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M&M

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  1. Purtroppo per trequartidelcielo se non stai su facebook/instagram/telegram/telegraph/twitter/google+(come te) non esisti.
  2. Ecco uno di quei confronti impossibili che la grandissima disponibilità di giocattoli per fotografi oggi ci consente. Come non essere felici quando ci si può baloccare con cose del genere ? Questo è il confronto, chi volesse leggere più approfonditamente di questi due splendidi arnesi, si armi di buona pazienza : Nikon 105mm F1.4E : è nata una leggenda (test/prova) Nikon 105mm f/1,4E : mi basta 1,4 ... Sigma 105mm f/1.4 Art : prova sul campo (prima parte) Sigma 105mm f/1.4 Art : prova sul campo (seconda parte) ancora Sigma ancora Nikon
  3. Ho acquistato di tasca mia il Nikon 105/1.4E due anni fa e da allora fa parte del mio arsenale standard da ritratto. Ho invece ricevuto in prova il nuovo Sigma 105/1.4E grazie a Mtrading Srl - distributore nazionale di Sigma - in qualità di Sigma Ambassador per l'Italia Se due anni fa era semplicemente inimmaginabile avere un 105mm f/1.4, con l'uscita del Nikon è diventata una realtà di tutti i giorni. Obiettivo di elite per il prezzo cui viene proposto, non credevo avrebbe avuto rivali così presto. Ci ha pensato Sigma che non si è limitata a riproporre focale e luminosità, ne ha fatto un progetto sensibilmente diverso. Diverso per caratteristiche, forma, peculiarità che lo identificano non solo come un obiettivo dedicato al ritratto ma ad un genere di fotografia senza compromessi in vari ambiti, compresa la fotografia notturna e l'astrofotografia. Personalmente ritengo entrambi piuttosto corti per lo sport, ma certamente qualcuno li penserà per la palestra e in genere le attività sportive individuali indoor. Certamente, creano qualche dubbio nell'acquirente tipo che intanto non aveva acquistato il Nikon. Io stesso devo dirvi che se non avessi già quello (il Nikon), non saprei cosa acquistare oggi. Oppure si ... ? Averli entrambi lo troverei esagerato. Ma vi assicuro che la cosa avrebbe un senso. Questo articolo non è un confronto all'americana ma una occasione di ... confronto tra fotografi. Non ci saranno grafici MTF e le poche foto rituali presentate lo sono più per completezza di raffronto che per avere elementi probanti per la scelta. Non è il mio scopo e francamente apprezzare marginali differenze di qualità strumentali non mi farebbe scegliere l'uno o l'altro. Ci vuole ben altro per me che il pixel-peeping Cominciamo con una provocazione ? Le seguenti foto sono state fatte allo stesso soggetto, nello stesso posto, con la stessa luce, con i due obiettivi. Ve le propongo mischiate, senza indicare chi sia l'uno e chi sia l'altro. stesso show, stesso soggetto ma in due circostanze differenti, con differenti luci vi ho confusi ? é proprio quello che volevo ottenere ! Tutte le foto che vedete qui sopra sono state scattate con i due obiettivi (sono messe alla rinfusa, probabilmente non le azzeccherei nemmeno io senza guardare gli exif) rigorosamente ad f/1.4 a distanze da ritratto o da figura intera, lasciando che quello che vedevo e come il singolo obiettivo lo interpretava (in termini di sfuocato e di resa del soggetto nello sfuocato) mi ispirassero. Le foto sono solo marginalmente simili, al netto di piccole differenze di bilanciamento del bianco, scelte per motivi artistici. Come dicevo non è un confronto all'americana. E' come i due obiettivi interpretano "la musica" in mano allo stesso musicista. Chi mi conosce sa quanto io ami la musica, in particolare la grande musica classica. Quando affronto una grande composizione di un grande compositore che conosco molto bene mi affido all'interprete. E' lui che seguo, non la musica, che potrei cantare a memoria. L'interprete ci mette il suo essere nel rendere quella musica. E spesso è il suono del suo strumento che fa da mediatore tra lui e me. Lo stesso concerto di Brahms, reso dal fantastico Stradivari di Janine Jansen è diverso - per il suono, per il piglio, per