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  1. British Music for Strings : volume II Sudwestdeutches Kammerorchester Pforzheim - Douglas Bostock CPO 20/8/2021, formato CD, via Qobuz *** Il programma è molto interessante, anche perchè di raro ascolto. Ma anche questo secondo volume, come il primo, non riesce ad appassionarmi. Troppo distante, troppo freddo.
  2. Dipende da chi la noleggia. Io la caricherei di ingrid, freye, sigrid, else e sage : é abilitata per 50 persone, oltre all'equipaggio
  3. Mi viene in mente una necessaria precisazione da fare per i non "addetti ai lavori", i non esperti. Le cuffie elettrostatiche funziona secondo il principio del foglio di materiale sottile e trasparente immerso in un campo elettromagnetico generato da una armatura. Questa armatura viene caricata ad alta tensione (580 V, per la precisione) da un amplificatore che non è compatibile con le cuffie normali che invece vengono alimentate da sistemi a bassa tensione (pochi volt effettivamente e anche pochi watt perchè la tenuta in potenza dei pannelli/diaframmi delle cuffie è di pochi milliwatt, dopo di che ... si sfondano i timpani e i diaframmi stessi). Motivo per cui anche se avete una uscita cuffia nel vostro sistema, le cuffie elettrostatiche dovranno essere comunque accompagnate da un amplificatore dedicato come quello illustrato in questo articolo (o il mio Stax, oggetto di altra prova qui : E' il pegno da pagare per sfruttare una tecnologia esclusiva. Ma in generale noi consigliamo di usare cuffie di livello esclusivamente mediante uscite cuffie di amplificatori di qualità adeguata, anche nel caso di cuffie dinamiche o ortodinamiche/planari. Le cuffie planari ortodinamiche o magnetoplanari, abbinano le caratteristiche delle cuffie tradizionali con quelle delle planari elettrostatiche solo che funzionano con pannelli immersi in campi magnetici fissi. E quindi non necessitano di elevare la tensione di carica ma possono essere alimentate da amplificatori normali come le normali cuffie dinamiche.
  4. Un grandissimo grazie ad HIFIMAN che ci ha inviato in prova questo set - cuffie Jade II e amplificatore dedicato - si tratta di un sistema che pur essendo entry-level per la gamma di cuffie elettrostatiche del marchio HIFIMAN possono offrire una risposta definitiva a certe esigenze di ascolto. Ma non voglio anticipare troppo le conclusioni dell'articolo che troverete in fondo alle note di ascolto. Andiamo direttamente alla prova di ascolto comparativa : la batteria di campionesse a confronto : HIFIMAN JADE II, HIFIMAN ARYA, STAX SR404 SN *********************************************************************** Seguono i brani ascoltati in dettaglio ma in SINTESI : Le Jade offrono un suono entusiasmante e dettagliato ma sono estremamente selettive sia nel genere che nei singoli dischi. Inadatte - secondo il mio punto di vista - a dipanare enormi masse orchestrali o contenuti energetici elevati, nei piccoli complessi, sia vocali che strumentali e soprattutto negli strumenti solisti, danno il massimo con un risultato che è ad un passo dall'evento reale. Attenzione al volume perchè dopo un pò potreste farvi male : non c'è distorsione e quindi si tende a voler ascoltare ogni singolo suono distinto dagli altri. Le vecchie Stax se la cavano ma offrono sempre una prova molto personale, spesso sopra le righe. Portano in luce cose che con le Arya non si sentono proprio ma trascurano invece intere sezioni dello spettro. Le Arya sono la sintesi e l'equilibrio. Magari gli amanti della musica rock/heavy faranno bene ad evitarle, ma per gli altri sono un vero piacere. Ma le Jade in alcuni dischi sono semplicemente di un'altra classe. Non sempre, però dove le Arya danno una prova ottima ma non sorprendente, le Jade invece rendono magico quello che state ascoltando. Le acquisterei ? Ve lo dico alla fine ! *********************************************************************** I dischi utilizzati nella prova in batteria AC/DC : The Razors Edge/Thunderstruck e Fire Your Guns Jade : suono dettagliato, precisissimo ma nel complesso sottile. Chitarre non invadenti, voce