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Gabriele Castelli

Nikonlander Veterano
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  1. Mi sembra diventato uguale a Lightroom, come layout.
  2. Elenco i miei commenti in ordine di preferenza. 2 L'immagine mi sembra perfetta, a partire dalla composizione alla realizzazione. La mostarda con la sua gelatina (gelatina? non la mangio quindi non so) è qualcosa di estremamente invitante anche per chi non è un amante di questa conserva. Il cucchiaio ha una superficie assolutamente immacolata, che contribuisce alla sensazione di purezza. Si vede che è un'immagine di livello professionale. 1 Questa è la foto che più mi colpisce a livello emozionale, ed avrei votato questa come vincitrice se non fosse stato per i riflessi delle bottiglie di vetro. Purtroppo interferiscono troppo con il contenuto delle bottiglie, a mio avviso. Ho comunque un debole per la sabbia in questo genere di contenitori, quindi l'immagine mi ha senz'altro colpito positivamente. 3 Fa caldo si, leggo un 27°C se non sbaglio. Il termometro di Galileo è un oggetto che mi ha sempre affascinato, tant'è che ne ho uno anche io. Mi pare che l'immagine si basi sulle trasparenze e la purezza del soggetto, con un nuon contrasto fra il bianco dello sfondo ed il colore delle ampolle del termometro. Due considerazioni dovute a gusto personale: mi disturba un po' il bianco eccessivo del pannello led usato come sfondo, perché sfuma troppo la sommità del termometro, e trovo un po' invadente il piano di appoggio, anche se contrasta il termometro molto meglio del pannello led. Immagino sia una conseguenza dell'aver utilizzato il 20mm. Comunque, mi piace assai. 4 Ho apprezzato molto il concept dell'immagine e la realizzazione che ne è seguita, però forse non mi è arrivata del tutto. Non che non mi sia piaciuta, ci mancherebbe, ma meno delle altre proposte. Forse è la sfocatura del mappamondo, o il low key generale. Comunque, ribadisco, il concept è buono, per me.
  3. Stupenda anche la seconda E poi i gatti rossi sono master race.
  4. E'stupenda Silvio. A partire dal concept, per arrivare alla palette dell'immagine fatta di pochi coerenti l'un l'altro. E pure la poesia E' tutto molto da gatto.
  5. Oh, fantastica notizia! Si sa fino a quando dura?
  6. Non so, se Peters venisse da me a dirmi che lui in questa foto non ha fatto granché, lo riterrei un falso modesto. Il framing del viso è preciso, e non può averci pensato solo la Cruz perché non si vede all'interno della finestra (ma magari c'era uno specchio); la condensa sul vetro è distribuita perfettamente e pulita dove invece darebbe noia. L'espressione è di quelle che a me risultano ipnotiche, quindi complimenti alla modella, ma non direi che abbia fatto tutto lei. Sono per un 60-40 per il fotografo, almeno.
  7. A occhio mi pare Melisa. Piaceva molto anche a me ma ai tempi avevo appena iniziato e non me la sarei sentita di certo. Come prima esperienza non mi pare affatto male, soprattutto con la foto di destra.
  8. Perché ogni volta che la vedo mi vengono gli occhi così Aho, Dorka è Dorka. Poi si, ne ho di più recenti anche di lei. Trucco, parrucco e guardaroba non sono gratis nemmeno loro, eh. Comunque, è vero che qualcosa si può fare anche in economia. Come detto, approfitterò del blog per mostrare qualcosa.
  9. Eh ma pure la mia va a cascare eh? E' ancor più guidata, se vogliamo. Capisco perfettamente la questione workshop, la sento da che ho iniziato, solo che non ci ho fatto mente locale quando ho postato. Il punto è che il ritratto in studio è uno dei generi più costosi: in tempo, in risorse mentali, e non da ultimo in denaro. Qualche sessione 100% autonoma l'ho fatta e difficilmente son volate meno di 200€, ma la cosa fondamentale è che mi son ricordato di queste sessioni un bel po' DOPO aver postato la foto di Dorka, perché a quelle sessioni non ci pensavo più da un pezzo. Ci farà una blog entry, tanto per parlarne un po'. Riguardo allo spirito di questi contest, sono un pretesto per levarci un po' di ragnatele di dosso sia nell'attività fotografica/postproduzione che in quella critica, anche in generi che non sono i nostri abituali, non ci vedo granché di agonistico o competitivo. Son stimoli.
