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Max Aquila

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  1. si, diciamo che ho messo alla frusta l'adattatore e anche la Z7 per comprendere bene la responsabilità di pregi e difetti, tra ETZ-11 ed obiettivo in uso al momento. Per cui le 170 foto che vedete nell'articolo sono solo una piccola parte di quelle scattate durante questo mese. Alla fine del test mi resta da dire che mai come in questo periodo le opzioni di utilizzo di una Nikon siano così vaste: con il suo FTZ una Nikon Z può tranquillamente ed efficacemente continuare ad utilizzare al meglio tutti gli obiettivi F-mount AFS, dotati quindi di motorizzazione interna. Perfino gli arcaici AF-I (compresi tutti gli universali compatibili) con un qualsiasi adattatore cinese Ai-Z (oltre che con l' FTZ...) può usare anche i più ruvidi (di baionetta) nonAi, gli Ai-D, gli AI ed AiS, dal 1959 a oggi e tutti gli universali non compatibili con l' FTZ con un Megadap MTZ-11 e gli adattatori di baionetta obiettivo LeicaM/ ogni marchio, una Nikon Z può portare in messa a fuoco automatica, anche obiettivi per telemetro degli anni Cinquanta, oltre ad ogni altro obiettivo dell'orbe terracqueo. Obiettivi nati MF, che in questo modo possono diventare a messa a fuoco automatica con questo Megadap ETZ-11, una Nikon Z può montare obiettivi AF a baionetta Sony FE, non solamente originali, ma anche tutti gli universali con quell'attacco, per usare un doppio corredo oppure solo perchè si esca o si lavori con un collega che usa quell'innesto per foto o video e sperimentare l'intercambiabilità di attacco, rispettando tutte le comunicazioni elettroniche tra obiettivo e fotocamera. Inoltre, il mercato attuale ci porta a vedere una enorme quantità di aziende di nuoava costituzione, che si stanno impegnando nella produzione di obiettivi a baionetta Nikon, sia MF che AF, come TTArtisan, Viltrox e tante altre. Ma l'entusiasmo maggiore lo abbiamo nello scorrere la nuova roadmap di Nikon, nella quale trova conforto e desiderio ogni nikonista, per l'elevata quantità di nuovi obiettivi, che coprono proprio tutte le esigenze che potevano fin qui esser rimaste scoperte. E' un momento storico... e noi ci siamo !!! Max Aquila per Nikonland 2021
  2. Possibile...? Pare di si, anche questo incrocio inimmaginato, per cui ci si ritrova a pensare se per caso, Gabale-Megadap cinese di Shenzen, dopo l' MTZ (che lega baionette di obiettivi Leica M alla montatura Z delle mirrorless Nikon), non abbia stabilito che ...scandalizzare paghi. E riflettuto se l'enorme tiraggio della baionetta Nikon Z non sia l'invenzione del decennio, per consentire ogni tipo di nozze... Anche per questo adattatore troviamo Nital a distribuire in Italia e garantire del funzionamento di questo anello adattatore, probabilmente più semplice del precedente MTZ, in quanto privo della parte puramente elettromeccanica di spostamento del nocciolo interno. Qua si sposano macchine ed obiettivi autofocus, dotati di proprio motore interno e semplicemente divisi dall'incompatibilità elettrica necessaria al dialogo. Apriamo la confezione appena arrivata... libretto di istruzioni appena tradotto da Nital in italiano e leaflet originale di garanzia, adattatore e cavetto USB per l'aggiornamento firmware (è appena uscito il 2.0 che Nital ha provveduto a caricare su ogni adattatore), curiosamente strutturato con un terminale a clamp e ne vedremo il perchè... due serie di contatti elettrici: sul fronte quelli per gli obiettivi ad attacco Sony-E (quindi anche gli universali con la stessa baionetta) sul retro quelli per la trasmissione elettrica verso la fotocamera Z in uso, oltre ai 4 pin perforati, destinati al clamp per l'eventuale futuro aggiornamento fw lateralmente il pulsante di sblocco, generosamente dimensionato, dell'adattatore per l'obiettivo in uso (e l'adattatore rimane sul corpo macchina)... ET VOILA'... alla faccia di chi diceva... questo matrimonio non s'ha da fare!!! Ma questo matrimonio invece è fattibile ed i risultati dell'... accoppiamento ( scusate, non mi sono riuscito a trattenere...) sono tanto più interessanti in quanto allargano il catalogo degli obiettivi collegabili a Nikon Z anche con quei marchi che per Z non abbiano ancora costruito, mentre per SonyE ...si. Il Sony FE 35mm f/1,8 delle foto, con il quale scatterò le prime foto di queste nozze, è gentilmente messo a disposizione dal mio amico di Catania Alfio Spartà di Fotoluce, oggi anche con negozio a Palermo... si tratta di un obiettivo a pieno