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Max Aquila

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  1. Peraltro era uscito il 27/10 l' aggiornamento fw 1.02 della Z5 (che avevo anche caricato senza utilità) che tra le innovazioni/correzioni riporta proprio la voce: " È stato risolto un problema che impediva che il valore di compensazione flash TTL selezionato con la fotocamera venisse riflesso dalle unità flash, portando alla mancata applicazione della compensazione flash, quando: - due o più unità flash erano controllate tramite AWL radio e - tutte le unità flash erano nello stesso gruppo" Evidentemente Nikon lavora sui protocolli radio
  2. mettici anche dell'aceto balsamico e hai fatto una bella insalata... In quante raffiche ti succede? con tutte quelle che fai? Hai provato ad inserire la modalità Sport nel VR del sensore (invece che normal) quando conti di spostarti seguendo il movimento del soggetto, realizzando appunto dei panning del soggetto? Che statistica hai di questo problema, insomma? Inoltre: non basta eliminare la modalità silenziosa per annullare l'intervento dell'otturatore elettronico... Devi proprio selezionare otturatore meccanico nel menù. A meno che non usi il default "Auto" e cmq anche allora non hai la certezza che la tua Z non decida di voler usare (specie in condizioni di EV alti/altissimi) l'elettronico. Ti direi di tornare ad essere tecnico e misurato come sei solito: senza panico da genitore in erba Che è una patologia che porta a eliminare invece che aggiungere (esperienza vissuta) Il banding dipende dalla qualità e preponderanza delle luci artificiali: non mancherà a te sopperire anche a quel problema: o usate solo pannelli led, tubi al neon e lampade ai vapori di sodio (le uniche contro le quali non c'è nulla da fare)?
  3. Allora: visto che la questione l'ho sollevata io da qualche settimana e nemmeno in Nital mi avevano saputo dare ragguaglio (su quanto concerne Nikon, of course): il problema non riguarda i trigger, tanto che sulle prime non me ne ero neppure accorto, giacchè io i miei flash li uso al 95% fuori slitta, con i miei trigger Godox, che trasmettono il TTL-flash perfettamente anche senza aggiornamento ulteriore. Invece, montati gli stessi flash a slitta, ho notato che con la Z5 sovraesponevano marcatamente, tanto da costringermi a corrispondenti sottoesposizioni (in TTL flash), mentre in Manual funzionavano correttamente. Gli stessi flash, montati a slitta sulle Z 6,7,50 funzionano in ogni modalità perfettamente. Ho subito pensato ad una variazione di protocollo di Nikon e ho chiesto, infruttuosamente in Nital. A quel punto ho pensato di aver ricevuto una Z5 non perfetta ed ho aspettato la Z6II: con la quale, invece di sovraesporre, i flash proprio non volevano sentirne di scattare in TTL-flash: per esclusione sono andato a guardare nella pagina download di Godox, dove ho trovato il fw aggiornato per i miei 860II (V1.9 del 09/06/20) e per i flash Canon, che devono aver cambiato anch'essi protocollo questa estate, sotto il programma di aggiornamento G1 ... perchè non tutti i flash Godox sono nello stesso raggruppamento. Non c'è in G1 l'aggiornamento per i flash serie 685...che a questo punto mi piacerebbe sapere come funzionino...ma temo che sulle nuove ML possano avere lo stesso problema. Sul raggruppamento Godox G2 ci sono ad esempio i TT350 (batteria ministilo) ed il mio V350 (litio)...anch'essi privi di aggiornamento fw... quindi il mio V350, allo stato dell'arte il miglior flash a slitta in commercio attualmente per le mirrorless di dimensioni contenute, come anche sono le Z, non può funzionare il TTL-flash se non attraverso trigger, in radiocontrollo. Cosa che mi fa capire che, in attesa della presentazione dei nuovi sistemi di trasmissione radiocontrollata per i flash Nikon SB5000 (o per i suoi successori), la stessa Nikon abbia cambiato parzialmente il protocollo di trasmissione. La cosa curiosa è che i trigger XProN e X1N hanno gli ultimi aggiornamenti fw risalenti al 2018: cosa che mi fa pensare che la elaborazione del loro wireless TTL-flash segua un protocollo trigger-flash del tutto Godox e non influenzato dal segnale elettrico tra trigger e slitta Nikon... (a maggior riprova dell'engineering di questa Casa cinese) Nel raggruppamento G3 ci sono i flash da studio ed i V1 come quello di Mauro, che riporta nell'aggiornamento fw di settembre 2020 indicazione di altre modifiche e non di incompatibilità con i protocolli delle fotocamere Nikon, ma solo il ridicolo cambiamento del termine "Slave" con quello "RX", dettato dalle attuali disposizioni in materia di omofobia e rispetto delle minoranze (sic transeat gloria mundi).
