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  1. Svegliati Mauro, c'è la tua Silvjia a Milano e c'è da provare la nuova Z50 II. "Eccheddiamine, non si può mai riposare in pace." Alla fine siamo riusciti a convincere Mauro a muoversi. Ma sulle prime voleva cancellare l'appuntamento con S. Però la sfida era grande e non si è tirato indietro. Per nostra fortuna. In borsa la Z9 con 85/1.2 e 135/1.8 Di scorta la Z50 II con il Viltrox AF 75/1.2 PRO e il Nikkor Z 35/1.4. La batteria EN-EL25a mezza scarica di scorta ad una EN-EL25 presa in prestito da una Zfc. Luci SmallRig RC100B con due batterie Viltrox da 155 Wh. Due treppiedi ripiegabili Neewer da 40/178cm. Cross+Studio prenotato per domenica mattina, sala Tribeca. Un classico e una sicurezza anche in dicembre quando a Milano non c'è luce. Sono esattamente 5 anni dal primo shooting con Silvjia che intanto si è fatta una donna charmant. Quando é tornato ci é sembrato molto soddisfatto ma non l'abbiamo voluto disturbare subito. Siamo riusciti a carpirgli le sue impressioni solo oggi. *** Nikon Z9 con Nikkor Z 85/1.2 S a f/1.2, ISO 500, 1/1000''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare: dopo circa 3-400 scatti con la Z9, Mauro è passato alla Z50 II e non ha più smesso con la Z9 che, indispettita lo ha mandato a quel paese ! "Farmi uscire di casa per non lavorare, cretino !" Quindi, Mauro, come è andata ? Uff. E' stato stressante perché non era una cosa programmata. Ti avevo detto che non volevo essere disturbato almeno fino a primavera. Si, certo ma mica ci potevamo andare noi, ti immagini ? E intanto le impressioni sulla Z50 II in studio chi le scriveva ? D'accordo hai sempre ragione tu, inutile combatterti, sei peggio dei Borg. "Noi_siamo_i_Borg_ogni_resistenza_è_superflua_arrendetevi_e_sarete_assimilati" Nikon Z50 II con Nikkor Z 35/1.4 ad f/1.4, ISO 500, 1/1600''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare Va bene, vuoi cercare di essere serio, per favore ? Come è andata ? D'accordo. Era mattino ma la luce non era granché, qui c'era il sole, a Milano la nebbia. Ho usato i due SmallRig di riempimento. Silvjia dopo qualche foto ha visto subito che le luci non erano invadenti e restava l'illusione della luce naturale. Dosando al 20-25% la luce, le due batterie da 155 Wh sono state fin troppo, sono rimaste all'80% di carica dopo due ore di scatti. Nikon Z50 II con Nikkor Z 35/1.4 ad f/1.4, ISO 500, 1/1600''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare E le macchine ? Le macchine. Ho fatto 9.470 scatti. Lei era ispirata, affascinante e incantevole, ogni posa speciale, le due luci insieme alla luce delle finestre la modellava e la fondeva con il salone. Di fatto però dopo 299 scatti con la Z9 ho finito per usare solo la Z50 II. Tanto che la Z9 dopo un pò ci ha sonoramente mandati affxxxxlo e si messa in disparte. Così, con la Z50 II mi sono ritrovato a scattare anche con 85/1.2 e 135/1.8 in barba al fatto che sono stati pensati per la Z9. Nikon Z50 II con Nikkor Z 35/1.4 ad f/1.4, ISO 500, 1/1600''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare Addirittura ? Si, il corpo è più grande il giusto. Si sente bene in mano. Il display ribaltabile mi viene buono anche da guida, per lo più ho scattato guardando sul display, senza occhiali, lasciati sul tavolo. Nikon Z50 II con Nikkor Z 35/1.4 ad f/1.4, ISO 500, 1/1600''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare Ma non mi pare che in passato fosse andata così con Z50 e Zfc. Ma neanche per niente. Con la Z50 ho fatto solo un set e poi l'ho sostituita con la Z6 (all'epoca avevo solo la Z7). Le Zfc le ho usate perché intanto avevo venduto le due Z6 ed aspettavo la Z9. Però per quanto "carine" sono macchine gingillo, non per fotografare. Una pena tenerle in mano per più di 10 minuti di seguito. Non parliamo di quando ci avevo provato con la Nikon 1 J5 e il 32/1.2. Un bradipo sarebbe stato più efficiente. Qui in una sola sessione ho fatto più di 9000 scatti. E dopo un pò mi sembrava di avere in mano una Z8. Nikon Z50 II con Nikkor Z 35/1.4 ad f/1.4, ISO 500, 1/1600''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare Batteria ? Mi avevi messo