formato, molto semplice ed economico del catalogo Sony FE, compatto e luminoso, ampio di focale quanto basta per avere diversi oggetti/soggetti in inquadratura e cercare di mettere in crisi il Megadap, nella trasmissione dei dati dall'obiettivo alla fotocamera, attraverso le due contattiere dedicate ed la necessaria elettronica al loro servizio. Inizio con soggetti in ombra, in interni, sfruttando l'ottima luminosità di questo 35mm a tutta apertura, anche per riuscire a valutare l'efficacia dell'AF sulla mia Nikon Z7 con la quale prevalentemente condurrò il test modo AFS sopratutto per avere la conferma data dal quadrato che si illumina in verde all'aggancio dell'AF ed il risultato non manca di stupirmi (al netto della morbidezza a questa apertura dell'obiettivo in oggetto) Noto un certo lasso di tempo tra la pressione sul pulsante di scatto e l'aggancio dell'AF: questa sensazione mi accompagnerà con questo obiettivo in quasi tutte le condizioni di scatto, ma mi renderò poi conto, usando altri obiettivi, che buona parte di questo lag è dovuto principalmente alla reattività dell'obiettivo in uso, come del resto è normale da doversi aspettare. anche la forte riflessione del vetro della cornice di questo quadro, dà un certo senso di ritardo nell'aggancio dell'AF, ma in questo caso sto fotografando a 10mila ISO, date le condizioni di luce disponibili ed f/8, quindi sto rendendo davvero la vita difficile all'AF della macchina (e la Z7 non è certo la Z più dinamica in questo ambito). Mi trasferisco in esterni, pomeriggio avanzato dei primi di ottobre, e fotografo questa ruota panoramica in movimento, in luce ed in controluce, senza difficoltà particolari usando tempi veloci, ma ISO bassi, stavolta poi comincio a fotografare persone in movimento, in sequenza ed AFC, per constatare della coerenza dell'autofocus... movimenti sul posto, ...in movimento rapido verso di me, ...quindi... muovendomi io verso di loro, continuando a scattare in AFC ed in sequenza Certe volte noto un minimo di incertezza all'inizio della sequenza, ma poi fila tutto in ordine sugli scatti successivi... Come anticipato, molto del risultato e della soddisfazione che deriva dall'uso di questo ETZ-11 dipende dall'obiettivo e lo scopro subito, tornando dall'amico Spartà di Fotoluce Palermo, al quale rendo il 35/1,8FE in cambio di uno zoom che conosco molto bene, il Sony G 70-200/4 FE OSS anch'esso compatto e leggero, come a mio avviso si conviene per gli obiettivi che si possano immaginare abbinati da questo sottile anello adattatore (per non metterlo eventualmente in crisi con pesi eccessivi). questo zoom molto ben performante (l'ho molto usato anni fa sulla prima Sony a9) pesa solamente 700grammi, togliendo il collare per il treppiede che non mi servirà per l'uso a mano libera che intendo fare della mia Nikon Z7 + ETZ-11 con questo zoom Vado a mare, ad ottobre, a Mondello, piena di turisti tedeschi e scandinavi, felici delle nostre temperature autunnali...tutti a mare... decisamente infallibile e per nulla incerto il Megadap ETZ-11 con questo zoom davanti: mi diverto a scattare in AFC veloce miriadi di sequenze della gente intorno, tenendo la macchina ad altezza pancia ed utilizzando il monitor basculante mai scatti fuori fuoco e praticamente mai incertezze all'avvio dell' AF: nessun hunting durante le sequenze di questa svedese ho una sequenza di 78 files, scattati mentre tornava nella mia direzione da 1616 a 1694... ...ininterrottamente, tutti perfettamente a fuoco nulla da eccepire in questa fase del test. Tornando a casa, una bella Vanessa si è materializzata sul mio balcone: ne ho approfittato per scattare molte foto da ferma... e poi mentre si involava, sempre col 70-200/4 FE su ETZ-11 e Z7 Completando in bellezza il test con questo zoom. Ma l'acquolina del nikonista Z, che da tre anni in qua si lamenta dell'assenza di ottiche universali con attacco Z (prima dell'avvento di quelle cinesi che da quest'anno stanno invedendo il mercato), gli fa pensare di comprare il Megadap ETZ-11 anche per tentare di sfruttare la baionetta FE per montarci su obiettivi marchiati Tamron, Samyang etc. che fin qui non sono stati commercializzati per Z-bay. Ecco allora che mi sono procurato un Tamron 35mm f/2,8 Di III, caratterizzato da un decisamente interessante RR macro da 1:2 piccolo, compatto, leggero e dotato di un curioso paraluce a finestra anteriore rettangolare, corrispondente ovviamente alla sua copertura a baionetta Sony FE... su cui ho montato il nostro Megadap ETZ-11 In questo caso mi sono dedicato