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VIAGGIO FOTOGRAFICO IN ISLANDA NIKON Z8-14-30 f4/ 20 1.8/ 24-120 f4/ 100-400 4.5-5.6


Riccardo Biancolillo

560 visite

In novembre , assieme ad altri 9 fotografi, ho avuto modo di partecipare al tour fotografico avente come meta l'ISLANDA. La tratta(550 km circa) ha interessato la parte sud ovest-est sebbene, la parte terminale (cerchio verde) sia stata saltata per questioni di sicurezza ,causa il risveglio di un vulcano nei pressi della capitale Reykjavik( abitato di Grindavik).

Di seguito alcune informazioni/considerazioni prettamente personali che possono illustrare al meglio la particolare natura di questa bellissima nazione.

1. LA POPOLAZIONE: vi abitano circa 372500 abitanti che, se rapportata alla popolazione della mia citta' Andria(100000), la dice lunga sulla densita' vissuta del territorio. Di rado si vedono le persone circolare per le citta' ma, le mamme anche col clima rigido, non disdegnano di portare a spasso i propri pargoli nel passeggino, adeguatamente protetti. La derivazione storica e' tipica dei popoli nordici ed in particolare dei VIKINGHI. Nel versante orientale sono custoditi villaggi tipici dei Vikinghi ( loc.VESTRAHORN si derivaz.cinematografica)visitabili a pagamento( localita' privata).

Gli edifici di nuova edificazione sono caratterizzati da un ampio uso di superfici vetrate; godersi la luce e' un dono della natura e va sfruttato!

2. CLIMA: la temperatura(novembre) non e' particolarmente rigida, oscillando tra gli 1-5 gradi C.La mitezza rapportata alla posizione geografica e' dovuta alla vicinanza della  corrente calda del golfo ma, spesso, e' interrotta da vento e pioggia( anche abbondante seppur di media durata) dovuti allo scontro con la corrente fredda della Groenlandia e Paesi Nordici. L'alba sorge in media alle 09,30 e alle 17,30 circa inizia il buio;
3.VIABILITA': la viabilita' consta di un percorso che circumnaviga la nazione per 1322 km ed e' percorribile in tutte le stagioni ma, nelle parti interne i percorsi sono soggetti a restrizioni specie nella brutta stagione.Il  ll traffico e' sostenuto nelle vicinanze delle grandi citta' e diventa rado nelle periferie dove sorgono piccoli agglomerati di fattorie ed innumerevoli ed organizzate  GUEST HOUSE(alberghi) sparse ovunque, anche nelle lande isolate( per gli amanti della natura). Ad esempio, in un percorso interno per visitare le cascate di HAIFOSS ci siamo addentrati per 70 km circa incontrando 1/2 veicoli;

4. ANIMALI: nelle pianure estese, racchiusi da recinti delimitanti la proprieta' privata e per pa salvaguardia dello stesso bestiame, vivono all'aperto e sotto tutte le intemperie i  cavalli tipici islandesi , le pecore, le mucche; nella parte orientale si possono incontrare in inverno le renne che scendono a valle per cibarsi. Lungo la predetta costa si possono ammirare anche dei cigni e nella Laguna ghiacciata anche qualche foca..

5. IL PAESAGGIO: Di seguito  le caratteristiche peculiari che caratterizzano il territorio islandese.

LA VARIABILITA'. sebbene il territorio sia di natura vulcanica esso e' diviso in zone di natura molto varia  dove si alterna un fondo di ghiaia/sabbia nera vulcanica ( derivanti dall'azione degli agenti atmosferici), da altre dove vive rigoglioso il muschio( licheni) . In particolare lungo il percorso orientale ho avuto modo di ammirare per una distesa di ben 30 km una radura bitorzoluta e tondeggiante (h.max 70cm) di cumuli di lava ricoperti di muschio. L'effetto che ne deriva e' piacevole agli occhi; sembra di stare su di un tappeto di muschio vivente ,soffice al tatto.

