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  1. No, non stiamo anticipando un film della prossima stagione con lo straordinario Mads Mikkelsen, molto più prosaicamente cerchiamo di fare il punto sulla questione mirrorless in casa Nikon. L'ultima mirrorless Nikon è ancora questa, presentata nel giugno di due anni fa e che pur senza mirino e con alcune rinunce, sembrava promettere bene. Siamo passati poi per il progetto Nikon DL, annunciato in pompa magna da tutto lo staff Nikon nel febbraio del 2016, poi posticipato, ritardato ed infine annullato. Al momento Nikon non ha nessuna mirrorless in produzione e i suoi dati di vendita sono meno che marginali. Quando Canon, con una serie di macchine tutt'altro che affascinanti (le EOS M) ha rapidamente raggiunto il secondo posto nella classifica delle vendite (per le mirrorless : a livello globale, Canon resta saldamente al comando) e ne vende (per numero) anche più di Sony ed è seconda solo ad Olympus. Nikon (ma anche Fujifilm) non figura invece in nessuna classifica che non sia quella delle reflex e delle ottiche intercambiabili per reflex. Da Canon arrivano segnali importanti, dal più alto vertice, oramai da anni, anche se le Canon EOS M dispongono di un (troppo) piccolo corredo di ottiche per poter attrarre realmente altri che i canonisti, ansiosi (forse) di poter montare i loro obiettivi Canon EOS da reflex tramite l'immancabile adattatore. Ma arrivano anche segnali per i prossimi progetti di più o meno imminente immissione sul mercato. Si parla di ben tre mirrorless full-frame, una con un attacco a tiraggio corto, compatibile tramite adattatori alle ottiche per reflex (come le Canon EOS M), una con un attacco Canon EOS tradizionale (e quindi equivalente a quello reflex), più una macchina ad obiettivo fisso. Data di lancio entro il 2018, facilmente verso settembre, data della prossima Photokina. Lo sviluppo dei prototipi Nikon Sappiamo che anche Nikon è al lavoro, lo è da almeno 3 se non 4 anni, lo leggiamo dal numero di brevetti depositati. L'ultimo dei quali è di questi giorni : riguarda un ingegnoso sistema di autofocus sul sensore principale a doppia matrice (non mi chiedete i dettagli perchè non li ho capiti ... e non li ha capiti nessuno al momento). Non è l'unico ed è certo che Nikon in questo periodo - cioé più o meno dal lancio della Nikon D810, sta lavorando a soluzioni alternative o sovrapposte per verificare la fattibilità industriale dell'agognato pareggio della tecnologia mirrorless con quella reflex. Il punto, evidenziato dal Presidente Ushida in più di una occasione durante l'estate, a ridosso del lancio della nuova Nikon D850, è quello solito. Nikon vuole uscire con un prodotto maturo, decisamente "nikonista", in grado di offrire una esperienza d'uso all'altezza di quella che i nikonisti sono abituati ad avere con le loro reflex. I punti di sviluppo sono l'autofocus - punto debole di moltissime (se non quasi tutte) le mirrorless sul mercato - il mirino elettronico (ancora non allo stesso livello di quello reflex), l'autonomia - ridotta o ridottissima a seconda dei modelli - e infine l'ergonomia, sempre sacrificata in tute le mirrorless, con le uniche eccezioni date da Leica SL e Fujifilm GFX, macchine però che non sono proprio alla portata di tutti. Che Nikon sia in grado di sviluppare una macchina con queste qualità credo che sia pacifico. (O, almeno, lo è per tutti quelli che non si sono recentemente messi a "gufare" contro Nikon, io non mi spiego il perchè, mi sembra di sentire gli ex-fumatori che diventano improvvisamente talebani antifumo, quando sono stati in passato nikonisti). La prova sta nell'ultima torta sfornata da Nikon. La Nikon D850 è un prodotto molto maturo in grado di svolgere per larga parte i compiti di una mirrorless pur essendo una straordinaria reflex. Vi posso testimoniare che la mia esperienza d'uso in Live-view (naturalmente in studio) con