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Dario Fava

Nikonlander Veterano
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  1. Non basta no se ci monti un ombrello da 2 metri, devi abbassargli il baricentro con uno di quei sacchetti contrappeso, oppure con un contrappeso di quelli grevi, che si ancora allo stativo.
  2. Non pensare al modello nuovo, goditi l’ottimo ad600 che fa egregiamente il suo mestiere
  3. Non c’è bisogno di sperimentare su una canvas Leonardo da 390g ...si sperimenta in piccolo sulle carte pregiate ma solo dopo aver appreso la dinamica operativa, esistono carte fine Art di natura economica, anche la hahnemuhle produce una linea più economica, i tentativi fanno parte del processo di sviluppo, non puoi farli pagando il prezzo di stampa definitiva. Teniamoci aggiornati così vedremo gli sviluppi, potrebbe essere utile condividere le esperienze. il costo della stampante si fa presto ad ammortarlo, io ho proprio esigenza di preparare decine di stampe da esposizione, quindi appena capisco in know how parto diretto con gli A2.
  4. Ahahah... io ho semplicemente fatto 2 conti, una stampante pro con 12 inchiostri da 80ml costa un botto nella sostituzione, ma ha una buona autonomia di stampa e considerata la carta e le varie ed eventuali, rispetto al prezzo di laboratorio c'è un risparmio notevole se si ha intenzione di stampare, lo ammetto non mi fa impazzire l'idea di dovermi studiare anche la tecnica di stampa, ma bisogna anche fare i conti in tasca.
  5. Ho avuto una tenda di luce quando iniziavo a fare cose e non avevo una sala pose, l'ho regalata ad una mia amica che vende oggetti artigianali online... perché la luce troppo morbida senza ombre mi dà noia, preferisco usare softbox strip pannelli griglie ecc.. perché rendo le cose più tridimensionali. Se devo fotografare un oggetto mi aspetto che abbia ombre e riflessi, controllati dove voglio io, in base al soggetto ed a dove devo mostrarlo, la light box restituisce sempre lo stesso effetto.
  6. Mauro ma come mai non usi i tubi prolunga per aumentare il RR, la lente macro frontale non pregiudica la qualità?
  7. Credo anch'io che i macro andrebbero rivisti, io ho acquistato l'anno scorso un 60micro usato, molto meglio del vecchio tokina ma cede inesorabilmente con l'incisione dei nuovi art.
  8. Mi trovo costretto a modificare voto e punto di vista. Iniziano a chiamarmi a fare troppe esposizioni al punto che non posso più permettermi di stampare una quantità di 40x60 (misura che uso per la maggiore da esporre) a 50€ a botta. Quindi ho dovuto munirmi di una stampantina A2 per fine art... Da qui alla prima esposizione di fine febbraio avrò tempo di sperimentare carte ed entrare per forza di cose nell'ABC della stampa. Per il più grande di A2 mi affiderò sempre a professionisti.
  9. Perché il tiraggio corto permette di progettare ottiche grandangolari spinte con distorsioni ridotte, quindi non avrebbe senso usare un 14 per tiraggio lungo, la progettazione ottica comporta distorsioni che però al rovescio della medaglia ci sono i raggi luminosi che arrivano storti sui lati, si vociferava di sensori curvi ma poi si sa, certe cose rimangono nei cassetti perché da qualche parte bisogna scendere a compromessi sempre. PS: (per distorsioni intendo la deformazione dei terzi dai 24mm in giù)
  10. Tra gli italiani gira così, ma se andate in una qualunque città d'arte le cose sono diverse, ultimamente mi capita di girare per Firenze e la tendenza dei turisti di tutte le nazionalità di mettersi al collo una reflex è piuttosto diffusa. Ho visto tante entry level ma anche qualche pro, poche bridge nessuna compatta e tanti smartphone con immancabile asta da selfie. Ho visto anche una D800E con attaccato un sigma del mesozoico... però io di reflex ne ho viste tante a Firenze.ù Io da "turista" il telefono lo uso solo per geotaggarmi uno scatto ed inserirlo se necessario negli exif.. per il resto è molto utile per telefonare.
