Vai al contenuto

Dario Fava

Nikonlander Veterano
  • Numero contenuti

    2.915
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    26

Tutti i contenuti di Dario Fava

  1. Io ho un iPhone 7 non mi interessa in questo campo avere l'ultimo ritrovato, lo cambio quando non è più possibile aggiornare l'os per obsolescenza programmata (ho avuto il 4 ed il 5s) la fotocamera fa il suo dovere il software è l'unico motivo per cui uso apple, si integra completamente con il resto dei miei dispositivi, e fa tutto ciò che mi serve fare dai bonifici fino all'ultima cosa di mio interesse, la foto ricordo. Ho anche un Honor 7x che sulla carta ha il doppio dell'hardware del mio iPhone, l'ho preso per usarlo con il drone perché con l'iphone la batteria precipita, ma purtroppo nonostante le prestazioni hardware e l'EMUI Oreo ... con il software DJI lagga e perde segnale, cosa che l'phone non fa.. quindi è stata una spesa buttata alle ortiche.. stesso problema lo hanno i samsung e i vari fasce alte Android.. scoccia ma evidentemente quelli di DJI non hanno la volontà di mettersi lì e creare un software stabile per Android. Per la cronaca, l'Honor lagga anche sulla navigazione web sulla app di Facebook e whatsapp... cose di poco conto per chi non ha mai usato un iPhone ma la storia del non poter pilotare il drone mi brucia parecchio.
  2. Eccolo, è un video un po’ datato, ma il concetto è quello. le fotocamere che siano zeiss leica mono doppie o triple contano poco se non sono supportate dal software. Ci vuole ovviamente un po’ di perizia per hackerarlo ma è possibile e fotograficamente diventa molto simile ai top di gamma.
  3. La buona notizia è che più o meno l’hardware fotografico dei cellulari è lo stesso, la cattiva notizia è che i telefoni costosi fotografano meglio perché hanno un software più evoluto. Esiste però la possibilità di hackerare un Android di fascia media (200€) e renderlo fotograficamente molto simile a quelli da 900€ Se riesco a trovare il video del tipo che lo ha fatto su YouTube te lo giro.
  4. Sì ma usciamo dal campo professionale dove è importante la stabilità ed affidabilità ed entriamo in quello ludico amatoriale. Forse i giocattoli costosi vendono di più?
  5. La nuova Zeiss, ma anche alcune samsung se non erro, hanno sistema Android ...mi si ghiaccia il sangue a pensarci 😂
  6. Ma pensa che apple a forza del suo os (blindato) stabile ed ottimizzato, non è neanche tra gli smart con hardware più dotato ci sono oggetti Android che per avere prestazioni nella decenza usano dei processori allucinanti, Nikon deve farci foto in abbondanza senza troppi sprechi energetici, io credo che l'hardware sia importante ma in funzione della progettazione software, gli smartphone devono fare tante cose, volendo anche i giochi che sono veramente assetati di potenza le fotocamenre devono fare bene le foto.
  7. A me la suite di Adobe l’ha fatto scaricare ieri acr 11 con il nuovo ps 20 e lr
  8. Oh bella questa, le mirrorless di ultima generazione hanno un sistema di AF ibrido che interviene in ordine specifico (fase + contrasto) per avere un compromesso tra velocità di af senza rinunciare alla precisione della rilevazione di contrasto. ogni casa produce a modo suo questo sistema ibrido ma nella maggior parte dei casi vengono sacrificati un tot numero di pixel per introdurre il rilevamento di fase che è il primo sistema che interviene per avvicinarsi rapidamente al fuoco corretto e che verrà affinato dal rilevamento di contrasto. Quindi i sensori esistono e stanno in mezzo ai pixel, non si sa come né quanti perché saranno segreti industriali ma se non ci fossero saremmo ancora al sistema di autofocus inutilizzabile sui soggetti in movimento.
  9. Se ed è condizione necessaria, la questione video risultasse essere ben congegnata, io la vedrei come alternativa alla seconda videocamera broadcast, questo perché ha un sensore stabilizzato e può sfuocare, feature dedicata solo alle videocamere più costose, oltre ad essere installabile su di un gimbal leggero, cosa non possibile con una videocamera. Inotre è pur sempre una macchina fotografica integrativa ad una reflex. Questo è il mio motivo, perché sostanzialmente le foto che faccio, per come le faccio, hanno già lo strumento ideale che non è mirrorless.
  10. E se ti dico che ho anche l'aggiuntivo tele dedicato? ...
  11. Io posseggo ancora la 880, non so neanche se si accende, ma venderla per 4 soldi non mi interessava, costavano un botto erano un investimento pessimo, ma quante foto hanno fatto, era finita anche da Pravo per ricalibrare il sensore pieno di hot pixel
