (non serve solo per lo sport) e ti voglia concentrare come normale sul soggetto...senza dover pensare al tempo di esposizione (che a causa di mille fattori potrebbe improvvisamente diventare a rischio mosso) - setta ISO Auto con il limite che vuoi imporre agli ISO (per esempio, sulla tua Z6...osa i 3200 ISO) - imposta il modo M sul selettore sx - imposta il diaframma che preferisci ed il tempo a cui vuoi scattare senza rischiare mosso (sei in M) - inquadra, segui il soggetto e l'azione e non ti curare più di altro Eventualmente tornate a ringraziare e poi andate e moltiplicate il verbo...
  23. Max Aquila

    M = Macho ?

    E' certamente, Mauro, il sentir comune che mi ha portato ad adottare la stessa tua modalità (io la usavo con scarsa soddisfazione in A oppure S) che mi ha portato a specificare come oggi sia davvero complicato pensare di tornare a servirsi effettivamente di una modalità del tutto Manuale nell'uso continuato e velocizzato delle nostre fotocamere. Anche il fatto di ritrovare sulla torretta di sinistra il selettore rotativo PASM, più tre posizioni di memoria impostazioni U1/2/3 e la risibile facilitazione "Auto" (ossia lo speculare opposto di M) mi irrita non poco, essendo ritornati ad un livello da utilizzatore di fotocamere Nikon serie ...7000 dove però almeno, coassiale alla rotella PASMU, trovavamo anche il selettore di scatto/sequenza/autoscatto/Mup, fuori dal menù o dai tasti "appositi" di richiamo della funzione. Vorrei e vorremmo che tutte le modalità di ripresa PASMU (quelle che ci interessano tra esse) venissero riportate sotto un tasto MODE, come nelle fotocamere evolute Nikon, ma sopratutto integrate dalla ormai principale modalità che viene scelta per comodità da chi analizzi a fondo le opportunità di funzionamento degli strumenti con cui fotografa: ossia la priorità ISO, con le dovute maniere per poterla fare assurgere alla giusta importanza. Ossia, per esempio, consentendo la regolazione del programma di priorità (se utilizzata in A o S) ad un parametro piuttosto che all'altro: Auto ISO in modo A, per esempio, lo vorrei con una riga di comando del programma che mi consenta di scegliere a partire da che tempo di otturazione gli ISO comincino ad elevarsi... e così via Le modalità U (U1, U2, ...) di memorizzazione delle funzioni di scatto, utilissime se si utilizzi con sistematicità una determinata forma di ripresa (penso per esempio allo still-life ripetuto di oggetti assolutamente identici ...come nei lavori da catalogo di oggetti simillimi) incontrano il limite di dover essere abbandonate quando si debba mutare una delle componenti della memorizzazione (e spesso sono svariate) Non mi pare abbiano la stessa importanza del rapido richiamo di ISO Auto... o, come preferisco chiamarla io, ISO priorità La Nikon FM consentiva l'uso riflessivo in M... anche perchè non aveva molto altro da offrire: oggi non è più lo stesso M...
  24. Max Aquila

    M = Macho ?

