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Max Aquila

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  1. avevo già parlato altrove di un altro degli oggetti che ho da mio papà ereditato: ben prima che venisse a mancare, questo... è stato riguardando questo blog che sono andato a cercare il Seiko DX oggetto di questo, nella foto che li accomuna...
  2. Mio padre oltre a lavorare fino alla pensione per un ente siciliano da funzionario, ha avuto tra le sue fortune anche quella di riuscire a perseguire molte delle sue passioni sportive: In primis quella del cronometraggio (che proveniva dall'emulazione di uno zio, Emilio Di Macco, anche lui cronometrista emerito) a 360° in molte discipline sportive, dall'atletica leggera e nuoto (dove lo seguivo fin da bimbetto) al pugilato, allo sci alpino (sulle Madonie), alla scherma (per la quale Palermo aveva una scuola di grande tradizione), agli sport motoristici (cui si avvicinò grazie all'amicizia della sua famiglia con Vincenzo Florio), compresa l'Aereonautica da turismo (e da piccolo frequentavo con lui il più antico aereoporto di Palermo, a Boccadifalco), durante il Giro Aereo Siciliano che organizzava insieme al suo amico C.te Beppe Albanese. Come detto, all'acme della sua carriera da cronometrista divenne Caposervizio alla Targa Florio, oltre a partecipare ai Giochi della 17^ Olimpiade a Roma nel 1960 (era già fidanzato con mia mamma, ma io sarei nato solo quattro anni dopo) Questa sua attività continuata e portata alle vette più desiderabili per qualsiasi dei suoi praticanti, gli procurò una delle più alte onorificenze sportive del nostro paese: la Stella d'Argento al Merito sportivo, che usualmente si conferisce ad atleti ed organizzatori che si siano particolarmente distinti nella loro carriera sportiva. (Per intenderci, la Stella d' Oro viene conferita agli atleti vincitori di campionati Mondiali e di medaglie d'oro olimpiche) Quindi quella dell'automobilismo: da giovane aveva praticato gare di regolarità, una disciplina che annoverava tra le manifestazioni più importanti la Supercortemaggiore cui partecipò in almeno tre edizioni. L'amicizia già menzionata con Vincenzo Florio, lo portò fin dai 19 anni a lavorare alla Targa Florio come semplice cronometrista prima, per poi diventarne Caposervizio. La conoscenza capillare delle strade siciliane (dovuta anche a motivi inerenti il suo lavoro) lo portò a ideare la transizione della Targa Florio dalla sua originaria veste di gara di velocità su strada, a competizione rallystica, quando la FIA decise di annullare tutte le competizioni automobilistiche stradali per il numero eccessivo di vittime: la prima edizione del Rallye di Sicilia - Targa Florio del 1978 che univa le due anime sportive sotto il percorso delle stesse fantastiche strade delle Madonie, fu un parto della mente e dell'organizzazione di mio padre, Vicio Aquila, e di un gruppo di suoi amici dell' A.C di Palermo: in mezzo c'ero io con le mie stomacate quando andavo insieme a loro alla ricerca dei potenziali percorsi del rally... Ne divenne per anni il Direttore di Gara, maturando un elevato coefficiente Europeo, che fece arrivare in Sicilia le più belle vetture da rally degli anni 70-80 e 90. Nel frattempo conseguita anche la qualifica di Direttore di Gara Internazionale, ebbe la fortuna di partecipare da Osservatore ai più bei rally italiani ed europei, tra i quali Montecarlo, Sanremo, il Costa Smeralda ed il Tour de Corse... Come spesso succede, dopo il pensionamento si rimane solo nella memoria degli appassionati, mentre meriti e onorificienze arrivano ai soliti noti che scavando scavando hanno anche ottenuto utilità personali. Mio padre, Vicio Aquila, rimase sempre fedele all'ideale olimpico decoubertiniano, che mi insegnò fin da bambino, per il quale l'importante è partecipare , restando sempre avulso da interessi e compensi: spesso invece sacrificando buona parte del suo tempo libero, che tante volte diminuiva quello da trascorrere con la famigli, alla quale era però legatissimo. Non ho mai incontrato una persona che, sentendo il mio cognome ed individuandomi come suo figlio, non abbia sentito il dovere di fermarsi a raccontarmi come e perchè ne conservasse un bellissimo ricordo. Come me...
  3. c come vedi l'adattatore a baionetta F è privo del rimando per il simulatore di diaframma per accoppiarsi con obiettivi Ai- AiS (e di contatti elettrici per gli AF, AFD) La ghiera mi pare non sia altro che il sistema per gestire gli obiettivi in stop down, qualora tu li volessi utilizzare diaframmando.