al close-up di frutta, sfruttando le doti macro di questo obiettivo, a tutta apertura e non, mettendolo alla prova per constatare migliorie rispetto all'altro 35 utilizzato precedentemente. Utilizzando anche un flash Godox AD100Pro (più trigger) di schiarita, in HSS usando anche tempi di otturazione molto veloci, ben più brevi di quello di sincro La sensazione è stata quella di un AF dell'obiettivo davvero performante, rispetto all'altro 35mm, sebbene non quanto quello infallibile dello zoom Sony. Nella fattispecie le uniche difficoltà, già notate con gli altri due obiettivi già provati, si sono limitate a qualche hunting nei controluce diretti e con i tentativi di mettere a fuoco superfici colorate molto omogenee, senza riferimenti di contrasto. Riferiti i miei dubbi a Nital, che distribuisce in Italia Megadap, abbiamo ricevuto informazione di un aggiornamento fw che è stato creato proprio per sanare piccole carenze, come quelle evidenziate. La scorsa settimana, quindi, è arrivato il fw 3.0 che ho subito installato, seguendo le istruzioni per trasferire il file di aggiornamento sull'adattatore, per mezzo della clamp USB: Una volta effettuato l'aggiornamento, mi sono procurato il quarto obiettivo per questo test: un Samyang AF 24mm f/2,8FE, nato espressamente per Sony, un lillipuziano wide da 93 grammi (tolti i tappi pesa meno della divertente custodia con la quale viene venduto) e dal prezzo adeguatamente basso, di poco superiore ai 200 euro, come il Tamron di prima. che oltre su Z7 ho utilizzato anche sulla mia Z50, dove diventa un 36mm-eq DSC_7277.MP4 Avete guardato il video? Scusatemi...non è il mio forte realizzarne, sono tutto tranne che un vlogger Col Samyang sono andato prima per fiori... l'aggiornamento fw 3.0 ha sortito i suoi effetti benefici e non ho più la sensazione di un lag prima dell'aggancio dell' AF, peraltro velocissimo e silenzioso anche in questo plasticotto (incredibile la tecnologia che consente oggi la realizzazione di obiettivi di queste dimensioni e pesi ridottissimi) anche se in controluce diretto...mi sono trovato ancora con qualche gatta da pelare... E poi sono andato in giro anche per la città... ottima prestazione del fw3.0 in condizioni nelle quali, prima dell'aggiornamento, l'ETZ-11 sarebbe incorso in difficoltà deciso e pronto anche su distanze ragguardevoli per l'angolo di campo di questo grandangolare mettendo a fuoco su soggetti difficili, come questo Gesù Bambino protetto da un vetro o questo angelo ripreso a ISO 5000, nella più totale oscurità Allo stato dell'arte odierno, del fw3.0 ritengo quindi che le iniziali incertezze riscontrate nell'uso di questo adattatore con una macchina difficile ed esigente come la Nikon Z7, siano drasticamente diminuite. E che il Megadap ETZ-11 si ponga quindi come un accessorio utile a completare un corredo Nikon Z con obiettivi a baionetta FE non ancora presenti nel catalogo Z (che in questi giorni si sta però arricchendo di numerose punte di diamante...) Oppure, in presenza di corredi misti, consentirà l'uso di obiettivi di un sistema sull'altro. Ancora: persone che provengano dal mondo FE-mount, che siano passate ad un corredo Nikon Z, nelle more del suo completamento, avranno l'opportunità di continuare ad utilizzare obiettivi già in possesso, sulle strabilianti mirrorless marchiate Nikon. Un'opportunità di più... Max Aquila photo (C) per Nikonland 2021
  3. Questo è un 800mm f/11 da 1260grammi e 990 euro di prezzo. Siccome non mi piace il nome che porta, sul Nikon mi piacerebbe vedere un f di almeno /8 ed un cartellino del prezzo di massimo 1500euro. Non è che per fare foto strabilianti sia necessari per forza spendere 20mila euri...
  4. Il nuovo 800 PF o comunquesiafatto è appunto il mio secondo tele che comprerò al suo costo, quando uscirà, di complemento al 200-600, in quanto moltiplicabile per le esigenze estreme. Purtroppo anche se so bene che a mare si fotografa dalla barca o dall'elicottero, non ritengo di avere troppo chances ancora per salire a bordo di quei mezzi: ma mi vedo, tranquillo e canuto, ben comodo su un trespolo messo a bella posta su uno dei miei moletti, inquadrando con un megalite del genere
  5. infattamente. Ma lo comprende chi si dedica a più generi e per ciascuno non può pretendere di avere l'Aspirina onnivalente.
  6. il 1200 della serie di cui posseggo 800/8 e 400/4,5, con aggiuntivo di messa a fuoco: ma a Wimbledon, immagino, per fotografare in primo piano la Regina o chi per lei, oppure la pallina con la testa della racchetta...
  7. Max Aquila

