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Dario Fava

Nikonlander Veterano
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  1. Sarà sicuramente più grande della Z perché il doppio slot non è stato messo per contenere le dimensioni, e tutto sommato condivido anche la scelta, in virtù del fatto che un XQD ed un SD non sono fruibili in parallelo.
  2. Panasonic nel campo video è sempre stata all'avanguardia, la tecnologia predittiva esiste sulla mia broadcast che ha diversi anni sul groppone, l'alleanza con Leica c'è sempre stata, anche sulle compatte, il pugno nel fegato è l'abbandono del m4/3 che non impensieriva nessuno, qui invece potrebbe essere fastidiosa per chi vuole passare alle ML da zero, per chi ha ottiche Nikkor conviene la Z ma chi parte da zero, a queso punto non saprei. Fortuna che non monta un Foveon se no non ce n'era per nessuno 😂
  3. Fotografare soggetti umani è tra le cose più difficili di questa arte, questo perché hanno un cervello che pensa, che non è libero (nella maggior parte dei casi) e che davanti ad un obiettivo assume una parte, levare quella maschera per cogliere esattamente la personalità di chiunque è prerogativa di pochi grandi fotografi. Ma non disperiamo.. un bravo professionista conosce mille trucchetti per cogliere quantomeno il lato "bello" delle persone. questo scatto a mio avviso pare proprio conseguenza uno di quei trucchetti. Senza nulla togliere allo scatto meraviglioso di una donna altrettanto meravigliosa ma solitamente un po' rigida (anche come attrice) Ho visto diversi scatti fatti alla Bellucci, più o meno riusciti e fatti da fotografi anche in gamba, questo mi pare il più brillante, c'è una bellezza frizzante. Un bravo ritrattista deve essere per un buon 60% psicologo.
  4. Certo questi cosini danno tantissimo, il gatto in particolare oltre ad essere un buon compagno di vita, è un catalizzatore di energia, ovvero assorbe le negatività, può sembrare difficile da comprendere, ma è stato dimostrato, e non solo, sanno capire le intenzioni ancor prima che vengano manifestate, quindi a livello di pensieri, sicuramente sono creature con qualità straordinarie, e le marachelle che combinano fanno parte del loro essere, prendere o lasciare.
  5. Concordo, oltre all’atmosfera c’e Anche l’espressione, spettacolari.
  6. No ma i gatti non li porto in studio, restano a casa, e comunque non è tutto oro quello che luccica, questa a 7 mesi è caduta dal 4° piano, hai i suoi problemini sia fisici coda amputata e bacino storto, che psicologici dovuti al trauma, e nonostante tutto continua ad essere spericolata al punto che viene curata a vista sul balcone.
  7. Conosco diverse persone che per motivi diversi (carattere, mistero, artigli) non solo non piacciono ma li temono anche, io rispetto le idee di tutti anche quando non le condivido, adoro i felini con i quali ho un feeling particolare.
  8. 8 anni ed ancora la testa da cucciola.
  9. No gli SB dopo 10 anni di servizio non tengono più due scatti consecutivi, il godox ha qualche peccatuccio a livello costruttivo ma funzionalmente è impressionante, soprattutto per il prezzo.
  10. Io chiedo infinitamente perdono a chi non ama i gatti ma sto cercando di mettere alle corde il godox che ha sostituito i miei SB800 (non riuscendoci) e questo è il mio soggetto più collaborativo... sempre pronta a giocare. D850 105E @ f2 più V860II riflesso contro al soffitto mansardato.
  11. Io non so come fanno i matrimoni gli altri, ma lo stabilizzatore è una delle cose più superflue che si possano avere, perché se devo garantire gli scatti dinamici, seppur lenti, alzo gli iso ed uso tempi di sicurezza, non per la mia mano, ma per fermare il soggetto, inoltre dipende da quanto tempo richiede l’assestamento della stabilizzazione perché se vedo una cosa mi giro di colpo e colgo l’attimo, gli stabilizzatori non dedicati allo sport, ti donano uno scatto mosso a qualunque tempo di sicurezza. Allo stato attuale delle cose l’unico vantaggio del sistema sta nel tiraggio corto, perché anche la previsualizzazione dello scatto, se escludiamo i lag di scatto, un professionista non ne ha bisogno, sa esattamente cosa sta scattando. Io credo che la macchina potrà essere un buon complemento a ciò che già esiste, ma non a quei prezzi, non per chi deve fare i conti a fine mese, per il professionista esigente, ci vedo una utilità solo per chi fa architettura ed arredamenti, dove i grandangolari a tiraggio corto sono e saranno proprio su un altro pianeta.
  12. Il problema sostanziale è che costano un botto, sono di impostazione amatoriale, hanno un gran potenziale che si svilupperà ma che porterà ad un deprezzamento spaventoso di questi neo modelli, quindi un pessimo investimento nel tempo. Io sono ancora convinto che questo sistema di autofocus se non avrà un elemento di aiuto esterno, non potrà raggiungere la reattività e le capacità predittive delle reflex, quindi a mio avviso se nel professionale vogliamo andare soppiantando definitivamente le reflex, dovranno inventare un sistema secondario di messa a fuoco dedicato solo a quello.
