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  1. M&M

    Nikon e la prossima Canon EOS R5

    E' raro, rarissimo che su Nikonland si scriva un articolo a proposito di un prodotto di un'altra casa, salvo che non possa essere correntemente utilizzato con una Nikon. Non è per snobismo o per preconcetto, solo per mancanza di esperienze di prima mano con apparecchi magari di altissime prestazioni ma che noi nikonisti molto onestamente non siamo in grado di valutare approfonditamente come siamo soliti fare con le nostre Nikon. Questione di onestà intellettuale in fondo, che ci piacerebbe fosse comune anche da altre parti. Ma capita che un annuncio ci colpisca particolarmente e mai come in questo caso, avvenuto già il 29 gennaio ultimo scorso, dello sviluppo di una nuova Canon professionale. Della Canon EOS R5, mirrorless di fascia professionale, ufficialmente in sviluppo e il cui lancio commerciale resta per ora solo un'ipotesi cui il lockdown dovuto al Covid19 certamente non sta giovando, si sapeva già molto. Ma ieri, 20 aprile 2020, Canon nel lanciare una nuova videocamera serie C (macchina da 11.000 dollari circa) ha voluto ulteriormente approfondire le specifiche. Di fatto al momento si ignora solo l'effettiva risoluzione del sensore, che non potrà comunque che essere di alto livello, non fosse altro che per ottenere il promesso video 8K ci vogliono proprio al minimo più di 36 megapixel. Ma tutto il resto è noto : modello equivalente per posizionamento ad una reflex Canon EOS 5D Mk IV corpo superiore alle attuali mirrorless Canon doppio slot di memoria, CFexpress ed SD di tipo UHS-II IBIS (il nostro stabilizzatore integrato) a 5 assi sul sensore video 4K con memorizzazione interna (non richiede recorder esterni come per la Nikon Z6) fino a 120 fps con Canon Log a 10 bit e codifica H.265, ma disponibile in esterno anche a 60 fps (attualmente solo la Panasonic S1H dispone di 4K a 60 fps) il rinomato autofocus Canon "dual pixel", disponibile anche in video riconoscimento di volti e occhi di umani e animali (anche uccelli) nuovo sensore video 8K e 4K senza crop (le attuali mirrorless Canon croppano il video, cioè riducono l'angolo di campo delle ottiche impiegate) joistick (al posto della strana barra della Canon R) fino a 12 scatti al secondo con otturatore meccanico, 20 con quello elettronico batteria potenziata rispetto alle attuali quelli sopra sono dati ufficiali, disponibili sul sito Canon. I rumors parlano poi di commercializzazione da luglio 2020 (salvo ritardi dovuti a logistica e fermo macchine), nuovo sensore da 45 megapixel Canon. Mirino da 5 megapixel e wi-fi avanzato da 5GHz. Non solo, la macchina è stata registrata e già mostrata in pubblico, sebbene "blindata" e ci sono le foto ufficiali a disposizione di tutti, non sono dei leaking : in teca all'ultima fiera prima del lockdown mondiale foto di presentazione naturalmente il marketing ha ottenuto l'effetto sperato con il primo annuncio e il richiamo di ieri. La stampa specializzata (Dpreview in testa) e i tanti youtubers, bloggers, e "ciarlers" vari di tutto il mondo non parlano che di questo. E i canonisti che sono la maggioranza nel mondo (fino ai 2/3 degli acquirenti di macchine fotografiche) non fanno altro che domandarsi quanto potrà costare una bestia del genere. Non fa parte del nostro ruolo insinuarci in queste discussioni, anche perchè abbiamo l'abitudine di parlare dopo che abbiamo provato una cosa e verificato che effettivamente mantenga ciò che promette. E nel caso di una Canon sarà veramente molto difficile che ci capiterà di provarla dal vero. Ma resta il fatto che se le prestazioni saranno effettivamente all'altezza degli annunci, le potenzialità di una simile macchina sono tali da alzare enormemente le potenzialità dei fotografi e dei videografi che se ne doteranno. E al contempo elevare le aspettative di tutti gli utenti degli altri marchi che resteranno tranquillamente a casa loro (è certamente il nostro caso che non intendiamo a nessun titolo privarci del piacere di continuare a fotografare con Nikon di qui alla fine dei nostri giorni), attendendosi anche dal loro fornitore apparecchi equivalenti o, almeno, dello stesso segmento. Ecco il motivo di questo articolo - che non vuole certo ragionare dei fatti di casa altrui, con il massimo rispetto per Canon, Sony, Fujifilm e qualsiasi altro produttore mondiale sia di fotocamere che di aspirapolveri, forni a microonde e arricciacapelli - ma di di ragionare di cosa Nikon si sentirà obbligata a fare per rispondere. La posizione di Nikon, le Nikon Z6, Z7 e Z50 A metà estate le Nikon Z6 e Z7 compiranno due anni. Di