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  1. A grande richiesta, perché vediamo che queste guide sono gli articoli più letti su Nikonland. Magari possiamo approfondire gli aspetti più interessanti di ognuna fotocamera ma poi a distanza di poco vediamo che il numero di letture delle guide di acquisto o quelle di previsioni di prossime uscite surclassano largamente i nostri articoli originali, quelli dove magari andiamo oltre e più in profondità di quanto si dice su Youtube e in generale sul web. Poco male, sembra che sia così che va il mondo. E perché lo show debba continuare si deve dare al pubblico ciò che vuole il pubblico. Aprendo il sito Nikon.it (o un qualsiasi altro sito Nikon del mondo) si viene introdotti nel mondo dei loro prodotti. Per le fotocamere Nikon Z questa è la pagina di presentazione principale. C'è l'ultima arrivata, la Z6 III. C'è la bella Zf. C'è la Z8. Ci sono le altre due piccole e versatili Zfc e Z30. E infine c'è l'ammiraglia Z9. Potremmo anche finirla qui e dirvi scegliete in base al portafogli, a come volete apparire, a come siete abituati voi. Ma noi siamo Nikonland, un sito seriamente appassionato di Nikon. E quindi cercheremo ancora una volta di andare oltre la superficie delle cose. Ma senza psicanalizzare il fotografo. Quello è un campo che non ci appassiona. *** Naturalmente consigliamo di approfondire attingendo dalle letture di Nikonland. Abbiamo, nel momento in cui scriviamo, più di 100 articoli dedicati alle Nikon Z, a tutte, anche le più vecchie e meno prestati (-> QUI <-). Ma cominciamo subito senza altri indugi. Consigliamo la Nikon Z9 solo a chi faccia della fotografia la più grande delle passioni. La Nikon Z9 è la Z senza compromessi, pensata per non fermarsi mai, anche dopo milioni e milioni di scatti. Ciò glielo consentono : il corpo con la miglior ergonomia finora concepito da Nikon l'eccezionale - anche se molto costosa - batteria EN-EL18d l'assenza di parti meccaniche come, per esempio, l'otturatore meccanico. non cercheremmo la migliore qualità di immagine possibile in casa Nikon, né la migliore resa possibile agli alti ISO. Ma il complesso equilibrato di prestazioni, in fotografia e in video, impresso da Nikon in questa macchina polivalente. Il costo è elevato ma siamo in una fase di mercato in cui saranno sempre possibili sconti interessanti, spesso più convenienti del poco usato disponibile in giro. Se ci sono due limiti in questa macchina, sono stati avvertiti dagli appassionati di sport e di eventi. Pensiamo che la prossima Nikon Z9, che non sappiamo se avvicenderà questa o le si affiancherà, andrà in una direzione diversa. Avrà meno pixel, avrà un sensore più veloce, avrà una migliore tenuta alle luci oscillanti. I punti deboli avvertiti da chi arriva da D5 e D6, modelli a cui la Z9 non è esattamente sovrapponibile. La Z9 nella realtà ci ricorda più la D4, una via di mezzo tra D3 e D5. Valida per tutto e non specializzata. Con questo riteniamo che la Z9 attuale potrà tenere il campo praticamente per sempre, almeno finché sarà riparabile (2030 e oltre ?) Nikon Z9 : 1.000.000 di scatti dopo Consigliamo la Nikon Z8 ai grandi appassionati della fotografia che cerchino le prestazioni della Z9 in un corpo più compatto. La Z8 raggiunge pensiamo almeno il 95% delle capacità della Z9 in un corpo in stile F100-D850, eventualmente "zavorrabile" con un battery-grip che ne aumenta l'autonomia e la presa in verticale. Le differenze rispetto alla Z9 sono per lo più legate alla diversa batteria e alla diversa capacità di dissipazione del calore. Il resto è solo una scelta del marketing attuata via software. La Nikon Z8 si adatta a tutto, dal paesaggio alla foto di studio, dal wildlife allo sport, dalla foto disimpegnata a quella artistica e concettuale. Come la Z9 è candidata a durare a lungo, anche tutta una vita, se in caso di riparazione ci saranno i ricambi la pensiamo in attività anche nel prossimo decennio. Se abbiamo ravvisato dei punti deboli nella Z8 (che condivide tutto con la Z9, salvo il corpo, la batteria e il vano memorie : la Z9 ha due CFExpress, la Z8 una CFExpress e una SD) sono questi : la batteria EN-EL15c è un modello evoluto, standard, utilizzabile su tutte le Nikon di fascia media. Ma ci sembra che oramai non sia più all'altezza delle necessità di queste fotocamere moderne. Se ne rende necessaria una evoluzione con capacità maggiore, restando nei due elementi attuali. Di suo ha, oltre all'ubiquità, un costo unitario accettabile e non faraonico come quella della Z9 la capacità di dissipazione del calore in certe situazioni non è al livello di quella della Z9 e spesso si incorre in avvisi di overheating sia solo cautelari che più seri, in dipendenza della temperatura esterna. Chi necessita di prestazioni al di sopra di ogni compromesso, è meglio che si indirizzi verso la Z9 a livello generale, ha gli stessi limiti individuati più sopra nella Z9 ma comunque più accettabili per la sua destinazione più generalista e più frequente nel fotoamatore con esigenze meno estreme del professionista della Dakar o del campionato mondiale di hockey è una fotocamera recente e ancora in fase di consolidamento. Non ci aspettiamo un modello aggiornato per almeno 3/5 anni. Nikon Z8 : prova d'uso Consigliamo la Nikon Z6 III al fotografo tipo D750 che cerca prestazioni in un corpo compatto e meno costoso di Z8 e Z9 Con la premessa che comunque con la Z6 III si accetteranno compromessi rispetto all'acquisto di Z9 e Z8, il budget disponibile è comunque una componente sempre presente nelle scelte di acquisto. La brillante soluzione del sensore simile a quello delle Z6 I/II con l'aggiunta di memoria incollata sul secondo strato (il famoso parzialmente stacked) ha permesso a Nikon di avere un sensore molto più veloce di quello delle generazioni precedenti. Che anche se non così veloce come quello di Z8 e Z9, consente comunque ottime prestazioni per lo più in otturatore elettronico, con il vantaggio di evitare gli inconvenienti di quello meccanico (rumore sonoro, inaccettabile in alcuni contesti, usura, shock allo scatto etc.). L'autofocus è veramente vicino a quello di Z8 e Z9, il file è più compatto, le immagini hanno una componente rumore inferiore a quella di Z8 e Z9, non sono necessarie schede di memoria di fascia alta. La macchina presenta un video di qualità eccezionale e allo stato dell'arte sul mercato. Anzi, nel momento in cui scriviamo, la Z6 III non ha rivali con le stesse caratteristiche e a questo prezzo sul mercato (ma ci si deve "accontentare" del formato 6K al posto del 8K consentito solo da Z8 e Z9). Anche in termini di consumo elettrico ed emissione di calore, la macchina sembra più perfezionata della Nikon Z8, pur essendo più leggera e più compatta, a parità di batteria. In più porta caratteristiche innovative che per il momento non ci sono su Z8 e Z9 (o Zf), come il trasferimento sul cloud delle immagini scattate e il picture control flessibile. Se abbiamo riscontrato dei limiti in questa macchina sono marginali e probabilmente al di là delle necessità del potenziale acquirente : in otturatore elettronico il flash sincronizza solo fino ad 1/60''. Per lo più sufficiente ma non allineato con Z8 e Z9 che invece sincronizzano fino ad 1/250'' (ma basta passare in meccanico e il problema non si pone più) il sensore è veloce ma non