I rilievi rocciosi , assomigliano molto a colate laviche che hanno terminato il loro percorso e, sono interrotte da cascate formatesi dallo scorrere dell'acqua proveniente da  5 ghiacciai di natura anche vulcanica , in particolar modo, dal ghiacciaio VATNAJOKULL che vanta una estensione di ben 100x150 km e una profondita' di 1000 mt( il piu' esteso d'Europa).

Tali cascate talora, ricadono in terreni privati ed e' bello notare come piccoli agglomerati risiedano a pochi metri da costone roccioso delle montagne. I fianchi dei rilievi , in genere, sono caratterizzati da brecciolino e ghiaia vulcanica che, in talune zone ,e' bello da ammirare,, sono come dipinti da un pennello verde( muschio) o giallo ( erba). Altra particolarita' che si puo' notare nella laguna di VESTRAHORN, e' la commistione della esuberante presenza di dune di un nero intenso sovrastate da radi cespugli di erbe gialle che riescono a resistere alle intemperie,

Ad abbellire tale paesaggio, il mare rientra formando una laguna in cui , al tramonto, la montagna si rispecchia.

6. L'AURORA BOREALE. Appena fotografata per le condizioni meteo. la sua presenza e' funzione di vari fattori: visione verso il nord,  a zone, cielo sereno, presenza di nuvole, pioggia/umidita'.  Durante la ns. permanenza l'attivita' era minima e quasi impercettibile ma ci siamo riusciti a riprenderla.

7. CASCATE DI HAIFOSS: sempre a sud-est partendo dall'abitato di HELLA ed addentrandosi per 70 km circa, dopo aver percorso una strada sterrata a volte interdetta per motivi di sicurezza, si possono ammirare nella loro imponenza le CASCATE ( 5) che scaturiscono come dappertutto, dalla frammentazione dei costoni rocciosi a causa degli agenti atmosferici che ne disgregano la consistenza ed in particolare per l'azione dilavante dell'acqua che scorre continuamente. Dopo un balzo di 170 mt le acque scorrono in una vallata tortuosa sempre di natura tortuosa  ma degradante. Paesaggio veramente bello da ammirare.

8. VATNAJOKULL CAVE TOUR:  pagando la somma di 168 euro cad. si parte da un rifugio adibito a base di partenza( equipaggiata di attrezzature-ramponi-caschetti ) dove sostano mezzi fuori strada e si percorre per 30 km circa uno sterrato in uno scenario tipico lunare con rocce granitiche dai fianchi franosi; arrivati ad un certo punto, ci si deve inoltrare a piedi in un percorso tortuoso attraverso passaggi  rocciosi e ruscelli di acqua limpidissima. Dopo un percorso di mezz'ora si arriva finalmente in corrispondenza del grande ghiacciaio e, sotto la guida di esperti, ci si immette in una cavita'( foto annessa) che adduce lungo un percorso interno illuminato dalle sole luci delle torce frontali in ben 3 caverne ghiacciate. Questa e' stata per me l'esperienza piu' difficile; i ghiacciai , come si sa, sono entita' vive e, come tali, modificano la loro consistenza nel variare del tempo( mesi) e stagioni. Nel caso presente, per accedere alla seconda grotta ho dovuto strisciare gattonando( passo del leopardo per chi ha fatto il militare) per circa 20 mt in un cunicolo di appena 60cm, bardato di elmetto protettivo e oberato dello zaino con le attrezzature e l'Immancabile onnipresente cavalletto. Una bella e pesante esperienza; cercando di guadagnare tempo per l'incedere di numerosi gruppi di escursionisti che con le luci rovinano l'atmosfera fotografica ( esposizione) si potra' ammirare varchi nel ghiaccio da dove penetra la luce solare e nel contempo ammirare cascatelle derivanti dal defluire dell'acqua del ghiacciaio che si erge li perenne.