fatto pensiamo che la Z7 sia già stata tolta dalla produzione e sia il prossimo modello destinato ad essere avvicendato. La Z6 con il firmware 3.0 si avvia ad una splendida maturità. Ma i tempi sono altrettanto maturi per una nuova generazione di mirrorless che avviino Nikon realmente verso il proprio futuro che non potrà certo essere sostenuto dalla pur bella D780 e dalla D6 (quando questa effettivamente uscirà sul mercato e in quantità accettabili per fare la differenza. Probabilmente la D6 nasce già troppo vecchia ed arriverà tardi anche solo per essere ricordata). Credo che le potenzialità del video 8K, al di là degli sforzi della TV giapponese e dei produttori di televisori per essere pronti con l'appuntamento delle Olimpiadi di Tokyo (le prime ad essere trasmesse in 8K), posticipate a causa del virus al 2021, impressionino più in teoria che in pratica. Già sfruttare al meglio il 4K è complicato ed impegnativo e per la maggior parte dei lavori - anche commerciali - in fondo il 2K basta. Ma la potenza necessaria per fare l'8K (anche se limitato a 30 fps) è 4 volte superiore a quella necessaria per il 4K. E come sottoprodotto si ottiene una potenza extra per tutti i compiti di ogni giorno, a partire dal 4K ad alta frequenza per andare ai 20 scatti al secondo in pieno autofocus ed esposimetro promessi dalla Canon EOS R5. Prestazioni in linea con l'ammiraglia reflex Canon 1DX Mk III che pure è già in commercio sebbene temporaneamente priva di ... lavoro. La struttura del corpo, la dichiarazione che altro non è se non una Canon EOS 5D Mk V, l'utilizzo di due slot di memoria di cui uno CFexpress fanno capire dove dovrà andare Nikon per porsi allo stesso livello. Non è solo una questione di marketing, non è solo una questione di prestigio. Oggi per vendere devi proporre modelli d'eccellenza, non è più tempo di aggiornamenti laterali o parziali. Le aspettative di tutti i nikonisti sono per una mirrorless che sostituisca non già Z7 e Z6 ma la reflex D850. E se c'è chi sogna la Z9 tanto da realizzarla in carta : ispirandosi direttamente alla struttura delle ammiraglie Nikon, più facilmente e come peraltro già accettato dal management Nikon sarà nella fascia della Canon EOS 5D e della Nikon D850 che verrà la risposta Nikon. Quando ? Il 29 gennaio avrei detto ad occhi chiusi tra fine agosto e settembre, come da tradizione Nikon. Ma con il ritardo di praticamente tutta la commercializzazione dei nuovi prodotti Nikon e il lockdown ancora in corso da parte dei principali mercati di approvvigionamento e di sbocco di Nikon adesso non ne sono più tanto sicuro. Ci potrebbe essere l'annuncio per rispondere a Canon - se effettivamente commercializzerà la R5 per tempo - per poi fare le consegne tra Natale e la primavera del 2021. Speriamo. Speriamo anche di essere in grado di adoperarla per allora. Cosa sarà ? Sarà facilmente una macchina professionale a corpo professionale (ma non monolitico come D5 e D6) con battery-grip normale. Alta risoluzione (quindi facilmente un sensore da 36 o molto più facilmente da 61 megapixel capace di 8K, perchè questi offre il mercato e non c'è spazio per fare sensori personalizzati, probabilmente). Prestazioni elevate ma non possiamo ipotizzare quanto. Possiamo approfittare per ribadire che le nostre aspettative sono per una reale sostituita delle reflex professionali Nikon e non più per mirrorless "da borsetta". E che Nikon deve esplorare il resto della gamma per proporre soluzioni tipo "piccolo è bello e costa anche poco" per controbattere certa concorrenza che tiene sul mercato tanti modelli superati venduti a prezzi sotto certe soglie psicologiche ( idealmente i 500 e 1000 euro/dollari). Mantenendo a listino - scontata - la bella Z6 ed introducendo un paio di modelli ulteriori in formato DX, una sotto e una sopra la Z50, come si sospettava già l'anno scorso. Perchè Canon non si limiterà certo a lanciare la sola R5 che all'inizio non costerà certo gli 888 euro della attuale RP. E' certo che le aspettative si sono alzate e il mercato - se possibile - si è ulteriormente ristretto. Chi spenderà i tanti denari necessari per nuove macchine dovrà giustificare la spesa con prestazioni nettamente superiori e non solo marginalmente. E che facilmente il nuovo acquisto sarà destinato, almeno nelle attese, a durare più di 2-4 anni che è il ciclo sinora mantenuto fin troppo abilmente dai produttori. Questo vale per i nikonisti ma anche per i canonisti. Sempre più restii a cambiare casacca per provare cose marginalmente differenti e più attenti al valore di ciò che verrà proposto dal proprio fornitore. Noi restiamo in fiduciosa attesa. E voi ?