estremamente veloce. Quindi anche se ridotti, si vedranno fenomeni di artefatti indotti dal rolling-shutter, sia in fotografia che in video il corpo è piccolo, non adatto a tutte le mani e spesso sarà richiesto il battery-grip, vanificando la compattezza. Ma per fortuna in catalogo ci sono anche Z8 e Z9, più comode ed ergonomiche. Altri marchi non offrono questa scelta, perché hanno corpi tutti compatti e con ergonomia insufficientemente diversificata la qualità di immagine "assoluta" non è migliore di quella delle altre fotocamere Nikon con un sensore da 24 megapixel, anzi, è forse un filino peggiore (anche se con differenze inavvertibili nel mondo reale), facilmente a causa del maggior calore generato dal sensore semi-stacked Nikon Z6 III : unboxing e prime impressioni Consigliamo la Nikon Zf al fotografo che vuole possedere la Nikon più bella che ci sia, senza rinunciare ad avere prestazioni moderne Consideriamo la Zf tra le più belle Nikon di sempre. Per intenderci più vicina a F ed F2 che ad F3. E' bella, è ben costruita, è impostata all'antica con ghiere e comandi fisici. Condivide il sensore con Z6-Z6 II-D780 ma su una scheda madre che ospita il processore di Z9, Z8 e Z6 III. Per questo ha prestazioni che, seppur non raggiungono quelle delle Nikon che la precedono in questa lista di consigli, specie in termini di autofocus e di raffica, sono pur sempre di livello elevato. Ovviamente non la pensiamo come macchina adatta all'azione, alla fotografia intensiva, a dove sia necessario averla in mano per tutto il giorno. In fondo é un oggetto fashion che però racchiude qualità moderne e se fa pensare alla pellicola, nella realtà in questi termini è una macchina aggiornatissima. La lista dei punti di forza e di quelli di debolezza è già stata da noi esplicitata e dettagliata nell'occasione dei nostri test. In questa sede ci permettiamo di ribadire che non dovrebbe essere paragonata alle altre Nikon. E se si cercano più che altro prestazioni, è la macchina sbagliata per noi. Questa è una cabriolet per il week-end estivo all'aria aperta, come una Mazda MX-5, non è un SUV allroad, 6 cilindri senza compromessi. Nikon Zf : io sono leggenda ! E le altre Nikon ? Sinceramente ci potremmo anche fermare qui. Ma non senza indicare le due Nikon in catalogo da pensare come secondo corpo economico. Pensiamo che la Nikon Zfc, che ha avuto i suoi 15 minuti di celebrità nel 2021, sia ancora una alternativa valida per chi la vuole diversa, la vuole Nikon, ma non arriva a pensare alla spesa necessaria per la Zf per un oggetto che sarà solo da sfoggiare. Intendiamoci, ha ottime caratteristiche di fotografia (statica) e non ha nulla da invidiare ad altre fotocamere meno "carine". Ma è piccola, scomoda, un pò cheapy, ha una batteria ridicola e un autofocus imbarazzante per qualsiasi cosa che si muova. Ricordiamoci che mentre le precedenti Nikon sono tutte in formato 36x24mm, quelle di cui parliamo adesso sono invece in 24x16m e quindi ritaglieranno l'immagine di 1.5 volte rispetto al reale. Pensiamo invece che la Nikon Z30 sia la candidata ideale a rappresentare il non plus ultra delle fotocamere sbarazzine per impiego ibrido foto+video, come macchina per la spiaggia, per la vacanza, per i video creator e come corpo "a perdere" in talune circostanze. Ma andrà evitata da chi considera eretico inquadrare la scena a braccia tese guardando nel display posteriore e a cui non interessa nulla del video ... ... per il resto qualità di immagine e disponibilità di obiettivi sono del tutto pari a quelli della Zfc che in fondo è la stessa fotocamera ma con un aspetto vintage e il mirino elettronico nel falso-pentaprisma. Nikon Z30 : l' inaspettata ... Nikon Z fc : anteprima Basta così ? Si, è un pò tranchant, ma con il dovuto rispetto per chi le trova adeguate ai propri usi, consideriamo obsolete tutte le altre Nikon Z, sia che restino a listino sia che siano state avvicendate. Hanno caratteristiche superate, specialmente sul piano dell'autofocus, cosa che ci fa suggerire di puntare al primo lotto di questa pagina. Ovvero, Z8 al posto di Z7 e Z6 III al posto di Z6 I, II e Z5. Intendiamoci, se uno fotografa solo paesaggi o fa still-life, la qualità di immagine sarà la stessa. Anzi, la Z7 a 64 ISO e con l'obiettivo in grado di esplicitarne la densità di informazione, è la Z che offre la migliore qualità di immagine (ma estremizzando, la D850 è ancora un filino-filino meglio ...). Ma viste con Z9, Z8 e Z6 III in mente, sembrano fotocamere del secolo scorso. Ci perdoneranno i loro proprietari a cui va il nostro incoraggiamento a continuare ad usarle se si trovano bene. Per la Nikon Z50, che oramai si avvicina ai 5 anni, anticipiamo che - secondo noi - il suo avvicendamento è prossimo. E noi ci azzardiamo a pensare che la Z50 II sarà per la Z50, quello che la Z6 III è per la Z6 I/Z6 II In quanto alla Z6 II, sbarazziamoci di falsi idoli e miti campati in aria. Non offre nulla di più della Z6 I salvo il battery-grip con i comandi verticali, due schede di memoria e il video 4K60p. That's all folks. Enjoy your Nikon !
  2. Non mi appassionano per niente questi confronti di cui purtroppo è invece pieno il web. Per questo mi viene da esclamare : che pall* ! Pensando che susciti la stessa noia negli altri. Ma poi vedo che le visualizzazioni degli altri articoli di questo genere su Nikonland raggiungono sempre vette elevatissime e mi domando se non sia il caso di insistere. Per questo, eccoci qua. Premesso che la mia esperienza con la nuova Nikon Z6 III è breve e breve resterà, perché non è un prodotto per me come non lo sarà la nuova Fiat Grande Panda, credo che la nuova Nikon debba essere confrontata esclusivamente con Zf, Z8 e Z9. La precedente generazione è troppo distante per prestazioni e capacità. Anzi, posso certificare a chi me lo chiede, che la Z6 III è molto più vicina alla Z8 di quanto non lo sia con la precedente Z6 II. Detto questo, torniamo quindi al confronto tra Z8 e Z6 III. Perché visto che la Z8 è scontata di 600 euro mentre prima di vedere la Z6 III scontata passeranno un paio di stagioni di calendario, qualcuno potrebbe chiedersi se, pur potendo comprare la Z6 III a quel punto non sia il caso di fare uno sforzo in più e puntare più in alto. Pensiero stupendo e altrettanto lecito cui cercheremo di dare una chiave di lettura - giammai una risposta asseverante - in questo articolo ! *** Le due macchine differiscono per collocamento. La Z8 discende dalla nobile schiatta che parte direttamente dalla Nikon F del 1959 e poi arriva fino alla F100 a pellicola. Riprende dalla D700 e passando per la D800 arriva sino alla D850. Quindi l'erede della prima reflex professionale Nikon (quando Nikon faceva fotocamere esclusivamente per i professionisti) e fino alla separazione delle carriere con l'introduzione della prima ammiraglia "monolitica", la oramai mitica Nikon F5, è stata il topo dei top. Dalla F5 è stata derivata invece la linea che in digitale è partita dalla D1 per arrivare alla D6. E prosegue oggi con la Z9 in mirrorless e continuerà così nelle prossime iterazioni. Lo si vede dalla impostazione dei comandi, dal dimensionamento, dalle peculiarità del corpo, più grosso, importante, comodo, ergonomico e più dotato di comandi diretti. La Z6 invece è di discendenza più recente, è un prodotto più prosumer (fusione orribile