un pò più sottile di come la conosco io. Basso indietro, un pò vuoto. Arya : basso pieno anche se non stravolgente, voce chiara, piatti metallici ma concreti Stax : chitarre fantastiche, voce perfetta, basso secco, corto, anzi, cortissimo Le Arya danno la risposta più convincente con un genere che non è adatto a nessuna di queste planari. Le Stax, al solito, se la cavano sempre bene, le Jade non trovano giustizia con questa musica Bach : Grosse Preludien un Fugen - Ullrich Bohme Jade : il pedale è più presente di quanto non si senza con le Stax, le voci superiori sono perfettamente separate, la spazialità del suono esemplare, rispetto alle Stax ma anche alle Arya Arya : basso molto più in evidenza ma si nota un pò di stacco con il medio e l'alto. Suono complessivamente più convincente delle altre due cuffie Stax : suono avvolgente e deciso, basso non particolarmente immanente e immagine non particolarmente ampia ma c'è tutto quello che si vorrebbe sentire Le Arya hanno la risposta più completa ma il suono delle Jade è semplicemente più bello. Le Stax rappresentano invece un organo molto più piccolo. Sinéad O'Connor : I do not want what I haven't got/Feel so different Jade : la voce è su un altro piano come c'era da aspettarsi, l'orchestra presente con i suoi pizzicati, immagine larghissima Arya : voce chiarissima, bella. Violini tersi, cristallini, nessuna fatica a seguire l'intero brano anche a volumi da mal di testa Stax : voce perfettamente amalgamata con l'orchestra, bassi pieno, immagine ampia Le Jade sono più emozionanti e nel complesso il risultato è più sexy di quello delle Arya. Le Stax non ci arrivano proprio. Sergey Babayan : Rachmaninoff/Appasionato Jade : mano sinistra molto più in evidenza, basso in ritirata, un pianoforte troppo più esile di quanto non si vorrebbe Arya : prestazione esemplare, suono pieno, pianoforte smisurato, basso potente, le due mani in perfetto equilibrio Stax : alti un pò metallici, sembra che la registrazione sia stata effettuata più da vicino, i bassi non si sentono Arya, Arya, Arya, soprattutto. Schubert : Trio Op. 100/II Andante con moto Jade : immagine fantastica, pianoforte non troppo in evidenza, violino lagnoso, violoncello un pò esile Arya : il violoncello qui si riscatta in pieno, il violino è meno rugoso, meno brillante, meno sexy, il pianoforte è completo e non copre gli altri strumenti Stax : pianoforte in evidenza che copre il violino, il violoncello é bello ma non abbastanza pieno Arya e Jade alla pari, che vi piaccia di più il violoncello o il violino, dipende da voi. Bach/Christian Tetzlaff : Ciaccona in re minore Jade : il violino moderno di Tetzlaff è semplicemente inarrivabile nel suono offerto dalle Jade, si sente il suo respiro (del violino, non del violinista), il nero tra gli spazi, una prova di un livello artistico sensazionale Arya : bello e completo, amalgamato Stax : elegante, questo è il campo delle elettrostatiche, pulito, chiaro, analitico. Manca però la nitidezza e il capacità di microdettaglio delle Jade Jade insuperabile, Stax per una prova molto personale, Arya in secondo piano. Questo disco è meraviglioso, con le Jade non riesco a smettere di ascoltarlo. Queste cuffie dovrebbero essere consigliate a tutti i violinisti. Diana Krall : The girl in the other room Jade : rispetto alle Stax si sente di più il riverbero della voce, il suono del piano è più bello e anche l'accompagnamento è più rotondo Arya : basso più rotondo, contrabbasso perfettamente udibile dove con le Stax non si sente, la voce è in secondo piano ed è meno chiara rispetto alle altre due, un pò più bassa e manca di tutto il dettaglio e l'ultrarealismo delle Jade Stax : la voce di Diana è più in risalto con le Stax, ma il complesso della prova offerta dalle Jade è di un altro livello Anche qui le Jade secondo me danno prova di elevato livello. Le Arya sono raffinate ma non così sexy. Silje Nergaard Jade : voce bellissima di cui si apprezza ogni dettaglio, pianoforte un pò metallico, meno appagante ma non è quello che mi interessa in questo disco Arya : bello finché non si sente con le Jade ma il