Test pubblicato su Nikonland 1.0 nel 2016
Ringraziamo caldamente l'amico Egidio65 per il prestito di questo obiettivo che altrimenti non avremmo mai provato in vita nostra
Un noto commerciante di Milano mi ha detto anni fa che offrendo a qualche suo cliente il nuovo Nikon 28-300 VR si è sentito rispondere "No, Mauro Maratta ha scritto di non comprarlo".
E' vero lo ammetto. Ho sempre guardato con sospetto ogni super-zoom. Questo con un particolare preconcetto, pur senza averlo mai provato.
Ecco perchè finalmente mi sono deciso a prenderlo in mano. L'ho chiesto in friendly-loan qui su Nikonland ed eccolo qua.
Potrei andare subito alle conclusioni. Ma lascio il mistero fino all'ultima pagina. Sarà confermato il preconcetto o avverrà l'illuminazione sulla via di Tokyo ?
il pacchetto completo, scatola dorata, obiettivo, paraluce, tappo
Presentato un pò a sorpresa già 6 anni fa. All'aspetto non sembrava solido come il Canon, obiettivo di fascia L (professionale), ben più pesante e con una lunga carriera alle spalle.
Il super-zoom professionale tutto in plastica è leggero ma non so quanto resistente agli abusi nella borsa di un professionista, magari vicino ad un 70-200/2.8 in metallo o ad un super-tele tipo il 600/4, grosso, pesante e puntuto.
Non lo so. Se penso ai graffi cui è soggetto il 300/4PF o allo stato in cui era il 70-200/4 che ho provato in prestito ho i miei dubbi sulla tenuta.
Non è il caso di questo, in perfetto stato. Quasi nuovo. O praticamente inusato.
Comunque, preso in mano non sembra tanto fragile, pur essendo molto leggero.
Ovviamente si allunga molto alla massima focale.
E' presente un bel fermo nella posizione a 28mm che gli impedisce di fuoriuscire accidentalmente, risparmiando la struttura interna dal rischio di impatto.
E' costruito in Tailandia, i comandi sono quelli usuali di Nikon per gli obiettivi VR.
La ghiera dello zoom è davanti, quella - più sottile - della messa a fuoco è giustamente in posizione più defilata. Chi mai metterà a fuoco a mano con un obiettivo del genere.
Il diaframma tutto aperto è nominalmente valido solo a 28mm. Ma già di fatto a 50mm siamo sugli F5. Inutile cercare il pelo nell'uovo : è un obiettivo poco luminoso.
Caratteristiche e concorrenti
schema ottico
MTF ufficiale a 28mm
MTF ufficiale posizione 300mm
parliamo di un oggetto da ben 19 lenti in 14 gruppi.
Tre lenti asferiche e due ED.
Trattamento SIC (non N)
Passo filtri da 77mm, diaframma a 9 lamelle.
Distanza minima di messa a fuoco intorno ai 45-50cm a seconda delle focali.
Pesa 800 grammi esatti.
In produzione dal settembre 2010
sul mercato per Nikon non ci sono concorrenti di pari classe.
Tenderei a non considerare per nulla il Tamron 28-300 che è ancora più buio e di cui non so assolutamente nulla ...
Prestazioni Ottiche
Diciamolo subito : uno zoom del genere sostanzialmente lo si cerca per l'escursione 10x.
Potendo, senza fare un passo, andare dalla scena intiera :
al dettaglio :
ma vignetta di brutto, pur essendo poco luminoso :
ed è distorto a tutte le focali (in particolare quelle estreme, esageratamente a 28mm)
Certo, il profilo di Ligthroom sistema le cose al volo. Ma quello che succede ai bordi lo si può intuire e certamente sarà meglio inquadrare più largo per poter far fronte alle correzioni delle varie distorsioni.
tutto sommato se la cava con i flare
ed è certamente utile per strada
In esterni
Fritz (detto Fuffy) è veloce come un ghepardo.
Seguirlo pur con la Nikon D5 e un fisso è impossibile.
Con il 28-300 ho fatto foto uniche mentre tentava di fregare la palla ad Arthur.
Fritz stremato cerca di resistere ad Arthur, più esperto anche se ha il triplo della sua età.
Ritratto ambientato
Ma dove mi ha veramente sorpreso è in occasione della tavolata di settembre di Nikonland, in interni.
Foto con la Nikon D5
300mm, F5.6, ISO 11400
ISO 12800
ISO 28800
170mm, ISO 14400
190mm, ISO 25600
250mm, ISO 14400
300mm, ISO 20000
insomma, non è al livello del nuovo 105/1.4E, ovviamente, ma chiuso opportunamente sa il fatto suo e le focali nel suo arco aiutano a rendere i soggetti al meglio, sfuocando lo sfondo come si può.
Ritratto in studio
Ho provato, giusto per curiosità, anche in studio.
28mm
35mm
50mm
68mm
105mm
135mm
200mm
300mm
122mm
200mm
135mm
105mm
68mm
50mm
ma lo studio, pur con il flash, non è il suo pane .
Dove l'ho usato con più profitto ? In autodromo !
Ai box al Gran Premio d'Italia di Formula 1
E poi durante i test e la gara
Conclusioni
Insomma, l'avrete visto anche voi.
Era e resta un obiettivo mediocre. Nessuna sorpresa.
L'immagine, salvo circostanze ideali, è scarsina.
PRO
I colori però sono buoni.
L'autofocus sufficiente a seguire le Formula 1 in accelerazione
Lo stabilizzatore efficiente
La nitidezza, chiuso ad F8, di buon livello
CONTRO
E' distorto a tutte le focali.
E' poco luminoso.
Vignetta, e parecchio, praticamente sempre.
La costruzione non è professionale (ma il prezzo si)
Il rapporto costo/prestazioni è sfavorevole (anche sull'usato, secondo me)
Quindi ?
Resta un obiettivo "innominabile". Che però in certe circostanze sfodera prestazioni sorprendenti.
Lo consiglio solo a chi cerchi uno strumento polivalente sempre a portata di mano, tutto sommato compatto e non troppo pesante.Certamente non "economico" come le prestazioni ottiche farebbero prestare.
Ma è impensabile usarlo per le foto ... "belle" ed è meglio accoppiarlo con macchine poco prestazionali (tipo D3 o D700, il meglio che c'era quando è stato presentato) o su macchine DX in condizioni di ottima luce.
Vietato come lo zucchero per i diabetici con strumenti che non perdonano come le D800-D810 e successive.
Speriamo in una seconda edizione (è ora) di taglio finalmente realmente professionale. Questo è utilissimo al reporter o al cronista sportivo perchè con un solo obiettivo copre tutto quello che l'altro corpo, con il super-tele, non può riprendere. Ma non per portare a casa foto da urlo sul piano qualitativo.
Ringraziamo caldamente l'amico Egidio65 per il prestito di questo obiettivo che altrimenti non avremmo mai provato in vita nostra
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