che deriva dai termini professionale e consumer : quindi una via di mezzo tra i due mondi) ed è l'erede della Nikon D750 che ancora oggi gode di grande favore presso i nikonisti. Anzi, probabilmente la Z6 III nasce proprio con l'intento di convincere gli irriducibili utilizzatori di reflex che residuano la fuori a considerare il passaggio alla mirrorless. Nelle foto di confronto che pubblico qui sopra vediamo le differenti impostazioni, sia dei corpi che dei corpi con il battery-grip, opzionale per entrambe le due Z8 e Z6 III che garantiscono espansione di funzionalità pari tra le due differenti macchine. Tanto che la Z8 con il suo MB-N12 diventa addirittura più grossa della pur importante Nikon Z9 raffigurata nell'ultima foto. Ma si vede chiaramente come la Z8 derivi dalla Z9, mentre la Z6 III ha una configurazione, comandi, disposizione dei controlli, simile ma funzionalmente diversa. Prima fra tutti la torretta di sinistra che per la Z8 vede una razionale presenza di pulsanti di regolazione, mentre la Z6 ha la tradizionale rotella PASMUx+ che prevede persino la posizione Auto in cui la fotocamera fotografa per conto del fotografo ignaro delle scelte della fotocamera (per le Nikon con il flash in questa posizione Auto, il flash si attiva automaticamente anche se tu non vuoi !). La Z8 ha l'oculare tondo tipico delle professionali, la Z6 ha l'oculare quadrato, tipico delle consumer. Più in generale la Z8 si capisce da lontano, anche per un profano, che è una fotocamera "importante". La Z6 la da un pò più a bere ... Nella realtà le due fotocamere si differenziano nell'interno per scelte progettuali concrete ma alla prova dei fatti, funzionalmente non così distanti. Il processore è lo stesso. La batteria è la stessa. Il comparto delle memorie è lo stesso (CFEx + SD). Cambiano i due sensori. Ma attenzione ... La tecnologia di fondo è simile e le differenze sono più sottili di quanto non si penserebbe. Si, uno è da 45.7 megapixel e la più grande massa di pixel consente più aree di messa a fuoco, mentre l'altro è un 24 megapixel. Ma lo strato fotosensibile è più o meno equivalente, fatta salva la densità di informazioni e la taratura della sensibilità di base (anzi, delle due sensibilità di base e dell'intervento del filtraggio alle alte sensibilità). Mentre che il sensore della Z8 sia integralmente stacked (cioé che abbia una quantità di memoria tampone integrata che copre l'intero sensore a servizio della lettura dei dati veloce) mentre che quello della Z6 III lo sia solo parzialmente, influenza la velocità complessiva del sistema. Ma ponendo la Z6 III comunque in un'area in cui le prestazioni sono già radicalmente al di sopra della massa. Essendo l'unica fotocamera della sua categoria con un sensore così veloce. Abbastanza veloce da permettersi peculiarità impensabili per le altre fotocamere. Con l'eccezione solo di Z8 e Z9. Dalle nostre deduzioni il tempo di lettura del sensore di Z8 e Z9 e poco superiore ai 3 ms. Ovvero ci vogliono poco più di 3.7 millisecondi perché ogni riga del sensore sia catturata. Questo ha permesso di omettere l'otturatore meccanico dalle macchine perché tale velocità equivale ad un tempo sincro-flash di circa 1/270'', sufficiente ad operare senza insorgenza di bande. Quello della Z6 III sta sui 9.2 millisecondi, cui corrisponde un sincro-flash di circa 1/100''. Molto più veloce di quello, ad esempio della Zf/Z6/Z6 II (circa 33ms) e molto, molto più veloce di quello della Z7 (circa 65 ms) e capace di essere in larga parte esente da problemi quando impiegato in modalità otturatore elettronico. Ma non abbastanza veloce da poter lavorare senza otturatore meccanico con il flash. La presenza dell'otturatore meccanico assicura poi che in determinate circostanze, si possano evitare i fenomeni di banding per effetto di luci a frequenza variabile che invece con Z8 e Z9 obbligano ad impostare frequenze di scatto valutate "ad occhio". Z8 e Z9 hanno un sensore tanto veloce da permettere di avere un flusso separato tra la visione a mirino e quella elaborata verso le memorie. Questo elimina del tutto gli oscuramenti del mirino. Per la Z6 III non è possibile un simile processo (unico per il momento) ma comunque la visione è di grande livello, coadiuvata da un pannello LCD a risoluzione, contrasto e luminosità di qualità dichiarata superiore a quello dei modelli Z8-Z9. Con la Z6 III, così come con Z8 e Z9, nelle raffiche estese abbiamo una visione completamente in tempo reale della scena inquadrata, indispensabile per la foto d'azione. Con tutte le altre Nikon Z invece la visione in tempo reale si ferma nella raffica lenta a 5 scatti al secondo. Oltre, le fotocamere non hanno una velocità sufficiente e quindi presentano a mirino le foto già scattate, come in un effetto moviola che si somma all'oscuramento tra gli scatti con una sensazione di smarrimento che a me ha impedito di fotografare uccelli in volo o motociclisti su sterrato con Z6 e specialmente Z7. La Z7 ha un sensore così lento, che in raffica estesa, con qualsiasi tempo di scatto, le auto in movimento vengono deformate in stile futurista inizio '900 ... *** Spero che la disamina tra le caratteristiche peculiari non vi abbia annoiato troppo. Concludo sintetizzando. La Z6 III al di là delle peculiarità tecniche è prestazionalmente parlando (sia in fotografia che in video) molto più vicina a Z8 e Z9 di quanto il corpo non farebbe pensare. Ed ha il vantaggio di costare una cifra che al netto degli sconti sugli altri modelli, consente con la stessa spesa, di comprare anche un 24-120/4 S, obiettivo che ci sentiamo di caldeggiare sempre come compagno di Z6 III e Z8. Ci sono tante funzionalità software e firmware che differenziano i tre modelli, vuoi per esigenze di marketing vuoi per diverse tempistiche tra i team di sviluppo dedicato (la Z9, per esempio non ha né le facilitazioni sui ritratti, né il pixel shift, che invece hanno sia Z8 che Z6 III). La Z6 III introduce, prima tra le Nikon Z, l'accesso al cloud per depositare in tempo reale i propri scatti sia per prelevare controlli colore aggiuntivi. Ed inserisce nel flusso di lavoro del fotografo anche una nuova categoria di Picture Control in cui è possibile manipolare anche il colore, non solo la curva di contrasto o la saturazione. Che questo possa essere esteso anche a Z8 e Z9 è potenzialmente possibile. Si tratta di software che può essere configurato in modo equivalente su una piattaforma che condivide lo stesso SoC Expeed 7 (in una versione a più basso consumo, ipotizzo io, nella Z6 III). Ma al momento sono disponibili solo sulla Z6 III. Quindi quale è meglio tra Z8 e Z6 III e per quale fotografo ? Rispondo prima alla seconda domanda, perchè la prima domanda secondo me non ha una risposta sensata univoca. Personalmente io sceglierei la Z8 ogni giorno dell'anno sulla Z6 III, non per la differenza di prestazioni ma perchè la Z8 ha una disposizione di comandi da professionale - ed io ho sempre avuto Nikon professionali come prima macchina - e perché io scatto tanto, tantissimo (troppo) con le Nikon Z e l'assenza dell'otturatore mi tranquillizza per l'assenza di usura di parti meccaniche, assicurandomi almeno un decennio con milioni di scatti all'attivo (la mia Z9 ha 1250000 di scatti, la mia Z8, nonostante i test con tante altre macchine, supererà il mezzo milione nel 