    Col ritorno sulla Nikon Z del selettore di modo di scatto, sulla torretta di sinistra, ho notato recentemente un discreto numero di fotografi orgogliosamente dichiaranti che: Io scatto solo in M ! Oppure. ancora: Per avere il totale controllo delle funzioni della macchina fotografica, bisogna fotografare in Manual mode ! Non posso, ogni volta che sento o leggo queste affermazioni, non pensare a tutte quelle volte che ho dovuto rieducare persone che da anni praticavano (e predicavano) queste credenze, frutto di remote necessità operative su macchine fotografiche essenziali che non consentivano molto altro: una di queste e tra le più diffuse (per il basso prezzo di acquisto, ovviamente) fu la famigerata Yashica FX3 Super2000 dei primi anni 80 del secolo scorso la quale sul ponte comandi, possedeva unico selettore a dx, provvisto di tempi di esposizione e scelta della sensibilità film (la ghiera dei diaframmi allora stava sull'obiettivo) L'utente Yashica aveva poi a disposizione nel mirino, ben 3 led di controllo dell'esposizione, i quali ruotando le due ghiere di tempo e diaframma, gli consentivano di stabilire una corretta oppure sovra/sotto esposizione della scena inquadrata... ma solamente... tenendo schiacciato il pulsante di scatto (perchè al suo rilascio si spegneva ogni led) Per cui, i fautori del Modo M (unico disponibile) di queste fotocamere, in realtà tendevano quasi sempre a realizzare una collimazione "ideale" dell'esposizione, praticamente quindi come se lavorassero a priorità dei diaframmi o dei tempi, a seconda di quella delle ghiere che per ovvi motivi, dovendo tenere schiacciato a metà corsa il pulsante di scatto, veniva lasciata fissa su di un valore... Ugualmente, ed in tempi molto più recenti, è stato complesso far capire a molti fotografi (non solo alle prime armi) che il fatto di far coincidere sulla scala graduata del mirino il riferimento di corretta esposizione con la rotazione dei comandi di tempo e diaframma ... non fosse altro che seguire pedissequamente la stessa indicazione che l'esposimetro di quella fotocamera avrebbe chiaramente replicato se solo si fosse girata la ghiera del modo di scatto su A (Aperture: priorità ai diaframmi) oppure S (Shutter: priorità all'otturatore). Il fatto che continuiamo a trascurare e che invece non è di poco conto, ma che con l'avvento del digitale è la vera rivoluzione rispetto il tempo delle emulsioni fotografiche, è che il sensore della nostra epoca, a differenza di quello delle primissime DSLR, possiede una capacità magica per chi aprisse gli occhi solo oggi al digitale : l'enorme capacità di amplificazione elettrica del segnale che ci consente di variare scatto dopo scatto la sua sensibilità, tra valori ISO che partono da livelli bassissimi, fino ad altezze siderali come i 50-100mila ISO che ormai molte fotocamere di marchi differenti consentono di praticare, fatta la tara agli aggiustamenti da dover ancora apportare (ma in gran parte risolti via software già on camera, come sulle attuali Nikon Z) Questo fatto ci mette di fronte alla considerazione che ormai abbiamo completamente disponibile anche il primo dei parametri dell'esposizione, sempre gli stessi da che esiste la Fotografia: Sensibilità ISO Tempo di otturazione Diaframma dell'obiettivo Ossia, mentre ai tempi delle fotocamere a pellicola la variabilità della sensibilità dell'emulsione si poteva realizzare esclusivamente trattando poi la pellicola con le dovute correzioni di tempo/temperatura/agitazione in fase di sviluppo, impedendo di fatto di poter esporre sullo stesso rullino a sensibilità differenti (una sola eccezione: la pessima Kodak BW400CN, del tutto priva degli estremi di gamma) rendendo di fatto fisso il parametro della sensibilità, del quale non poter tenere conto in termini assoluti. La prima fase del digitale non si discostò poi troppo in questo senso da quella delle emulsioni, fino a quando, con fotocamere del calibro delle Nikon D3/700 si cominciarono a riconsiderare le modalità di scatto, in molti settori della fotografia professionale ed anche amatoriale. Di fatto oggi, oltre alla priorità ai diaframmi e alla priorità ai tempi, (lasciando da parte Program e modalità preconfezionate, presenti su fotocamere di livello basso e medio), forse la più importante innovazione nelle modalità possibili di ripresa, andrebbe chiamata, con apposito riferimento tra i modi di scatto: - priorità agli ISO Invece da