  4. L'unica eccezione alla tua disamina è sull'avverbio "sempre" che hai usato all'inizio: invece la F1 non ha per caso la lettera F come simbolo. Finché è stato vivo Enzo Ferrari il discorso era diverso: dalla sua morte, e dall'impossessamento del nano Bernardo del suo Circus, la recrudescenza di cui dici. Dalla quale non a caso se ne uscì infilando un sassolino francese come Todt nei meccanismi diplomatici, ma solo per quel limitato periodo (tipo vincere il GP passando il traguardo da dentro i box)...etc
  5. Leo... però ci sta sui coglioni... e se non vedi la scorrettezza che contraddistingue il suo modo di guidare (pilotare è altra cosa) la sua Mercedes inglese, fin dalla partenza, che si trovi in pole o dietro, ad ogni tentativo di sorpasso o di ostruzione di quelli tentati dagli altri, vuol dire che sei innamorato di lui e te lo concediamo. In più il tentativo di coltivare la negritudine alla Basquiat (treccine, colori sgargianti e inchini in pista) ...non aiutano la sua popolarità
  6. 1972 è l'anno in cui mio padre lo comprò per se: cronometrista ed appassionato di orologeria a distanza (guardandoli in vetrina), si era stancato di utilizzare gli svizzeri ed italiani che possedeva e...per la prima volta, si diresse verso l' Estremo Oriente che cominciava a bussare in Europa. Seiko nasce a Tokyo nel 1892, quando l'orologiaio Kintaro Hattori apre una fabbrica e fonda Seikosha: in giapponese "Seiko" sta per raffinato, minuto e "sha" per casa... Ma la tradizione di questo marchio si articola attraverso i decenni successivi in tutta una serie di brevetti e realizzazioni anche di grande scala, che portano questo marchio a diventare il riferimento orientale nell'ambito dell'orologeria di precisione: l'acme, sicuramente, quando nel 1964 Seiko diventa cronometrista ufficiale della 18^ Olimpiade a Tokyo e fornisce un grande numero di strumenti di computo orario. Mio padre Vicio Aquila, cronometrista fin dai suoi 19 anni, caposervizio di cronometraggio alla Targa Florio, presente alle precedenti Olimpiadi, quelle del 1960 a Roma (dove cronometrò tra le varie discipline i 100 metri vincenti di Livio Berruti e l'incontro per la medaglia d'oro di boxe, di Cassius Clay), rimase sicuramente incuriosito dalla scelta del CIO che passava da Omega a Seiko per le manifestazioni sportive di quell'Olimpiade ed il tarlo si concretizzò anni dopo, quando il suo orologiaio che gli regolava i cronometri ma vendeva anche, gliene propose l'acquisto. si tratta del diffuso calibro Seiko 6106-5410 che consiste di un automatico day-date bilingue (questo in inglese e spagnolo), presentato in varie versioni, questa in acciaio spazzolato e quadrante blu caratterizzato dal meccanismo hacking, ossia che concede lo spostamento passo passo della lancetta dei secondi, al pari di quelle delle ore e dei minuti Il calendario si regola pressando la corona in alto per i giorni del mese, in basso per quelli della settimana, decisamente inconsueto sugli automatici europei. Il bracciale a maglia di acciaio (che mia madre ricorda ancora per avere distrutto tutti i polsini sinistri delle camicie di mio padre, e dopo...anche delle mie) ha doppia chiusura di sicurezza e regolazione continua del carrello per la più comoda esperienza di utilizzo. Cominciai molto presto a sottrarre a mio padre sia la sua Rolleiflex T, sia il Seiko DX Per molti anni lo abbiamo condiviso: ci teneva molto, per la sua precisione e la linea moderna e non me lo lasciava sempre: al contrario della Rollei ! Credo anche di avere sostenuto gli esami di maturità col Seiko al polso, nel 1982. Il mio problema era che da adolescente mandavo in bambola gli orologi meccanici che utilizzavo: avevo una specie di magnetismo così forte che al mio polso andavano avanti o indietro in maniera indisponente. Passai quindi ai digitali molto presto, con i miei primi Casio e Citizen (un Citizen double dialing mi fu regalato per i 18 anni) che non subivano quest'onta. Nel tempo il magnetismo è calato e ho ripreso ad utilizzare i miei orologi preferiti, gli automatici ! Pochi giorni fa, il Seiko è spuntato fuori dal cassetto delle cose di mio padre, che abbiamo lasciato immutato da quando non c'è più: come lo ho preso in mano si è messo a camminare, senza