2024). Quindi credo che un fotografo che ha come tipo di Nikon la D700-D800-D850, sceglierà preferibilmente la Z8 Il fotografo tipo D750, che non scatta tanto come me e non ha una specializzazione definita ma fotografa di tutto, preferirà, io credo la Z6 III. Perché è più leggera, compatta, economica e volendo si può comunque attrezzare con il battery-grip. La Z8 con il battery-grip fa schifo e le fa preferire la Z9. Anche questo lo dirò finché Nikon non farà per la prossima Z8 un battery-grip degno di quello della Nikon D850, che era praticamente perfetto e poteva contenere anche la batteria della D5-Z9. Le prerogative tecniche delle due fotocamere nel mondo reale non sono tali da connotarne una netta separazione prestazionale. Non quanto la Z8 svetta rispetto a Z6 e Z7, per esempio. Per il resto, l'aspetto su cui soffermarsi è il display completamente articolato della Z6 III, per alcuni un valore, per altri un fastidio. E l'assenza o meno dell'otturatore meccanico, per disimpegnarsi in situazioni ben particolari e specifiche che per alcuni (ad esempio per me) capitano molto raramente. io vorrei tanto che nella Z8 II Nikon introduca il display completamente articolato. Sembrerà più fragile ma è di una comodità unica che mi permette con Zf e Zfc di fare qualsiasi cosa senza fare equilibrismi o sforzi inutili: Ma posso comprendere che ad altri faccia schifo. *** Quale è meglio tra Z8 e Z6 III ? Alla fin fine, come ho già avuto modo di dire, le due macchine sono più vicine di quanto si vorrebbe ammettere. Entrambe sono vere Nikon capaci di assecondare il fotografo al meglio. Prestazionalmente la Z8 è di un gradino superiore. Non è estrema come la Z9 (che a me trasmette molta più confidenza, al di là dell'inarrivabile migliore ergonomia, pur a parità di dotazione tecnica) ma le si avvicina. La Z6 III non può essere tanto estrema per costituzione e per contratto. Ma anche un professionista con due Z6 III non deve sentirsi affatto sminuito. E una Z6 III può costituire un sensazionale secondo corpo per una Z8. Leggo un sacco di balle sui sensori. A me questi sensori da 24 megapixel piacciono un sacco. Anche più del più ricco della Z9 e certo più di quello di D850 e Z7. Lavoro praticamente sempre a 800 ISO con queste camere (rispetto ai 500 di Z8 e Z9) e se devo andare fino a 6400 ISO non mi sento in difficoltà mentre so che con la Z8/Z9 dovrò poi smanettare con LR per riallineare i valori. La vicinanza dei 24 megapixel al formato 4K, secondo i miei occhi, offre un flusso video più naturale. Lo era già nella Z6 che però doveva croppare limitando l'ottica in formato DX. Tanto che spero che la futura Z9 Quadrifoglio o Veloce GTI pensata per correre sempre a 300 Km/h non abbia più di 24 megapixel e un sensore tanto veloce da non capire se stai scattando o no e rendendotene conto solo perché si è riempita la scheda di memoria. E voi ? Che ne pensate dei miei sproloqui mattutini ? Esprimetevi liberamente, c'è libertà di opinione se uno scrive commenti utili agli altri. Non vi contraddirò anche se pensate tutto l'opposto di quanto penso io.
  3. Si farà questa domanda il potenziale acquirente della Nikon Z6 III ? Secondo noi no. Nel senso che chi è alla ricerca di una Nikon molto performante, dovrebbe essere più in imbarazzo se scegliere la Z6 III oppure la Z8. Se invece vuole una bella Nikon a prescindere dalle capacità tecniche effettive, allora la Nikon Zf vincerà su ogni cosa che non sia una Nikon F2 Titan con prisma semplice la Nikon Zf è una operazione di marketing per nostalgici e per chi vuole apparire diverso. E' un sogno di fotocamera che riporta ai tempi andati mantenendo un cuore molto aggiornato. Ma nell'uso, prima ancora che nel tabellino delle caratteristiche tecniche, non ci sono paragoni. E non stiamo parlando di prezzo, il prezzo alla fine non è così tanto differente. Anzi, diciamo che in questo caso specifico, chi non ha bisogno delle novità della Z6 III ma é attratto dalla bella Nikon Zf, sarà anche contento di pagarla di meno. Ma - sebbene all'avanguardia - la Zf è scomoda da usare, necessita del grip SmallRig opzionale. Ti costringe a mettere la scheda di memoria nel vano batteria come nelle compatte. E' più lenta e questo si vede in tutto quanto. La Z6 III è veloce, quasi indistinguibile nell'uso rispetto ad una Z8, va veloce come il vento. La qualità di immagine è alla pari, forse un filo meglio nella Zf (ma non ci metteremmo gli arti sul fuoco), la risoluzione è la stessa. Le modalità di autofocus sono le stesse (ma molto più reattive e precise nella Z6 III). Hanno entrambe l'otturatore meccanico, necessario per sincronizzare il lampo dei flash. Ma mentre per la Zf è indispensabile per scongiurare gli effetti del rolling-shutter, con la Z6 III per lo più questi non si notano anche in elettronico. I vantaggi di un sensore veloce ... Ma i file pesano uguale. E se a uno non interessa nulla né del 6K né del 4K senza crop, già la Zf fa ottimi video che vi invitiamo ad esplorare. qui la Zf sembra più massiccia per l'effetto del grip opzionale che permette una presa decente. La Z6 III invece può essere migliorata sia con una basetta ad L che con il più utile battery-grip opzionale Nikon MB-N14 che migliora la presa e (quasi) raddoppia l'autonomia. la Zf ha finiture di maggior pregio e materiali all'apparenza migliori. Ha anche in opzione la possibilità di avere le pelli colorati in una vasta gamma di tonalità fashion. La Z6 III esiste solo nel serioso nero All Black. L'oculare della Zf è tondo, segno distintivo delle Nikon di classe. Quello della Z6 III è rettangolare come quello della classe media. Ma il mirino elettronico della Z6 III è di categoria superiore a quello della Zf. Insomma, noi crediamo di aver risposto al quesito. Nel senso che non ci dovrebbe essere il caso in cui un potenziale acquirente possa avere dubbi su due fotocamere che sono differenti quanto una old-timer e una moderna berlina, per assonanza con il campo automobilistico. Uno eviterebbe di acquistare una Jaguar E perché non ha quattro posti o non ha il condizionatore quadrizona e i fari matrix ? E uno eviterebbe di comperare una Golfi GTI perché, in fondo, sembra uguale alla Golf plebea o alla Polo o non ha il fascino eterno di una Jaguar E ? Naturalmente qui ognuno avrà la sua opinione al riguardo. Siamo aperti ad un confronto utile per chiarire qualche dubbio residuo a chi ancora non ha fatto la sua scelta !
