Handel : HWV 34 Alcina - Minkowski/Pentatone
Marc Minkowski e Les Musiciens du Louvre tornano a Händel con una registrazione integrale dell'opera Alcina del 1735.
Il ruolo della protagonista è interpretato da Magdalena Kožená, che ritorna con Les Musiciens e il maestro Minkowski a vent'anni dal debutto con il Giulio Cesare dello stesso Handel.
A lei si unisce un'eccellente cast di solisti, composto da Erin Morley (Morgana), Anna Bonitatibus (Ruggiero), Elizabeth De Shong (Bradamante), Alois Mühlbacher (Oberto), Valerio Contaldo (Oronte) e Alex Rosen (Melisso).
Pentatone 2 febbraio 2024, formato 96/24, via Qobuz
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Erin Morley al culmine della sua straordinaria interpretazione di "Tornami a vagheggiar"
l'elenco dei cantanti al debutto alla Scala lo scorso giovedì 8 febbraio, unica data della tourné in corso di questa opera, in contemporanea con il lancio del disco, come si conviene, non solo per i tour delle rockstar.
Il ritorno di Magdalena Kožená nel frattempo diventata una star mondiale alle origini che la lanciarono, splendida Cleopatra, proprio con Minkowski e i suoi musicisti nel 2003 nel più splendido dei Giulio Cesare disponibili su disco.
cd Archiv che ho letteralmente consumato, con una compagine di voci semplicemente inarrivabile
Minkowski davanti al sipario scaligero.
Intanto Alcina è diventata un'opera di cartellone con molteplici incisioni, l'ultima che ricordo con Joyce Di Donato e Sonia Prina con Alan Curtis sempre per Archiv del 2009, oltre al video, lo stesso Minkowski con Anja Harteros e poi Rousset nel 2015 e Andrea Marcon, ancora nel 2015 con Patricia Petibon e Philippe Jaroussky.
Nel ruolo di Alcina storicamente ci sono state, la prima in tempi contemporanei, Joan Sutherland, e poi Arleen Auger e Reneé Fleming più recentemente.
L'opera, del 1734-1735, è l'estremo sforzo di Handel alla crisi della moda londinese per l'opera all'italiana con prime donne italiane.
Le mode passano ma soprattutto gli eccessi delle primedonne (compresi i castrati) italiani che, dopo averne fatto la fortuna, abbandonarono l'impresario Handel al suo destino, tornando in continente, chi verso Parigi, chi verso Vienna o le corti tedesche.
Al nostro caro sassone restò la sola Anna Maria Strada, da lui "scoperta" a Pisa in quegli anni e sulla cui voce ricamò Alcina.
Della Strada dal Pò si dice che aveva la voce della Faustina in un corpo da porco. E movenze sceniche modeste.
Ma probabilmente la voce bastava, insieme alla presenza del castrato Giovanni Canestini (Ruggiero), alla prima del 16 aprile 1735 al Covent Garden di Londra.
La trama è poca cosa, ripresa da un episodio dell'Orlando Furioso di Ariosto, la maga Alcina incanta con un filtro d'amore Ruggiero che diviene pazzo per lei. Bradamante va in suo soccorso etc. etc. Alla fine la maga resta sola quando Ruggiero si riprende ed eroicamente rovina la fonte magica di Alcina.
L'opera è un classico dell'epoca, di durata ipergalattica, includendo balletti ed intermezzi musicali.
Questa registrazione dura nel complesso per 3 CD, ovvero 3 ore e 11 minuti per 86 tracce complessive.
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Andando al sodo, Minkowski si dimostra ancora più inappuntabile e i suoi musicisti sono ineffabili, specie nelle parti di accompagnamento solistiche che in questa composizioni sono ricchissime.
Flauti, violoncello, liuto, semplicemente perfetti.
Come il cast vocale, almeno nella parte femminile, una più brava delle altre. Gli uomini mi hanno lasciato una impressione un pò controversa. Specie il controtenore Muhlbacher (che ha la peggiore dizione italiana : gli altri sembrano tutti madrelingua a dispetto che invece i soli Anna Bonitatibus e Valerio Contaldo lo siano veramente).
Nella realtà, se la Kozena è una Alcina matura e straordinariamente espressiva (un filo meno "isterica" di certe sue interpretazioni degli anni passati, probabilmente ben influenzata dalle altre cantanti) che sviluppa il personaggio in profondità quasi psicanalitiche (cfr. "Ah, mio cor") che si fa ascoltare fino all'ultima nota, dove ho alzato il volume è nelle entrate delle altre cantanti.
Erin Morley è da capogiro, il suo "Tornami a vagheggiar" l'ho ascoltato decine di volte. Il suo repertorio di virtuosismi è veramente da primadonna.
Ma sono tutt'altro che seconde scelte Elizabeth De Shong (Bradamante) che tocca emotivamente ( 'Vorrei vendicarmi') ed altrettanto espressiva è Anna Bonitatibus (Ruggiero).
Sinceramente io applaudo la scelta dell'impiego di contralti e mezzosoprano al posto di contraltisti e controtenori. Ma è questione di gusti, naturalmente.
Ma è un'opera tanto ricca di arie straordinarie e di momenti di grandissima musica che già una selezione sarebbe chilometrica.
Edizione di riferimento ?
Si, lo ammetto con fiducia, sebbene la registrazione mi sembra un filo al di sotto degli standard di Pentatone o forse perché la scelta di valorizzare l'insieme rende meno focalizzate le voci.
Con il risultato che Magdalena riempie da lontano la scena e spacca l'aria mentre le altre, probabilmente più "tascabili" in termini di volume, si perdono un pò anche nell'ascolto in cuffia, non solo a monitor.
Certo si tratta di un ascolto impegnativo ma sarebbe un peccato perderselo. Se amate Handel.
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