pianoforte delle Arya è di un altro livello Stax : complessivamente meglio delle Jade, è il timbro di voce che meglio si presta alla sua impostazione. Pianoforte chiaro e tutto sommato migliore di quello delle Jade Jade o Stax secondo i vostri gusti. Probabilmente per me, Stax John Williams : tema di Guerre Stellari Jade : suono chiaro, forse troppo ma è questione di gusti Arya : equilibrio energetico più lineare con una presenza sulle basse più intensa ma archi meno accattivanti delle altre due Stax : bello ma suono un pò esile Un direttore d'orchestra qui certamente tenderebbe a preferire le Arya, i violinisti continuerebbero a scegliere Jade Genesis : Sellng England by the pound Jade : la voce di Peter Gabriel appare un pò più esile di quanto non mi piacerebbe, e i bassi sono chiaramente meno potenti Arya : bella prova, voce, quadro d'insieme, potenza, più interessante Stax : suono troppo esile, troppo sbilanciato sulle alte E' un disco che anche rimasterizzato resta un pò aspro. Le tre cuffie danno una prova differente. Le Stax eccellono negli arpeggi delle chitarre, le Jade nella voce di Gabriel che però é più corretta nelle Arya che hanno più potenza. Le Stax in un ascolto prolungato sono troppo esili e un pò artificiose. Beethoven/Savall : sinfonia n. 3 Jade : suono pulito, ampio, archi setosi e leggeri, bassi decisamente in secondo piano Arya : questione di equilibrio, questa registrazione si caratterizza per l'ampio risalto dato ai timpani e la leggerezza degli archi. Il contenuto energetico con le Arya salta subito in primo piano, non che con le due elettrostatiche non ci siano i timpani, ma sono leggeri ed aperti come il resto della registrazione Stax : una via di mezzo tra le due, archi in primo piano, medio-bassi in evidenza, bassi profondi inesistenti (contrabbassi) Monteverdi : Il terzo libro de' madrigali Con questa registrazione - praticamente perfetta - siamo nel dominio delle cuffie planari. Sinceramente non riesco a decidere una prevalenza. Le Stax pongono, come sempre, in primissimo piano le voci femminili. Le Jade hanno un suono splendido e, magicamente, le voci maschili sono le più belle. Le Arya, eleganti ed energetiche come sempre. Till Bronner : Night Fall E' un disco in cui si sente il fiato di Till mentre suona e ogni singola corda del contrabbasso di Dieter Ilg. Le tre cuffie danno una interpretazione molto differente tra loro. Le Stax mettono tutto in primo piano, senza privilegiare nulla. Le Arya sono più scure. Le Jade, incredibilmente dettagliate in tutto, e a dispetto di quello che si penserebbe, donano il più bel contrabbasso immaginabile. Il suono è più chiaro ma più lucido, come l'evento reale. *********************************************************************** Jade e Stax si sono alternate sia sull'amplificatore HIFIMAN che sul mio valvolare Stax. Le Arya sono state pilotate dal mio Audio-GD R28 via cavo bilanciato in argento. L'Audio-GD R28 ha fatto sa semplice ricevitore/DAC per gli amplificatori delle elettrostatiche. Costruzione : Robuste e bellissime. Meglio delle Arya. Non solo per quella fluorescenza verde che traspare dai padiglioni ma proprio per l'insieme. Mi piace di più sia il pad che l'archetto, tondo. Stanno perfettamente in testa senza alcun bisogno di regolazione. il cavo è di ottima fattura. Non lunghissimo e ovviamente, non intercambiabile. Sembra anche robusto. Connettori di splendida fattura, nel complesso più elegante della fettuccia interminabile delle mie Stax. Costruttivamente sono superiori alle Stax, che sono sempre state fragili e tutte in plastica (oltre che orrende) quel connettore pentapolare è del tutto compatibile, come la tensione di alimentazione, agli standard Stax : quindi intercambiabilità totale. segni particolari ? Bellissime ! L'amplificatore offerto in bundle è di ottima fattura. Solido e pesante, non offre appigli a critiche. L'esemplare in prova ha la manopola del volume un pò allentata. Forse basterebbe stringere le viti di blocco ma non ho voluto verificare. offre due uscite per due cuffie differenti (cosa che mi ha permesso di alternare all'ascolto le mie