  2. Infatti, sinceramente, non riesco a giustificare le 20 repliche a questa conversazione. Non dico così per volerla stroncare ma mi pare che la risposta fosse già nella domanda e quindi al terzo commento la questione poteva anche essere archiviata per passare alla successiva. Così mi sa che tutti quelli che non sono intervenuti si possono dichiarare per persi. Io per primo che sto commentando solo perchè ho visto quanto ha catalizzato questo topic rispetto ad altri temi aperti, anche di natura più "alla femminina" e meno filosofeggianti che invece ho visto totalmente disertati con un pò di .... sgomento.
  3. Credo che in Russia sia obbligatorio registrare le batterie per poterle poi commercializzare. Come in Sud Corea e in Indonesia gli apparati wi-fi. Ai nostri fini sono solo fonti per i rumors.
  4. Tra le tante informazioni non documentate nei nostri file c'è come sappiamo un mondo di dati. Sappiamo che Nikon scrive il numero degli scatti complessivi della nostra fotocamera. Fino a ieri però non sapevo che Nikon scrive anche quelli fatti con l'otturatore meccanico. Da cui si può ricavare anche il numero di scatti fatti in otturatore elettronico. Trovarlo è semplice ma non immediato. Si usa exiftools, una utility free ma estremamente grezza e a linea di comando. Io l'ho usato per ricavare un file di testo con tutti i dati Exif scritti da Nikon in un file JPG della mia Z6 (uno a caso). Che ho poi aperto con Excel per leggerlo rapidamente. vedete evidenziati in giallo i due dati da cui ricavare per differenza quello con il solo otturatore elettronico. Il file di testo con tutte le informazioni è questo qui : Z6H_2041.dat e ci sono veramente un mucchio di informazioni (non so quanto attendibili ... tipo l'iperfocale o la distanza si messa a fuoco al momento dello scatto). Comunque al momento di questo scatto, la mia Z6 aveva 143.582 scatti all'attivo, di cui 36.376 in otturatore meccanico e 107.206 in otturatore elettronico. Era giusto una curiosità.
  5. Z7 utilizzo continuato per foto di prodotti per gli articoli di Nikonland, in esclusiva, non mi ricordo da quanto tempo. 1078 scatti effettuati, tutti in luce naturale e pochi con flash. Mai una raffica. 65% di carica residua, nessuna cura d'uso. Ultima carica una decina di giorni fa.
  6. Questo solamente perchè tra una foto e un'altra tu non rifletti abbastanza ! Fermati e pensa prima di scattare a macchina accesa e ben illuminata, ovviamente e vedrai che il numero di scatti magicamente ... decrescerà
  7. In venti minuti si possono fare 1.000 foto oppure nessuna. Tra le due situazioni, il consumo non è molto differente su una mirrorless. Spero che sia chiarito il punto.
  8. Confermo. Anche a me la D5 (che quasi sempre resta a casa) si scarica da sola (a zero). Le Z no. Finora io ho avuto consumi impegnativi solo in sessioni impegnative di still-life o comunque in studio facendo cose in cui la macchina sta effettivamente accesa a lungo. Per questo insisto per dimenticare il concetto di numero di scatti per carica ed andare verso quello di impiego effettivo (anche senza scattare). Che credo sia il problema degli amici di cui sopra. Io potrei stare 9 ore con una modella. Scaricherei la batteria comunque, che la contemplassi soltanto attraverso il mirino di una Z o che le scattassi effettivamente quei 5-6000 scatti che potrei fare in 9 ore (e che effettivamente e altrettanto ovviamente faccio !). Facendo video una carica dura un pò più di un paio di ore. E' questa all'incirca l'autonomia di una EN-El15 su una Z. Personalmente spero che per la prossima generazione Nikon lasci le EN-El15 per passare a batterie da almeno 2500 mAh. E' ora !