    Nuova Roadmap Nikkor Z

    febbraio.... giusto per intederci... l'ottica è: ...e non mi basta ancora... nemmeno a 1950mm-eq 1/80" f/8 ISO 51200 (su D500 e moltiplicata)
  8. Alla Luna...non croppata come sono bravi tutti a fare, ma a pieno fotogramma nei 24mm disponibili... (1950mm-eq)
  9. Max Aquila

    Nuova Roadmap Nikkor Z

    guarda le mie foto di windsurf a mare e capirai che per tenere a fuoco un atleta a mezzo miglio di distanza, senza dover tenere anche due terzi dell'immagine come sfondo al di qua e al di là...i mm non bastano mai. Quella foto di effe che è stata premiata la scorsa settimana col primo premio non è una foto di kitesurf, ma una bellissima immagine di paesaggio di quel golfo: anzi, direi che grazie ai colori delle vele si trasformi in una foto a colori quella che senza...sarebbe stata un'immagine noiosamente monocromatica. Con le tue lunghezze focali, di inquadrature così, ne ho a quintali ... (ed effe scatta con il 200-500) ma se si voglia entrare nell'azione....serve ben altro. In più, riguardo alla tua (e di tanti) preclusione sulle aperture massime dei tele, sappi (ma lo sai di certo) che la differenza di pdc a quelle distanze rende del tutto inutile un f/2,8 o 4, mentre in condizioni di trasmissione di luce umane, come quelle delle mie latitudini (dove la nebbia è un concetto) un f/8 è pienamente utilizzabile per nove mesi all'anno. Te capì...?
  10. E dopo questo sforzo di immaginazione io sono ancora più motivato ad associare il prossimo 200-600/5,6 by Maratta phd alla mia Z9. Da moltiplicare col mio TCZ14 ed in seguito, ulteriormente, sulla futura apsc derivata dalla 9 : a diventare un 420-1260mm-eq Poi vediamo chi scappa
  11. La chiave sta nel fatto, provato da Jared Polin nel suo video di confronto fra Sony Canon e Nikon, che il sistema di saracinesca Nikon è l'unico fulmineo fra i tre, pertanto l unico utilizzabile in ambito lavorativo. Quello in cui capita di smontare un'ottica e lasciare "nudo" il corpo macchina per qualche secondo in più del dovuto. Per dirlo il capellone...
  12. anche io voto due foto solamente, quelle che ritengo essere le più "volute" con determinazione del lotto: 1) la numero 5 2) la numero 1 alle altre manca a mio avviso proprio il convincimento di fare qualcosa di speciale... di fuori dall'ordinario. No comment sui cellulari: appena è uscito il prime, ne abbiamo totalizzati altri: quindi fotografate ogni giorno. E posate sto cabbaso di cellulare!
  13. Max Aquila

    Nuovo Nikon Z FTZ II

    fossi in te, dopo gli annunci delle ottiche a corredo della Z9, comincerei a privarmi delle tue ottiche principali: il nuovo 400/2,8 con TC integrato diventa un 560/4... Ma tu questo già lo sai (e il secondo 500mm ce l'hai)
  14. Max Aquila