neppure bisogno che lo agitassi! Commovente... Il vetro in plexiglass fortemente ingiallito, pure lineato, per colpa sicuramente mia, che non avevo molti riguardi da ragazzo... Ma su ebay si trova tutto, pure il plexiglass di un orologio che compie 50 anni... a prezzo incredibilmente basso... Comprato, portato dall'orologiaio, ripulito e cambiato il vetro... e oggi pomeriggio, 50 anni dopo il suo acquisto, di nuovo al mio polso ! Sarà un caso... ma sono certo che nel 1982, la sera dell' 11 Luglio, per la Finale dei Mondiali di calcio di Spagna, lo portassi addosso Italia - Germania 3-1: Rossi, Tardelli, Altobelli, e anche Breitner, Bearzot, Pertini... ed il nostro Seiko DX, papi ! Max Aquila photo (C) per Nikonland 2022
  7. https://www.nikonstore.it/scontoincassa/
  8. Esattamente... il web si è candidato da subito a sostituire l' informazione da carta stampata, per l'ovvio vantaggio in termini di tempo che gli consente di essere sempre sopra la notizia. Nel tempo, l'inflazione di informazioni ha portato alla nascita di siti e portali che scrivono cazzate e notizie fuorvianti, pur di diventare veicolo pubblicitario a mezzo banner e indicatori di ricerca (e conseguente rottura della nostra futura privacy) Potrebbero scrivere negli spazi degli articoli anche successioni di consonanti senza significato, oppure il classico Lorem Ipsum... dei tipografi, in attesa del testo definitivo. No, Nikonland is different...
  9. Mentre tra i piloti amati in maniera totale, non ci sono stati solo i Senna e gli Schumacher (che peraltro qualche pisciatina fuori vaso l'avrebbero pure sulla coscienza) ma anche gente come Fittipaldi, Laffitte, Piquet, Hunt, Patrese, Villeneuve, Alboreto, De Cesaris, in fondo anche Mika Hakkinen, per doti come umanità, sincerità, passione per la guida, al di sopra dei rispettivi valori, non in punti, ma in spettacolarità...
  10. Mansell, Lauda, Prost, Coulthard, Verstappen padre, sono alcuni esempi di piloti prevalentemente detestati per i motivi di cui sopra. Hamilton, oltre a portare un cognome che ricorda orologi pacchiani e farlocchi, è perdipiu quasi nero E questa sua indeterminatezza la usa per attribuirsi glorie e pensieri che se davvero attraversassero la sua mente, dovrebbero fargli devolvere l'80% dei suoi introiti alle cause perorate. Muhammad Alì fece così. E prendeva pure pugni in faccia... Altri tempi
  11. Leo, in tutte le epoche ci sono stati piloti amati e piloti odiati, sia per la condotta in gara, sia per le manifestazioni caratteriali. Per decenni hanno corso senza fare risultati certi piloti che sono sempre stati rispettati e voluti bene. Se oggi Alonso si permette, affiancando il cinese, di insegnargli l'educazione è perché il pubblico glielo consente perché gli vuol bene Se lo facesse Hamilton credo che poi lo lapiderebbero sui social . Non c'è nulla da fare: Hamilton ha vinto n Campionati del Mondo? Chapeau! Ci piace come guida? No! Ci piace come pilota? No! Parere personale...
  12. Si...questa cosa delle sanzioni in secondi a chi esca fuori dai sensori sa proprio di slot tracks
  13. Quale carta stampata? Quella è già morte conclamata Questi sono webbisti: Beppe (il recensore) Fotografare in Digitale è una eZine specializzata in Fotografia, nata nel 2012. Negli anni la nostra rivista si è trasformata da semplice blog in un portale per i fotografi del tutto completo, in grado di aiutare sia chi si affaccia per la prima volta alla fotografia, sia chi già padroneggia la macchina fotografica. Su Fotografare in Digitale offriamo recensioni, notizie, informazioni, guide ma soprattutto in corso di fotografia tra i più completi in circolazione e che potete visionare qui: https://corsi.fotografareindigitale.com
  14. Black lives matter: anche quelle plurimiliardarie di un mulatto guidatore di F1. Quello che è diventato il pianeta è una contrapposizione tra tifosi beceri che inneggiano ad un incidente e finti perbenisti che pur di non far sbattere il nero, sarebbero disposti (a parole) a fare da scudi umani. Gli unici ad essere rimasti neutrali, non razzisti, non classisti, non tifosi, credo siano solo i guard rail. Cmq quelli che chiamate sorpassi in F1 sono roba inguardabile: come il wrestling. L'automobilismo era ben altra cosa.