  11. Dario Fava

    Calendario 2018

    Belle davvero, il concept e la realizzazione. Bravissimo!
  12. No credo sia riferito a me... l'ho espresso chiaramente io.. le ML per certi lavori (io ne ho citato uno) non sono strumenti adatti perché ancora in fase di evoluzione. Per la questione di EVF ed i suoi 120hz di refresh io continuo a vedere sfarfallare, quando faccio ritratti, soprattutto se rubati, resto con l'occhio nel mirino in attesa del momento; quel restare è fastidioso per il mio occhio già nella reflex che non emette luce, nella ML è proprio da emicrania, e non è la prima volta che mi si scatena un attacco di emicrania con la videocamera proprio per quel motivo. Ma questo è un problema mio, l'altro è un problema generalizzato.
  13. Lo farei anch’io (consigliare) Tu come me dall’avvento del digitale ti sei trovato a fotografare con reflex primordiali, lente rumorose e con vibrazioni imbarazzanti, perdevano i fuochi, eppure si lavorava lo stesso.. erano altri tempi è vero, oggi se fai a tizio 7 foto del momento della cresima, devi farla anche a caio, pari pari se no vieni insultato. La reflex è destinata a scomparire, e ci sarà un momento in cui quei 120hz di frequenza del evf saranno fastidiosi ma inevitabili perché quello è il futuro.. intanto io mi godo i 20 anni di evoluzione delle reflex digitali.. poi si vedrà
  14. La lente antiriflesso produce un riflesso meno marcato ma sempre visibile, di tonalità verde o magenta o azzurro dipende dal tipo di trattamento, la sostanza è fare in modo che il riflesso non cada nella lente, non è difficile se hai una luce pilota, se non ce l’hai puoi sempre guardare lo scatto prima di fare gli altri. per le patacche dei marchi non so che dire, davanti all’occhio non m’è mai capitato, (porto occhiali da 40 anni ne ho provati) su un lato si cancella facilmente in pp.
  15. Le ho già provate se no non ne parlerei. Facciamo così, alla prossima cresima di 70 bambini ci mettiamo uno da una parte e l’altro dall’altra, vediamo un po’ a chi mancano foto, a chi ha più errori di maf ecc. Io credo che la forzatura sia asserire il contrario, non metto in dubbio che qualitativamente siano ineccepibili ma la vita reale di lavoro in condizioni disastrose non ci si rende conto fin quando non si presentano.
  16. Non lasciarti incantare dagli occhi della Balti.. quando fotografi un occhiale in maniera professionale, della lente devi vedere A: lo spessore freccia azzurra B: l'amplificazione della luce che la lente produce rispetto a quella che cade sul viso frecce nere.. così l'occhio è appagato, diversamente è una forzatura per mostrare un occhiale, una foto finta.
  17. Ecco se la prima era passabile, questa è terribile, l'ombra della montatura non si può guardare, ma visto che siamo nell'epoca della new age ognuno è libero di lavorare con quello che ritiene opportuno... c'è chi usa l testa e chi il Siamo ai livelli di Pozzetto in "è arrivato mio fratello" dove la cosa era volutamente ironica.
  18. Una lente graduata progressiva come in questo caso, provoca un'amplificazione della luce sulla parte inferiore degli zigomi, sarebbe cosa da evitare, ma quando si lavora nel mondo reale difficilmente ci si trova in condizioni ideali, qui le luci neon hanno creato quel brutto effetto, eliminabile con ps ma mi è bastato dirgli ci abbassare un pochino la testa per fare cadere la luce in maniera meno aggressiva attraverso la lente. Questa non è una foto di occhiali, è un parrucchiere che mi ha chiesto un servizio al suo salone, poi mi ha chiesto un ritratto inatteso ed ho dovuto arrangiarmi con quello che avevo preso su, ovvero il grandangolo meno spinto 35 art In ogni caso sul campo sono certo che troverai la soluzione più acconcia, in base alle luci disponibili e la natura degli occhiali... ricorda sempre che il nostro cervello si aspetta da certe situazioni che la fisica agisca come è abituato a vedere, gli artifici sono sempre un lavoro scadente che distraggono come le luci innaturali dei film anni 50.