l'interpretazione - dallo stesso identico concerto interpretato dalla fantastica Patricia Kopatchinskaya con il suo più moderno violino. E' la Jansen che mi strappa qualche lacrima di commozione, grazie al suono del suo strumento. Mentre l'altra fa la differenza con il fraseggio, sfruttando il suono del suo violino. E' meglio l'una o l'altra interpretazione ? E' meglio l'uno o l'altro suono ? Io ho le mie preferenze. Ma saranno diverse dalle vostre. Cosa è meglio ? Resterà un mistero finchè non proverete anche voi, non parlo di ascoltare Brahms, ma provare ad utilizzare nella stessa circostanza con ... una musica che valga lo sforzo, l'anima di questi due splendidi strumenti da ritratto. Ok, adesso volete anche dati oggettivi ? Se proprio devo, io avrei terminato ma andiamo ai due oggetti nello specifico. Il palestrato Sigma 105/1.4 Art su Nikon D850 nella sua configurazione con il piedino del treppiedi integrato : questa è una "robina" da 3200 grammi. Non alla portata di tutti. Vi assicuro che se non state attenti, un pomeriggio con questo sistema a mano libera e qualche articolazione del braccio destro vi farà un pò male ! Tolto il collarino del treppiedi i due soggetti però non sono così tanto diversi (al netto del peso, circa un chilo il Nikon, circa un chilo e mezzo, il Sigma), perchè anche il Nikon se lo prendete in mano, non riuscite a chiudere il palmo : é anche lui una bella granata ! levando il paraluce le cose sono più evidenti. il Nikon è compatto e sta in mano (una mano grossina ...) ma non è nemmeno lui un fuscellino, il passo filtri è da 82mm Ma se andiamo a vedere il paraluce del Sigma le cose sono imbarazzanti : tra il paraluce del Sigma e quello del Nikon, probabilmente ci si potrebbe anche infilare quello del Sigma 85 Art tutto sommato questioni di logistica. Io non sto a badare a queste cose. Se un apparecchio è quello che serve a me, mi organizzo. Semplice. In termini ottici, le cose sono di tutta evidenza. Sigma Nikon Tenderei a finirla qui, se vi pare, con qualche considerazione finale ma lasciando a voi lettori l'ultima parola. Sigma - costruttivamente non ce n'è per nessuno, ci vuole Zeiss per vedere qualche cosa di simile - otticamente il Sigma è meglio in tutto : più nitido (addirittura radiografante se chiudete il diaframma), meno vignettatura, meno aberrazione cromatica assiale, angoli migliori - é grosso, pesante, ingombrante. Non è una di quelle cose che si aggiungono in borsa all'ultimo momento. Si muove quando è il caso, altrimenti sta a casa. - il prezzo è dalla sua parte Nikon - é di vera plastica cinese (!) - il rapporto prezzo/prestazioni non è il suo forte - otticamente ha lacune da farsi perdonare. In particolare la CA "verde" è sempre presente, la vignettatura non se ne va mai e gli angoli sono proprio resi mediocremente rispetto ad un centro nitidissimo Del Nikon si dice sempre che ha uno sfuocato onirico. E' vero ma non è compreso nella scatola. Si crea o si distrugge a seconda delle circostanze. Sta al fotografo farlo "suonare" in quel modo o in un altro. E non è cosa banale. Il Sigma è più lineare ma ci sa fare in ogni circostanza. E' bello da usare, è bello da vedere. E' bello ! Il Nikon sembra uno di quei vini pregiati che stanno nelle cantine polverose, con l'etichetta appiccicata a mano, scritta a mano, con il tappo resinato con la ceralacca. Che deve essere abbinato solo al piatto giusto per farvi vedere che cosa é realmente. E assaporato da chi cerca esattamente quel sapore e non un altro. La scelta non è possibile a priori e non mi sento di consigliarvi questo o quello. Chi preferisce Nikon, comprerà quello probabilmente senza pensarci. Io oggi, lo ammetto, tenderei a comprare quasi certamente il Sigma. Perchè ? Boh, forse l'avete capito. Forse no. Vedete un pò voi Nikon 105/1.4E su Nikon D850, f/2, ISO 500, 1/250'', nessuna postproduzione o ritocco Sigma 105/1.4 Art su Nikon D850, f/1.4, ISO 2500, 1/200'', nessuna postproduzione o ritocco ringraziamo ancora Mtrading Srl per averci concesso in prova questo vero gioiello di casa Sigma.