    Nuovo Nikon Z FTZ II

    Mi sono perso qualcosa oppure mi è parso di capire che il motivo di esistere dell' FTZ II sia esclusivamente la compatibilità meccanica con gli ingombri della nuova Z9 ? (oltre che delle Zii con MB) E che pertanto sia analogo per funzionamento al vecchio dal quale si differenzia solo per la forma? una cum omni diminutione in celeritate
  15. Speriamo in Italia le due date...non coincidano! Non vedo l'ora di usarla. Porcellino già sullo spiedo: gira!
  16. È il problema insito al sistema di Blurb, dove non esiste l'attività precedente alla stampa, quella delle prove di stampa, della correzione del corpo carattere, dell'editing intero. Tutte cose che il layout di stampa non dirà mai. Si manda il materiale e loro lo rilegano in libro. Puoi forse fare delle correzioni successive, una volta visto il primo esemplare, ma che presupporrebbero che chi faccia questo lavoro compri n-copie quante le prove di stampa che fa fare: improponibile... Non credo ci sia soluzione,se non che Blurb, per serietà commerciale, non si metta a proporre anche la provinatura prima della stampa definitiva: roba da stamperia professionale, insomma... Ma ne deriverebbe grande successo. Tutta esperienza per le prossime occasioni di stampa
  17. Buonasera a tutti: adesso parlo io e voi che leggerete abbiate la compiacenza di pesare ogni parola: perchè è da qui che capirete l'importanza e la sostanza di questo sito: Nikonland Io, con Mauro, sono stato il primo a comprare una Zfc in tempi identici ...ma credo che nel mondo sia stato il primo a rivenderla, con tremila scatti sull'otturatore elettronico. Perchè? Per il fatto che a mio vedere la Zfc è un'adorabile bozza di quello che sono state macchine fotografiche di un'altra epoca e che pertanto attirano le persone che quelle fotocamere hanno posseduto ed insieme quelle che non hanno mai vissuto quei tempi aurei per la produzione di fotocamere ed obiettivi. In buona sostanza una copia della Z50 senza tante migliorie come quelle che in tanti hanno scoperto ...stranamente senza avere avuto possibilità di testarla con soggetti e situazioni probanti...così...a sentimento. Siccome sono anche uno dei pochissimi utenti ad aver utilizzato le mie due precedenti Z50 (rispetto a quella che ho riscattato da Mauro, che ama in modo selettivo) in situazioni di ripresa e con obiettivi con i quali davvero in pochi hanno pensato di metterla alla prova. Inoltre ho un problema grave: le fotocamere dell'epoca a cui si vorrebbe riferire la Zfc ...io le posseggo e quando le metto accanto...non c'è storia: a quelle manca purtroppo il sensore e la parola che il digitale ha conferito ad una fotocamera digitale, ma il fascino che conturba i possessori e gli spasimanti della Zfc, immediatamente perde di consistenza impugnando una qualunque FM/FE e dopo la fasssinosa piccoletta DX. La controprova di quanto dico sta nella verve che ha colpito Mauro dopo l'articolo sul confronto con le sue FA, a causa del quale ha DOVUTO fare un articolo esclusivo sulle sue due Nikon FA del 1983... (Ma non lo ammetterà mai...) Io...dopo