parecchi anni viene indicata come ISO Auto e regolarmente nascosta all'interno dei meandri del menù delle fotocamere che ne dispongono: su Nikon nel menù di ripresa, all'interno della riga di comando delle... Impostazioni sensibilità ISO (bisogna ricordarselo, oppure spostarla nel menù personalizzato, come faccio sempre io) Una volta selezionata ON, si regolano i parametri che desideriamo, quali della sensibilità massima alla quale vogliamo scattare (e alla massima nelle riprese con il flash) quindi...un elemento importante in alcuni casi (vedremo quali) del tutto ininfluente in altri, ossia il tempo di posa minimo al quale si desideri scattare. (qui su una Z6) Naturalmente, così congegnata, la priorità agli ISO può essere utilizzata con ogni altro modo di scatto, A/S/P/M, ma tutto sommato, nelle modalità A/S/P non è poi tutta questa eccezionale novità, limitandosi (per impostazione progettuale) a dare SEMPRE prevalenza agli ISO più alti impostati, pur di riuscire a contenere il mosso (in funzione dell'obiettivo in uso). In queste modalità, il rigo di comando del tempo di posa minimo ha un valore relativamente importante, specie in S. La modalità nella quale priorità agli ISO assume la dignità della rivoluzione di cui Nikonland parla da anni è invece proprio M ! Perchè se impostiamo ISO Auto con la fotocamera impostata in M con i parametri di tempo e diaframma che più ci aggradano, ecco che finalmente la funzione di priorità agli ISO comincia a funzionare esattamente come si deve: e a mio parere con una graduazione di gran lunga più fine di quella a terzi di stop degli altri due parametri di A ed S. E' a questo punto che il fotografo contemporaneo che abbia pienamente compreso il valore di questa funzione, se poi mi casca di nuovo nel sostenere di stare lavorando in M, mi porta a ripensare ai vecchi cultori della Fx3 di cui sopra Eh no... oggi è veramente improprio sostenere di lavorare fotograficamente in totale manualità: con ISO Auto abbiamo la immensa comodità di fissare (e poter variare durante le riprese) ben due parametri come tempo e diaframma, quando fino a non molto tempo fa potevamo fissarne uno solo, non potendoci fidare della fluttuazione libera degli ISO, che oggi invece non ci dà più alcuna preoccupazione entro limiti decisamente ampi. E vogliamo anche ricordare come la presenza del mirino elettronico ci consenta (pur soggettivamente) una valutazione immediata, magari anche con istogramma in diretta, dell'esposizione reale della scena? Stando...comodamente in M mode... Ed ancora...quando accendiamo sulla slitta di una Nikon Z un flash o un trigger, stando in M, invece di trovare il mirino elettronico oscurato da una coppia tempo/diaframma che non consentirebbe la visione della scena (per esempio in studio) la grande novità dello shift automatico ad una visione indipendente dalle impostazioni Manuali inserite, che ci consente una valutazione a mirino magari in condizioni che nemmeno ad occhio nudo sarebbero altrettanto facilitate? No... per quanto faccia piacere pensarlo, oggi è ben difficile che un fotografo, professionista o meno, abdichi ad ognuna di queste opportunità per tornare a condurre delle valutazioni obiettive ed indipendenti, in difformità dalle numerosissime e sempre più obiettive, indicazioni fornite dall'intelligenza delle nostre fotocamere. Non offendiamole, vi prego... Di certo il modo M puro e semplice esiste e continua a mantenere la sua ragion d'essere, nella consapevolezza di avere disponibile un modo per uscire da ogni altro automatismo di quelli che utilizziamo ad ogni scatto, spesso dimenticandocene , ma con l'onestà intellettuale di riuscire a rinunciare ad ogni parallela facilitazione: per resettare e ricominciare il ragionamento. O anche no, facendo finta che l'enorme percorso da quella Yashica all'antagonista sua attuale, la Z50 appena presentata, possa essere passato senza lasciare segno. Max Aquila per Nikonland 2019 (c)
  25. io sarà la decima volta che lo scrivo ma non mi tiro indietro: Nikon è esattamente questo! Un obiettivo che non comprerà quasi nessuno di coloro che leggono anche questo sito ma che verrà ricordato nei tempi a venire come è stato destino dei suoi diretti predecessori, per i quali troverete sempre detrattori, (ma ricordatevi anche della volpe e l'uva) Chi compra Nikon di solito lo fa perchè ... ... avete presente il gesto di Luca Toni dopo il gol? Ecco...
×
×
  • Crea Nuovo...