  4. L'ultima guida all'acquisto di Nikonland risale al 2019 ed era incentrata su reflex ed obiettivi per reflex e solo una presenza marginale di materiale Z. Dopo si è aperta la nuova fase delle mirrorless che ancora si sta sviluppando. Riteniamo però che sia già sufficiente per scrivere una nuova guida che contempli, in questo articolo, una scelta ragionata dei corpi macchina, sono già 11 quelli sul mercato. Per poi dedicarci ad un approfondimento sugli obiettivi. Su Nikonland abbiamo avuto la fortuna di avere a disposizione (quasi) tutto ciò che Nikon ha presentato nel mondo Z. Vi invitiamo a leggere gli articoli e i test approfonditi (sono un centinaio) in questa sezione dell'area editoriale. *** Nikon Z, la scelta del corpo macchina. Potremmo anche sbrigarci in un attimo, indicando la Nikon Z8 come la macchina ideale per tutti. Ma non saremmo giusti, perché sebbene fantastica, la Z8 non è indispensabile a tutti. Dipende dalle esigenze effettive. Possiamo però fare un appunto introduttivo in linea generale. Possiamo considerare già obsolete le Nikon Z che non prevedono la porta USB-C come via di comunicazione e di ricarica della batteria. Insieme a quelle che non hanno il processore Expeed 7 (praticamente tutte, tranne Nikon Z9, Z8 e Zf). Ciò però non significa che chi possiede una di queste fotocamere e la usi con profitto debba smettere di usarla né che, a condizioni particolari di acquisto, un fotografo debba trascurare una buona opportunità. Purché sappia cosa sta acquistando in base a ciò che gli serve. Ultima osservazione di carattere generale. Se è vero che il corpo macchina è importante, è ancora più importante metabolizzare il concetto che Nikon Z significa principalmente quel nuovo bocchettone (il più ampio e quello col tiraggio più corto del mercato) su cui Nikon sta progettando i nuovi obiettivi. I veri protagonisti della nuova generazione, per cui le fotocamere rappresentano lo sfogo effettivo. Solo la combinazione Nikon Z + Nikkor Z consente la piena esplicitazione delle qualità offerte dalle nostre mirrorless. Piuttosto che usare una combinazione ibrida, tutto sommato una scelta di natura per lo più economica pensata "al risparmio", tanto vale restare con una splendida reflex come può essere la D850 o come è la D780, per tacere di D5 e D6. E stiamo nominando alcune tra le migliori reflex della storia. A cui purtroppo Nikon non sempre o solo limitatamente ha dato obiettivi degni di loro. Oggi siamo al contrario, con alcuni corpi macchina un pò claudicanti che trovano però supporto da obiettivi che, confrontati con i pari classe da reflex, risultano sempre vincenti e spesso superiori anche a quelli da reflex di categoria superiore. Quindi, si, il corpo macchina è importante ma le ottiche lo sono sempre di più. Infine, il progresso non si ferma. E lo sviluppo è continuo. Per il biennio 2024-2025 ci aspettiamo il lancio di nuove Nikon Z e l'uscita di nuove versione di firmware. In particolare : Nikon Z6 III, nuovo sensore, nuovo processore, prestazioni allo stato dell'arte del suo segmento Nikon Z50 II/Z70, nuovo sensore, nuovo processore, forse stabilizzatore integrato Nikon Z7 III, nuovo sensore, nuovo processore, nuove funzionalità Nikon Z9 II, nuovo processore, sensore aggiornato, prestazioni assolute insieme alle versioni di firmware 2.0 per la Z8 e 5.0 per la Z9 che aggiungano nuove funzionalità alle due macchine di punta. Bene, finita l'introduzione, andiamo al dettaglio. *** a sinistra la Nikon Z8, lanciata nel maggio del 2023, a destra la Nikon Z9, lanciata nell'ottobre 2021 Consideriamo Z9 e Z8 le eredi dirette delle premiate coppie Nikon F5 e Nikon F100 dell'era analogica o Nikon D3 e Nikon D700 dell'era digitale. Offrono il massimo delle performance odierne per Nikon che ha dimostrato di saperle tenere aggiornate anche a livello di sviluppo firmware. Le due macchine condividono buona parte dell'elettronica ed hanno prestazioni quasi coincidenti. Hanno lo stesso sensore, tanto veloce da essere per lo più in grado di azzerare gli effetti del rolling-shutter. Sono le uniche prive di otturatore meccanico, potendo sincronizzare il flash anche senza. Non avendo parti meccaniche, non subiscono usura all'otturatore né necessitano di una sua registrazione periodica. Al di là del differente prezzo, la Z9 va considerata nell'uso di obiettivi grossi ed impegnativi e in ambiti dove conta poter esprimere sempre il massimo del potenziale. La Z8 invece è più abbordabile, per prezzo, peso e volume, potendo funzionare tranquillamente anche senza battery-grip con un fattore di forma non così più impegnativo delle macchine di fascia inferiore. La Z8 paga alla Z9 una minore autonomia, un corpo meno capace di dissipare il calore generato da processore e sensore oltre a qualche dettaglio più o meno importante. L'ergonomia della Z9 è imbattibile. La Z8 è più discreta. La Z9 al momento ha nuove funzionalità aggiunte via firmware (scatto automatico, riconoscimento uccelli) che però ci è stato promesso verranno estese anche alla Z8 ad inizio 2024 (mentre alla Z9 verranno estese funzionalità della Z8 e della Zf che per ora non sono previste nella Z9). Abbiamo un articolo che le confronta dettagliatamente : Nikon Z8 o Nikon Z9 : quale scegliere ? Ma entrambe le macchine andrebbero scelte consapevolmente per lo più da fotografi che richiedano prestazioni, velocità, capacità video allo stato dell'arte, tenuta sul mercato. Hanno caratteristiche professionali che per chi fa foto ragionata in ambienti rilassati sono praticamente tutte superflue. La nostra Nikon Z9 ha accumulato in 18 mesi oltre un milione di scatti e sembra ancora nuova. Le Nikon Z8 passate per il laboratorio sommano circa 250.000 scatti e potrebbero stare in vetrina. Me sappiamo di Z9 e Z8 che in un anno non hanno fatto che poche migliaia di scatti. E alcune sono in vendita sull'usato con 500-600 scatti. Molti meno di quanti ne servano per testare la capacità di una nuova scheda di memoria. Entrambe necessitano di schede di memoria di livello per esprimere il loro potenziale. E fotografi non privi di immaginazione ma, soprattutto, di occasioni fotografiche, perché non passino il più del loro tempo, "sprecate" in vetrina. *** Non troppo a sorpresa, Nikon ha presentato poco più di un mese fa una Z che può essere considerata un ibrido, una sorta di laboratorio sperimentale. la Nikon Zf deve molto del suo appeal all'aspetto che sembra una replica moderna di una reflex a pellicola dei primissimi anni '80 del secolo scorso. Ma dentro quella scocca e sotto a quei quadranti, c'è il sensore della Nikon Z6/Z6 II che offre ancora buone potenzialità, con il processore di Z8 e Z9. Questo è responsabile di funzionalità e prestazioni insospettabili per una semplice fotocamera "vintage", tanto che come autofocus e raffica si mangia la Z6 II a colazione. E in un uso spensierato non fa troppo rimpiangere la Z8. Dove è cedente rispetto alla Z8 e alla Z9 è nel comparto memorie - adeguate alla macchina ma in una strana combinazione tra SD e microSD - e nella relativa vetustà del sensore, ottimo per capacità di dinamica e tenuta al rumore, ma lento nel readout (un ventesimo rispetto a Z8 e Z9) che ha obbligato Nikon a mantenere l'otturatore meccanico e che, se usata in modalità silenziosa, rende le immagini di soggetti in rapido movimento, sensibili agli artefatti indotti dal rolling shutter. La Zf nasce per dare le sensazioni d'uso di un tempo, però manca di ottiche dedicate con l'anello del diaframma funzionante. Ci sono solo due obiettivi - identici a quelli normali - che ne richiamano solo l'estetica. Ma in generale, oltre che bellissima e ottimamente costruita, ha ottime prestazioni e funzionalità anche sovrabbondanti per il fotografo tipo che la "dovrebbe" acquistare. Ne abbiamo parlato in anteprima qui : Nikon Zf : io sono leggenda ! *** Le tre fotocamere che abbiamo già trattato sono quelle più moderne e dotate dell'ultimo processore di immagini Nikon, il responsabile delle migliori prestazioni di autofocus, riconoscimento del soggetto, video evoluto, velocità di raffica. Le successive sono deficitarie in questi comparti e andrebbero considerate dai fotografi che effettivamente, per genere di fotografia praticata o per aspettative generali, non