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Gianni54

Nikonlander Veterano
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  1. "Ho comprato due Z9 : ho fatto male ?" Hai fatto benissimo. Complimenti e tanta buona luce.
  2. Gianni54

    Una stupenda 740 in manovra

    Intorno a Lecco quest'estate ci sono state diverse corse di treni storici trainati da locomotive a vapore. PS.: Non sono svizzero però anch'io indosso il fratino giallo.
  3. Gianni54

    Una stupenda 740 in manovra

    si, ma vedessi lo sciame di persone che c’erano, fra quelle scese dal treno (posti esauriti da tempo) e quelle presenti sul campo in attesa dell’arrivo, delle manovre (distacco e riattacco locomotiva e riempimento acqua nel tender) e della ripartenza del convoglio. Per la durata di tale manifestazione era inibito l’arrivo dei convogli presso la stazione ed il personale ferroviario è stato in grado di svolgere il lavoro in modo sicuro e professionale, compresa la discesa e la risalita dei viaggiatori sul treno.
  4. Gianni54

    Una stupenda 740 in manovra

    Sei mai stato ad una di queste manifestazioni? Se no sappi che tali manovre di svolgono in tempi brevi e spesso devi muoverti in spazi molto grandi per riprendere varie situazioni e non si può essere sempre davanti a tutti o nelle posizioni ideali. Questa era una foto che non volevo perdere e l’unica possibilità che avevo era questa. Come ho scritto sopra la mia intenzione era solo quella di porte in evidenza la superba bellezza di quella locomotiva ed al sottoscritto i due soggetti non danno fastidio quanto gli eventuali artefatti provocati dalla loro rimozione. A proposito di cammina pure in spazi dove i piedi non sempre trovano un terreno confortevole. Infatti, alla fine della giornata mi sono ritrovato con una forte distorsione alla caviglia sinistra.
  5. Gianni54

    Una stupenda 740 in manovra

    Max avevo provato ad eliminarli, ma anche facendo come dice Mauro venivano fuori artefatti molto visibili, specie ai miei occhi che conoscono bene la foto, per cui ho preferito soprassedere. Ho provato a ritagliare la foto escludendo i due energumeni, ma toglievo respiro all’immagine. La foto non sarà ben riuscita, ma l’importante è far notare la bellezza della locomotiva.
  6. Gianni54