  9. Secondo me è superato il concetto di scatti per una carica di batteria. Si dovrebbe ragionare in termini di uso (tempo di utilizzo effettivo a fotocamera attiva mentre si fotografa misurato in minuti) passando per il numero di scatti al minuto che il fotografo effettivamente fa. Per esempio, quando dura una EN-EL15 facendo Time Lapse ?
  10. No, pensavo piuttosto al contrario : usare la fotocamera per osservare il mondo e poi, solo all'ultimo momento, quando l'indicatore della carica della batteria passa al rosso, fare qualche scatto risolutivo !
  11. Nikon ha appena registrato una nuova specifica dell'immortale EN-EL15, la versione C presso l'agenzia di Stato Russa. La "nuova" EN-EL15c potrebbe essere una nuova versione in grado di essere caricata anche durante l'uso della fotocamera (? mia ipotesi). Ricordo che la EN-EL15b permette la ricarica via USB ma solo a fotocamera spenta. La EN-EL15 invece non si può ricaricare che via caricabatterie. In ogni caso tendo ad escludere che possa avere caratteristiche di tensione e potenza differenti dalle altre.
  12. Io penso che usando ogni precauzione e senza cadere in facili tentazioni, si possa anche arrivare a fare una trentina di scatti con una carica. Anche meno, impegnandosi realmente a fondo !
  13. Come sempre la Merica fa sempre tendenza e questi sono prezzi che cominciano a piacermi (manca l'IVA, naturalmente)
  14. E non hai visto i tagli superiori che hanno prezzi imbarazzanti. Ci sta arrivando in prova la prima Lexar che attendiamo con curiosità (perchè anche li, il prezzo, è improponibile in questo momento )
  15. Ci sono peraltro un mucchio di picture control aggiuntivi su una Z. Anche di vari tipi di bianchi e neri con varie sfumature di grigio. Provatiliavete ?
  16. Parlavo di lettore TB rispetto ad USB 3.2. Dubito che queste schede possano sfruttare connessioni migliori, salvo configurazioni e carichi particolari difficili in ambito desktop. Per le schede di memoria personalmente le mie XQD sono tutte in via di alienazione e tutti i nuovi acquisti orientati al nuovo formato, a prescindere da altre considerazioni.
  17. Si ma considera che sebbene il Thunderbolt prometta una velocità teorica massima di 5 gigabyte al secondo contro gli 1.25 GB/s del USB-C ( al lordo degli overhead di sistema) quindi sui 3 gigabyte al secondo, la velocità effettiva di trasferimento dipende dal supporto verso cui o da cui copi. Siccome io ho largo spazio in termini di banda, credo che queste schede siano ben lungi dal saturare l'USB 3.2, salvo che non ne vuoi leggere due insieme, XQD e CFexpress, allora li avrai un vantaggio pratico con il Thuberbolt 3.0 (lo dico visto che tu sei sempre giustamente attento al soldo. Temo che la maggiore spesa non ti darà maggiore velocità, solo la comodità di avere un solo lettore per XQD e per CFexpress).
  18. Qualche giorno fa ho messo alla prova la scheda CFexpress da 120 gigabyte serie Gold di ProGrade Digital : il risultato mi ha fatto venire la curiosità di provare la più capiente (e potente) Cobalt da 325 gigabyte per cui la casa produttrice segnala tra le specifiche una velocità media di 1.000 megabyte/secondo con un picco di 1.400. Prestazioni di laboratorio, ovviamente, difficili da riprodurre nella realtà. Ma io ho voluto vedere e, complice un repentino calo del prezzo (da oltre 600 euro a 455) ne ho ordinata una che è arrivata questa mattina. Ed eccola qua : le due generazioni a confronto : sulla sinistra quelle ProGrade (ex Lexar) da 325 e 120 gigabyte in formato CFexpress e a destra la XQD Lexar Professional da 128 gigabyte con cui ho fatto tutte le miei foto con D5, D850, D500, Z6 e Z7 fino ad oggi Entrambe le schede ProGrade sono prodotte in Vietnam si distinguono esclusivamente per l'etichetta dorata e argento (di che colore è il cobalto ? Io ricordo il colore BLU cobalto ...). la confezione è identica l'unica differenza è nella capienza e nella indicazione di velocità in lettura (R) e scrittura (W) differenti nella Cobalt, ed indistinta (e ben distante dal vero) nella Gold. le ho messe alla prova entrambe nel lettore ProGrade specifico per el CFexpress (e non compatibile con le XQD) collegato ad una porta USB 3.1 Gen 2 (identico come standard ad USB 3.2 Gen 