necessitino di quel genere di capacità. Pensando al formato DX, il 24x16mm, Nikon propone una linea di tre fotocamere che sostanzialmente ... sono la stessa macchina proposta in tre allestimenti differenti. Un pò come certe Volkswagen che si trovano negli autosaloni, marchiate anche Seat o Skoda (quando non anche Audi). le tre Nikon in formato DX condividono sensore, processore, batteria, differiscono per aspetto, ergonomia, porte di comunicazione, mirino Delle tre, sinceramente oggi non ci sentiamo più di consigliare la Nikon Z50, tranne che non venga offerta in kit con i due pregevoli zoom dedicati, ad un prezzo inferiore a quello di uno smartphone di fascia media. Pur avendo ancora buone capacità ed essere l'unica ad avere il flash incorporato, non ha la porta USB-C e anche alcuni aspetti a livello firmware sono stati trascurati. E' un pò come se Nikon si fosse dimenticata di lei per dedicarsi agli altri modelli. L'ultima DX proposta, già a metà dell'anno scorso, la Z30 invece, pur nell'assenza di mirino incorporato, presenta il miglior mix di capacità sia in ambito foto che video. E costa il giusto, oltre ad avere una ergonomia infinitamente superiore a quella della più "carina" Zfc che è la prima proposta Nikon di Z con aspetto vintage. Questa ha vinto tutti i concorsi di bellezza, sia nella versione nera che nero e silver e in tutte le possibili combinazioni di pelli colorate. Ma presa in mano a lungo provoca dolori. E come la Zf, manca di ottiche dedicate che consentano di evitare le ghiere del corpo macchina per cambiare il diaframma dell'obiettivo. Nessuna delle tre ha il nuovo autofocus con le librerie di riconoscimento oggetti, salvo il rilevamento dell'occhio di umani e animali (per lo più cani e gatti). Sono da considerare però la porta di ingresso nel mondo Nikon Z, avendo piena compatibilità con ogni obiettivo Nikkor Z. Costano il giusto, sono compatte e leggere. La Z30, in particolare, la più adatta per gite e scampagnate, da tenere in un tascone o in una borsetta minuscola anche quando dotata di un paio di obiettivi. Le ottiche, poche in formato dedicato, sono pregevoli, tutte di gran lunga adeguate alle necessità e superiori a quelle analoghe, offerte da Nikon per le reflex di questa categoria. Insomma, non sono seconde scelte ma vanno prese in considerazione avendo bene a mente cosa si cerca e cosa si ottiene nella scatola. Perché difficilmente potranno essere aggiornate se non con nuovi modelli. Di cui uno, pensiamo, uscirà nel 2024. *** Z6 e Z7 sono le prime Nikon Z presentate oramai 5 anni fa. Poi è arrivata la Z5, modello entry-level per le pieno formato e quindi sono state avvicendate Z6 e Z7 con modelli quasi identici salvo avere un doppio processore e la possibilità di montare un battery-grip con i pulsanti verticali (mentre Z6 e Z7 hanno solo un battery-pack senza comandi di controllo). Il sensore della Z6/Z6 II è originale ed ha buone caratteristiche ma è lento e soggetto a rolling-shutter quando usato in modalità silenziosa. Ha però ottime caratteristiche dinamiche e di tenuta al rumore. Diciamo che è forse il miglior sensore full-frame da 24 megapixel della sua categoria, pur con il limite della relativa lentezza. Il sensore della Z7/Z7 II è quello della Nikon D850 a cui è stata aggiunta la rilevazione di fase sulla matrice di microlenti sopra alla matrice di Bayer. La Z5 ha invece un sensore vecchio - quello della D750 che non ha ancora il dual-gain - ed è limitata in quasi tutte le sue prestazioni. E' nata per offrire un prezzo d'attacco aggressivo che però per noi dovrebbe stare ben al di sotto dei mille euro per essere attraente. Da evitare l'obiettivo in kit Nikkor Z 24-50mm, non perché abbia scarse prestazioni ma per la troppo ridotta escursione focale. la Nikon Z5 e in suoi due slot di memoria di tipo SD a destra, a confronto con la Z6 e il singolo slot XQD/CFexpress La domanda che nasce spontanea, dopo il cappello iniziale non può che essere : vale la pena di pensare ad una Z5-Z6-Z7 a fine 2023 ? In linea di massima ci permetteremmo di rispondere di no, non ci sembra il caso oggi. Se avete atteso fino ad ora, meglio attendere ancora qualche mese in più. Siamo certi che la Z6 verrà avvicendata nella seconda metà del 2024. Forse lo sarà anche la Z7. E le prossime macchine avranno prestazioni e potenzialità tali da renderle "quasi" soluzioni definitive. Ma nemmeno di fronte ad un usato sicuro o ad una offerta che non si può rifiutare ? Qui è d'obbligo il più sonoro dei dipende ! Dipende dalle esigenze del fotografo e se questo non avrà poi a pentirsene quando leggerà le specifiche della prossima generazione che metterà definitivamente fuori mercato la prima. Per fotografia "lenta", paesaggio, foto in studio, still-life, nulla che contempli l'azione, una qualsiasi di queste Nikon Z (e ci permettiamo di dire anche le macchine DX) va meglio delle corrispondenti reflex, specie se usate con gli obiettivi Nikkor Z. Oltre che naturalmente dal budget. Una Z6 a circa 1000 euro può essere un buon affare da tenere magari poi come secondo corpo e intanto allestire un bel corredo. La Z7 invece è sempre stata la Nikon Z con il peggior rapporto prezzo/prestazioni. Andrebbe scelta solo dall'estimatore di quel sensore ... Per la Z5 siamo ancora più scettici. Solo a prezzi molto marginali ma senza poi pentirsene. E la differenza tra Z6 e Z6 II e Z7 e Z7 II ? Non tali da stare troppo a pensarci. Le versioni II hanno aggiunto solo marginali capacità, soprattutto le due schede di memoria, un buffer maggiorato per la Z7, pochi altri dettagli oltre al battery-grip vero di cui abbiamo già detto. Nikon Z6 II e battery-grip per due Nikon EN-EL15b/c con comandi di scatto verticali Nikon Z5 e battery-pack semplice, senza comandi di scatto Salvo che non vi serva il video in formato 4K60p, quello lo offrono solo le versioni II (in full frame la Z7 II e in ritaglio DX la Z6 II). Ma è solo una questione di prezzi in fondo, con un budget ridotto da destinare anche agli obiettivi, allora meglio puntare su una Z6 di prima generazione "usato garantito" e spendere di più sulle ottiche, oppure risparmiare più soldi per la prossima Z6 III che temiamo andrà pericolosamente a sfiorare i 3.000 euro e cominciare a vendere tutto il materiale reflex che abbiamo ancora in casa prima che diventi difficile da "liquidare". State ragionando sul prossimo acquisto e avete ancora dubbi dopo le nostre considerazioni di questo articolo ? Chiedete nei commenti quanto vi rimane oscuro, chiarendo quale sia la vostra situazione attuale e le vostre aspettative. E noi faremo del tutto per aumentare la vostra indecisione confondendovi ancora di più le idee in modo persino più dettagliato !