    Una stupenda 740 in manovra

    Certo si può ritagliare ed ho anche provato, ma si toglie respiro alla foto, l'unica cosa da fare sarebbe proprio eliminarli come hai fatto tu, ma non mi andava.
  7. Non per spezzare una lancia a favore di Giannantonio, ma anch'io ho passato i primi dieci anni con l'allora Asahi Pentax. Anche per motivi economici, Nikon allora mi era irraggiungibile. Adesso sono già 38 anni e 9 mesi di matrimonio con Nikon e spero di festeggiare i 40 con una bella Z 8.
  8. Il 400/4,5 è disponibile su Nikon Store e pensi che gli altri le fotocamere nuove di livello le regalano?
  9. La Z 9 adesso si trova n pronta consegna al massimo otto giorni tramite prenotazione.
  10. Il 26 Settembre scorso sono ripresi i viaggi dei treni storici (sospesi causa covid dell’ottobre 2010) attraverso la ferrovia della Val d’Orcia, in uno dei territori più affascinanti della Toscana, decretato nel 2004 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO (dai calanchi dall’aspetto lunare, alle dolci colline viti-vinicole di Montalcino, dalle dure crete senesi, alle pendici settentrionali del Monte Amiata). L’evento della giornata denominato “Immersi nel Borgo”, vedeva la partenza del treno dalla stazione di Siena con transito da quella di Asciano, fino a quella di Monte Antico in provincia di Grosseto, per giungere a Buonconvento, dove era stata allestita in occasione una fiera locale. Il ritorno a Siena era previsto nel tardo pomeriggio. (Z 7 - 70-200/2,8 VR S a 70mm f. 5,6 t. 1/320 Iso 280) Nella foto sopra, il convoglio sta transitando, a macchina invertita, su uno dei ponti dopo aver lasciato la stazione di Asciano, in località Montalceto, e diretto a Monte Antico dove avverrà l’inversione della motrice ed il carico dell’acqua. La zona facente parte delle “Crete Senesi”, nonostante l’assidua cura dell’uomo, a causa di una mano umana sciagurata è stata interessata da un vasto incendio. (Z 7 - 70-200/2,8 VR S a 200mm f. 5,6 t. 1/160 Iso 125) (Z 7 - 70-200/2,8 VR S a 70mm f. 5,6 t. 1/160 Iso 72) (Z 7 - 70-200/2,8 VR S a 88mm f. 5,6 t. 1/160 Iso 110) (Z 7 - 70-200/2,8 VR S a 200mm f. 5,6 t. 1/500 Iso 160) (Z 7 - 70-200/2,8 VR S a 82mm f. 5,6 t. 1/160 Iso 100) (Z 7 - 70-200/2,8 VR S a 70mm f. 5,6 t. 1/160 Iso 90) L’arrivo del convoglio alla stazione di Buonconvento, formato da una locomotiva della serie 685 con tender che trainava cinque vagoni cento porte e un vagone misto postale/passeggeri. (Z 7 - 24-70/4 S a 70mm f. 5,6 t. 1/160 Iso 64) (Z 7 - 24-70/4 S a 65mm f. 5,6 t. 1/250 Iso 80) I macchinisti (Z 7 - 24-70/4 S a 70mm f. 5,6 t. 1/160 Iso 100) (Z 7 - 24-70/4 S a 44mm f. 5,6 t. 1/125 Iso 72) Il vagone misto postale/passeggeri (Z 7 - 24-70/4 S a 55mm f. 6,3 t. 1/125 Iso 64) Come si può notare anche dalle foto, il convoglio era al massimo della capienza permessa dalle norme anti covid. L’attuale viaggio e quelli previsti per ottobre sono “sold out”, salvo disdette, a dimostrazione della voglia delle persone a riacquistare una vita normale. (Z 7 - 24-70/4 S a 70mm f. 5,6 t. 1/250 Iso 100) La locomotiva appartenente al gruppo 685 è la versione a vapore surriscaldato della precedente serie di locomotive del gruppo 680 delle Ferrovie dello Stato di cui ricalca l'impostazione meccanica generale e le dimensioni. Fu costruita su progetto dell'Ufficio Studi di Firenze delle FS in 106 esemplari suddivisi in due serie successive dalla stessa Breda tra 1931 ed il 1934. La suddetta locomotiva a vapore surriscaldato (con surriscaldatore di tipo Schmidt) a semplice espansione, con 4 cilindri motori di cui 2 interni e 2 esterni ebbe un notevole incremento di potenza rispetto alla precedente versione a vapore saturo e doppia espansione arrivando a 1.250 CV che le consentivano una velocità massima 120 km/ora. La caldaia era a 12 bar di pressione e produceva un quantitativo di vapore orario di 10.200 kg. Il distributore del vapore era a stantuffi con distribuzione del tipo Walschaert. Dopo una sperimentazione su quattro locomotive, ad altre 30 unità di nuova costruzione venne applicata la distribuzione Caprotti. La struttura portante della locomotiva era costituita da un carro rigido gravante sulle tre grandi ruote motrici la cui sala anteriore costituiva assieme alla prima sala portante un carrello di tipo italiano in grado di traslare di 60 mm sul perno per facilitare l'inscrizione in curva. La sala posteriore portante invece poteva spostarsi trasversalmente di 20 mm. La locomotiva era in grado di fornire il riscaldamento a vapore per le carrozze viaggiatori rimorchiate. Il freno era ad aria compressa, di tipo continuo automatico e moderabile per la sola locomotiva. Il freno di stazionamento era sul tender. L'unità oggi in servizio, la 685-089, radiata dal deposito di Udine, venne conservata non funzionante al Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio per lunghi anni, fino a che nel 2008 venne intrapreso il ripristino presso il Deposito Rotabili Storici di Pistoia, per l'utilizzo nei treni storici. Queste locomotive, a detta degli storici del settore, “non furono le più grandi e neppure le più veloci, non furono le più potenti e nemmeno le più numerose, ma furono, semplicemente, le più rappresentative e diffuse locomotive a vapore delle Ferrovie dello Stato, unitamente ai gruppi che da esse derivarono”. (Z 7 - 24-70/4 S a 31mm f. 5,6 t. 1/250 Iso 125) (Z 7 - 24-70/4 S a 70mm f. 5,6 t. 1/125 Iso 72) (Z 7 - 24-70/4 S a 57mm f. 5,6 t. 1/250 Iso 64) Buoconvento è un comune della provincia di Siena e sorge nella Valle dell'Ombrone, alla confluenza del fiume Arbia nel fiume Ombrone sulla via Cassia. Insieme ai comuni di Asciano, Montalcino, Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme e Trequanda forma il circondario delle Crete Senesi, oltre a far parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. Il nome deriva dal latino “Bonus Conventus”, luogo felice, fortunato. I primi cenni storici si hanno intorno al 1100 e la costruzione delle mura iniziò nel 1371 e terminò 12 anni dopo, nel 1383. È il centro più importante della Val d’Arbia, testimoniato anche dalla podesteria che comprende 32 località e dal riconoscimento della cittadinanza senese concesso dai governatori della città nel 1480. Con la caduta della Repubblica di Siena, nel 1559 entra a far parte del Granducato di Toscana sotto i Medici. (Z 7 - 24-70/4 S a 44mm f. 5,6 t. 1/125 Iso 64) (Z 7 - 24-70/4 S a 62mm f. 5,6 t. 1/125 Iso 64) (Z 7 - 24-70/4 S a 24mm f. 5,6 t. 1/125 Iso 64) (Z 7 - 24-70/4 S a 70mm f. 5,6 t. 1/125 Iso 1100) (Z 7 - 24-70/4 S a 69mm f. 5,6 t. 1/125 Iso 64) (Z 7 - 24-70/4 S a 32mm f. 5,6 t. 1/125 Iso 64) (Z 7 - 24-70/4 S a 70mm f. 5,6 t. 1/125 Iso 125) (Z 7 - 24-70/4 S a 32mm f. 5,6 t. 1/125 Iso 64) In attesa della ripartenza del treno merita una visita la bella cittadina di San Quirico d’Orcia, dove sono esposte nelle vie principali e nel giardino degli “Horti Leonini” le sculture di arte moderna dello scultore albanese Helidon Xhixha, per celebrare i 50 anni della rassegna d’arte contemporanea. (Z 7 - 24-70/4 S a 70mm f. 9 t. 1/125 Iso 90) (Z 7 - 24-70/4 S a 70mm f. 9 t. 1/125 Iso 64) (Z 7 - 24-70/4 S a 38mm f. 9 t. 1/125 Iso 160) (Z 7 - 24-70/4 S a 47mm f. 9 t. 1/125 Iso 90) (Z 7 - 24-70/4 S a 26,5mm f. 9 t. 1/125 Iso 125) (Z 7 - 24-70/4 S a 26,5mm f. 5,6 t. 1/125 Iso 90) (Z 7 - 24-70/4 S a 58mm f. 9 t. 1/125 Iso 110) Anche la statua di Cosimo III dei Medici, appare interdetta da questa intrusione di sculture in tale contesto, ma anche Cosimo come il sottoscritto non si intende di arte contemporanea e per questo non siamo in grado di apprezzare la collocazione e le opere esposte. (Z 7 - 24-70/4 S a 34mm f. 9 t. 1/125 Iso 100) Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta o Chiesa della Collegiata. La chiesa parrocchiale principale del comune. (Z 7 - 24-70/4 S a 30,5mm f. 9 t. 1/125 Iso 90) (Z 7 - 24-70/4 S a 24mm f. 9 t. 1/125 Iso 64) Alle 17,50 il treno storico riparte per la destinazione finale presso la stazione di Siena. (Z 7 - 24-70/4 S a 70mm f. 5,6 t. 1/200 Iso 90) (Z 7 - 24-70/4 S a 32mm f. 5,6 t. 1/200 Iso 80) (Z 7 - 24-70/4 S a 24mm f. 5,6 t. 1/200 Iso 125) (Z 7 - 24-70/4 S a 24mm f. 5,6 t. 1/200 Iso 110) (Z 7 - 24-70/4 S a 24mm f. 5,6 t. 1/200 Iso 90) Con la speranza che stavolta questa “ripartenza” dei treni storici sia solo la prima corsa e non l’ultima della tante previste di qui alla fine dell’anno. Sperando di non avervi annoiato, faccio miei complimenti a chi ha avuto la pazienza e la costanza di arrivare fino qui con la lettura di questo racconto.
  11. Gianni54