  10. Quando ho letto il titolo del contest, ho subito pensato a quella foto di Dorka, ed è quella a cui penso sempre quando si dice "ritratto". Lo so che era un workshop, e quindi ha valore relativo (a proposito, possiamo leggere il commento di Max, ora che il contest è chiuso?). In fotografia sono un sentimentale, il lato tecnico lo considero veramente poco. E infatti la foto ha un taglio sbagliato, e quel che c'è di giusto è mio relativamente. Direi che le critiche che mi sono state mosse ci stanno, non ho particolari obiezioni da muovere. Le sessioni da cui avrei voluto pescare qualcosa di equivalente non hanno liberatoria per la pubblicazione, purtroppo.
  11. 2 Lo scatto ha un concept originale, ragionato, e mi colpisce anche nella realizzazione. Nel complesso i toni caldi dell'immagine mi fanno chiedere se il soggetto si stia riparando da qualcosa all'esterno, o semplicemente stia spiando. Il fatto che l'occhio destro sia ben leggibile nonostante la vaselina, è un dettaglio che aggiunge qualità allo scatto. 6 Il soggetto è spettacolare, ed in questa foto trovo che siano esaltati a dovere i suoi tratti caratteristici: la pelle con le lentiggini, lo sguardo, e i capelli che avvolgono il viso come una fiamma. Potrebbe stare a pari merito con la foto di Massimo, ma preferisco questa per la dinamicità e i toni più caldi. Per me è un plus che il soggetto sia così contrastato rispetto allo sfondo. 7 Ci ho messo un po' a "capire" questa foto, nel senso che inizialmente non mi piaceva per il b/n e la pelle cos' ruvida. Poi invece ho capito che è proprio quello che trasmette sensualità, e fa da contrasto con lo sguardo, più dolce. Anche i capelli sul viso si inseriscono in questo contesto. Per le altre foto: 1 e 4 Le commento insieme perché mi sembrano simili come impostazione. Sono foto dove c'è il soggetto, ma mi arriva poco altro. Cito positivamente la post produzione della 1 e il gioco d'ombre della 4. 5 Ecco, avrei messo questa foto sicuramente per seconda, ma la scelta di una post produzione così desaturata mi ha un po' tolto la poesia, almeno per mio gusto. Ed è un peccato, perché lo sguardo buca lo schermo e la posa in generale cattura.
  12. 3 Dorka - 2011 Questa foto è stata scattata durante un workshop dedicato a Richard Avedon. Mi scuso se non ho proposto qualcosa di completamente autoprodotto, ma dopo tanti anni questo è ancora il ritratto che più mi piace, e non ho avuto il minimo dubbio che avrei proposto questa. L'aspetto androgino, la bocca carnosa e leggermente socchiusa, lo sguardo diretto e tranquillo, sono tutti elementi in cui dopo tanto tempo ancora mi perdo. Dorka è da sempre la mia modella preferita, e questa sessione è stata particolarmente importante perché è stato in questa occasione che abbiamo cominciato a conoscerci e diventare amici, se posso dirlo. Paradossalmente, non l'ho mai stampata, perché forse ho paura che trovarmela a disposizione ne diluisca l'impatto che ha su di me. I dettagli tecnici mi sembrano davvero di poco conto, ma comunque: D700 - ISO 200 - 1/125 - f/9. La lente è il 70-300 scassone a 135mm. La luce un solo softbox esagonale che vedete riflesso negli occhi.
  13. Ah questo è probabile. La risposta non è il massimo già con i file della D700, non oso pensare a risoluzioni maggiori. E nota che io ho cataloghi separati per ogni anno, quindi sono anche di dimensioni molto contenute.
  14. Francamente sono rimasto perplesso anche io. Che poi non avrebbe più senso scattare degli screenshot invece che fotografare lo schermo? Ok, risoluzione scarsina e solo .jpg, ma viste le vasi di partenza...
  15. Non so, sono talmente radicato su LR che francamente mi viene la morte al pensiero di perdere i miei cataloghi, fosse solo anche per dover rifare da capo la selezione di foto scelte/scartate. E' una fase che odio profondamente. Poi ormai ho un workflow, ho i miei preset, so come funziona tutto quanto. Sono diventato pigro. Ad ogni modo, se c'è una versione di prova, gli butto un occhio.