dentro la EN-EL25, bontà tua. Ho scattato per circa un'ora e mezza, dopo di che è comparsa la spia rossa ed ho messo la EN-EL25a. Quindi empiricamente posso dire che si fanno le solite 2 ore canoniche di ogni Nikon Z. E' un pò come se Nikon avesse messo dentro alla Z50 II (e sospetto anche dentro la Z6 III) una versione a basso consumo energetico dell'Expeed 7. Con la Z8 avrei avuto qualche surriscaldamento (come sai scatto sempre a raffica anche con le modelle), qui niente ! Nikon Z50 II con Nikkor Z 35/1.4 ad f/1.4, ISO 500, 1/1600''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare Quindi promozione completa ? Se la Z9 autonomamente si è fatta da parte la risposta sta nei fatti. E in quanto alle foto, parlano da sole, no ? Indistinguibili, come i crop della Z9. Buoni per copertine di rivista, libri, stampe poster. Lo sai che abbiamo in casa dei 100x75cm ricavati da 12 megapixel della D3, no ? E con la D3x da 24 megapixel abbiamo fatto dei posteroni. Questa storia che 20 megapixel non bastano è buona solo per vendere ai fresconi l'ennesima superpixellata bolsa e macchinosa. La Z50 II invece è agile e scattante. Si accende in un microsecondo e non si ferma mai. Nikon Z50 II con Nikkor Z 135/1.8 Plena ad f/1.8, ISO 500, 1/1250''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare Come ti è sembrata con i grossi ? Premesso che con il Viltrox 75/1.2 (che pure non è un fuscello) si lavora perfettamente e che il Nikkor Z 35/1.4 sembrano fatti perfettamente per questa Z50 II, io ho montato più per scommessa che per altro 85/1.2 e 135/1.8 ma mi sono trovato persino meglio che le prime volte con la Z8. Nikon Z50 II con Nikkor Z 85/1.2 ad f/1.2, ISO 500, 1/2000''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare Video, ne hai fatti ? Si anche se la luce chiamava a gran voce le foto. Un 4K30p che mi è sembrato del livello di quello di Z8 e Z9. Nikon Z50 II con Viltrox AF 75/1.2 ad f/1.2, ISO 500, 1/2000''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare A che sensibilità hai lavorato ? E in che modalità ? Sempre a 500 ISO con gli obiettivi sempre completamente aperti. Mi è bastato per avere sempre tempi veloci. Picture Control su Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare. Manuale con il tempo scelto da me in base all'esposizione che volevo fare e al tipo di immagini che avevo in mente. Ovviamente NEF ad alta efficienza da meno di 9 megabyte l'uno Nikon Z50 II con Nikkor Z 35/1.4 ad f/1.4, ISO 500, 1/1600''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare Sviluppo ? Per ora questi NEF li vede solo Photoshop. Ma la lavorazione in Camera Raw è tale e quale a quelli della Z8 o della Z9. Ti ripeto, le immagini sono indistinguibili. E anzi, mi sembra di aver esposto meglio con la Z50 II che con la Z9. Insomma, è il crop dell'immagine che prenderebbe la Z9. Tale e quale. Memoria ? Quella che mi ha messo tu in macchina. La Lexar 1066x in omaggio da Nital. Riempita per circa 90 gigabyte, quindi adeguata. Nessuna impuntatura di nessun genere. Direi che in quanto a schede di memoria non ci saranno mai problemi con questa macchina (purché si usi roba recente e di qualità, come le nostre Lexar). Ma torniamo all'autofocus, per favore. Nessun indugio, ho usato come mia abitudine esclusivamente AREA AUTO AF con riconoscimento del soggetto su Persone. Fuoco sull'occhio o sul volto con il tracking automatico attivo. Io non sono Fred Perry e nemmeno René Lacoste che misurano con il cronografo la velocità di messa a fuoco in millisecondi di una batteria di fotocamere di marchi differenti con gli obiettivi più strambi che hanno, ma, così ad occhio, con lo stesso obiettivo non ho notato differenze rispetto alla Z9. Né di aggancio né di tracking. E più o meno la stessa percentuale di "keeping" come dicono gli americani. Considerato che io scatto a raffica, che mi muovo mentre scatto e che i miei soggetti sono donne vere a sangue caldo, esortate a non stare congelate come baccalà norvegesi ma spogliarsi, rivestirsi, alzarsi e rigirarsi, i fuori fuoco sono rari. Le foto da buttare solo quelle per il soggetto che si è mosso imprevedibilmente ed è finito fuori quadro. Sempre a sensazione