  4. Si...devo dire anch'io che il tempo è galantuomo e prima o poi se non è Nikonland ad andare alla montagna, si ferma sul bordo del fiume e...aspetta che sia la montagna a passarci dentro... (Mi sono rifatto al leone e la gazzella di Kipling nella versione di Aldo Baglio) Molto spesso ci abbiamo visto lungo. E noi se vediamo... compriamo, eliminando le eccedenze. Come ho fatto io con le attrezzature reflex. Questo 500mm lo vorrei in versione Z. Tout court...
  5. Vorrei anche raccontare un ...nanetto. Ho appena venduto il mio meraviglioso 70-200FL ad una persona che possiede una meravigliosa D850. Parlando con questa persona, sicuramente cortesissima e intelligente al di sopra della norma, è venuta fuori la fatidica affermazione: "Credevo che comunque la z7 fosse superiore alla z6 e di conseguenza la superiorità di D850 rispetto a z6" che rispecchia il modo di ragionare medio di negozianti (compresi quelli che ritenete TOP), web influencer, lettori di riviste del secolo scorso e di conseguenza, utenti... La mia risposta: "Non esiste superiore o inferiore, ma adatto ad un genere o meno adatto e cmq io non paragono mirrorless e reflex, come non paragonavo reflex e fotocamere a telemetro" Test come questo di Mauro, faticosi ed estremi rispetto il risultato che si prefiggono di esporre, sono UNICI sul www...per la obiettività e serietà nell'esposizione. E servono a fare capire a chi voglia scegliere tra una mirrorless e l'altra, cosa possa distinguerle sui parametri principali di evoluzione del modello. Io ho comprato la Z6ii in fiducia (=sperando) che le prestazioni della sua raffica si avvicinassero a queste così dimostrate e in seconda battuta, per poter disporre anche di un serio battery grip. Voi lettori di Nikonland, avete invece la opportunità di scegliere di comprare una Z6II invece che una Z6 liscia, DOPO aver letto in cosa si differenzino prestazionalmente. Ringraziare direi che sia d'obbligo. In quanto al lockdown, a me e Mauro ci ha portati a scrivere una marea di articoli in più degli anni passati. Scattando una quantità di foto che probabilmente sono la dimostrazione della unicità di questo sito. Direi quindi, se non fiori, almeno ...opere di bene!!!
  6. sono diverse le cose che Nikon deve fare per corredare ML come la Z5 e la "vecchia" 6 in maniera che rimangano a costituire dei buttadentro al mondo Z. Prima di tutto gli obiettivi adeguati alla destinazione di queste fotocamere, anche in relazione alla fascia di prezzo. Oltre il 70-300 che serve come il pane, ricordo che necessitano ad esempio, una nuova generazione di flash, adeguati anche dimensionalmente alle nuove mirrorless, ma evoluti in termine di trasmissione wireless. Ho avuto dei problemi, nel funzionamento della Z5 con flash di terze parti, perfettamente funzionanti con le altre Z, prima di scoprire che necessitavano di un aggiornamento fw che li mettesse in pari con le nuove generazioni delle fotocamere Nikon, dalla D780 in avanti, Z5 e 6,7 II incluse, quindi. I produttori cinesi aggiornano i loro prodotti all'evoluzione delle fotocamere Nikon: mentre questa lascia inspiegabilmente scoperte fasce di prodotto assolutamente necessarie a dare compiutezza al progetto globale. Nikon deve soddisfare queste esigenze.