  5. Rossa o Bruna ? Un Suv capiente per tutta la famiglia oppure una due posti cabrio per le gite della domenica ? Potendo, entrambe. Ma se uno ha il box piccolo dovrà fare una scelta. In fondo è un quesito che non si dovrebbe porre, Nikon Z8 e Nikon Zf sono due fotocamere profondamente differenti, pensate per scopi e per fotografi differenti. Se qualcuno è in bilico tra loro, dovrebbe prima farsi qualche altra domanda di carattere personale. Ma sappiamo che li fuori c'è chi non ha ancora fatto la propria scelta, magari ha in mano una Z6 o una D850 e non sa decidersi. Quale delle due scegliere ? Giochiamo alle differenze ! con la Z8 va acquistato necessariamente il Nikkor Z 24-120/4 S con cui è proposta, giustamente in kit. Il conto totale però ... è salato. La Nikon Z8 è sostanzialmente la versione compatta dell'ammiraglia Nikon Z9. Con essa condivide sensore, processore, mirino, architettura complessiva. Il suo sensore è da 45 megapixel con sensibilità base 64, dual base a 500 e gamma lineare fino a 25.600 ISO. E' un sensore sovrapposto, nonostante la sua risoluzione sia uguale, è diverso da quello - condiviso - tra Nikon Z7 e D850. E' più veloce, virtualmente esente da fenomeni di rolling-shutter, almeno nelle condizioni di ripresa comuni, consente una estrazione di dati più efficiente e di indirizzare al mirino un flusso di informazioni separato rispetto a quello che viene processato per la memorizzazione sulle schede di memoria. La sua elevata velocità di sincronizzazione, permette a questa fotocamera di fare a meno dell'otturatore meccanico. Praticamente utilizza esclusivamente la lettura elettronica dei dati, cosa che permette assenza di parti meccaniche soggette ad usura quasi completa (resta lo stabilizzatore del sensore che però è ad azionamento elettromagnetico). Il video è disponibile nei più frequenti formati professionali, fino a 8K, sempre a pieno formato. La raffica a pieno formato può andare fino a 20 scatti al secondo in formato RAW e a 30-120 scatti al secondo, in formato JPG. Dispone di funzionalità avanzate come il prescatto, l'acquisizione automatica e il pixel-shift. Ha un corpo professionale parzialmente in composito plastico e lega leggera, con impugnatura ben estesa ed ergonomica, comandi professionali, display posteriore semiarticolato dotato di un robusto snodo metallico. compatibile con tutti gli obiettivi Nikkor Z, la Zf è proposta con due obiettivi speciali che ricalcano l'estetica dei classici Nikkor AI/AIs : peccato manchi loro l'anello di comando del diaframma. Quell'anello argentato è solo estetico ! la Nikon Zf è una ristilizzazione moderna e tecnologicamente all'avanguardia, ispirata alle classiche reflex elettro/meccaniche degli anni '80 del secolo scorso (Nikon FE2/FM2/FM3a, ad esempio), con impostazione dei comandi a quadranti (tempi, sensibilità, compensazione dell'esposizione) sulla calotta superiore. Condivide il sensore delle Nikon Z6/Z6 II (e della reflex Nikon D780) che ha una base ISO a 100, dual base a 800 ISO e poi gamma lineare fino a 64.000 ISO. E' un sensore CMOS BSI con un tempo di lettura di circa 1/30'' per avere il frame completo. Questo lo espone a fenomeni di artefatti da rolling-shutter quando utilizzato in modalità silenziosa e nel video. L'otturatore é meccanico, il classico a doppia tendina (la prima tendina può essere di tipo elettronico per ridurre lo shock meccanico) con una vita ipotetica di circa 200.000 scatti abbondanti. Per usare il flash, si deve usare l'otturatore meccanico. Il formato video più avanzato è il 4K ma é ritagliato a 1.5 x (un campo inquadrato da un 50mm equivale a quello di un 75mm). La raffica arriva a 14 scatti al secondo in formato RAW pieno, oppure a 30 scatti al secondo in jpg in otturatore elettronico, eventualmente con memorizzazione pre-scatto. Ha stabilizzazione evoluta sul sensore di immagine. Il corpo è quasi interamente in lega con i quadranti in ottone torniti dal pieno. Il display posteriore è incernierato su un lato e completamente articolato, si può richiudere a libro oppure orientare in tutte le altre posizioni. Utilizza la stessa batteria della Nikon Z8 (comune a quasi tutte le Nikon, salvo le Z in formato DX e la Z9). batteria e schede di memoria (SD + microSD) nella Nikon Zf stanno insieme, accessibili dallo stesso sportellino sul fondello. La sezione del corpo, essenzialmente "a mattonella", non è comodissima da usare a lungo. Per agevolarne l'uso prolungato, la Zf è spesso usata con un grip opzionale SmallRig che migliora la presa in mano ed offre protezione supplementare al fondello, l'unica parte in plastica della macchina. *** Viste le caratteristiche di massima, adesso lasciamo parlare loro. Vediamo cosa hanno da dirsi "fuori dai denti" ! Io sono professionale. Utilizzo memorie di massa prestazionali, CFExpress di taglio fino a 4 terabyte con cui posso registrare ore di video e decine di migliaia di fotografie. Volendo posso montare sotto di me un battery-grip che oltre ad aggiungere i comandi di scatto in ripresa verticale, contiene due batterie che raddoppiano la mia autonomia. il vano memorie della Nikon Z8 è dedicato ed è sdoppiato : CFExpress + SD UHS-II Se mi monti il battery-grip opzionale, divento più alta anche della Z9, ho i comandi di scatto verticali e la prima batteria può essere sostituita mentre io sono in funzione e magari sto riprendendo video o facendo riprese automatiche. La mia seconda memoria è una tradizionale SD che può essere ad alte prestazioni. Mica uso la microSD che ha Lei. la Nikon Z8 (a destra, con il battery-grip opzionale) può affiancare e in molti casi anche sostituire l'ammiraglia Nikon Z9 (a sinistra) in compiti impegnativi come quelli professionali. Ma anche in mano all'amatore darà sempre il massimo affidamento, in qualunque situazione Il mio corpo è ergonomico ed l'evoluzione di quello progettato per adattarsi ai grossi obiettivi motorizzati, perfezionato con generazioni e generazioni di affinamenti. La mia impugnatura è disegnata sulla mano del fotografo che non si stanca, nemmeno usando per ore e ore, obiettivi pesanti come un 85/1.2 da un chile e rotti. Il mio display posteriore è indistruttibile, non è mica articolato con una semplice cerniera laterale che sembra si stacchi a solo guardarlo ! con o senza comandi verticali, la Nikon Z8 è pensata per essere usata con obiettivi impegnativi come il Nikkor 135/1.8 S che, sulla Zf non sono solo stonati stilisticamente ma alla lunga provano la tenuta fisica del fotografo che deve sforzare di più la muscolatura per reggere il suo kit Il mio mirino non si oscura mai, anche alla massima frequenza di scatto. Posso scattare praticamente in continuo, sempre con la massima affidabilità. Tu segui il soggetto e tieni premuto il pulsante. Al resto ci penso. Non ho la raffica plafonata per risparmiare l'otturatore, come quella la ! Infatti io l'otturatore meccanico non ce l'ho. Con me puoi scattare decine di milioni di foto, senza mai un rumore e senza fare un tagliando in assistenza. Per sentire il mio scatto lo devi proprio volere ! E allora ti accontento, secondo come mi hai impostata. Altrimenti nessuno saprà che stai scattando, magari in situazioni delicate, come durante una cerimonia o ad una conferenza stampa. Io sono la fotocamera perfetta per i cerimonialisti, per le videoriprese, posso lavorare perfettamente in simbiosi con mia sorella Z9 perché i miei file sono perfettamente identici ai suoi, e lo stesso vale per le impostazioni e le prestazioni più importanti. Sono seria, sono affidabile, sono longeva, sono sicura. Con me per dieci anni almeno, non dovrai più pensare ad un'altra. Io son più bella. Sono molto più bella. Io ti faccio sentire giovane se hai incominciato a fotografare quando le mie nonne andavano a pellicola. E se invece sei ancora giovane, ti faccio sentire diverso dagli altri che hanno fotocamere tutte uguali tra loro e noiose. Le mie regolazioni si vedono ad occhio. Se vuoi, puoi evitare perfino