Il Mezzo, il Fine... e la giusta via di mezzo
La fotografia è un mezzo o è il fine della mia passione? Domanda che presupporrebbe un bel teschio in mano e una declamazione shakespeariana... al limite mi potrei chiedere se ci sia del metodo in questa follia, ma la risposta non credo sia alla mia portata. Riflettevo proprio oggi sul perchè stavo andando in giro per i sentieri dell'ultimo lembo di pianura padana orientale con un piccolo teleobiettivo attaccato alla macchina. E devo ammettere di essermi illuminato, almeno sufficientemente per accendere il computer e tediare il malcapitato su queste pagine... ma perchè dico questo?
Molto semplice: senza la macchina fotografica al collo non sarei uscito! Col naso all'insù, per cercare apparentemente qualcosa da riprendere ma soprattutto - grazie a questo "mezzo" - per cercare di capire e comprendere chi e cosa ci sia intorno! Chiaro che se per me fosse il fine mi sarei dovuto attrezzare diversamente (e/o alla luce dei risultati comprendere l'inutilità delle mie azioni...). Ma essendo il mezzo sono tornato a casa arricchito non solo per essere riuscito ad inquadrare anche un Picchio Rosso (andate in fiducia, il volatile seminascosto della seconda foto si comportava proprio come un picchio...) o per avere cercato di mettere in un fotogramma una Poiana (ho sufficienti elementi per poterlo dire, anche perchè l'ho vista spesso appollaiata transitando in macchina per quelle parti...).
Certo c'è sempre l'eccezione che conferma la regola: mi sono detto spesso "il primo giorno di borino invernale voglio riprendere il castello di Miramare da Barcola con le montagne sullo sfondo". Certo ci sono andato per questo....
Ma per me è raro... perchè alla fine per fare una foto si deve guardare, ma soprattutto osservare... e questo porta a riflettere. Magari su S.E. Ferdinando Massimiliano d'Asburgo-Lorena, che manco l'ha visto concluso il suo castello per finire fucilato in Messico, sull'ineluttabilità della vita e sulle sue (e nostre...) piccole o grandi sfighe...
La fotografia come un mezzo grazie al quale osservare: che a due passi da casa mia (ma anche vostra....) può essere successo qualcosa che non si trova in nessun libro, ma che alla fine è reale e tangibile.... come morire a 22 anni nel più disgraziato dei fronti della nostra storia, quello della guerra civile...
O che magari siamo portati a edulcorare qualcosa... guardate il cartello delle informazioni: i nostri antenati non li chiamavano caduti, ma "morti in guerra".....
E poi... che magari in qualche parte del mondo non ci sia bisogno di un recinto. E che sarebbe per un attimo simpatico immaginare l'albero, prendere vita e staccarsi coi suoi rami uno dei chiodi del cartello...
Ma questo super pippone ha bisogno della morale. Che il fine è importante, come l'obiettivo adatto e la composizione, la mano e la tecnica sono necessarie, altrimenti saremmo tutti Vincent Mounier dell'orto dietro casa o i Maratta dell'Album di famiglia.... ma per uscire di casa c'è bisogno che la fotografia sia un mezzo per esprimerci. Bene questo per me, e per voi?
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