e senza uno straccio di prova scientifica, tenderei a dire che la Z50 II è meglio della Zf in questo senso. Probabilmente per effetto del sensore più piccolo, mi pare più reattiva. Oppure dipende dal fatto che la Zf è una macchina che invita ad essere riflessivi, o che produce fotografie meno "affilate" e più "umaniste". In ogni caso in nessun momento mi sono pentito di aver usato la Z50 II al posto della Z9, tranne per il fatto che Silvjia è diventata sempre troppo vicina. Ma la sala mi offriva la possibilità di allontanarmi a mio piacere, cosa non sempre possibile in altri ambienti. Nikon Z50 II con Nikkor Z 35/1.4 ad f/1.4, ISO 500, 1/1600''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare E l'annosa questione dell'assenza di stabilizzatore sul sensore ? Cosa ne pensi ? Averlo sarebbe meglio, ovviamente. Ma criticare le scelte dei progettisti non è il mio mestiere. Io faccio il fotografo, altrimenti mi occupo d'altro. In questo genere uso tempi sempre molto rapidi per mettermi al sicuro dal mio di mosso e da quello del soggetto. E alla fine non saprei dire se avere il VR sul sensore farebbe qualche differenza pratica. Nikon Z50 II con Viltrox AF 75/1.2 ad f/1.2, ISO 500, 1/2000''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare Rimane la questione della batteria. Io detesto la EN-EL25 perché è stupida come un sasso. Non comunica nulla salvo ad un certo punto stamparti a mirino l'icona della Morte Rossa per invitarti alla sostituzione. E' una cosa che con Z9 ho dimenticato e con Z8 mi capita solo dopo svariate ore. Se dovessi dire cosa veramente non mi piace della Z50 II direi proprio la batteria e il fatto che la scheda di memoria coabiti con la batteria e si debba trafficare col fondello per inserirla ed estrarla. Però all'atto pratico ho fotografato per un'ora e mezza con una EN-EL25. E la scheda di memoria mi avrebbe consentito 12.500 scatti. Esistono ovviamente sul mercato schede più capienti e non è detto che non me ne doti nel 2025. L'altra cosa che non mi piace è la torretta. Per me è superflua. Sta su M permanentemente e mi dimentico che ci sia. Nikon Z50 II con Viltrox AF 75/1.2 ad f/1.2, ISO 500, 1/2000''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare Tiriamo le somme ? Mi sono divertito. Non mi è pesato usare la Z50 II. Non garantisco che in altre occasioni la porterò, anche per non indispettire Z9 e Z8. Ma adesso ho la fiducia e la confidenza nei confronti di questa macchina, quella fiducia che mi permette di dimenticarmi completamente di ciò che sto utilizzando per concentrarmi al 100% sulla creazione di immagini. E' il mio processo creativo, un metodo che ho raggiunto dopo più di 40 anni di utilizzo esclusivo di Nikon e che è sublimato dalla potenza di queste mirrorless. In pratica vedo a mirino (o a display) esattamente quello che voglio che sia la mia fotografia. Scatto e continuo a farlo seguendo il flusso dell'azione, mia e della modella. Con la musica di sottofondo e niente che mi distragga da quello che sto facendo. Alla fine potrei anche non riguardare le foto che ho scattato (e spesso, non lo faccio, oppure lo faccio dopo settimane), perché so che sono esattamente come le ho viste mentre scattavo. Con le Nikon DX non ho mai avuto queto feeling, nemmeno con le reflex. E nemmeno con le precedenti Nikon Z in formato DX. Nikon qui ha superato se stessa. Di fatto la Nikon Z50 II non è una entry-level, su questo piano è una professionale. Se era relativamente facile fare una riduzione in scala della Z9 con la Z8 e una replica più economica della Z8 con la Z6 III, qui l'equazione era più complicata. Per il diverso formato e soprattutto per la volontà precisa di mantenere il collocamento del prodotto esattamente allo stesso livello di prezzo della precedente fotocamera. Che oggi può andare gloriosamente in pensione, sostituita da una nuova, piccola ma grandissima ammiraglia miniatura. Ma adesso lasciami che deve arrivare UPS con il nuovo convertitore R2R con alimentazione rigenerativa. Ti lascio alle tue macchinette fotografiche che io vado a dedicarmi alla mia vera passione : la musica ! Nikon Z50 II con Nikkor Z 35/1.4 ad f/1.4, ISO 500, 