Raccolta di immagini impressionate sul sensore con l'anima della pellicola.
Sigma Sd1 Merrill 85 1,4 ART
Sigma Sd1 Merrill 85 1,4 ART
Sigma Sd1 Merrill 85 1,4 ART
Sigma Sd1 Merrill 24 1,4 ART
L' Emilia Romagna è ricca di suggestive cascate, perché quindi non visitarle tutte e... fotografarle?!
Iniziamo con la: Cascata di Moraduccio (Cascata del Rio dei Briganti)
Si trova lungo il fiume Santerno, al confine tra le province di Bologna e Firenze, percorrendo la provinciale Montanara per il Passo della Futa.
Frazione di Moraduccio, comune di Castel del Rio.
In estate è affollato come Rimini ma di mattina presto e dopo le 19:00 si riesce a fotografare bene, senza gente e senza f
Io sono la fotocamera, io sono il paesaggio. La macchina è solo un mezzo, con proprie caratteristiche che esprimono il risultato voluto.
Fulvio Roiter dice che Il digitale riduce l'inerzia. Vero, viva il digitale, quando a scattare siamo noi, ma questo vale anche per l'analogico.
Scattando con pellicola, dopo anni di digitale, si riscoprono limiti ma anche fascino, specie in bianco e nero.
E' da qui che voglio rincominciare!
La vita può essere capita solo all’indietro ma va vissuta in avanti.(Soren Kierkegaard)
L'esperienza della pellicola mi ha portato fino a qui, anzi no, mi sta ancora portando.
Di seguito alcune immagini scattate in parte con 35 mm. (Nikon F801) nel 1995, in parte da 4"x5" (Linhof) nel 2000.
scattate nello Yosemite National Park
1995 Velvia 50
1995 Kodacrome 25
1995 Kodacrome 25
1995 Kodacrome
Per abituarmi al digitale cosa c'è di meglio di un viaggetto?!
Era il 2004 e volevo finalmente viaggiare leggero. Coolpix 5400. Peccato non registrasse in il RAW!
Dopo anni ci si riunisce di nuovo per onorare la bellezza.
Primi ritratti in studio con la Nikon D850. Finalmente una MAF impeccabile, anche a diaframmi molto aperti.
Bloccato in zona arancione mi guardo intorno e trovo un sentiero che, a pochi passi da casa, mi porta in un'altra dimensione.
Un sentiero frequentato da runners che costeggia il torrente Lavino a Zola Predosa (BO). Il torrente poco interessante in inverno, si rivela nelle sue casse di espansione.
Oggi, dopo lunghissimi giorni piovosi e grigi ho potuto ripetere le immagini che avevo scattato il 31 dicembre con lo smartphone, al tramonto.
Il sole ha illuminato il Foveon ed è colore!
In zona rossa il raggio d'azione è limitato. Per fortuna nel mio Comune, Zola Predosa, c'è una piccola oasi formata dal torrente Lavino, popolata da volatili come aironi, folaghe, cormorani.
Ho già fotografato questo ambiente con Foveon, Linhof e Nikon, ma con la speranza di riprendere anche la fauna locale e di cambiare un pò la prospettiva, ho acquistato il Nikon 200-500 f.5,6.
La resa dell'ottica mi ha colpito, un rapporto prezzo prestazioni veramente conveniente. Ho iniziato nella peggio
Sacca degli Scardovari è una piccola frazione marittima del comune di Porto Tolle, in provincia di Rovigo, nel Veneto.
In questo vasto specchio d’acqua racchiuso dalle foci del Delta del Po, esiste la più importante coltivazione di cozze, vongole e ostriche.
Questo potrebbe apparire come un periodo d’oro per il fotografo. La tecnologia attuale permette scatti perfetti. Gli automatismi garantiscono esposizioni corrette, algoritmi prevedono ogni condizione di luce, sistemi di messa a fuoco rincorrono la pupilla della modella velocemente ed in silenzio, otturatori che fanno concorrenza alle videocamere. Infine la post-produzione. Cosa può volere di più un fotografo?
So cosa voglio io: Fotografare!
Si ma cosa vuol dire oggi fotografare?
Utilizzo q
Val Amola un anno dopo.
Il Rifugio Segantini, a circa 2400 mt. è diventato un santuario per molti fotografi di montagna. Il granito, la grande quantità di acqua e la variabilità del clima, sono le caratteristiche che rendono queste montagne un vero parco giochi per fotografi.
Reno, in celtico "Acqua che scorre". il secondo fiume dell'Emilia Romagna.Nasce nel pistoiese, in località Prunetta e sfocia in Adriatico a Casal Borsetti.
211 Km.di corso ed un territorio occupato da quasi 2 milioni di persone, ha subito nei secoli svariati interventi a causa delle frequenti piene.
Inizio un racconto fotografico a ritroso, dalla foce e dal suo canale destro alla sorgente, coinvolgendo l'interessante territorio circostante.
Nella prima parte:
Il canale destro
Tornato oggi sul luogo del delitto, questa volta armato della amata Nikon D3X.
Ultimamente apprezzo molto l'uso dei lunghi tele. Essendomi stato "arrubato" il Sigma 180 2,8 APO, ho optato per il mitico Nikon 300 2,8 ED IF AiS, prestatomi per l'occasione, con cui ho eseguito molti degli scatti fatti oggi nel ravennate.
L' accoppiata mi ha soddisfatto molto. Nitidezza e plasticità mi hanno convinto della validità di strumenti così datati.
Altri scatti con il 24-70/2,8 e 105/1,4.
Appena tornato da un breve soggiorno nella penisola di Cornovaglia, pubblico le immagini riprese nei pochi giorni risparmiati dalla pioggia.
Terra di grande fascino mi ha lasciato la voglia di scoprirla, anche grazie alla gentilezza della popolazione.
Da Tintagel a Land's end viaggiando attraverso la magnifica campagna inglese
Lascio parlare le immagini...
Domenica non volevo alzarmi, pioveva, era buio. Che mi alzo a fare?
Il telefono mi avverte di una notifica. Un collega appena uscito dalla quarantena mi manda un filmato in cui descrive la sua giornata in Appennino: poca gente che scia, nevicata abbondante, alberi già coperti. Dice: e tu che fai?
Io mi vesto, prendo lo zaino con le Sigma e parto. Era già tardi ma come si può resistere? Almeno pesto la neve fresca, faccio qualche scatto. Sono già contento così!
Avevo già pubblicato il primo di due shooting di ritratto ambientato in campo di lavanda. Per completezza li includo entrambi.
Sara, mia cara amica e modella occasionale, è una ragazza timida, carattere che non ho voluto stravolgere, anche perché l'ambientazione a mio parere si prestava.
Il campo è veramente piccolo, quindi ho preferito le medie e lunga focali per immergere completamente il soggetto nei filari di lavanda. Dal 105 1,4 al 70/200 2,8 FL.. Raramente il vecchio 24/70 2,8, che coi