Test pubblicato originariamente il 16 aprile 2014- Questo obiettivo è stato intanto sostituito, nel mio arsenale, dal recente Sigma Art 135/1.8mm. Un obiettivo profondamente differente ma più funzionale alle mie abitudini di scatto. Zeiss stessa ha aggiornato allo standard Milvus il suo Apo-Sonnar.
***
Ho resistito non poco al richiamo di questo gioiello in metallo e vetro, dotati dall'origine di attacco Nikon F e di CPU per la comunicazione con le fotocamere Nikon.
Ho avuto in passato in questa fascia di focali i due Sigma Macro da 150 mm, bellissimi entrambi ma "lenti" e con apertura massima effettiva intorno ad F4 e il Nikon 135 mm F2 DC, bello con cui ho scattato migliaia di foto ma che è improvvisamente invecchiato appena è arrivata la Nikon D800E.
Questa focale è tra le mie predilette nel ritratto (insieme ad 85 mm e 180-200 mm) e non mi poteva mancare. Ho quindi sacrificato alcuni obiettivi non più utilizzati e sono passato sopra al preconcetto del manual focus difficile da gestire nel mio campo d'elezione : il ritratto.
E' arrivato da un centro Leica tedesco, munito di certificato di autenticità, nella sua scatola in polistirolo.
Una confezione piuttosto essenziale per un oggetto così pregiato. Ma a me interessa il contenuto ... non la scatola
il paraluce è in metallo come il resto dell'obiettivo. Attacco a baionetta secco.
di fronte reca i marchi distintivi.
Sembra progettato per la Nikon Df
con la quale forma un abbinamento perfettamente bilanciato.
Due parole su Zeiss anche se non dovrebbe essere necessario.
Ottica professionale e Zeiss in Europa e nel mondo sono sinonimi. Si tratta della più antica società ancora operante nel campo e sempre sinonimo di qualità. Attiva sia in campo industriale che militare, è stata fondata nel 1846 dal Sig. Carl Zeiss a Jena, in Turingia (regione che ha dato anche i natali a J.S.Bach). E' del 1890 il primo obiettivo fotografico firmato da Paul Rudolph, cui si devono gli schemi universalmente noti di Planar, Tessar, Biotar, Sonnar ...
... Sonnar come uno degli archetipi di questo mezzo tele, il 180 mm F2.8 del 1936, denominato Olympia-Sonnar. Come questo splendido 135 mm aprocromatico.
L'ho provato in studio il 2 febbraio e il 10 l'avevo già comprato.
Ho fatto un migliaio di scatti in due mesi con questo capolavoro di ottica, quasi sempre con la D800E con cui ha un rendimento assolutamente brillante.
GIà ad F2 è perfettamente nitido e con un microcontrasto invidiabile per un macro, ad F2.8 diventa brillante ma anche a diaframma chiuso da il meglio di se.
Anzi, il meglio lo da sempre, perfino se voglio giocare con un tubo di prolunga per accorciare la già corta distanza di messa a fuoco.
F2
dettaglio
F2.8
dettaglio
F2, ripresa intera :
crop
dettaglio
con un tubo di prolunga
liscio a mano libera
dettaglio
sfuocato in esterni, F2 :
dettaglio
temevo di essere in difficoltà con la messa a fuoco ma invece mi sono trovato praticamente ad avere quasi sempre centri perfetti, anche a mano libera con l'unica difficoltà prodotta dai miei microspostamenti mentre focheggio. Motivo per cui mi sono risolto di usare quasi sempre il treppiedi, anche con il flash
In queste condizioni, se il soggetto collabora ... i centri sono sempre 10 su 10
Altrimenti basta scattare qualche volta di più :
qui in interni con la Df a 6400 ISO, F2, 1/160'', a pranzo ad Old Wild West
qui invece ancora in esterni con la D800E, a mano libera :
dettaglio
dettaglio
tutti ad F2
prove statiche su treppiedi, scatto via software con collegamento via cavo. Treppiedi Manfrotto 055 PRO e testa in magnesio Manfrotto 057 :
F2
crop
F4
crop
e ancora :
F2
F2.8
F4
Ovviamente io non l'ho comperato, come dicevo, per fotografare foglie o fare test di laboratorio.