  19. Difficile dirlo senza sapere cosa hanno fatto con photoshop, questa è un'illuminazione butterfly con un beauty dish lo zigomo è stato accentuato a simulare un vetro od il vetro c'è? chi lo sa... il vetro anche senza gradazione devia la direzione e la natura della luce, se tu lo togli questo non accade più cambiando l'effetto e rendendo ben visibile che esiste solo una montatura, quindi o sei brava con photoshop e sai simulare ciò che il vetro farebbe oppure meglio pulire le lenti, levare le patacche e scattare con quelli. Molti addirittura, ma lì bisogna essere attrezzati con softbox adeguati, lasciano un piccolo riflesso sulla lente per dare il senso di tridimensionalità. Non è complicato gestire una lente, se ha graffi o patacche non eliminabili fisicamente si fa con ps.. per conto mio un occhiale senza lente è un lavoro approssimativo.
  20. Io non la trovo una gran bella idea, nella vita reale ci si aspetta che le cose seguano certe regole, che un portatore di occhiali abbia delle lenti, più o meno visibili, meglio meno, ma l’assenza comporta un effetto sgradevole e visibile.. i riflessi vanno controllati non eliminati alla radice, quindi per conto mio sarebbe più opportuno fare in modo che le lenti siano pulite, trasparenti e senza riflessi indotti dal fotografo. Se mi chiedessero di fotografare un’automobile (molto più complesso) non mi sognerei di far levare i vetri, ma sfrutterei le luci per fare in modo che i vetri seguano le curve della vettura, senza essere fastidiosi. Il bello del mestiere di fotografo sta proprio in questo, saper risolvere i problemi reali.
  21. Lo sono eccome perché all’atto pratico c’è solo una miglioria, non sono ancora pronte per chi ci lavora e non può permettersi errori.
  22. Ho la 5200 sembrano uguali ma l'af è molto diverso, l'assistente è contenta così e comunque non credo che una ML arrivi a fine giornata, ci arriva esausta la 5200. I tre motivi principali per i quali al momento non mi interessa una ML sono: I lag, per quanto ridotti, non sono ancora trascurabili per il mio concetto di fotografia di ritratto. La durata delle batterie, non sono ancora fruibili per lavori dove non c'è tempo di sostituirle Il mirino elettronico dà fastidio nell'occhio, non solo a me anche alla mia assistente Per le passeggiate io non mi faccio problemi neanche con una D5 ma mi rendo conto che "commercialmente" i giocattolini funzionino
  23. Ho risposto anch'io pur non essendo interessato "nell'immediato" ad una ML per i motivi che ormai tutti sapranno, ho risposto secondo mio criterio, nel senso che una ML compatta a sensore piccolo non serve a nulla, ci vuole una macchina seria con conseguente rapporto dimensionale adeguato per essere utilizzabile, non come una saponetta scivolosa. Sensore grande perché ha dei vantaggi, per quanto olympus abbia dimostrato di saper progettare ottime ottiche quasi del tutto analoghe al loro corrispettivo 35mm (dal punto di vista geometrico) il sensore piccolo pone dei limiti sul rumore e la densità dei pixel. Anche se non mi sono espresso sulla forma ho giustificato qua, a parole.
  24. Nulla da obiettare, sarà anche il tuo punto di vista ma è perfettamente calzante con quello di chi usa le macchine in maniera consapevole, continua e professionale. Nulla da aggiungere.
  25. Tanti Auguri anche da parte mia..
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