  7. Questo mio articolo tra le esperienze d'uso, segue ben sei articoli scritti in meno di due settimane da Mauro Maratta tra fine Luglio e Ferragosto di quest' Annus Horribilis. Non ho quindi esigenza di parlare di aspetti puramente tecnici che saranno già a tutti noti e a chi non lo fossero, tocca solo di impiegare le ore di coprifuoco, in queste rilassanti letture per nikonisti doc. Ma proprio per dare anche il mio contributo, a inizio settembre mi son fatto mandare un kit Z5 + 24-50 ed uno Z 24-200 sfuso, per realizzare il mio personale punto di vista sulle attrezzature in questione, che potete vedere riassunto nell'immagine di apertura dell'articolo. Ottenendo quindi di riuscire a ritrarre buona parte della produzione Z a quel momento, quella quantomeno in mio possesso. Adesso, dopo aver reso il tutto a che sempre ringraziamo per la preziosa collaborazione in questo intento, vorrei sintetizzare le impressioni di poco meno di due mesi di utilizzo, di fotocamera ed obiettivi... E' presto detto: dopo aver avuto a disposizione tutto il parco ottiche e fotocamere Z sono ormai pochissimi i pezzi attuali che mi legano ancora al mondo reflex F-mount. E la Z5 DEVE diventare la Zeta FX per tutti, ma proprio tutti gli utenti che decidano di saltare il fosso, passando a mirrorless. Come lo è stata la D700 nell'ormai lontano 2008, oppure la D70 quattro anni prima... Ad oggi (inizio novembre) viene venduta dal distributore italiano in quattro diverse configurazioni kit, che non prescindono dallo zoomino presentato per lei, il 24-50/4-6,3 se non per la vendita del solo corpo (con scheda SD in bundle) ad un prezzo che con le iniziative commerciali in atto, sta finalmente sotto i 1500 euro (4 anni di garanzia inclusi) Come sapoete non è mio costume parlare di prezzi in rapporto alle prestazioni, ma il motivo principale di interesse da parte di un potenziale acquirente che venga dal mondo reflex e non si voglia ancora impegnare nell'acquisto di qualcosa di più impegnativo, è certamente un posizionamento commerciale invitante. Pare si stia quindi imboccando la strada giusta...: manca ancora la consapevolezza di Nikon Europa nei mezzi già in loro possesso. A cominciare dall'outsider zoom del quale mi sono a lungo occupato l'estate scorsa, quel Nikon Z 24-200/4-6,3 che ho a lungo utilizzato su Z5 come appare chiaro dalla foto in testa a questo articolo... e che mi pare colmi le apparenti lacune del più piccolino del kit, quantomeno in termini di zoom all/in/one per chi acquisti la Z5 pur continuando ad utilizzare in un primo periodo (o, chissà, anche a lungo) attrezzature reflex. Zoom totale, compatto e leggero, poco luminoso, ma la nostra Z5 non disdegna di salire di ISO come la sorella Z6, ed il comando ISO Auto è il connubio ideale per realizzare la soluzione a questa esigenza, col quale si mantiene facilmente il soggetto inquadrato, cambiando focale in continua 165mm 200mm 72mm 31mm 24mm Obiettivo capace di ottima risolvenza alle più brevi distanze di maf (di suo, si avvicina fino a 50cm) che si accorciano di molto semplicemente anteponendo una lente addizionale (io uso solo doppietti acromatici) che non disdegna lo sport, grazie alla capacità della fotocamera di comportamento ineccepibile anche ad ISO medi e ...alti in ogni ambito dove si cimenta la Nikon Z5 col 24-200 sembra essere talmente coesa da immaginarla quasi come una bridge camera, quegli orrendi concept di una fase del digitale nella quale le esigenze di semplicità e qualità...non sempre potevano andare di pari passo. Oggi gli strumenti li abbiamo già disponibili, quindi commercialmente si devono agevolare le scelte dell'acquirente. 