la D850 è tale e quale a quella che ho sperimentato con le migliori mirrorless che ho provato (cioé le già citate Leica SL e Fujfilm GFX) quando non addirittura migliore. E in grado di surclassare per limpidezza dell'immagine, stabilità, assenza di granulosità o di gommosità, senza incertezze, con un autofocus (sebbene primitivo) rapidissimo, la gran parte delle mirrorless già sul mercato, anche di modelli molto blasonati ed ambiti o agognati. Tanto che io in studio per la gran parte del tempo la uso in Live View senza mettere l'occhio nel mirino. Segno che gli ingegneri Nikon sanno cosa e come va fatto e lo possono fare al primo colpo, senza bisogno di modelli intermedi che non siano prototipi da laboratorio che non lasciano lo stadio di sviluppo prima di diventare efficienti fotocamere per il grande pubblico. La Nikon D850 è una fantastica macchina, con fantastiche prestazioni che ha addirittura una autonomia maggiorata - a parità di batteria - rispetto al modello precedente. Una cosa che molte mirrorless sul mercato invece si possono solo sognare. Ricordo infine che Sony ha acquisito da Aptina la tecnologia che utilizza per l'autofocus di tutte le sue fotocamere a partire dalla Alpha 6000 (e Aptina ha sviluppato quelle tecnologie con Nikon per le Nikon 1, dalla V1 alla V3) e che Nikon possiede la tecnologia per il riconoscimento del volto e dell'occhio da svariate generazioni di Coolpix (le Nikon 1 ce l'hanno ed è molto efficiente). Quindi Nikon é capace di fare ciò che crede sul piano tecnologico. Il mercato e il ruolo della gestione dei costi Dove invece è limitata è nella visione dei suoi manager, più o meno surgelati dai report dei contabili che negli ultimi anni hanno decretato la stagione dei tagli dei costi di sviluppo, di comunicazione, di promozione, di assistenza. Il timore di fallire in questo momento rasenta l'ossessione e sul piatto ci sono non 2, non 3 ma addirittura 5 opzioni differenti che sono al vaglio. Sappiamo che era previsto il lancio in queste settimane di una mirrorless APS-C molto simile all'ultima Canon (senza mirino se non opzionale, a saponetta, piccola e con un obiettivo stile 18-quel_che_l'è, di costo contenuto) ma che hanno pensato di posticiparne l'entrata in produzione. Forse perchè non ne sono convinti. Forse perchè potrebbero fare di meglio o di altro. Perchè il mercato intanto si evolve rapidamente, si creano nicchie ma se ne chiudono altre, i clienti sono sempre quelli o sono anche di meno. Difficile pensare che uno che "la volevo piccola" e che ha comprato altro (Olympus o Fujfilm) rientri in casa Nikon solo per avere il marchietto Nikon sulla sua nuova fotocamera. E dove è debole Nikon lo sappiamo tutti. Al momento le D3000 e le D5000 non si vendono se non scontatissime. La D7200 viene mantenuta dagli sconti, la D7500 - pur eccellente fotocamera - non è un successone, anzi. La D750 è vecchia, la D610 non ha mai venduto bene. La D5 è stato un successo ma è fuori produzione e se ne sono comunque vendute poche (quelle prodotte). La D500 sente la pressione della D850 e viene scontatissima. La D810 è agli sgoccioli. La D850 va benissimo. Ma tra sei mesi ? Noi siamo convinti che nel 2018 Nikon proporrà ancora due reflex. La D5s, macchina che venderà pochissimo ma che è necessaria per dare ai professionisti che andranno ai mondiali di calcio le novità della D850, e la D760, l'upgrade in salsa D850 della D750 (con un sensore Nikon da almeno 32 megapixel e il video 4K o magari anche 8K). Ma poi la lunga storia delle reflex nata nel 1959 probabilmente giungerà al capolinea, almeno per quanto riguarda il larghissimo mercato. Diciamo la verità, anche se siamo su Nikonland, non sono moltissimi quelli che possono permettersi una D5 (o una D6) una D850 (o una D900) e saranno sempre meno anche quelli disposti a spendere i 2000 euro pretesi per una D760. Almeno non quando ci sono mirrorless allo stesso