Heroes : Walton/Grisi/Prokofiev - Adrien La Marca/Viola
Walton : Concerto per viola e orchestra
Grisi : On the Reel
Prokofiev : Romeo e Giulietta
Adrien La Marca, viola
Liège Royal Philarmonic diretta da Christian Arming
La Dolce Volta 2020, via Qobuz Streaming
***
Il prodotto discografico perfetto esiste ancora.
E non importa se per farlo ci si ispira ai concetti cinematografici.
In questo disco potrebbe sembrare il concerto di Walton il pezzo centrale, invece è, inaspettatamente il concerto "On The Reel" del trentenne belga di chiare origini venete Gwenael Mario Grisi, concepito e dato in prima assoluta lo scorso anno e qui ripreso in prima registrazione discografica.
E' un concerto in un unico movimento che mischia tante fonti di ispirazioni con larghe atmosfere descrittive in cui la viola e le percussioni impressionano.
Cambi di ritmi, melodici e richiami di leitmotiv a la John Williams (cui l'autore dichiara tranquillamente di ispirarsi) ne fanno la colonna sonora.
A me è piaciuto molto e l'ho ascoltato più volte.
Sensazionale, non mi viene altra definizione, la suite dal Romeo e Giulietta di Prokofiev con la viola solista.
Il tono scuro rispetto al violino, più virile ma comunque femminile, si pone a metà strada tra i due protagonisti della vicenda shakespiriana sottolineando con il grande virtuosismo di La Marca ogni nuance e ogni sottile tessitura del capolavoro di Prokofiev.
Ci sono momenti di grande intensità emotiva ben evidenziati dall'orchestra.
Resta la suite e non il balletto, ma la viola ci racconta la sua versione della storia facendola diventare inedita.
Mentre è diventato praticamente un hit il concerto per viola e orchestra di Walton, un tempo una composizione frequentata solo in ambiente britannico, oggi con l'abbondanza di grandi violisti viene invece molto rappresentato e registrato.
Rispetto ad altre edizioni (Antoine Tamestit per esempio) qui mi pare che La Marca tenga il freno un pò tirato.
Probabilmente si ispira all'algida edizione "originale" con Menuhin e lo stesso Walton.
Fatto sta che l'effetto complessivo mi pare un pò più celebrale del dovuto.
Ma parliamo di sfumature lette dal mio gusto o più facilmente viziate da interpretazioni che conosco meglio di queste.
Adrien La Marca è un violista di livello assoluto e qui è a proprio agio in ogni scena.
Si, perchè il carattere cinematografico di questo disco è sottolineato anche dalle fantastiche fotografie del libretto e in generale da tutta l'atmosfera scura timbricamente della luce della viola.
Uno strumento italiano, Nicola Bergonzi, Cremona 1780, dal suono denso, cremoso, appena un filo asciutto ma il giusto.
Orchestra eccellente sia nell'insieme che nelle parti solistiche con una ottima direzione.
Suono splendido con dinamiche piene e bassi profondi.
La viola protagonista, il suono protagonista, grande musica, un disco da primo in classifica.
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