1/1600''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare Grazie Mauro. Soprattutto grazie a Silvjia mai così affascinante e sempre più espressiva. Ma grazie Nikon per aver aggiunto una piccola meraviglia così prestazionale. E' difficile che Mauro, per come è esigente, si dichiari tanto "confidente" nei confronti di una fotocamera nuova. In passato è successo solo con D5/D6 e Z9. Spesso, interpretandolo tra le righe, si capisce quando una cosa non lo soddisfa del tutto. Se mi ha detto di trattenere in casa la Z50 II privandosi della seconda Zfc (resta in casa solo quella special edition nera e blu) che tanto ha amato esteticamente, è segno di quanto sia genuinamente convinto delle capacità di questa Z50 II. Nikon Z50 II con Nikkor Z 135/1.8 Plena ad f/1.8, ISO 500, 1/1250''. Picture Control Portrait, Bilanciamento del bianco su Luce Solare : LUCE AMBIENTE SENZA RINFORZO Le immagini presentate in questo articolo hanno pochissimo sviluppo e pochissima fotoritocco. Copyright 2024 Nikonland. Riproduzione riservata.
  2. Pensando al flash, il fotoamatore comunemente intende quello a slitta, da attaccare alla fotocamera, possibilmente prodotto dalla stessa casa della fotocamera. Come il Nikon SB-5000 : flash "ammiraglio" Nikon qui montato sulla reflex ammiraglia di Nikon. Di quei flash ha parlato diffusamente Max qui nella sua guida : mi faccio un.... FLASH ! e già il titolo si allinea al pensiero comune. Nella realtà quel tipo di flash, pensato per essere portatile ed utilizzato in situazioni in cui manca la luce o è opportuno ravvivare un pò il soggetto male illuminato, è o dovrebbe essere un oggetto di nicchia, accettandone i tanti compromessi sacrificando le prestazioni sull'altare della praticità e soprattutto, portatilità. Ma quando si fotografa specificatamente con il flash (che è sostanzialmente una fonte di luce disponibile a piacere dal fotografo, sempre, e nelle condizioni in cui lui vuole la luce, senza limitazioni di clima o di location) il flash cui penso comunemente io è questo : un apparecchio mediamente più grande, più pesante, certamente NON utilizzabile sulla slitta ma su un suo stativo, naturalmente pensato per utilizzi lontani dalla fotocamera, con caratteristiche molto differenti che consentono risultati BEN differenti dai flash a slitta. I flash a slitta sono : - mediamente più costosi dei flash fissi (o da studio) - molto o veramente molto meno potenti - offrono una luce sostanzialmente puntiforme e dura - consentono l'uso di modificatori di luce che non permetto una grande diffusione della luce con risultati il più delle volte poco soddisfacenti - la scarsa potenza non permette generalmente l'uso di grandi modificatori - non sono pensati per essere usati in modo gravoso, per ore e ore, in ogni condizione anche di temperatura senza bloccarsi - non offrono attacchi standard - non hanno luce pilota (o se ne hanno una è di tipo simulato e poco malleabile) ho parlato di modificatori di luce. Per molti questo può essere un argomento sconosciuto e necessita di una premessa. Qualsiasi flash se usato nudo e crudo produrrà sul soggetto un effetto sgradevole, con una concentrazione di luce sull'asse del lampo e una caduta di luce verso l'esterno del cono di luce poco graduale. Può andare bene se siamo in esterni e dobbiamo contrastare il sole pieno di luglio, ma anche in questi casi si tende a mettere qualche cosa davanti al bulbo/lampada del flash. Questo qualcosa, sia un semplice ombrello, una testa schermata, un riflettore o un grosso softbox (involucro di tela schermato sul retro) si chiama modificatore di luce. E lo scopo è quello di modificare secondo le necessità del fotografo, il tipo di illuminazione che il flash offrirà. Questo raffigurato nella immagine che segue è un softbox di tipo ottagonale da 120cm di diametro. indicato particolarmente per il ritratto in quanto offre sull'occhio un effetto quasi circolare, più bello di quello rettangolare degli altri tipi di softbox. I modificatori si innestano sulla parte anteriore del flash che presenta un attacco a baionetta. Esistono differenti tipi di attacco, i grandi marchi ne hanno uno specifico, tutti gli altri utilizzano generalmente