Il mio scopo era avere uno strumento compatto per il ritratto, alternativo al 200/2 e al 70-200/2.8 Nikon.
su Df, 3200 ISO, mano libera
no, non questo genere di ritratti ma quest'altro :
Gloria
F9 su D800E
Stana
F10 su D800E
dettaglio dell'occhio :
Heidi@EuRossModels :
Anastasia@EuRossModels
ad F2
Sofi@EuRossModels
dettaglio senza alcun accenno di fotoritocco o attenuazione dei ... fenomeni della pelle
ancora Stana :
F9 con flash
e dettaglio
Anastasia ad F2 in luce naturale :
Gloria in luce artificiale ma diaframma aperto :
e infine, situazione ideale, F9, flash, un viso stupefacente per un sistema in grado sbalordire :
alla prossima pagina le mie conclusioni.
Conclusioni del test
Nikon non ci fa la grazia di aggiornare il suo vecchio ultraventenne 135/2, storico e meraviglioso obiettivo che però adesso mostra la corda.
Sigma ha lasciato girare un rumor secondo cui starebbe lavorando ad un 135/1.8.
Ci sono anche rumor che parlano di un possibile Nikon 135/1.8 AF-S non DC.
Ma come sia, al momento l'unico vero campione, disponibile in negozio è questo spettacolare Zeiss.
Bello da morire, inossidabile, costruito per durare come una diga di montagna, compatto e tutto sommato non troppo pesante.
Si lascia amare già a prima vista.
Ma poi si monta il suo bel paraluce (non quelle robe di prastica che oramai ci propina Nikon a tutti i livelli, compresi obiettivi più costosi di questo ... !), si innesta sulla fotocamera, si vede che il dialogo è perfetto a cominciare dalla comunicazione dei dati Exif (che recitano per esteso un bel Zeiss APO-SONNAR T* 2/135 mm ZF.2 giusto per non dare adito a dubbi) e dalla gestione del diaframma dalla ghiera della fotocamera.
Subito dopo si apprezza la corsa di 270° della messa a fuoco e quindi la fluidità del movimento.
Poi, l'amore scatta quando si rivede il file, a qualsiasi diaframma sia avvenuto lo scatto, la nitidezza sarà assoluta. La distorsione meno che nulla. Vignettatura trascurabile.
Aberrazione cromatica solo nei punti di riflesso fortissimo e ad alto contrasto.
E per il resto solo pura gioia di fotografare !
A favore :
- nitidezza assoluta già a partire da F2, rivaleggia a tutti gli effetti con il Nikkor 200/2 VR, enormemente più pesante e grosso e tre volte più costoso ...
- aberrazione cromatica e vignettatura molto ben controllate
- nessuna distorsione
- ghiera di messa a fuoco perfetta
- eccellente costruzione, un oggetto in grado di durare per sempre anche se usato in condizioni gravose. Tutta un'altra storia rispetto alla massima espressione Nikon attuale (Nikkor 1 32/1.2 e superteleobiettivi esclusi ...)
- distanza minima di messa a fuoco ridotta rispetto anche ad un 85 mm
- nessun vero reale concorrente sul mercato in questo momento
Contro :
- irriducibilmente manual focus (e Zeiss dichiara che sarà così per sempre)
- pesante (ma compatto)
- si allunga durante la messa a fuoco
- costoso, non per tutte le tasche.
Per me è comunque un must-have ed uno dei migliori oggetti fotografici mai comperati. In nessun momento mi pento di averlo comperato e finchè non ci sarà qualche cosa di analogo ma autofocus resterà a mia disposizione, nonostante abbia dovuto riprendere a scattare con il treppiede per impedirmi di muovermi in asse con l'obiettivo
Consigliato ?
Come sempre no, non lo consiglio a nessuno. Fatene a meno !
Perchè associato alla Nikon D800E potrebbe creare dipendenza :
Ritratto originale :
ritaglio del viso (poi ridotto )
That's all folks ! Torno a farmi le mie foto con questo bel gioiello tedesco ...
Commenti Raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.