parata militare di teste in casa mia (ma ne ho altre tre non inquadrate ...)
Possiedo svariate teste e svariati treppiedi, nonostante io passi per essere uno che ama poco questi attrezzi.
La realtà é che io perlopiù fotografo dove il treppiedi non è indicato, lo è di più il monopiedi.
Oppure con obiettivi e circostanze che non lo richiedono.
Ma in studio, no, quasi sempre uso il treppiedi e la testa più adeguata.
Per questa ragione mi trovo ad avere molte teste diverse, una per ogni compito.
In studio tutto sommato i tempi di messa in opera non sono quasi mai un problema e quindi, fino a poco tempo fa non mi ero posto troppo il problema di avere a che fare con i differenti sistemi di aggancio di obiettivo/corpo macchina alla testa, impiegati da Manfrotto nelle sue teste.
Manfrotto ha differenti standard interni, nessuno dei quali è uno standard di mercato riconosciuto, ad eccezione di quello fantastico per le teste video le cui piastre vengono prodotte da marchi indipendenti.
Non me ne curavo fino a quando qualche tempo fa mi sono deciso a comperare un affare cinese - ben fatto in verità - che ha portato in casa mia lo standard Arca Swiss.
Provata una comodità, raramente poi ci si rinuncia.
L'attacco Arca Swiss permette, semplicemente smollando il morsetto, di inserire con un clack un obiettivo (o una piastra) predisposta.
Senza necessità di sbloccare sicure, girare leve, sganciare piatti, avvitare viti (spesso per le quali è necessario un attrezzo, una chiave, una moneta).
Tanto che ho dotato i miei obiettivi compatibili di attacco Arca Swiss compatibile (il 500/4 Sigma, il 300/4E e il 70-200/2.8E Nikon) e mi sono comprato un paio di piastre separate per la D850, per gli obiettivi che non hanno la staffa incorporata.
Questo ha di fatto tagliato fuori dall'uso le Manfrotto, compresa la mitica 400 a cremagliere, fantastica ma decisamente la più macchinosa cui agganciare un apparecchio.
Finchè non mi è venuta l'idea di vedere se c'era un modo - molto economico - di renderle Arca Swiss compatibili artigianalmente.
Dando una occhiata a quanto proposto da Amazon Prime, ho selezionato alcuni gingilli del costo variabile tra 12 e 28 euro e mi sono messo nella facilissima impresa di fare la conversione.
Ho cominciato con la vecchia Manfrotto 488RC0, acquistata tanti anni fa con il Manfrotto 055PRO in alluminio, e poi dismessa quando ho acquistato la fantastica 057 QR5.
Si tratta di una testa a sfera entry-level, oramai fuori produzione, che in questa versione ha una specie di pagoda sopra lo stelo, enorme e pesante.
sono poi passato alla 057, bellissima testa a sfera da 52mm, affidabilissima e stabilissima, ma anche questa non rapidissima nell'uso
finendo poi con il mettere le mani anche sulla 400, una bestia che sta fissa in studio sul Manfrotto 057, due cosi che insieme pesano una diecina di chili buoni !
per confronto le immagini del mio ultimo acquisto, la Marsace XB3, testa a sfera da 44mm che porta in dote un bel morsetto Arca Swiss rettangolare
e la testina base di Genesis, la BH40, da 40mm, compatta e leggera ma non stabilissima per lavori di precisione (tipo macro o still-life).
Ma anche essa dotata di pratico morsetto Arca Swiss.
ed ecco i tre kit cinesi, comprati per circa 70-80 euro in tutto su Amazon
davanti c'è un piattello Arca Swiss da 85mm con attacco a vite con un occhiello per avvitarlo al corpo o all'obiettivo
questo è uno dei tre kit cinesi
il secondo, con morsetto circolare
qui montato su una Manfrotto 496RC2 cui è stata tolta la piastra in dotazione
e per finire quello lux, da 28 euro, per 90mm di lunghezza, dedicato al Sigma 500/4 o agli eventuali altri obiettivi pesanti che mi passeranno per le mani
Presentati i protagonisti, andiamo alla parte pratica
Manfrotto 488RC0
come ho anticipato, la Manfrotto 488RC0 è una testa entry-level, discreta ma imprecisa, ben costruita che si porta sulle spalle una piastra RC0 di impianto esagerato.
Solo quella pesa 350 grammi, è in alluminio spesso,
con sicure, perne, blocchi a norme militari
un piattello rimobibile esagonale e un basamento con un incavo che si può trasformare al volo in un gamellino per farsi due uova strapazzate !
Con una chiave a brugola ho svitato la vite di blocco, per scoprire che lo stelo della sfera è semplice, senza incastri.