prezzo. Infine, tornando alla questione gestione dei costi, produrre una mirrorless (non svilupparla) costa infinitamente meno di una reflex, per la sola esclusione di tutta la parte meccanica (specchio) e ottica (mirino). E già solo questo consente una riduzione di pesi e ingombri oltre a dare molte libertà di design in più ai progettisti. Le cinque opzioni di Nikon abbiamo detto almeno 5 opzioni differenti, vediamole in dettaglio : nuova mirrorless formato DX con attacco nuovo. Tipo Canon EOS-M, lanciata con uno zoom e un pancake, sui 700 euro. Opzione che è stata per il momento raffreddata ma che era pronta al lancio nuova mirrorless formato FX con attacco nuovo e un adattatore molto sofisticato per le attuali ottiche F da reflex. Il nuovo attacco darebbe molte possibilità in più di sviluppo, oltre il vecchio F che oramai mostra la corda. Ma al contempo farebbe perdere l'unico punto di forza di Nikon, il grande patrimonio di ottiche già in possesso dei suoi clienti. Perchè io dovrei comprare una nuova Nikon se devo ricomprarmi tutti gli obiettivi che già ho ? nuova mirrorless DX con attacco F, del tutto simile a D3000 e/o D5000 ma senza specchio e con mirino elettronico. Un paio di obiettivi AF-P che fanno a sommarsi a quelli già presenti in catalogo. Non un granchè se paragonati ai 20 e passa obiettivi disponibili - anche in fascia altissima - per Fujifilm. Però di buon livello, economici e soprattuto ... più di quelli disponibili per Nikon mirrorless in questo momento (cioé : ZERO !) e senza adattatore. Ma questa non sarebbe proposta a prezzo premium, andrebbe semplicemente a compensare la mancanza di appeal delle attuali reflex entry-level di Nikon nuova mirrorless FX con attacco F, di fascia media, tipo D750 o Df, in grado di usare tutti gli obiettivi Nikon attualmente disponibili senza alcun adattatore nuova mirrorless e/o bridge, con sensore CX o appena superiore. Una sorta di riedizione delle Nikon 1 o delle DL, ma lanciata dopo una delle mirrorless con sensore grande di cui ai punti 1-4 per non dare segnali sbagliati al mercato. In sostanza sostituirebbe tutte le Coolpix e le macchine piccole, stile Olympus ognuna di queste opzioni come vedete ha i suoi punti deboli e i suoi punti di forza. Non stiamo parlando di cose campate in aria, perchè il top management Nikon sta programmando adesso come impostare la transizione alle mirrorless che oramai non è più procrastinabile e dovrà partire - con l'ultimo treno - entro il 2018, ovvero ... dopodomani. Io ho la mia opinione e anche esigenze molto specifiche, peraltro al momento in larghissima parte molto soddisfatte dalla nuova Nikon D850 che viaggia ad un ritmo (persino per me) mai raggiunto di numero di scatti mensili tra tutte le reflex che ho avuto sinora. Quindi a voi non la dirò ... o caste stelle. Ma al posto di Nikon io farei certamente così ... (...)
    5 punti
  2. In pratica hanno preso il catalogo di quello che hanno in magazzino Hanno escluso i due 50mm (perchè costano meno del 58/1.4, non perchè siano peggio) ed inserito il 16-80 2.8/4 che è uno zoom notoriamente DX ! Mentre è singolare l'inclusione di due oggetti del neolitico come il 14/2.8 e il 17-35/2.8, ma brilla per la sua assenza l'onesto - ma moderno - 85/1.8G. Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh !
    1 punto
  3. Profilo D850 in action, luce naturale, 640 ISO, 4860 K, -4 misurati. NO POSTPRODUZIONE. deliberato. Ci tengo a ricordare a chi ci legge che - a mio parere - il bilanciamento del bianco è sempre più importante del profilo colore. Possiamo avere la camera profilatissima, ma se il sensore ha sballato di 1000 K e di 50 punti di tint il bilanciamento del bianco, i colori saranno sballatissimi. In questo comunque ci aiuta la D850 che ha 4 modalità di WB automatico (neutro, preserva le luci calde, preserva le fredde, luce naturale).
    1 punto
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