di usare menù e display posteriore (che si può elegantemente chiudere a portafogli che nemmeno si capisce che è un display). Oppure usarmi come ti pare, tipo con le ghiere davanti e dietro, perché sono flessibile. Io mi adatto, non sono rigida. Se usi obiettivi di una volta puoi impostare il diaframma con la loro ghiera. E io ti aiuto a mettere a fuoco ad occhio con le mie indicazioni a mirino. Addirittura ti stabilizzo l'immagine sul punto in cui stai mettendo a fuoco a manuzza, aiutandoti con il mio focus-peaking ! Vuoi giocare con il focus-shift ? Io sono stata la prima ad averlo, che ti credi, non sono mica una vecchia ciabatta. Ho una modalità per il bianco e nero che nessuna Nikon digitale ha mai avuto. Basta lo spostamento di una leva ed è come se mi avessi caricata con una pellicola monocromatica. Con diverse impostazioni di profondità dei neri, secondo il tuo umore del giorno, secondo la luce oppure il tuo estro artistico di quel momento. Solo che il rullino io non ce l'ho, quando vuoi, con un gesto puoi tornare a fotografare a colori come se niente fosse. sembrerà una sciocchezza ma questo switch consente di passare dal colore al bianco e nero senza passare dal menù : nella pratica è un vero spasso ! Io posso avere le pelli colorate in sei tinte differenti : non esisto solo all black come lei ! le sei tinte più la base tutto nero con cui si può ordinare - senza sovrapprezzo - la Nikon Zf. E' vero che io non posso utilizzare schede di memoria CFExpress, ma in fondo, a che fotografo sono necessarie ? Ho una seconda schedina di sicurezza ma già una bella SD Lexar di ultima generazione, magari di taglio generoso, ti basterà per farci tutto. Facendoti anche risparmiare qualche soldino. la Nikon Zf richiama le classiche reflex Nikon, in questo è perfettamente nella tradizione Nikon, non copia macchine mai esistite, come devono fare altri marchi che si danno al finto "vintage" perché è di moda. Ma dentro è moderna come la Nikon Z8. E poi non credere alle favole. Il mio processore è uguale al suo. Io metto a fuoco come lei. Se vuoi, mi puoi portare anche in autodromo o a caccia di volatili. Dipende da te decidere cosa fare con me : dai, usciamo ? panning a 30 fps in silenzioso con la Nikon Zf. Perché no ? L'autofocus della Zf è prestante quasi come quello di Z9 e Z8 In ogni caso io sono più compatta, dò meno nell'occhio - mi scambiano per la nonna a pellicola che non vale più nemmeno un centesimo - tu con me dai meno nell'occhio e non attiri né i guardiani né i malintenzionati. Il clack del mio otturatore è reale, gentile, deliziosamente "analogico". Il suo è soltanto un cicalino sintetizzato elettronicamente. Squallidamente finto. Io posso ispirarti anche in una giornata grigia in tutto relax, lei è performante ma alla lunga ti sfianca, pretende che anche tu sia sempre in forma e frizzante. Il mio video non sarà ipersofisticato come il suo ma è bello e sostanzioso, facile da "girare" e da post-produrre, in caso serva. E poi, costo quasi la metà di lei e con me non devi spendere un capitale per gli obiettivi ! I miei file pesano la metà e il mio sensore è più ... permissivo del suo che pretende invece sempre il miglior "vetro" per fare la differenza. Mi permetto anche di darle lezioni di alta sensibilità. Io scatto a 12.800 ISO senza paura. Chiedi a lei se può fare lo stesso. Bene, anche per evitare che le ragazze finiscano alle mani e, concludendo, ritorniamo al paragone iniziale. Se uno tiene famiglia, oggi un SUV offre le migliori caratteristiche di capienza, comodità, capacità di carico e anche prestazioni. Mentre le rare cabriolet a due posti ancora sul mercato, permettono di divertirsi se al massimo si viaggia in due e con poco bagaglio ma con qualche compromesso in più. Volendo/potendo, uno potrebbe permettersele entrambe, il SUV per tutte le volte in cui è importante arrivare a destinazione, la cabriolet per quando è più importante divertirsi a viaggiare, più che arrivare. Se uno si domanda se la Nikon Zf sia prestazionale (ma la Nikon Zf è prestazionale ! Da questo punto di vista è la migliore Nikon Z, dopo Z9 e Z8) probabilmente dovrebbe guardare ad altro. Mentre sappiamo che molti fotografi hanno comprato la Z8 perché è un'ottima fotocamera ma la sottoutilizzano perché in fondo, a loro, tutte quelle prestazioni, non servono o nemmeno interessano. Molti anche degli iscritti a questo sito, probabilmente hanno una Z8 ma si farebbero bastare, per quello che ci fanno loro, una Z5/Z6. E con una Zf si divertirebbero, probabilmente di più. Chi invece pensa ad una Z8 ma vorrebbe usarla con vecchi obiettivi da reflex via adattatore più o meno intelligente, spreca il suo denaro. Per quello una Z6 sarebbe sufficiente ma anche in questo caso, con una Zf si divertirebbe di più. La Nikon Zf in fondo è un lusso, un di più. Come lo è una cabriolet. E' anche più scomoda e richiede un certo adattamento se uno non ha mai usato o non usa da tanto tempo una Nikon classica con i quadranti e le ghiere. Ma ha qualità da vendere, è bella e scalda il cuore del vero nikonista. Permette anche di godersi la fotografia in relax, ben più di una supertecnologica ammiraglia con otturatore elettronico che sembra ti scappi via dalle mani. La Nikon Z8 invece vi porterebbe/porterà alla conquista dei ghiacci o nelle savane africane, senza provare soggezione da parte di ammiraglie, siano essere mirrorless che reflex. E' più simile, nella logica, alla Nikon F/F3 di quanto lo sia la Zf. Solo che la Zf somiglia alla F/F3, mentre la Z8 somiglia alla F100/D850, estreme evoluzioni della Nikon F Al di là dell'aspetto. Morale, la scelta migliore non esiste, dipende solamente da voi. Da che tipo di fotografo siete e da che aspettative avete. Come dite la in fondo ? E se uno volesse prestazioni superiori alla Zf in un corpo moderno ma più abbordabile di quello della Z8, una sintesi tra le due, cosa dovrebbe fare ? Solo avere ancora un pò di pazienza e aspettare qualche mese E voi, proprietari di Nikon Z8 e Nikon Zf, che ne pensate ? E voi, specialmente, proprietari sia di Nikon Z8 che di Nikon Zf che cosa avete da aggiungere ? Fatelo sapere a tutti gli altri, è l'occasione migliore.
  6. Camminare con la luce in borsa non è cosa da tutti i giorni e, potendo scegliere tra un'infinità di offerta in materia, si pone il problema di comprendere cosa e perchè comprare!Questo è di certo uno degli argomenti più ostici per la maggior parte dei fotografi di qualsiasi livello di preparazione: molte volte, infatti, ho sentito e letto di PRO anche affermati, abituati a risolvere complessi problemi legati alla composizione ed alla ripresa, che di fronte alla potenzialità di utilizzo della luce flash se ne escono perlopiù con affermazioni del genere: “ a me non piace usare il flash…” Il più delle volte dovute ad un approccio negativo, spesso ingenerato dalla falsa credenza che la luce naturale, insieme alla capacità odierna dei sensori digitali di esporre ad alti ISO, sia sufficiente a risolvere la maggior parte dei problemi di ripresa legati alla luce: appunto…soltanto la maggior parte… e negli altri casi??? *** "Ecco a questo interrogativi ed ad altri risponde la nostra guida all'acquisto del flash portatile per la nostra Nikon" Leggete l'intera guida completa sui flash portatili qui
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