Una Venezia fotograficamente divertente
Ci fu un giorno in cui, per una strana congiunzione astrale, mi sono ritrovato particolarmente in sintonia con un luogo (per me il più bello del mondo a prescindere) in un tempo (insieme di momenti e luce), con il mio corredino e con me stesso, libero da pensieri e pare. Ero partito senza troppe pretese con quello che la mattina stessa mi aveva ispirato: il Samy 14mm, il 24 D, il 180 D e il 105 Ai con la D750. Abitando ad un'ora da Venezia ed avendo l'HD (e i raccoglitori di negativi) pieni di foto di Venezia non è che dovessi per forza documentare il "bello". Volevo solo divertirmi con la macchina fotografica.
Di prima mattina con il Samyang 14mm
Come dite? Cartoline? Ma si certo, mi chiamo mica Gianni Berengo Gardin? E infatti con il 14mm da che mondo è mondo si deformano le prospettive no?
La Scala esterna di Palazzo Contarini "del Bovolo" oh, finalmente dopo anni sono riuscito ad andarci... incantevole veramente... Ok però adesso basta con 'sto 14! Vai di 180!
Per finire con il 105 Ai e con il 24D per una Venezia che è quella che mi ha fatto innamorare, quella più intima e nascosta... quella delle ciacole nel campo... quella della laguna e dei silenzi....quella dei choistri e dei gioielli nascosti....
Ok, scusate la lunghezza e la prolissità (ma si dice?)... volevo solo dire che Venezia mi piace un sacco e che per divertirsi talvolta sia necessario avere solo un pò di spirito sbarazzino...
Personalmente non do troppo merito agli obiettivi e agli strumenti ma solo ad una situazione di "sgombero mentale" che, lungi dall'avere prodotto qualcosa di valido (a scanso di equivoci sono croste.... ma sono le mie croste ), mi ha fatto divertire... ecco divertire è la parola giusta....
C'è anche un pò di post-produzione, ma sono riuscito anche li (strano) a mettermi nella situazione che mi "facessero sentire bene" comunque... E' anche un piccolo "omaggio" ad alcuni strumenti che presto o tardi partiranno da casa mia...
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