BUONA VISIONE

 

 

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1. LAGUNA GHIACC.DI JOKUSARLON- DIAMOND BEACH.jpg

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Modificato da Riccardo Biancolillo
foto di copertina

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11 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Nikonlander Veterano

Un paesaggio straordinario e comprendo bene la necessità di produrre molte immagini tutte di ottima qualità come al solito. Deve essere stata una gran bella esperienza e non solo sul piano fotografico ma anche come semplice viaggiatore. Un peccato che il meteo ti abbia negato una luce migliore, mi rendo conto, ma questo _ sotto molti aspetti _ aggiunge valore alle immagini. Bravo Riccardo :)

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  • Nikonlander
1 minuto fa, Enrico Floris ha scritto:

Un paesaggio straordinario e comprendo bene la necessità di produrre molte immagini tutte di ottima qualità come al solito. Deve essere stata una gran bella esperienza e non solo sul piano fotografico ma anche come semplice viaggiatore. Un peccato che il meteo ti abbia negato una luce migliore, mi rendo conto, ma questo _ sotto molti aspetti _ aggiunge valore alle immagini. Bravo Riccardo :)

Quasi sempre pioggia e vento.

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  • Nikonlander

Riccardo,

scegliere fra i moltissimi scatti che certamente avrai portato a casa non sarà stato facile!

Grazie anche perché mi hai fatto tornare indietro di qualche anno. 

Il mio viaggio in Islanda risale al 2019 e considerato che la variabilità atmosferica è una delle caratteristiche precipue di quella splendida isola riuscire ad azzeccare anche un periodo limitato di 10 giorni con il bel tempo non è semplice. In estate, le ore di luce sono tantissime e si ha modo di vedere i Puffin (o Pulcinelle di mare), che vivono sulla terraferma solo per nidificare da maggio ad agosto, ma scordiamoci albe o tramonti se non con la consapevolezza di stare svegli 18/20 ore. In inverno invece fotografi albe e tramonti e se si è fortunati anche qualche aurora boreale ma c'è il problema delle bassissime temperature e delle strade interne spesso impraticabili per neve.

Bisognerebbe trasferirsi in Islanda tutto l'anno per poterla fotografare a 360°. 
Chi vorrà farlo, però, deve sbrigarsi, perché gli effetti del riscaldamento del pianeta si vedono anche in Islanda con il ghiacciaio Vatnajokull che si erode sempre di più nella sua lingua di ghiaccio che arriva al mare, fino ad arrivare al primo funerale di un ghiaccio scomparso - l'Okjokull - a causa del surriscaldamento globale, con tanto di cerimonia ufficiale nel 2014 e apposizione di una targa commemorativa da parte della premier islandese.

:x2x:

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  • Nikonlander
1 ora fa, Giuseppe Paglia ha scritto:

Riccardo,

scegliere fra i moltissimi scatti che certamente avrai portato a casa non sarà stato facile!

Grazie anche perché mi hai fatto tornare indietro di qualche anno. 

Il mio viaggio in Islanda risale al 2019 e considerato che la variabilità atmosferica è una delle caratteristiche precipue di quella splendida isola riuscire ad azzeccare anche un periodo limitato di 10 giorni con il bel tempo non è semplice. In estate, le ore di luce sono tantissime e si ha modo di vedere i Puffin (o Pulcinelle di mare), che vivono sulla terraferma solo per nidificare da maggio ad agosto, ma scordiamoci albe o tramonti se non con la consapevolezza di stare svegli 18/20 ore. In inverno invece fotografi albe e tramonti e se si è fortunati anche qualche aurora boreale ma c'è il problema delle bassissime temperature e delle strade interne spesso impraticabili per neve.