  15. Per chi se lo chiedesse: https://www.fotografareindigitale.com/le-5-migliori-fotocamere-reflex-2022-kit-di-qualita-per-fotografi-professionisti/31133?amp all'indomani della chiusura delle linee di produzione relative... Articoli di vaglia per acquisti oculati...
  16. Potremmo stupire: se abbiamo mandato Di Maio a lezione di inglese alla Farnesina, col presidenzialismo potremmo ritrovarci Fedez al Quirinale...
  17. Dimenticavo... al prossimo che di presenza o in televisione auspichi in Italia l'avvento di una Repubblica presidenziale, sul modello USA o francese, risponderò:
  18. Trovo in effetti delle analogie con Lyndon Johnson, vice di JFK, che gli "succedette" dopo Dallas, venne riconfermato nelle elezioni dell'anno successivo (con voto plebiscitario) e fu l'artefice del disastro asiatico, alimentando la politica dei blocchi contrapposti che necessitò di in quarto di secolo prima dell'auspicato disgelo. USA, culla delle peggiori politiche strategiche mai attuate. Altro che Happy Days...
  19. Il Presidente in carica degli USA, il colto avversario dell'ignorante Trump, colui che fu il Vicepresidente dell' Illuminato Obama (vincitore del Nobel per la Pace nonostante il suo vice), il civile difensore dei diritti civici e nemico delle lobby delle armi, che dopo più di un anno e mezzo dall'insediamento alla Casa Bianca non è ancora riuscito a mettere mano alle sanzioni contro la Cina del suo predecessore (là dove tutto è cominciato...ed oggi ci chiediamo ancora il perchè dell'indifferenza di quel Paese alle vicende belliche attuali), che si è ritirato così bruscamente dall'Afghanistan da aver causato il ritorno dei talebani, che non prende parte direttamente alla trattativa di pace tra Russia ed USA Ukraine, Colui Il Quale ha avuto spiegato che la Suprema Corte avesse cancellato d'un sol colpo la tutela del diritto all'aborto delle donne ed ha impiegato ben 14 giorni prima di riuscire ad emettere un provvedimento presidenziale che superasse quell'infame pronunzia, al secolo Joe Biden, nato nel 1942 in Pennsilvanya è riuscito finalmente a convincere tutti della sua totale incapacità fisica e psicologica a reggere il ruolo del garante della Pace nel Mondo, nè del possesso della chiave di accesso alle testate nucleari del suo paese (che scrivo con la lettera minuscola a significare la manifesta incapacità di quel popolo di formulare elettivamente un presidente con la P maiuscola: Bush, Clinton, Bush, Trump, Biden...per non parlar di Carter e Reagan) Mentre leggeva dal gobbo il discorso per giustificare l'ordine esecutivo espresso contro l'incredibile verdetto della Corte Suprema, in evidente difficoltà di lettura e comprensione, ha incontrato le istruzioni del redattore: "End of quote" (fine del periodo) "Repeat the line" (ripeti l'ultima riga) e le ha diligentemente ripetute ad alta voce, mentre la sua Vice Kamala Harris, alle sue spalle, si tratteneva evidentemente dallo scoppiare in una risata. A parte il tenore dell'ordine impartito dal Gobbo (evidentemente il Vero Presidente USA), giova ricordare che ci stiamo affidando a quest'uomo come controparte dell' Europa per fronteggiare (pagando in gas e benzina) la crisi ucraìna. Siamo nelle mani del Signore... o forse anche peggio: perchè è intervenuto per l'ennesima volta a sfotterlo anche Elon Musk (si ...quello delle Tesla e dei razzi...) che chiaramente si sta preparando per la salita al Soglio... Ma se anche Papa Francesco parla di dimissioni anticipate (come già Benedetto XVI) non potremmo sperare nella prima Donna e pure di colore come Presidente-ssa USA? (lo scrivo in corsivo: oggi è di moda...!) Max Aquila per la Terra_in_pericolo, 2022
  20. Pronti a tornare in downgrade a 2.0 se si verifichi anche su Z9 ...normali. La tua ha 300k scatti... Prima o poi qualcosa poteva succedere: si vorrà mettere in aspettativa
  21. condizioni di utilizzo in circuito di Mauro? A tavoletta...!
  22. Questi sono treppiedi da Z50 e Zfc, negli articoli lo specifichiamo sempre a che tipo di macchina facciamo riferimento. Non importa che "regga" un peso corrispondente a ciò che vogliamo montarci sopra: l'utilizzo di un treppiede è tutto fuorché statico: testa e gambe si scelgono in funzione dell'utilizzo che se ne debba fare.
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