Stax senza equilibrismi) mentre gli ingressi sono sia bilanciati (da preferire, perchè le elettrostatiche sono bilanciate per natura) che sbilanciati la sagoma laterale è a forma di trapezio, giusto per rendere più elegante la forma complessiva. ho letto in molte recensioni critiche a questo apparecchio. Nell'ascolto in confronto con il mio Stax (che costa molto di più ed è a valvole) si notano alcune sfumature a favore dello Stax ma sostanzialmente solo nella gamma più alta. Considerando l'offerta di acquisto e la disponibilità molto rara di amplificatori per cuffie elettrostatiche io non starei troppo a pormi dei dubbi. Se non avete già uno Stax in casa, prendetelo con fiducia. ****************************************************************************************************************** Non sto ad indicare le caratteristiche tecniche delle Jade II, potete trovarle insieme a tutta la documentazione sul sito ufficiale. Per i più tecnici, rimando alle misure di risposta che ho effettuato e pubblicato nei giorni scorsi qui : e che in larga parte trovano conferma nelle sensazioni di ascolto. ********************************************************************************************** Conclusioni Prova molto, molto impegnativa perché queste sono cuffie di alto livello e con caratteri simili. Difficile stabilire un vincitore anche se tenderei ad escludere le Stax che guardo con indulgenza per la loro età e per cosa hanno rappresentato per me. Se non avessi già le Arya acquisterei subito le Jade II. Si sposano alla perfezione con quello che significano per me le cuffie. Per me l'ascolto in cuffia non è una alternativa a quello tradizionale con gli altoparlanti. Quello resta il mio modo di ascoltare la musica. In cuffia voglio poter analizzare il dettaglio e non mi interessa una riproduzione o un tentativo di riproduzione in scala dell'evento musicale. Il dettaglio, il suono, tutto ciò che generalmente non si riesce ad ascoltare anche dal miglior speaker del mondo. Per questo credo che non ci possano essere delle cuffie assolute in grado di suonare tutto al meglio e come piace a me. Le Jade II, se vogliamo, sono ancora più esclusive in una visione di questo genere perché sono eccezionali - non esito a dire MAGICHE - in certe cose. Ma non in tutte, sebbene sappiano dare sempre una interpretazione di grandissima classe. Suono raffinato, dolce, mai affaticante sebbene il medio e l'alto - almeno finché arrivano le miei vecchie orecchie - sia di una precisione ad altissima risoluzione. Nei violini non ho mai sentito niente di altrettanto realistico. E nelle voci a cappella o comunque, senza intermediari elettronici in mezzo, non si possono assolutamente battere in questa fascia di prezzo. E nel jazz fatto di piccoli gruppi e con voci complementari, dove persino il contrabbasso diventa vivo oltre l'immaginabile. Sono molto meno convincenti dove ci vuole energia e dove le masse sonore trascinano il senso del suono. Dove non c'è dettaglio è uno spreco utilizzare queste cuffie. Un pò come tentare di guardare fuori dalla finestra con il microscopio. Anche le Arya non sono indicatissime per i grandi volumi sonori (non parlo di livello acustico, parlo di volume, avete in mente l'ottava sinfonia di Mahler ?) ma si tolgono dai guai meglio delle Jade. Se hanno un limite è nel prezzo del sistema, perchè uno deve comprarsi anche l'amplificatore. E queste non possono essere le uniche cuffie che hai in casa, perchè per certe cose non possono essere usate (tipo il rock o l'heavy metal, oltre alla grande orchestra). Ma se avete già un amplificatore oppure volete avere dei monitor elettrostatici che in fondo costano una frazione di qualsiasi altra cosa di fascia superiore possiate immaginare, beh, pensateci bene. Io stesso, che potrei comprare le sole cuffie, sono maledettamente indeciso .... cederò alla tentazione ? Ve lo farò sapere !