Bisognerebbe trasferirsi in Islanda tutto l'anno per poterla fotografare a 360°. 
Chi vorrà farlo, però, deve sbrigarsi, perché gli effetti del riscaldamento del pianeta si vedono anche in Islanda con il ghiacciaio Vatnajokull che si erode sempre di più nella sua lingua di ghiaccio che arriva al mare, fino ad arrivare al primo funerale di un ghiaccio scomparso - l'Okjokull - a causa del surriscaldamento globale, con tanto di cerimonia ufficiale nel 2014 e apposizione di una targa commemorativa da parte della premier islandese.

:x2x:

Si, in effetti il ghiacciaio rientra ogni anno.Mi piacerebbe completare il percorso con altre mete ma son contento così. È già assai che il vulcano non ci ha bloccati lì.  Prossima meta a febbraio LOFOTEN.

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  • Nikonlander
8 ore fa, Riccardo Biancolillo ha scritto:

Si, in effetti il ghiacciaio rientra ogni anno.Mi piacerebbe completare il percorso con altre mete ma son contento così. È già assai che il vulcano non ci ha bloccati lì.  Prossima meta a febbraio LOFOTEN.

In 6 gg abbiamo percorso 550 km, come dire Bari-Bologna; per ogni meta in media si percorrevano in auto dalle 2 alle 3 ore.C'e' ancora molto da scoprire. Paesaggio poliedrico , stupendo, anche senza vulcani.

Modificato da Riccardo Biancolillo
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  • Nikonlander Veterano

Che bel viaggio e quante belle foto. Tanta tanta invidia. Mi piacerebbe assai :-)))

Dal lato tecnico non saprei, ma tante foto mi danno l'impressione di essere ultra compresse/rovinate.

Ciao

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  • Nikonlander
4 ore fa, cris7 ha scritto:

Che bel viaggio e quante belle foto. Tanta tanta invidia. Mi piacerebbe assai :-)))

Dal lato tecnico non saprei, ma tante foto mi danno l'impressione di essere ultra compresse/rovinate.

Ciao

Farò tesoro degli errori.

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  • Nikonlander
14 ore fa, Riccardo Biancolillo ha scritto:

Farò tesoro degli errori.

Ho esaminato alcune foto(cavalli) per capire ev.li errori circa la p.p. e/o compressione avendo i Nef originali. Confermo che i jpeg pubblicati erano senza alcun trattamento , elaborati con capture One se non erro. Due esempi li ho elaborati nuovamente da Nef ma con Ligthroom 24. C'e' da considerare che  le due foto hanno gia' di nativo un rumore evidente, specie il cavallo con staccionata ma anche quella con turisti che li fotografano. Credo che sia dovuto al 100-400 usato per la prima volta ma anche alla compressione del SW RESIZER che uso per pubblicare in Nikonland che somma le imperfezioni( Resizer in passato non aveva creato problemi comunque). Grazie comunque del rilevo , porro' piu' attenzione.

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  • Nikonlander
23 ore fa, Riccardo Biancolillo ha scritto:

... le due foto hanno gia' di nativo un rumore evidente, specie il cavallo con staccionata ma anche quella con turisti che li fotografano. Credo che sia dovuto al 100-400 usato per la prima volta ....

Dobito molto che un obbiettivo possa introdurre "rumore" in una foto.... Molto piu' probabile una impostazione non corretta della macchina (cosa che non possiamo sapere vista la mancanza degli exif) o qualche problema durante la postproduzione o la pubblicazione ;)

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander

Per dovere di cronaca, le foto che, a parer mio, potrebbero essere "particolari" sono quelle ascrivibili ai blocchi di ghiaccio difficili da gestire per la natura bianco riflettente del ghiaccio e i cavalli(alcune) con grana in partenza. Ho ripreso i Nef e gestite in p.p. con Ligthroom 24 questa volta ma, anche con tale SW, il risultato era quasi lo stesso( difficile  gestione del bianco e luci) inoltre il mare nella fase di rientro dell'onda creava del mosso in quanto il pietrisco veniva spostato col risucchio e il cavalletto cedeva nella sua staticita'.

 

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