Mary Bevan : The Divine Muse
The Divine Muse
Musiche di Schubert, Haydn e Wolf
Mary Bevan, soprano
Joseph Middleton, pianoforte
Signum Classics 2020, formato HD
***
Al di là delle note programmatiche firmate dalla stessa Mary Bevan, che si soffermano sostanzialmente a spiegare il titolo del disco - qualora se ne sentisse il bisogno - questo recital ci trasporta semplicemente in una grande hall londinese (o, se preferite, di una villa di campagna a Nord di Cambridge, dove Mary ha studiato).
Potremmo fissare una data intorno all'inizio del '800 se escludessimo Hugo Wolf, ma il suo inserimento ci sposta nella seconda parte dell'era vittoriana.
Questa è l'impressione che ricavo, una serata illuminata da centinaia di candele, drappeggi, mobili stile impero, stucchi dorati.
Scollature - come quella che esibisce arditamente Mery in copertina - ammiratori cortesi, amanti della musica che cercano di zittire vegliastri rumorosi.
Sguardi e monocoli.
Mary Bevan e Joseph Middleton evidenziano il loro affiatamento con un sorriso reciproco.
La linea viennese non ci trae in inganno. La dizione della Bevan è ottima sia in italiano che in tedesco.
L'equilibrio della registrazione leggermente a favore del pianoforte che è coprotagonista a pieno del recital.
La musica d'eccezione, legata a personaggi divina o semidivini, religiosi o mitologici.
Il meglio lo da e lo danno in Schubert, perfettamente intonato con l'idea dell'atmosfera che mi sono fatto, idealmente, certo.
E' un recital moderno, la registrazione di pochi mesi fa.
Con questo disco, più che con il precedente, la soprano dimostra di essere adatta ad un repertorio più ampio di quello barocco dove eccelle.
Non è (ancora) nata una stella ma è un piacere ascoltarli.
Intanto vi lascio con il sorriso smagliante di Mary Bevan, fresca MBE per nomina reale :
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