  4. Esatto ! Grazie Luca, è quello che ho fatto sinora (qui). Ma vorrei essere esentato da adesso in avanti, magari estendendo anche ad altre piattaforme, perchè non è il mio mestiere. So che c'è gente che invece ha piacere a stare spesso online sui social, potrebbe incaricarsene senza altro impegno se non pubblicare ogni volta che c'è una novità, un link con un abstract. Magari rispondendo se qualcuno fa un commento o una domanda.
  5. 460 grammi e circa 600 euro. Io non avrei esitazioni. Altro che Nikon 17-35/2.8, aggeggio di cui sbarazzarsi al più presto finchè ha un mercato !
  6. Ciao Alberto. Questi diffusori sono dei dipoli (open baffle per gli inglesi) e sono progettati esattamente per funzionare aperti. In pratica l'onda sonora si propaga sia direttamente, dal davanti che riflessa dalla parete, dal di dietro, giungendo sfasata al punto di ascolto. E' un altro degli argomenti che dettaglierò in quei famosi articoli. Chi ascolta un dipolo (se ama la musica "acustica") poi non può più tornare indietro.
  7. L'annuncio sarà questo martedì. Il prezzo allettante : 599 dollari
  8. Grazie per la risposta. No L'idea é solo quella della vetrina per far saper la, cosa succede qua, non per trasferire altrove quello che succede su Nikonland.
  9. Grazie Gianni. Partendo dal fondo (l'equalizzazione) sto raccontando tutte delle mie creature sul sito dedicato alla musica
  10. C'è online qualcuno che si vuole occupare del lato "social" di Nikonland ? Io ci ho provato ma sono troppo ... orso e ancora di più pigro. Si tratterebbe di occuparsi di creare la pagina social di Nikonland sui vari network più alla moda. E tenerla attiva mettendo il link agli articoli mano a mano che vengono pubblicati, ai post più interessanti, alle iniziative che possono coinvolgere anche i non iscritti. E' un impegno a tempo pieno e a tempo indeterminato. Astenersi perditempo, solo seriamente intenzionati. PS : c'è già una pagina Nikonland su Facebook ma è un casino e secondo me andrebbe rifatta (ma non chiedetemi di farlo amme ! Non mi ricordo più nemmeno la password di ingresso ... ed io poi non sono nemmeno iscritto a titolo personale su Facebook e se per questo, nemmeno sulle altre piattaforme !) _____________________________________________________ L'obsoleto amministratore di Nikonland
  11. qui ancora con il flash (Godox AD200 con EC-200 e diffusore grandangolare)
  12. questa in interni, senza flash, sempre ad f/1.4 lei è la più bella figlia d'Irlanda che si sia mai vista a Milano
  13. Nikon D850 (tutte le foto del test sono eseguite con la D850), Sigma Art 105/1.4, f/1.4, colpo di flash nessuna postproduzione, nessun ritocco.