    Il Ponte di Buriano

    Ho anche foto senza traffico, ma la mia proposta consisteva nell’evidenziare come i ponti realizzati dagli antichi romani svolgessero ancora oggi il loro onesto lavoro. Al contrario numerosi ponti eretti ai giorni nostri sono impraticabili o necessitano di continui lavori di manutenzione.
  12. Gianni54

    Il Ponte di Buriano

    Dall'album: La foto migliore che avete scattato la scorsa settimana

    Antico ponte romanico ancora efficiente, come si più vedere dai transiti, e famoso per essere stato inserito da Leonardo Da Vinci nel ritratto della Gioconda e nell'altro suo capolavoro La Madonna dei Fusi. Foto del 20/10/2022 - Z 7 - 24-120/4 a 24mm - f. 7.1 - t. 1/125 - iso 100
  13. Una volta scaricato il file clicca col tasto destro del mouse ed estrai il file con "7zip" o analogo programma di decompressione ed il gioco è fatto
  14. No Marco è contro natura, fotografavo in bianco e nero quando mi difettavano i soldi per comprare le pellicole a colori. In bianco e nero mi piacciono i ritratti, ma non pratico tale tipo di fotografia, per cui avanti a colori.
  15. Grazie del commento. Ti porto a conoscenza che non faccio il bianco e nero, non è nelle mie corde non ho vena artistica.
  16. È il ritratto della felicità, un’immagine fantastica
  17. Sono felice sia così.
  18. Sono felicissimo di essere uno degli ultimi Moicani, basta che non ci rinchiudano in una riserva e che Nikon seguiti a produrre il materiale di cui abbiamo bisogno. Per necessità uso lo smartphone, ma non ci fotografo, proprio non mi piace fotografare col cellulare. Mi piace la musica, ascolto prevalentemente Rock anni 70, mi piacciono pure le auto sportive, specie le classiche e quelle moderne purché siano senza spina. Alla spina non bevo neanche la birra preferisco un buon bicchiere di vino. Lo so, sono datato, infatti mi piacciono i treni storici, le auto storiche, ma non disdegno le comodità che ci mette a disposizione il progresso, specie in ambito fotografico con l'eccellente sistema "Z". Certo ha ancora qualche lacuna, ma quale sistema può dirsi perfetto.
  19. Stupendo il luogo, meravigliose le foto
  20. Gianni54

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