  5. Grazie ad HIFIMAN di averci dato in prestito un esemplare delle cuffie Jade II con il loro amplificatore dedicato. sono già sul banco di prova per le misure qui con il microfono miniDSP Ears in azione e poi prova in batteria con le mia Stax SR404S ed HIFIMAN Arya. Sarà un confronto serrato da quanto sto già ascoltando. Intanto le misure : HIFIMAN Jade II - risposta equalizzata ed ammorbidita ad 1/12 di ottava in verde la risposta con l'amplificatore HIFIMAN dedicato a queste cuffie, in rosso con il mio Stax Srm-006t a valvole in rosso le Jade II, in verde le Stax SR404S in rosso le Jade II, in viola le Arya. Prossimamente la prova di ascolto. State sintonizzati
  6. É la goletta Siora Veronica, un mercantile del 1926, non una nave pirata del '600
  7. Come "bis" virtuale vi offro un duetto registrato a Londra l'8 agosto. "Più amabile beltà" dal Giulio Cesare, Mary Bevan e Barnaby Smith.
  8. Handel's Heroines Concerto Live dell'Academy of Ancient Music di Cambridge del 12 marzo 2020 Disponibile sul canale Youtube della stessa Academy Soprani : Mary Bevan e Jennifer France, direttore Laurence Cummings *** Ascoltato con Hifiman Jade II via Stax SRM-006t E' una gioia vedere, almeno in video un concerto pubblico. E' altrettanto una gioia vedere che la mirabile Academy of Ancient Music, fondata quando ero ragazzo dall'indimenticabile Christopher Hogwood gode di tanta salute e di lustro. Programma "ultra classico" e sicuro con una serie di brani musicali e arie da opere e oratori di Handel, sia in italiano che in inglese per la bellezza di un'ora e 45 minuti. Si apprezza il suono morbido e leggero, sempre firma inconfondibile dell'orchestra, sotto la guida del bravo Cummings che dirige al cembalo alternando la tastiera a quella di un piccolo organo positivo. Resta una formazione piccola, formata da splendidi solisti. Ottimo il primo violino James Toll e i fiati tutti, in particolare l'oboe. Ben accoppiate le due eroine che già nell'abito differenziano il ruolo, brillante ed estroversa Jennifer Frances, in rosso, scura e drammatica Mary Bevan, in nero. Jennifer Frances ha una dizione italiana ... un pò claudicante ma si rifà con un timbro molto brillante e un'articolazione abbastanza elastica Mary Bevan ha perfezionato il suo italiano (le ho fatto personalmente i complimenti via Twitter) ed alterna ottime arie italiane ad eccellenti testi inglesi Ma sono pronte a scambiarsi ruolo, come 'Verso gia l'alma col sangue' della Frances che interpreta con grande spirito drammatico anche se il suo massimo - con applausi scroscianti - lo da nella 'O Ecstasy of Happiness' and 'Myself I shall adore', aria tardiva dal Semele. Bellissimo finale con la meravigliosa ouverture de "Il trionfo del Tempo e del Disinganno" che apre al duetto 'Troppo oltraggi la mia fede, alma fiera' del Serse. in cui entrambe le protagoniste si lanciano sguardi velenosi carichi di fulmini. Insomma, concerto bellissimo che mi ha allietato un paio di ore. Questo è il periodo storico, musicale e artistico che più mi appassiona ed un concerto di questo livello - fortunati gli inglesi che se li possono permettere - mi fa sognare. Nel complesso ottima qualità del video e buona quella dell'audio, anche con un front-end di qualità assoluta (diciamo overkill) come quello elettrostatico che ho usato. Ma "Lascia la spina" cantata da Mary Bevan vale qualsiasi cosa ... tranne un volo fino a Cambridge, dove sarei certo troppo imbarazzato ad ammirarla per godermi la sua voce
  9. Se Sony ha rastrellato 12.5 milioni di chipset per fare Playstation, sarà facile che per Natale arriveranno le Playstation e il resto ... cinghia. Che siano Sony, Nikon o ... Audi, sarà lo stesso.
  10. il chief financial officer Hiroki Totoki ha affermato che Sony ha acquistato abbastanza chipset per raggiungere il suo obiettivo di vendite di PS5 quest'anno finanziario "La scarsità di semiconduttori ha un effetto su diverse aree e abbiamo adottato varie misure", ha affermato. "Per PS5... ci siamo assicurati il numero di chip necessari. Per quanto riguarda la fornitura di semiconduttori, non ci preoccupiamo“. Sony prevede di spedire 14,8 milioni di console PlayStation 5 entro il 31 marzo 2022. Tenendo conto che la società ne ha spedite 2,3 milioni nel primo trimestre del 2021, sembra che Sony abbia investito su 12,5 milioni di chip.
  11. M&M

