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Viandante

Nikonlander
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  1. Indipendentemente dal fatto che voglia o non voglia dedicare del tempo al riconoscimento delle varie farfalle che vedo e fotografo, mi ha fatto piacere leggere questo articolo, scritto bene ed in modo estremamente comprensibile. Leggendo gli autori del primo libro in italiano che hai postato, noto un certo C.Galliani e sono sicuro si tratti di Carlo, un fotografo davvero impressionante per capacità e risultati. Certamente nel libro si potranno ammirare le sue foto e varrebbe la pena anche solo per quelle. Andrea
  2. La cosa che non mi piace di questo tipo di soluzione è che comunque la posizione delle fonti di luce è relativamente obbligata. Per adesso sto continuando con il flash sostenuto a mano e mi trovo ancora bene così, avendo tutra la libertà di posizionamento. Mediamente sto usandolo con valori compresi tra 1/32 e 1/128, spostando il flash ad una distanza dal soggetto, ad occhio, di circa 70cm ed oltre. oltre. Terminerò questa stagione di macro in questo modo e poi, per la prossima, deciderò se dotarmi di un ulteriore stativo per il flash oppure se proseguire semplicemente così. Da una parte lo stativo mi permetterebbe di posizionare il flash con più precisione e mi darebbe la possibilità di ripetere lo stesso scatto con intensità di luce diversa mantenendo però la certezza della distanza ed angolo sempre identici . Per contro avrei un maggior ingombro e mninore libertà creativa perché scattare col flash in mano mi permette di spostarlo rapidamente per provare ad ottenere risultati diversi senza dover ogni volta riposizionare un tripod, con tutti i problemi del caso...tipo attenzione massima a non urtare il plamp che sostiene il posatoio, il tripod della fotocamera ecc.
  3. Considerato tutto, ingrandendo l'immagine, io voto per ragnatela dell'argiope (che notoriamente è abbastanza grande). Anche le curve sembrano allontanarsi coerentemente con l'ipotetico centro della tela. Inoltre, se noti all'altezza dell'addome dell'Argiope, le linee sono come interrotte da qualcosa di scuro, come dei punti, che potrebbe coincidere con i "raggi" della tela stessa.
  4. Ciao Pedrito, bella galleria di...muri! Concordo su quanto hai scritto, sono un soggetto davvero estremamente interessante così come molte altre cose intorno a noi. Considerando che mi sono appassionato al genere minimalista, non posso che apprezzare questi scatti. Andrea
  5. Ciao Silvio, grazie del passaggio e dell'ottimo commento! Andrea
  6. Verso nuove direzioni Ho passato ormai qualche anno a praticare macrofotografia prevalentemente di lepidotteri e, fino a poco tempo fa, le mie foto erano classici scatti macro con soggetti molto ingranditi, per esaltarne ogni dettaglio, e sfondi gradevolmente sfumati ma senza molta varietà di toni oltre al classico verde/giallo/marroncino (forse farò un'altra galleria di immagini macro contenente appunto quel tipo di foto perchè, se è vero che cerco di trovare nuove soluzioni, non sminuisco comunque il valore delle belle fotografie fatte in passato). Tornando a questo contenuto ed ai giorni nostri, devo dire che, ultimamente, ho scelto di provare ad intraprendere una via meno didattica e più "emozionale". Mi sto allontanando dai soggetti, cerco di porre più cura negli sfondi, scelgo i posatoi con maggior cognizione, ho iniziato ad usare il flash separato dal corpo macchina (prima non usavo mai il flash) e metto in pratica qualche altro piccolo accorgimento in fase di ripresa per ottenere immagini più gradevoli. Non è un percorso semplice perchè, oltre alle difficoltà della macrofotografia in se (e sono molte), c'è bisogno di vedere l'animale calato in un quadro nel quale certamente ne è il soggetto principale ma dipendente da tutto il resto. Non chiamo questo tipo di fotografia "naturalistica", lo scopo non è quello di documentare qualcosa riprendendolo nel suo ambiente naturale senza alterazioni, lo scopo è quello di rendere omaggio alla natura creando con tre soli elementi (soggetto, posatoio, sfondo) un "quadro" emozionante che esalti alcune delle qualità tipiche del mondo naturale come l'armonia di forme, colori, volumi, per far rilassare l'osservatore di fronte alla stupefacente semplicità che ci circonda quotidianamente. Per raggiungere questo scopo è indispensabile porre molta attenzione nella ricerca di uno sfondo adeguato al tipo di soggetto e posatoio scelti e spostare, con tutta la delicatezza che è richiesta nell'interazione con esserini così piccoli e fragili, i soggetti sul "set" che avremo preparato loro (mai usando le dita e prestando particolare attenzione al non toccare le loro delicate ali), avendo la massima cura anche nel ricollocarli nel loro ambiente naturale una volta terminata la sessione di scatto. Generalmente dedico dai trenta minuti a più di un'ora di tempo ad ogni scatto, considerando il tempo necessario per le ricerche di cui parlavo prima. So che molte persone non sono d'accordo con questo modo di praticare macrofotografia, spesso leggo commenti poco entusiasti e denigratori che paragonano questi scatti a foto di modelle su un set precostruito. In realtà è proprio così, sono scatti elaborati a soggetti inseriti su un set