2) sul mio nuovo pc (un i9 ad 8 core con 32 gigabyte di memoria e un disco NVMe da 2 TB capace di 3.000 megabyte al secondo) I dati di misura in ambiente operativo CrystalDiskMark esegue dei test sintetici che cercano di simulare un carico in differenti condizioni di un generico supporto di memoria Aja invece simula il flusso video Infine ho voluto fare una prova che più semplice non c'è. Ho preso una cartella con circa 45 gigabyte di file NEF e JPG di taglio comune e l'ho copiata dal mio disco NVMe alle due schede Sulla sinistra trovate sempre i dati di misurazione della scheda da 325 gigabyte, sulla destra invece quelli della 120. Vedendo questi numeri (che sono ripetibili e che io ho ripetuto più volte) mi verrebbe da pensare che a parte il taglio (302 gigabyte utilizzabili contro 112 gigabyte) sia il controller che i chip siano gli stessi. O, se vogliamo vederla in un modo differente, più pragmatico, che nel mio sistema (che non è una workstation high-end è un normale computer desktop di fascia alta) si comportano esattamente in modo uguale, fatta salva la differente capienza. Infine per simulare le situazione più comune di chi abbia una scheda XQD 2933x e la legga con un lettore USB 3.0 di fascia media (in questo caso il lettore Sony che Nital regalava non mi ricordo più se con la D4 o la D5) ho rifatto le misurazioni : i numeri sono differenti da quelli del test della 120gb pubblicati l'altro giorno perchè là ho utilizzato l'eccellente lettore XQD Lexar che è il miglior del mercato (oggi difficile da trovare) e che fa volare al massimo le mie 2933x. Ma non sarà così per tutti. Quindi in conclusione ? Con la precisazione che questi non sono test di laboratorio ma in ambito ordinario, quelli del pc di (quasi) tutti noi, e che per avere le massime prestazioni di ogni sistema ogni collo di bottiglia va accuratamente esaminato (il tipo di lettore, il modello, la connessione, il disco da cui o verso cui copiate le immagini), possiamo concludere sommariamente ma senza volere essere asseveranti che : le due schede di memoria CFexpress di ProGrade sono sostanzialmente equivalenti per prestazioni al netto della differente capienza le due schede di memoria CFexpress di ProGrade sono all'atto pratico circa 3-4 volte più veloci della XQD Lexar 2933x non ho motivo di ritenere che la Cobalt sulla Z6 o la Z7 si comporti diversamente da quanto non faccia la Gold. Morale ? Con le CFexpress non abbiamo più il fornitore unico residuale come per le XQD. Con le CFexpress adesso abbiamo finalmente tagli convenienti per chi ha bisogno di schede superiori ai soliti 32-64GB che per molti sono già abbondanti ma che per fotografi come me invece sono solo un fastidio. Che il prezzo per gigabyte sta tendendo ad abbassarsi verso cifre interessanti, almeno considerando ProGrade Lo ribadisco a scanso di equivoci : tutto questo vale in ambito informatico e non lato fotocamera. Io non percepisco alcuna differenza apprezzabile nell'uso delle CFexpress rispetto alle XQD sulle macchine Nikon Z. Per vedere migliori prestazioni fotografando penso che si dovrà attendere la prossima generazione di fotocamere.
  19. Grazie Silvio. No io su questo sito adesso faccio solo il "giornalista" e il "redattore". Nikonland 3.0 I due esperimenti che ho proposto erano e restano una proposta di metodo (non le tavole della legge) che ho avviato io per ... rendere il processo celere ed evitare dibattiti lunghi ed infruttuosi. Ma i Contest (come tutto il resto) non potranno più essere come prima. Altrimenti, non si fanno più.
  20. Più che altro credo che ci voglia un giudice che faccia rispettare tempi e regole.
  21. Appunto. A tutte queste cose nemmeno ci penso. Mi vengono naturali. Mai sia che quando apro la foto al pc, non sia come l'ho scattata.
  22. ... peraltro al firmware delle fotocamere, si può lavorare anche da casa, in lockdown
  23. Luce dalla finestra in alto a sinistra, fondale in tessuto nero, pannello 2metri di altezza nero, sulla destra per impedire la schiarita di rimbalzo. Esposizione per la luce del bianco dell'occhio. Scatto già in bianco e nero Nikon. Per me questo è un processo naturale, guardo, nemmeno ci penso, inquadro e scatto.
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