  14. Eccolo qua, se vi va di leggerlo (qqqqqqui)
  15. M&M

    HD esterno da 8 Tera

    Hai fatto bene. Io il mese prossimo ordino il mio primo 12 TB, Ironwolf con cui cominciare a sostituire quelli interni da 8TB (che andranno sul NAS con i dischi da 4TB).
  16. Foto per gli articoli ho dovuto fare un panorama di 5 scatti perchè il sistema tutto non ci sta a meno di usare un 10mm
  17. Fine ciclo di lavoro, non collezionismo. A valore zero restano in casa. Intendo dire che D5 e D850 si consumeranno allegramente a casa mia.
  18. In qualità di Sigma Ambassador per l'Italia, ho ricevuto in test questo obiettivo da Mtrading Srl, distributore nazionale del marchio Sigma 22 dei dettagli costruttivi di questo apparecchio ho già parlato qui : Sigma 105mm f/1.4 Art : prova sul campo (prima parte), in questa seconda parte mi soffermerò invece esclusivamente sulle prestazioni e, soprattutto - come da mia abitudine - sulle impressioni d'uso pratiche. Come d'abitudine da quando ho D5 e D850 che consentono una messa a punto automatica della messa a fuoco, ho fatto una verifica dell'allineamento alla minima distanza dell'obiettivo così come mi è arrivato. Ho trovato un piccolissimo errore che si è rivelato mediamente sui 2-3 punti front-focus. Tanto che ho corretto solamente in macchina, senza nemmeno scomodare il programma Sigma e la USB Station in mio possesso. Lo farò in un secondo momento. Già che c'ero ho voluto valutare l'entità dell'aberrazione cromatica assiale, tipicamente presente in tutti gli obiettivi superluminosi. L'ho trovata ben controllata come si vede in questo scatto. anche a livello di vignettatura le cose vanno bene. Ero particolarmente curioso perchè un obiettivo con un diametro di apertura pari alla lunghezza focale ancora non l'avevo visto ! diciamo che c'è una certa presenza di vignettatura tra f/1.4 ed f/2 che ad f/2.8 è quasi impercettibile e scompare ad f/4. Perdonatemi ma io non sono amante di mattoni e di quello che succede in periferia non ho mai avuto una gran curiosità. I miei soggetti usualmente mi seguono al centro e tanto mi basta. Per vedere la forza dell'obiettivo già a tutta apertura ho provato con le modelle di casa : e poi con il mio migliore amico qui ripreso nel suo giardino il dettaglio a tutta apertura fa impressione, per nitidezza e per tridimensionalità delle forme. L'obiettivo sa essere delicato con la luce giusta f/1.4 f/2.8 anche in studio si dà da fare ma con meno incisione del 135/1.8 Sigma Art f/1.4 f/8 f/16 probabilmente di fronte a questa prova, se avesse avuto la parola, mi avrebbe insultato : ehi, ma ti pare che io mi debba sforzare per cosette del genere ? Sfuocati Come sappiamo la qualità dello sfuocato di un obiettivo dipende anche sempre dalle proporzioni tra soggetto e sfondo, oltre che dalle qualità ottiche. Non è prevedibile e in molti casi si finisce con il dare giudizi inesatti. Due punti di vista differente, sempre ad f/1.4 e con davanti un soggetto con tanto di colpo di flash sfondo ordinato e sfondo chiassoso vari soggetti ravvicinati e differenti punti di luce e di colore sullo sfondo In azione ma non è così che mi esalto. Se mi date in mano un centocinque io cerco un soggetto che lo possa valorizzare. E mi interessa soprattutto come lo sfuocato contribuisce a rendere il soggetto In questa serie le lucine led colorate dietro alla testa di Sonia, stanno a circa 2 metri. Lei è illuminata con un led bianco a 4550 K, -3 se in perfetto piano i due occhi sono entrambi nitidissimi. Altrimenti solo l'occhio è nitidissimo (con enfasi sull'issimo !) ma il resto del soggetto viene reso in