92mm f/22 t/125 ISO 400 D'altro canto, se per coerenza vorrei vedere presto in vendita in Europa la Z5 in un kit col 24-200 c'è da dire che quel dannato plasticotto del 24-50mm non è che poi si comporti differentemente... 49mm f/22 t/160 ISO 400 anche a lui, basta aggiungere una vecchia lente acromatica Nikon ...ed il gioco è fatto ed anche a distanze normali, coadiuvato da un flash in fill-in, il risultato è sempre di grande effetto colori brillanti e saturi, a maggior ragione in favore di luce facili da esaltare con l'intervento della luce artificiale ma anche in condizioni di luce media, autunnale dove questo piccolo zoom, bistrattato da tutto il mondo per l'unico motivo di esser stato collocato come unica scelta sulla Z5, si prende delle sonore rivincite, in luce diretta, mista ed anche e sopratutto in controluce dove non cede di una virgola, prestazionalmente, al più completo (di mm) 24-200...: non quindi, un sempliciotto family-zoom Beninteso...sulla Nikon Z5 si può collocare qualsiasi altro obiettivo Z e non, a cominciare dalla più probabile alternativa luminosa ai due zoom fin qui considerati, ossia quel Nikon Z 24-70/4S lo zoom standard per le Z6 e Z7, che da due anni tante soddisfazioni, (inaspettate anch'esse) ci ha regalato continuando... con un mediotele da ritratto, come l'ottimo, leggero, compatto e ancora in linea con il trend della Z5 ... Nikon Z 85/1,8S Ad arrivare, esagerando, anche ad un fisheye rettilineare cinese, il TTartisan 11/2,8 a baionetta Z, che l'ottima gestione della fotocamera riesce a correggere anche oltre ogni limite delle leggi di fisica ottica... a meno che, intenzionalmente... Riassumendo, in questi mesi di fortunato possesso della Nikon Z5...le uniche perplessità che mi si sono presentate sono queste: perchè mettere due slot SD in una macchina votata allo slowhunting e tarata per quello? (la velocità di raffica ed il buffer sono vergognosamente a livelli pre ML) perchè penalizzare le prestazioni dinamiche di questa macchina, che pur essendo la entry level delle Z FX, andrà proprio per questo nelle mani di mamme e ragazzi, magari durante eventi sportivi o feste, dove qualche step di prestazionalità è certamente utile (ed è offerto su di un piatto d'argento dalla concorrenza diretta...) perchè eliminare dai menù righe di comando utili, se non ad altro, a non confondersi progredendo da una fotocamera ad un'altra? (uno per tutti, manca il rigo di menù per abilitare l'immagine riassuntiva del focus peaking, tanto utile su 6 e 7) Fuori da queste perplessità definisco la Nikon Z5 una mirrorless indovinata nella collocazione di listino, giusti i recenti adeguamenti di prezzo. E' la Z che ha portato in dote la nuova batteria EN-EL15 potenziata, versione C, ricaricabile anche dalla presa sul corpo macchina, ma sopratutto alimentabile con lo stesso principio da un powerbank, in tutti quei casi nei quali sia necessaria un'adeguata scorta di carica Fotocamera facile da settare ed utilizzare: assolutamente integrata nel family look Nikon Z: quello di mirrorless reinvented. Max Aquila photo (C) per Nikonland A.H. 2020
  8. Prima galleria di fotografie (scattate con macchina + obiettivo) realizzate con questo nuovo zoom, in anteprima su Nikonland, da zona arancione...
  9. L MG come buffer doveva avere il servente al pezzo. E poi diventava solo resistenza fisica. Specie dall'alto della torretta di un Leopard.