Il fermo avviene già in origine per semplice attrito.
mi sono quindi limitato a montare il morsetto tipo Arca Swiss cinese da 23 euro (compreso il kit dedicato alle Manfrotto più serie che vedremo poi con la prossima testa), utilizzando la stessa vite in dotazione originale
in 20 secondi scarsi ho trasformato un brutto anatroccolo in una "signorina" alla moda
che qui vedete ritratta sul mio Genesis C5 in carbonio
qui con sopra il mio Nikon 300/4E che monta già di suo un aggancio Arca Swiss compatibile (cinese) da 23,52 euro su Amazon.
fatto il primo esperimento mi sono messo a lavorare sulla splendida 057 in magnesio
Manfrotto 057 QR5
E' una testa che costruttivamente lascia poco da desiderare
sfera da 52mm, frizione, blocco della testa e della rotazione. Massiccia ed affidabile che mi ha consentito in questi anni foto sensazionali
la piastra Manfrotto a confronto con il morsetto Arca Swiss compatibile che ho scelto come sostituto
anche il piattello superiore è in magnesio ed è a prova di attacco nucleare.
Pure la piastra rimuovibile è ben costruita.
Il suo unico limite è la non compatibilità con i miei nuovi attacchi e la macchinosità di impiego.
Manfrotto vende un kit di sostituzione "Arca-Style" che la allinea alla 057 QR6, al costo di 116 euro più le spese.
Ma leggendo sui forum internazionali ho visto che non è perfettamente Arca Swiss. E' necessaria una rettifica a mano con una lima che di fatto rende incompatibile la piastra in dotazione.
Spendere l'equivalente di una discreta testa completa per avere una cosa che si deve modificare a mano senza certezza del risultato ?
Mai sia.
E quindi anche qui la via cinese.
Che in questo caso non può prescindere dall'uso del raccordo in dotazione con i kit cinesi di conversione.
il kit è questo e si compone di un raccordo in alluminio, che riporta l'incastro dello stelo Manfrotto a quello del morsetto
il pezzo è solido ma per evitare problemi di montaggio, le alette lasciano un pò di gioco nell'incavo della testa
Smontare la piastra originale non è stata una cosa banale. E solo mettendo nella morsa la chiave e svitando ... la testa, sono riuscito ad avere ragione della forza con cui la vite teneva il piattello.
Ma alla fine ci sono riuscito ed ho potuto montare il raccordo e il nuovo morsetto
ottenendo questo splendido apparecchio
che qui ho montato per praticità ancora sul Genesis C5 (ma la sua collocazione standard è il ben più robusto Manfrotto 055PRO in alluminio)
ancora una volta il 300/4E per prova.
Questo morsetto è molto lungo, adatto a collarini più importanti come quello che ho montato in dotazione al mio nuovo Sigma 50/4 Sports
Manfrotto 400
Non pago ho provato anche a fare qualche cosa per la mia bella 400.
Si tratta di una testa a cremagliere a tre movimenti, guidata da manovelle dedicate.
Anche il treppiedi - lo 057 vecchio modello - ha la colonna a cremagliera con manovella.
L'unico limite di questa testa è il sistema di aggancio degli apparecchi che avviene per il tramite di tre possibili cilindri in alluminio che si bloccano alla testa con un sistema di sgancio degno del LEM ma altrettanto poco pratico e fonte di innumerevoli (mie) esclamazioni blasfeme nella pratica in studio.
ecco la mia testa liberata da uno di questi cilindri
per smontare e montare il cilindro (su cui si deve avvitare l'apparecchio fotografico o l'obiettivo per il tramite di un bullone a testa esagonale) si deve prima sbloccare una sicura, poi smuovere una leva che sulle prime fa una gran resistenza. Poi inserire il cilindro nell'incavo della testa. Il cilindro alla base ha una svasatura e non sempre si riesce ad inserire al primo tentativo.
Il verso è uno e non sai mai quale è ... Insomma è un gran mal di testa.
Approfittando del fatto che i cilindri hanno già tre filettature, oltre a quella centrale, ed utilizzando una delle viti dei kit, e una madrevite di conversione 3/8-1/4 ho montato il morsetto circolare al cilindro, ottenendo una presa sicura.
per non far sporgere il bullone centrale (quello della 400, che è a passo inglese !) ho inserito anche una rondella bella spessa
vista inferiore del cilindro con il morsetto montato
vista laterlae
montato sulla testa
tutto sommato fa la sua figura.
In questo caso ho provato montare sopra un Sigma 150/2.8 OS Macro alla cui staffa standard Sigma TS-21 ho montato una piastra Arca Swiss.
Se l'obiettivo fosse mio ... cercherei subitissimamente una staffa Arca Swiss compatibile di suo per evitare ulteriori montaggi e smontaggi.
presa stabilissima.
A questo punto, più per soddisfazione personale che per effettiva necessità ho fatto giusto due scatti di prova alle mie modelle Charlize e Jessica.
In conclusione, mi sono divertito, ho speso poco e ho allineato materiale che uso di frequente ad uno standard molto più pratico e comodo di quello di origine.
Credo che le modalità operative siano alla portata di tutti e sono anche convinto che ci siano più di un metodo. Sul mercato ci sono centinaia di soluzioni a disposizione di tutti con spese molto modeste che consentono con poco di avere un buon risultato.
Se qualcuno di voi ha in casa una di queste teste e vuole aggiornarla, io caldeggio vivamente l'operazione.
Buon divertimento !
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