quello proposto decenni fa da Bowens. E' una baionetta a tre settori, di facile aggancio. Tutti i modificatori per la loro natura assorbono una parte della luce del flash. Nella fotografia con il flash, si cerca anche la massima profondità di campo permessa dalla potenza del flash, fotografando in interni anche ad f/10, f/13 sulla figura intera. Condizioni impossibili per un flash a slitta che non ha abbastanza potenza e che in generale copre solo una parte del soggetto. Immaginate di dover illuminare un gruppo di persone sedute o in piedi e di volere una luce diffusa e naturale, come se fossero in esterni sotto un cielo coperto. Ma illuminate in modo uniforme. E di voler avere a fuoco tutto quanto, scattando con una focale non troppo corta per non deformare i soggetti. Ecco che il flash da studio per la potenza di cui è fornito (anche fino a 2-3 kw/s nelle soluzioni più professionali, contro gli 80 w/s dei più potenti flash a slitta) e per le dimensioni del cono di luce che può sviluppare con i modificatori adatti, è la soluzione ideale. Diciamo che non avendo di meglio a disposizione, si potrebbe in qualche caso fare la stessa cosa con flash a slitta. Disponendo di tanti flash e sprecando le loro peculiarità in situazioni di luce fissa, dove tutte le loro capacità elettroniche sono totalmente inutile. Ottenendo comunque nella migliore delle ipotesi, luci non particolarmente accattivanti sul piano estetico. Spendendo cifre folli. Perchè un flash fisso - a corrente elettrica - dei più semplici come questo monotorcia Godox serie SK non dei più sofisticati ma in possesso di tutte le caratteristiche di cui ho parlato, costa online poco più di .... 100 euro. Tanto che un kit con due flash, due stativi, due softbox e trigger, alla fine ci costerebbe meno - anche MOLTO meno - di un singolo flash a slitta tipo il Nikon SB-5000 o gli equivalenti di Canon e Sony. Oramai tutti questi flash incorporano ricevitori radio e sono quindi controllabili da semplici trigger trasmettitori, del costo di qualche decina di euro. Ben più efficienti dei sistemi ad infrarossi cui Nikon si ostina a dotarsi, salvo obbligare a spese importanti per trasmettitori radio molto rudimentali come quelli associati al già citato SB-5000. Il comune Godox X1T (disponibile per Nikon, Canon, Sony e anche per tutti gli altri marchi presenti sul mercato) costa 35-38 euro e consente sofisticati schemi a più gruppi e canali di flash anche in impiego misto. E resta compatibile anche con tutti i flash a slitta di Godox. Monta comuni pile stilo che non si scaricano mai. E' affidabile e funziona anche attraverso le pareti (ho provato a far scattare un flash a due piani sopra di me). Non è lo scopo di questo articolo spiegare il funzionamento e l'impiego di flash da studio ma darne le specifiche generali. Quello che mi preme sottolineare, se non fosse già chiaro è il fatto che la qualità dell'illuminazione consentita dal sistema flash+modificatore in studio è di gran lunga migliore e superiore a quella permessa anche dai migliori flash a slitta. Nel senso che proprio non ci sono paragoni. E certe cose semplicemente con i flash a slitta non si possono fare. Tipo previsualizzare l'effetto della luce del flash con la lampada pilota. Si tratta di una luce fissa continua integrata nel corpo del flash (ad incandescenza o a led) che simula quello che poi sarà il colpo di flash. E lo simula in modo continuo così che noi possiamo studiare come cade la luce sul soggetto e modificare posizioni relativi di luci e soggetti senza fare nemmeno uno scatto. E' una peculiarità estremamente comoda che agevola ogni tipo di lavoro. Qui non sto parlando specificatamente di ritratto ma forse più - o soprattutto - di still-life, riproduzioni e macro. Cose che vengono infinitamente meglio con flash del tipo di cui stiamo parlando, rispetto ai soliti flash a slitta. Nella scelta del flash, e andiamo alla parte principale di questo articolo, finito il lungo ma necessario preambolo, si dovrà tenere conto di molti fattori - il budget, ovviamente - la necessità di potenza - il tempo di ricarica - la tecnologia di pilotaggio - la disponibilità in location di presa di corrente (oppure no) - il tipo di modificatori che si intende utilizzare (a seconda dei soggetti e del tipo di fotografia che vorremo fare) - il numero di luci necessarie tolto il primo punto, sono tutte scelte libere, non vincolate. Io tenderei a stabilire prima cosa serva per poi arrivare al budget necessario. Ma so che il buon padre di famiglia invece farà il contrario. In ogni caso non sono (quasi) mai necessari complessi schemi di luce. Devo ammettere che nella gran parte dei casi una luce è sufficiente. Spessissimo con due si fa tutto quello che si vuole. La potenza è funzione della dimensione del luogo in cui si fotografa e della dimensione dei soggetti. Per piccoli oggetti su un vassoio non saranno necessarie grandi potenze nè enormi softbox. Serviranno più pannelli riflettenti che altro. Un flash basterà. Per fotografare gruppi di ballerini sul palco invece le cose saranno molto, molto diverse. Ci vorranno più flash, potenti, anche da 1000 w/s, con softbox importanti, stativi stabili. E soprattutto flash sofisticati con tempo di ricarica tanto rapido da consentire di scattare in rapida o rapidissima successione. Ci sono oggi dei monotorcia in grado di fare anche 10 o più scatti al secondo. Senza svenarsi con i Profoto, un Godox serie QT II permette tranquillamente di fermare un atleta che salta scattando ad un 1/1000''. Sono però i flash più costosi della serie (intorno ai 500 euro l'uno, contro i 100 dei modelli base). E per chi necessita di fare tutte queste cose dove non c'è la presa di corrente (si, non l'ho detto, il difetto dei flash "fissi" è quello di essere alimentati con la 220 v) ci sono anche flash a batteria, come il fantastico Godox AD600 PRO che consente di fare ovunque, senza presa di corrente, praticamente tutto quello che si può fare in studio con il QT600 II, offrendo 600 w/s fino a 10 scatti al secondo, per 500 o più scatti a piena potenza, controllato via trigger radio .... e controllo TTL della fotocamera. Ecco, l'ultima frontiera dei flash di questo genere è quella di poter incorporare la tecnologia che è la peculiarità dei flash elettronici a slitta, il controllo via TTL da parte della fotocamera. Arriviamo ad un livello di sofisticazione elevato, unito ad alta potenza, utilizzo completamente senza fili, portatile per pesi e ingombri contenuti e spesso, utilizzabile anche solo con il riflettore integrato, almeno in condizioni di scatto in luce mista sole+flash (ma prezzi salati perchè arriviamo a 850 euro per il solo flash). Spero di aver chiarito i punti principali e resto a disposizione per le vostre domande ma soprattutto spero di aver chiarito che non sempre, anzi, più spesso di quanto non si creda ... mi faccio un FLASH non dovrebbe sottindere un flash a slitta ma qualche cosa di più adatto alle nostre esigenze specifiche. Come sempre su Nikonland, il motore di tutto non è il costo, non è l'abitudine, è la soluzione più adatta alle proprie esigenze, a prescindere da costo e (cattive) abitudini. Aspetto le vostre domande.
  3. Come festeggiare il millesimo post se non con la mia modella preferita? Gli scatti risalgono all'ormai lontano 2014, al Cross Studio. Li ripropongo perché sono le due uniche stampe di qualità che ho mai fatto, e mia madre me le ha incorniciate a sorpresa come regalo di compleanno Le avevo fatte stampare (trovandomi ottimamente, peraltro) da quell' ex iscritto a Nikonland che sta in Veneto, e di cui non ricordo più il nome (abbiate pietà, soprattutto lui se per caso ci legge ancora). Se a qualcuno viene in mente, non mi dispiacerebbe ricontattarlo.
  4. Buongiorno a tutti, volevo farvi partecipi del fatto che stasera inauguro il mio Studio Fotografico. Capisco che non sia molto interessante per voi visto che sta a Roma, ma mi piaceva ricevere un in bocca al lupo da parte vostra per questa nuova avventura. Gli amici a questo servono....
  5. Sono alla ricerca di luci e modificatori di luce di buona qualità, tralasciando i profoto che sono sicuramente buoni, ma il mio negozio di fiducia mi ha consigliato di dare uno sguardo ai broncolor in particolare ai siros L, qualche opinione in merito?
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