  10. La mia Z6 II nasconde qualcosa... ...La scatola di un telezoom..? Forse il 100-400Z è arrivato alla chetichella, smarcando ogni rumor? Ma no...!!! E' il superwideZoom 14-24/2,8 S, promesso, annunciato, anelato... ed infine, arrivato a Palermo, a casa mia. Ma perchè questa scatola gigantesca? Non avevamo saputo che una delle principali feature fossero appunto la compattezza e leggerezza? Una scatola identica per altezza a quella del mio ultimo acquiZto... Orsù...tagliamo i sigilli... e forziamo la linguetta, murata dalla garanzia tiriamo fuori i leaflet in tutte le lingue del mondo (anche la nostra) la ...improbabile custodia in microfibra, che resterà piegata e nuova dentro lo scatolo dello zoom, come tutte le altre, della mia ormai consistente batteria di ottiche Z Ah...ecco lo scatolo del...paraluce...? del...dei... ma quanti diamine sono...? Ecco il motivo dell'abnorme altezza della scatola... tiro fuori un gigantesco tappo e ben DUE paraluce: rispettivamente: HB-96, HB-97 ed il tappone LC-K104 da 125mm, funzionale all' HB-97 che è il paraluce sul quale poter montare filtri a vite da 112mm di diametro ! Ma ecco apparire il 14-24... levati i due blocchi di polistirolo di protezione, il sacchetto di cartene, protetto dal tappo LC-Z1424, associato al paraluce base ma anche questo accessorio è del tutto particolare e assolutamente dedicato (come recita la sigla) a questo zoom: meglio fare attenzione alle distrazioni e non tentare di montarlo su altri lenti Z ! Vediamo subito perchè: il 14-24 Z è dotato di un primo paraluce a petalo, incorporato, quadrilobato, che realizza degli incavi, sui quali devono coincidere gli "spikes" del tappo Attenti a non tentare di montarlo inavvertitamente su di un 20/1,8 o sul 70-200/2,8 che entrambi hanno tappi da 77mm, simili per diametro a questo tappo esclusivo ! Entrambi i paraluce sono dotati di tasto di sblocco dalla baionetta di fissaggio, per evitare shift inappropriati... Beh... ecco il tutto out of the box ! A prima vista l'impressione è subito di bellezza costruttiva sia per materiali, sia per design. Il display digitale ci riporta a poter leggere anche la scala della pdc, da anni ingiustamente dimenticata nei wide. Ecco a voi il Mago dei Filtri, questo 14-24 Z consente anche la possibilità di montare a baionetta posteriore filtri in ritagli di lastra, per esempio filtri correttori o compensatori nel BW Certo l'ebbrezza di provarci su un filtro a vite di vetro da 122mm... Io non ce l'ho di quel diametro...ma ...ma il mio MTO 1000/10 russo, forse si.... no ...mannaggia... sono da 116mm !!! Peccato !!! Made in Thailand... Pesa un nulla, meno di 650 grammi, senza tappi e paraluce... decisamente poco, se lo confrontiamo alle simili realizzazioni reflex e mirrorless, in casa e fuori. Chiama le foto. Domani vedremo !!! Max Aquila photo (C) per Nikonland, Annus Horribilis 2020
  11. Perché vendi con scambio a mano, esponendoti a contrattazioni inutili e snervanti? Vendi solo inviando per posta previo bonifico. Per spedire fai venire corriere a casa. Guarda il sito paccofacile.it
  12. NIENTE più schede in bundle e caricabatterie solito, presente
  13. non avevo menzionato il surfista... magari lui lo coarto che io ho anche il 14-24/2,8 E tu no...
  14. vi acconterete di agrumi e cotogne del mio orto? Certo ci vorrà una buona dose di adattamento... Ma io domani fotografo.
  15. Sono tutti indietro rispetto a Nikonland: noi sono già due anni che abbiamo smesso di fare paragoni con le reflex. Non ha più senso. Certamente, ci sono ancora in giro quelli che parlano di come fosse spettacoilare la Velvia o il Kodachrome 25 e quegli altri che acquisiscono sulle loro preziose similNikonF i profili colore di quelle pellicole, perchè ancora devono scattare la seconda foto della loro vita. Se abbiamo fatto proseliti in persone che non avremmo mai pensato di voler convincere di alcunchè...ci sarà il suo bravo perchè. !