    Nikon Zfc - Mania ?

    Il diaframma è manuale, controllato a manuzza, non c'è nulla che lo possa muovere al comando della macchina.
  12. "Il lancio di Sony A7IV è stato posticipato a fine ottobre a causa della carenza di chip in tutto il mondo."
  13. M&M

    Nikon Zfc - Mania ?

    Ma io sto mettendo le pubblicità di obiettivi nuovi che approfittano del lancio della Nikon Zfc - Mania (come da titolo dell'articolo) per sfruttarne il traino, mica sto facendo promozione ... e, mai sia : filosofia di prezzo !
  14. M&M

    Nikon Zfc - Mania ?

    Pubblicità Viltrox 56mm 33mm
  15. M&M

    Nikon Zfc - Mania ?

    Due millimetri di flangia esterna di metallo, più le due baionette interne. Il vero problema è smontarlo. Io ne ho uno "stupido" su un TTArtisan Sony e non sono più capace di staccarlo.
  16. M&M

    Nikon Zfc - Mania ?

    Nikon Zfc con Sigma 56/1.4 DN DG per Sony via Megadap ETZ11
  17. 29 Nikkor Z50 + Nikkor Z 105/2.8, 1/1000'', f/3.2, ISO 200
  18. 28 Nikkor Z50 + Nikkor Z 105/2.8, 1/200'', f/11, ISO 400
  19. 27 Nikkor Z50 + Nikkor Z 105/2.8, 1/1000'', f/3.3, ISO 400
  20. 26 Nikkor Z50 + Nikkor Z 105/2.8, 1/320'', f/3.2, ISO 200
  21. Con l'aggiornamento di ieri, Adobe Camera Raw e Adobe Photoshop Lightroom supporta la Zfc con inclusi tutti i profili colore : un NEF della Nikon Zfc aperto con Adobe Camera Raw 13.4, a destra tutti i profili colore della macchina incorporati. L'aggiornamento è automatico in abbonamento. Ovviamente per chi ha versioni vecchi di Photoshop/Lightroom non in abbonamento, è disponibile il convertitore Adobe DNG Converter che consente di trasformare i NEF in DNG che poi possono essere aperti dal vecchio software (ma senza i profili colore specifici della Zfc).
  22. vista attuale del centro del villaggio di Ramillies dalla parte da cui arrivavano le truppe alleate attese dalla fanteria franco-bavarese trincerata tra stretti vicoli e muretti di protezione. La campagna placida del Belgio centrale - siamo nel Brabante Vallone poco più a nord di Namur e non molto distante da Wavre, Waterloo e Bruxelles, situati verso nord-ovest - non è troppo mutata in trecento anni. E' una zona rurale poco frequentata. La popolazione è chiaramente aumentata e i centri abitati adesso sono più vicini di allora. Inoltre sono stati fatti molti lavori di bonifica delle zone acquitrinose davanti e oltre l'abitato verso la frazione di Offus e, più a nord, dell'altra parrocchia di Autré-Eglise che saranno teatro di un decisivo scontro nel corso del quarto anno della Guerra di Successione Spagnola, prima contesa continentale di quel secolo che vedrà definitivamente l'Europa elevarsi a dominatrice del mondo. Scontro rapido ma non per questo poco cruento, una tempesta in una giornata di sole di quel maggio, in una provincia purtroppo abituata nei secoli ad essere teatro di passaggio di armate di tutte le nazionalità dall'epoca romana fino al 1944. la presentazione degli stendardi francesi gigliati catturati ad uno stanco Duca di Marlborough nella riproduzione a stampa di un quadro di Henry-Louis Dupray, seconda metà del'800 *** Ma andiamo con ordine.
  23. M&M

    Nikon Zfc - Mania ?

    Comunque Nikon Usa permette di ordinare direttamente la versione griffata del colore preferito :
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