precostruito, non vedo come ciò possa minimamente sminuire lo scatto o il lavoro che c'è dietro ad esso. L'importante è non pretendere di essere un foto naturalista ma solo un semplice fotografo che sfrutta quello che la natura e la tecnologica gli offre per tradurre in immagine quello che lui vede sul campo (un po' come nel genere minimalista al quale mi sono avvicinato). L'unica cosa che è imprescindibile e che ribadisco fortemente è che si può praticare questo tipo di foto solo e soltanto se si è in grado di manipolare con tutta la cura necessaria i soggetti, prima, durante e dopo lo scatto. Nessuna immagine vale la vita di una sola di queste creature. Spero di migliorare e proseguire nell'evoluzione delle mie immagini, verso una direzione che mi emozioni. P.S. Sono le stesse immagini che ho nella Galleria che avevo creato per studiare le funzionalità di questa nuova piattaforma, credo sia più consono averle nel mio spazio personale per cui aggiungerò quì eventuali altre fotografie. _______ Andrea _____________________________________________________ Purple Dream Spiral Leaves The Lady in Red On The Top Yellow Button Strips The Climbing Of The Caterpillar The Lady In White Aurora
  7. Ciao, grazie per la condivisione, ho apprezzato le foto ma ancor più l'insieme immagini-testo che trasuda passione ed amore per il soggetto ripreso. Mi hai emozionato e questo è il mio miglior complimento per il tuo lavoro, grazie. Andrea
  8. Grazie per il passaggio Pedrito. In effetti sono quasi tutte foto scattate in momenti di calma durante viaggi di lavoro, per cui spesso non posso far altro che sperare di trovare le condizioni giuste senza pretendere chissà quale atmosfera. Se riuscirai nel tuo progetto sono sicuro che sarà un gran bel lavoro, l'idea è validissima Andrea
  9. Grazie del passaggio Roby, in effetti ci sono posti nei quali nemmeno io andrei ma, analizzando meglio le foto, vedrai che sono tutti luoghi "relativamente" sicuri alle ore nelle quali ho scattato. Molte volte ero in compagnia della mia compagna o di un amico fotografo. L'unico luogo ripreso a notte davvero inoltrata (circa le 2) è stata Venezia. Avevo una camera in un albergo a due passi da S.Marco ed il direttore, veneziano, mi ha detto che di notte Venezia è ancora una città sicura perchè praticamente non c'è anima viva in giro. In effetti l'unica altra anima incontrata a quell'ora è stata quella di un altro fotografo Gli altri luoghi sono stati ripresi ad ore meno "pericolose", anche se a volte in effetti non sono così tranquillo se devo sfoderare roba come un 70-200 2,8. Certo giro sempre con l'attrezzatura nello zaino e la tiro fuori sl momento dello scatto. Purtroppo dobbiamo sempre più prestare attenzione alla sicurezza nostra e della nostra attrezzatura, è deprimente ma è la realtà dei fatti, come giustamente hai sottolineato. Ciao, Andrea
  10. Io invece, costo proibitivo a parte, non la prenderei solo per usarla al massimo delle sue potenzialità. Come diceva giustamente Valerio non sempre e non tutti possono permettersi il lusso di due corpi macchina e, se le foto che faccio per svago possono solo godere di una superpixellata, le foto che faccio lavorando avrebbero necessità soltanto di un 20-24mpx con tutta la leggerezza che si portano dietro in fatto di micromosso, flusso di lavoro ecc. Ripeto, costo troppo oltre ogni possibile dubbio per le mie tasche, ma una macchina così con la possibilità di avere un sraw alla metà delle prestazioni e senza perdite di qualità, sarebbe la vera quadratura del cerchio per quanto mi riguarda.
  11. Grazie mille Silvio, bellissimo articolo su una creatura magnifica che appartiene alla famiglia di animali che più amo, i felidi. Non sapevo le cose che hai scritto riguardo a questa sfuggente ombra del bosco, ho imparato molto e te ne sono grato. Ciao, Andrea
  12. Grazie mille Bergat, apprezzo molto. Andrea
  13. In effetti mi chiedo anche io a cosa si riferissero i tester che affermavano che fosse una rivoluzione
  14. Grazie per il commento, mi hai datto ottimi spunti di riflessione che saranno molto utili per lo sviluppo di questa strada per me ancora sconosciuta. In effetti è un tipo di foto estremamente complessa, proprio per le ragioni a cui accennavi. Sto distinguendo almeno due tipi di foto minimaliste, quelle composte soltanto da linee, colori, patterns e quindi minimali come immagini ma che non hanno moltissimo da dire se non essere piacevoli da osservare. Poi ci sono le foto che con pochissimi elementi sprigionano forza e fanno pensare. Inutile dire che le seconde sono davvero complesse da realizzare, occorrono occhio, tempismo, cultura fotografica e generale, profonditá di visione e perché no, di spirito. Grazie ancora, ciao Andrea
  15. Ciao Nikolas, grazie per il passaggio ed il commento. Volessi solo conferme e complimenti non posterei niente, sono aperto alle critiche se costruttive. D'altra parte siamo tutti diversi e non è oggettivamente possibile fare qualcosa che piaccia a tutti indistintamente. Per completezza però devo dire che la mia spiegazione non vuole essere l'interpretazione del pensiero di quella persona, è il mio pensiero alla vista di quella scena. Io voglio che la suora pensi quello che ho scritto, non importa se lo pensa davvero. Ciao, Andrea
  16. Viandante