  16. Nikon F-301 e Sigma 24/2,8 e 400/5,6 avevo in appoggio due zoom, il Nikon 35-70/3,3-4,5 ed un Sigma 60-200/4-5,6 Tutto, ovviamente, in MF
  17. Intanto guardate le mie foto del 1988 e ricordate, chi di voi abbia svolto servizio di leva, come sembrino lontani quei tempi nei quali in un modo o in un'altro si era obbligati a convivere e condividere ...davvero, spazio e tempo.
  18. Max Aquila

    Leopard, ma non solamente: 132^ corso AUC

    Una selezione carrista di immagini tratte dal mio corso Allievi Ufficiali di Complemento del 1988, tra Caserta, Persano e Lecce. Poi in Friuli, da Sottotenente, ma intanto queste...
  19. Pubblico con grande piacere e insieme porgendo somme congratulazioni al nostro amico, Tiziano Manzoni (Fototm) della Menzione d'Onore tributatagli dagli IPA-International Photo Awards, per il suo reportage continuato a Bergamo e provincie limitrofe, sulla epidemia di COVID-19 e le sue conseguenze dirette sulla popolazione, nel territorio italiano più flagellato da questa pandemia. https://www.photoawards.com/winner/zoom.php?eid=8-194986-20 Chi legge il Corriere della Sera, potrebbe averlo già letto https://bergamo.corriere.it/notizie/cultura-e-spettacoli/20_ottobre_29/menzione-d-onore-il-reportage-manzoni-710e2c80-19cd-11eb-bdd5-3ce4cb03ccdf.shtml ma sono ancora più felice della confidenza con cui ce ne ha messi a parte Tiziano, che ci considera amici, tanto quanto reciprocamente ci professiamo noi con lui. Avevo già richiamato nei mesi del lockdown l'attenzione sul suo lavoro instancabile e per certi versi spericolato (è il caso di dirlo, durante una pandemia), pubblicando alcuni dei servizi che in quei giorni erano comparsi sui media: Non si è certo fermato e mi ha appena segnalato di esser riuscito a fare oggi anche ciò che a Marzo non aveva avuto modo (o cuore) di realizzare, riuscendo ad entrare anche in un reparto di terapia intensiva. Ne vedete il servizio pubblicato dal Corriere di ieri, al seguente link https://bergamo.corriere.it/foto-gallery/cronaca/20_novembre_03/coronavirus-terapia-intensiva-dell-ospedale-papa-giovanni-bergamo-ecco-immagini-3cc597b8-1e07-11eb-9970-42ca5768e0fd.shtml immagini esaustive e complete nella loro documentazione, come è nella cifra di Tiziano. Al quale ho approfittato per ricordargli di essere prudente: in un mestiere che spesso mette a contatto con pericoli molto più materiali di quello subdolo di questo nemico invisibile. Complimenti ed Auguri da tutta la Redazione di Nikonland !!!
  20. Non ho capito che cosa usa come trigger, un accrocchio colorato che non avevo mai visto
  21. Adesso sì. Ci voleva l'omo...! Bella storia.... Soprattutto l'idea che mi ha dato di personalizzare il menù i con più voci di sensore AF... E il funzionamento reale dell'eye AF in wide Auto, non solamente nell'inseguimento, ma anche (...) scattando!
  22. Siamo felici per lei... Ma dire qualcosa sul perché la abbia sostituita alla sua precedente fotocamera...? Vero che Ambassador non porta pena...
  23. Molte materiali, peso e dimensioni, alcune assolutamente di sensazione. Due progetti ottici diversi che trovano reciproci estimatori. Ho ben due f/2,5 un nonAi ed un Ai: sono di resa diversa anche tra di essi
  24. L'ho avuto a lungo ed apprezzato, anch'io. Il mio ad un certo punto ha subito un bloccaggio dell'elicoide e l ho fatto riparare. Poi venduto. Una morbidezza a TA incomparabile ai 105/2,5... E un bellissimo design
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