modo molto graduale, sfumando. Diversamente dal 135/1.8 che crea una specie di campo spazio-temporale tra ciò che è a fuoco e ciò che non lo è. Allontanandoci dall'occhio tutto diventa progressivamente più morbido ma resta comunque leggibile. La messa a fuoco è rapidissima e precisissima. Nessuna incertezza. Nessun rumore, anche in condizioni molto sfidanti (due ventilatori e un sacco di capelli ... !) e si può giocare all'infinito con gli effetti dello sfuocato. Tutto ciò che vedete qui sotto è ad f/1.4 o al massimo, ad f/2 alla prova dei fatti mi sono ritrovato a scattare oltre il 70% dei circa 8000 scatti di queste settimane, sotto ad f/2.8. Quindi non chiudiamo mai il diaframma ? Ma si, però non si ottiene altro che avere tutto a fuoco, come segue : con risultati abbastanza ... abbaglianti che mi piacerebbe già vedere stampati. In location Usciamo dallo studio e continuo a ritrovarmi ad usarlo sempre a tutta apertura. dettaglio perchè tanto anche ad f/1.4 quello che è a fuoco è perfettamente nitido insomma che limiti ci sono ? Nessuno, direi, nemmeno a trovarlo. E' un obiettivo che dà assuefazione. Quasi ... una droga. davanti una lampadina da 150w, dietro un faretto più potente, 3200 ISO. Potrei mettere altre foto, magari nei commenti, non vorrei sembrare ridondante ma mi pare di aver già detto tutto e passiamo alle conclusioni. PRO - costruttivamente è una capolavoro. Pochi, pochissimi obiettivi sul mercato possono vantare un livello costruttivo e una cura di questo livello. Quel paraluce, quel paraluce ! - tutte le caratteristiche ottiche - almeno quelle che per me contano - sono ben controllate con difetti - tipici dei superluminosi - ben attenuati - nitidezza esagerata già a tutta apertura. All'atto pratico è inutile chiudere il diaframma. Se volete potete farlo, ma perchè usare un obiettivo del genere ? Certamente in borsa avrete anche un 70-200/2.8. Se volete chiudere, fatelo con quello ! - sfuocato ben impostato in tutte le condizioni, basta imparare a servirsene, in particolare quello che sul soggetto - più che sullo sfondo - contribuisce a creare l'illusione di tridimensionalità del soggetto stesso. Non siamo in una dimensione onirica o artistica, qui c'è scienza, non occultismo. CONTRO Non saprei. Il prezzo mi pare in linea con la costruzione. Il peso e l'ingombro sono figli del progetto. Se devo proprio cercare il pelo nell'uovo, ci vuole la borsa grande, perchè nei normali scomparti delle borse piccole semplicemente non ci sta ! Concludendo Personalmente continuo a preferire il 135mm per rendere al meglio la testa e le spalle. Ma con il Sigma 135/1.8 Art quando ci si avventura verso la figura intera, ci si scopre a montare un cavallo selvaggio, difficile da domare. Questo 105 ha caratteristiche molto più simili a quelle del 85mm Art. Ma di questo parleremo in un altro articolo di confronto. Credo in estrema sintesi che Sigma con questo oggetto abbia veramente contribuito alla storia dell'ottica in formato 35mm. Difficile stargli alla pari. Improbabile andare oltre. Se ve lo potete permettere, anche se non vi serve davvero, compratevelo. Mi ringrazierete in eterno. Per quelli che sono abituati ad andare all'Ikea con il metro di carta per misurare cassettiere e scarpiere in base alle dimensioni del loro piccolo garage : fatene a meno, ci sono ottimi zoom midrange per voi in liquidazione ! Sentiti ringraziamenti a Mtrading Srl, distributore nazionale di Sigma. Compratelo con la loro garanzia, il piccolo risparmio del mercato parallelo non vale la differenza ! Credetemi.
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