    [personale] Whisky

    Ahahahaha, potrebbe essere una considerazione da tenere a mente in futuro
  17. Viandante

    [personale] Whisky

    Touchè! Chiedo scusa anche a Cris in questo caso Comunque lo still life è il prossimo tipo di foto che vorrei iniziare a praticare, con tutti i limiti del fatto che non ci investirò un budget elevato per un set illuminante adeguato...almeno non certamente all'inizio. Detto questo, sarà una foto che proverò a rifare questo inverno studiando le luci e facendo tesoro dei vari tutorial e consigli, come quello di Cris. Andrea
  18. Viandante

    [personale] Whisky

    Ciao Cris, grazie per il passaggio e commento. Mi fa piacere tu abbia apprezzato anche lo scritto, è un mondo molto affascinante quello dei distillati, whisky in questo caso. Della regola d'oro non sapevo l'esistenza, non ho la minima base in fatto di still life, grazie per la dritta...purtroppo la luce è un'applique al muro e non avevo nient'altro per sostituirla. Per la pendenza, credo sia un effetto ottico dovuto all'etichetta che è inclinata e la bottiglia che non è verticale ma a trapezio, comunque hai ragione sul fatto che sembri pendere a destra, la vedo così anche io nonostante abbia verificato che è dritta Andrea
  19. Grazie per il passaggio ed il commento Andrea
  20. Ciao, grazie per il commento. Mi ha fatto piacere leggere i tuoi perchè su quest'immagine. Andrea
  21. Grazie del passaggio, ero poco attivo sul vecchio Nikonland ma sono iscritto da una vita Grazie per i complimenti, Meoto Iwa è forse la foto a cui tengo di più tra quelle che ho fatto, amo quel posto così magico e spirituale. Andrea
  22. Direi soprattutto al mattino presto, quando i soggetti sono storditi dal freddo (?) della notte e sono umidi di rugiada
  23. Cromie assolutamente spettacolari! Notevole davvero. Ora però attendo i pareri di chi fa macro itinerante, senza offesa per il giardino, così da prendere magari spunti che possano risultarmi utili per il tipo di foto che pratico essendo appunto all'inizio nell'uso del flash in macro. Andrea
  24. Ahahahah, non faccio parte di quel club, solo che non lo avevo mai usato in questo specifico ambito.
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