Esiste un posto nella Pianura Padana in cui le atmosfere verdiane si mescolano alle sensazioni che provo quando guardo "Laurence d'Arabia".
E' la Reggia di Colorno, la Versailles dei Duchi di Parma.
Forse nel 1600 il clima era più mite, oggi, in agosto dovrebbe essere proibito fotografare. Prossimi ai 40° ho accettato comunque di eseguire dei ritratti alla bella e simpaticissima Inga, perché era l'ultimo giorno utile per le sue necessità.
Difficoltà: ore 10,30, sole a picco e contrasti esagerati, tanto caldo da mettere in difficoltà qualsiasi MUA, i colori del palazzo e del cortile abbagliavano. Anche la Sigma Sd1 avrebbe messo a fuoco correttamente ma con questi contrasti il Foveon non avrebbe avuto meno problemi. Ho approfittato per provare finalmente il Nikkor 105 1,4 in esterni, avendolo usato finora solo in studio con fondali scuri, quindi senza godere dello sfocato e dello stacco netto con lo sfondo.
Mi è venuta in aiuto la pergola al lato del labirinto di siepi, la quale ha fornito un'illuminazione abbastanza diffusa pur mantenendo dei raggi di sole sparsi che ovviamente cercavo di non fare colpire in pieno volto o a caso. Altri scatti sulla scalinata rovente in un controluce rischiarato dalla facciata molto chiara del palazzo. Devo dire che non ero per nulla ottimista, forse mi ha salvato il 105?!
Il risultato è quello che vedete nelle immagini di seguito.
Più che "Ben fatto" mi pare "Ben cotto"!