  16. Dunque, ecco il mio giudizio. Foto che mi sono piaciute: 01 – La luce fuori dal tunnel. Ho apprezzato la composizione e la luce riflessa sul muso del gatto. In principio lo sguardo è attirato dalla parte sovraesposta, ma il tubo conduce immediatamente lo sguardo sul soggetto. Mi piace un sacco poi l’espressione con gli occhi pallati che è proprio tipica dei gatti. 05 – Ti tengo d’occhio Di questa apprezzo come è stato colto il soggetto, tanto che l’aspetto tecnico secondo me è del tutto trascurabile. Il gesto di scostare la tenda e l’espressione sospettosa sono fenomenali. Anche qui, è stato colto un aspetto significativo della natura felina, chiunque abbia mai avuto un gatto sa benissimo di cosa parlo. 14 – Olivia L’ho apprezzata perché, al contrario di tutte le altre foto proposte,è molto dinamica. Apprezzo l’aria divertita del cane, con le orecchie al vento e la lingua fuori da quello che sembra davvero un sorriso. Anche lo stacco netto rispetto allo sfondo contribuisce a focalizzare l’attenzione sul soggetto (e vabeh, saranno le basima son comunque di effetto). E’ molto toccante anche la storia, mi è dispiaciuto veramente per come siano andate le cose. Foto che mi sono piaciute meno: 3 Il soggetto è molto simpatico e colto in un buon atteggiamento, ma la trovo un po’ confusa. Credo che anche l’obiettivo così corto mi dia un’impressione di “sbagliato” nelle proporzioni del cane. La luce dà un’atmosfera estremamente piacevole, ma nel complesso non mi è arrivata. 9 – Dai Fatti Fotografare La gattona ha carattere, e si vede, però l’inquadratura così stretta e con la profondità di campo così ridotta non permettono di apprezzarla. Mi piacerebbe vederla per intero, in qualche altra occasione. 6 – Baitel Anche qui, il soggetto sembra molto simpatico, ma in generale la fotografia non riesce ad arrivarmi. I toni sul marrone da un lato sono armonici, dall’altro rendono l’immagine un po’ spenta. E poi i pincher sono famosi per non stare mai fermi, dai Menzione d’onore per la 02 – Pedro, di cui mi è piaciuta la storia dietro l’immagine, e per il tigrone di Mauro, veramente possente.
  17. 13 - Birilla Questa è Birilla, la gatta a cui sono più stato affezionato in vita mia. Meglio dire "era", perché purtroppo è mancata a fine 2018 per una malattia congenita ai reni. L'avevo presa da una associazione che salva e dà in adozione gatti randagi, o abbandonati, e non era il gatto che avrei dovuto prendere secondo accordi. Per fortuna una serie di eventi hanno fatto sì che tornassi a casa con lei, e tuttora ne sono felicissimo. Con me era affettuosissima, si era affezionata tanto che l'avevo sempre appiccicata come un'ombra. Non potevo sedermi da nessuna parte che arrivava a sedersi dietro di me, spintonando col suo culone finché non le lasciavo spazio per sdraiarsi. Ho sempre adorato questa immagine, anche se è un crop molto spinto ricavato da una foto che nel complesso è abbastanza insignificante. Ritagliata sul muso, invece, trovo che ne evidenzi la dolcezza e i suoi colori. Era rossa tartarugata, con un pelo non particolarmente lungo, ma morbido e folto. D'estate era un delirio perché i peli rossi si vedono su TUTTO. Parlando del lato tecnico, la foto è stata fatta con D700+ 70-300 VRII.
  18. Ultimamente in giberna ci porto più medicinali di mia nonna buonanima. Per fortuna vanno tutti d'accordo con una birretta e un prosecco di tanto in tanto, se no 'sta reclusione rischia di diventare davvero una cosa triste. Però prometto di cercare meglio.
  19. Credevo che il discorso della Regina fosse il più motivante dall'assedio di Gondor a questa parte, ma dopo nemmeno 24 ore devo ricredermi. Capisco perfettamente quanto hai scritto, Mauro, considerato tutt l'impegno e la costanza che hai riversato nella "creatura" in tutti questi anni. Mi domando solo se ne sarò all'altezza. Ultimamente, e già da prima della quarantena, ho ridotto parecchio la mia presenza qui (non che sia mai stata fondamentale), ora poi figuriamoci. Ad ogni modo, approfitterò del punto di svolta per partecipare di più, nei limiti delle mie capacità, almeno andando a scoperchiare gli anfratti del mio archivio. Lunga vita a Nikonland.
  20. Beh dai, non è così strano. Ho imparato io dove sono le merci al mio supermercato, può riuscirci chiunque
  21. Ad un mio amico a Bollate è stato impedito di entrare in un Carrefour perché non aveva la mascherina.
  22. E' tragica ovunque, quindi. C'è un'app che stima le file di ingresso ai supermercati, ma non so quanto sia affidabile.
  23. A Milano e zona circostante conviene andare nei market di catene più piccole (Sigma, Tigros, etc...), potendo. Non avranno la stessa scelta e prezzi, ma si risparmia un sacco di tempo.
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