  12. Ricordo bene quel periodo, questo fu il prototipo, la 990 l'evoluzione, io iniziai nel digitale con la 880, molto simile per caratteristiche alla 990 ma senza il corpo rotante. No non era l'unico formato ma quello più compatto, nel '99 entrarono le SD e poi le SM (smart media che io avevo come secondo slot 1CF 1SM sulla mia prima bridge fuji col superccd a pixel esagonali) ...che periodo... oggi sono dinosauri digitali, all'epoca erano costosi oggetti del desiderio digitale.
  13. I fattori che incidono sull'effetto sono diversi, la natura dello sfondo (trama ed illuminazione), la progettazione ottica, microcontrasto e transizioni cromatiche, il 24-105 Art è tra i migliori zoom in questo campo la lunghezza della focale, più ci allunghiamo e più è visibile l'effetto la distanza dal soggetto, ci sono ottiche che rendono meglio più da vicino, perdendo da lontano (135 Art) mentre altre che restano "oniriche" anche da distante (105E) la focale effettiva dello zoom, alle brevi distanze sono tutti più o meno corti del nominale, (variabile anche in base alla distanza del soggetto) questo comporta un campo posteriore più aperto e meno schiacciamento dei piani (mantenendo il RR) dimenticavo, anche lo sviluppo raw cambia parecchio, dal tipo di contrasto e profilo colore, ad esempio aumentando la chiarezza si perde gran parte dell'effetto bokeh Come vedi i parametri sono tanti ci si fa l'occhio con l'esperienza Ecco un esempio fatto con 24/105 Art 105E 70/200 HSM os e 135 Art Ovviamente la possibilità di aprire maggiorente delle ottiche fisse offre possibilità artistiche molto più marcate, ed è il motivo per cui tendo sempre ad usarli molto aperti.
  14. A prescindere dall'aspetto luminosità, il mio discorso sulla resa diversa del bokeh e di conseguenza le transizioni più o meno nette tra zone a fuoco e fuori fuoco, ho fatto un breve esempio dove ad 85mm tre ottiche hanno una resa diversa anche chiudendo il diaframma. Purtroppo non è facile essere coerenti perché gli zoom hanno una focale effettiva diversa dal fisso e quindi alla stessa distanza (ero su cavalletto) anche un RR diverso ma da questi scatti si evince che lo sfuocato del fisso (e non ho preso neanche un fisso di quelli bestiali) è sensibilmente più cremoso degli zoom transtandard nikkor transtandard Sigma Art (anche se molto migliore del Nikkor come dicevo è una buona via di mezzo tra un fisso ed uno zoom economico)
  15. Uno zoom io lo uso per lavoro, la differenza sostanziale sta (oltre alla luminosità ovviamente) nella transizione tra fuoco e fuori fuoco, i fissi prime hanno una cremosità inarrivabile anche chiudendo il diaframma al pari dello zoom. Questo è un pregio per la foto artistica ma un problema per la foto documentativa, dove la percezione di avere più cose a fuoco può essere d’aiuto. Per quel motivo per lavoro preferisco un 24-105 mentre per le foto artistiche solo fissi. Anche se quello zoom Art si comporta sotto quell’aspetto come una via di mezzo tra un transtandard economico ed un fisso. Quindi con una transizione fuoco e bokeh più vicina al fisso, tanto da porterci fare anche un po’ di artistico. (Si chiama Art mica per niente) È veramente ben progettato.
  16. Ragazzi però questa cosa ha un senso se si vuole fare post produzione estrema, e difficilmente capiterà di tirare 6EV, le foto vanno esposte correttamente, in base al risultato prefissato, ma in un istogramma sottoesposto dove le luci alte mancano anche solo di 1/4, in termini di qualità della foto mancano il 50% di dettagli di uno scatto esposto correttamente, quindi ok tirare le ombre ma da una foto sottoesposta non si può ottenere una buona qualità neanche se la macchina recupera 6EV. Se non parte un flash si può salvare lo scatto ok ma resta un ripiego.
  17. Secondo me li hanno fatti, ma non sono pubblicabili, se no chi se le compra
  18. Non ne prende una è sempre in ritardo, fortuna che non hanno fatto scatti 😂
  19. Assolutamente no: 85 è corto per farci tutto 28 è lungo per lo stesso motivo L'ottica da lavoro ideale è il 24-105, potrebbe essere un buon compromesso il 35-105 più luminoso e di qualità superiore compensando la mancanza del 24 col fisso dove serve. Per tutto ciò che non richiede versatilità operativa, solo e sempre fissi
  20. La questione è che la D5 per destinazione d'uso è ottimizzata per lavorare ad alti iso, e lo fa in maniera ineccepibile. A 100 iso fino a 2EV tutto ok, al 3° entra la grana, dal 4° in poi il banding cromatico
  21. 6EV sono tollerabili 😂 tra l'altro solo sui grigi Sì la D5 non recupera i neri al più di 2EV però recupera molto bene le luci alte. Tra l'altro oltre i 1600 iso ha una capacità di recupero migliore della 850.. quindi gliele perdoniamo.
  22. Beh dipende quanto bisogna tirare per vederle... però è un difetto sgradevole, per chi fa post produzione pesante.
  23. Inoltre, se ti piace lavorare col mosso del vento, consiglierei l'acquisto di un wind tunnel, i ventilatori fanno troppe turbolenze... diglielo con Ross che per chi fa moda è un must 😀
×
×
  • Crea Nuovo...