che ho scappellato il mirino tondo...tanto declamato, in puro polietilene, sotto il quale si nasconde il solito mirino della Z50...ho pensato che ...il Re è nudo. (Avevo continuato a considerarlo vestito nonostante il coperchio in lega di magnesio...molto alleggerita e il fondello in calda plastica da riparare con smallrig protectors) Ho chiamato un paio di persone e la seconda è stata felice di rilevare Zfc e 28 SE (della quale costruzione in Moplen ho già ampiamente parlato altrove) ad un prezzo convenientemente ribassato. La Zfc è l'unico successo di comunicazione commerciale efficiente relativo alla serie Z dal 2018 in qua: NESSUNO è rimasto deluso. Non sarà il mio Nikonpensiero a rendere meno efficiente una stupenda operazione dilatoria con la quale si è distratto il popolo nikoniano dai ritardi di presentazione di Z9 e compagni...per i quali oggi hanno celebrato battesimo e iscrizione all'anagrafe all togheter. Mi felicito per la vostra fascinazione e sono certo che nelle vostre mani risulterà più utile che nelle mie: avevo raggirato le rotelle di tempi e ISO, per continuare a riprendere come ormai mi sono abituato sulle altre Z...per cui, se non si vada in giro facendo clicliclick come nei teaser... a cosa mi sarebbe potuta servire meglio di una invisibile ed indesiderabile Z50? Essendo stato solamente io ad aver compiuto questo percorso, immagino che Mauro abbia aperto questo sondaggio solo per farmi venire allo scoperto: perchè di continuare a leggere che la Zfc "è troppppo carina!!!" francamente...sarebbe troppo stupido. Complimenti a Nikon, che di operazioni come la Zfc in questi vent'anni dall'ingresso in digitale avrebbe dovuto farne almeno mezza dozzina, replicando per esempio le sue telemetro degli Anni Cinquanta come la mia preferita la RF SP del mio primitivo nickname. Invece di vedere in giro quelle orrende mattonelle marchiate Fujifilm (!), Sony, Olympus... tutti fake delle Nikon più belle.
  18. Max Aquila

    Nuova Roadmap Nikkor Z

    la Z9 non poteva portare con sè damigelle di livello differente. Incredibile lo sforzo di mantenere il silenzio sugli obiettivi, le cui caratteristiche in effetti scopriamo solamente adesso, mentre tanto della fotocamera era nel frattempo trapelato. Ora su Nikonland due Z9 sono già state prenotate a Nital: vediamo se ce le consegneranno prima di quanto temiamo di dover aspettare. Adesso che conosciamo i contenuti, siamo pronti. Vediamo se la tendenza al ritardo si stoppa.
  19. Max Aquila

    Nuova Roadmap Nikkor Z

    Quindi un obiettivo da tremila euro sarebbe un ripiego rispetto ad uno zoom da 500 euro ? Questi obiettivi appena presentati saranno le punte di diamante cui gli altri marchi dovranno riferirsi.
  20. una cascata di diamanti... per parafrasare un film che non potranno rifare mai più. Francamente orgogliosi di essere Nikonlanders La lunga attesa sta dando non frutti ma preziosi frutti... E a costi sinceramente inaspettati (positivamente)
  21. dai, tutti 2.... pezzi per ogni esemplare presentato, Me li incartate?
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