  13. A parte gli scherzi, è uno scatto rubato di un istante che mi ha sorpreso, perché è uscita di colpo e poi s’è nascosta subito, c’è un errore di maf, non la considero una gran foto, ma è troppo ridicola ho voluto condividerla
  14. Io credo che abbia la stessa funzione del cercatore di un telescopio, con lunghi tele è difficile trovare al volo un soggetto, si rischia di giare a vuoto anche parecchio, il cercatore (ovviamente su cavalletto) aiuta ad individuare la mira, poi dall'oculare si affina il tutto.
  15. Basterebbero anche quelle della 850, che è inferiore a D5 ma se impostata in modo diverso diventa piuttosto affidabile, mi riserberò di provarla come intendo io, perché se uso l'ottica tra 1.4 e 2.8 in un volto in movimento mi aspetterei a fuoco esattamente il punto che ho selezionato. Continuo a vedere test velocistici di tracking a diaframmi chiusi e/o soggetti a movimento diagonale o laterale ai quali non do alcun valore per il mio modo di scattare. A me interessa la precisione laddove un mm avanti e indietro fa la differenza tra una super foto ed una da buttare.
  16. Questo esercizio lo appresi all’epoca nel mio primo corso e lo propongo oggi io nel mio corso base per fare capire come ragionare al contrario, ovvero adattare l’ottica al soggetto e non usare l’ottica adatta Ho citato il mio maestro perché è più facile usare in modo efficace un teleobiettivo piuttosto che un grandangolo, solo per quello mi disse di cominciare con quello, che era e resta la mia focale preferita per la capacità di sfuocare, poi sono arrivati il 24 ed il 35 Art ...si è aperto un mondo nuovo, i risultati ottenuti hanno avuto sicuramente più consensi, ma nello schiacciamento dei piani dei medio tele trovo ancora maggior soddisfazione.
  17. Sai dipende tutto da dove esponi le cose, se passi davanti ad uno studio fotografico nella mia città, vedi le classiche foto di matrimonio, gadget fotografici, il tutto in un’impostazione canonica di un luogo di provincia, anche se la mia città è capoluogo di provincia ha rischiato di essere inglobata con Parma dove già uno studio fotografico ha un aspetto simile al mio, non c’è nulla di eccezionale se non il mio voler rappresentarmi, c’è un solo pannello di foto di matrimonio, ma perché le mie foto di matrimonio sono personali, ispirate dai soggetti, è la loro storia, nel quale cerco di entrare per un giorno e raccontare col mio punto di vista.. Quindi non ha molto senso mettere foto di matrimonio di un altro, perché non sarà uguale al tuo. Oltre a quel pannello ci sono solo progetti personali, un paio condivisi con Mauro e Rossano ma il resto rappresenta il mio stile, singolare nella mia città, nella norma in città più grandi.
  18. Io non scatto tantissimo, quando scatto lo faccio senza pretesa di ottenere lo scatto della vita, perché quel concetto è piuttosto effimero, tuttavia il mio scattare poco comporta una selezione già prima di avere le foto e questo porta essenzialmente ad avere già una percentuale alta di cose che meriterebbero i 2 metri, ma tutte no, sarebbero comunque troppe, dove le metto? 😂 A parte gli scherzi della mia selettività pre scatto, c'è anche una selezione post scatto, che è ancora più severa, e se in un servizio escono foto che meritano di essere stampate, allora ognuna di quelle si merita i 2 metri. Per me la stampa è bella grande, la questione quanto grande è in relazione allo spazio destinato.
  19. Tralasciamo il luogo dove si appende, la casa mi piace pulita, ma il mio studio sembra una galleria, talvolta chi entra si sente oppresso dai primi piani stampati ad almeno 1 metro che ti osservano, c'è poi un pannello di 230cm con uno sguardo che ti trapassa e che lascia l'osservatore medio esterrefatto. Ma io non lo faccio per farmi vedere, è vero che è il mio studio ma molte persone, a causa si quel che espongo, si vergognano ad entrare od ancor peggio hanno paura chiedere quanto costa un servizio. Io lo faccio perché quando entro nel mio studio mi sento a casa, questi sguardi mi rilassano, sono il mio punto di vista dei soggetti interessanti che ho ritratto. Quindi la risposta è sì se avessi più soldi e più spazio non stamperei sotto ai 2 metri.
  20. Pensa che io sono talmente abituato ai fissi che spesso mi dimentico di avere uno zoom, impostata la focale mi viene istintivo usare le gambe. E concordo per il 35.
  21. Il mio maestro diceva, impara ad usare il teleobiettivo.. poi passerai al grandangolo... il soggetto è sempre fondamentale, e nel grandangolo (al di là degli aspetti tecnici non semplici) è più facile cadere nell'errore di non far capire quale sia il soggetto.
  22. Io ho visto una feature interessante, ovvero il rallentamento del cambio di piano di fuoco, chi fa video a livello cinematografico usa il fuoco manuale, con riprese statiche e spesso sistemi di stabilizzazione e movimento della camera che costano più di una RED. Su questo sistema, che è sicuramente portato ad aiutare chi non fa film ma vuole un effetto professionale, ho visto un rallentamento sul cambio di fuoco, che sia volontario (mettendo il ditino sul soggetto nel display) o perché il soggetto in primo piano se ne esce, che produce un effetto molto simile di quello che fa l'addetto alla messa a fuoco. Questo porta due vantaggi, il primo di avere una linearità sul cambio di fuoco, il secondo, evitare quel fastidiosissimo effetto (avanti e indietro) di ricerca del fuoco quando lo si perde per un attimo nei soggetti in movimento, quest'ultimo è il motivo per cui si focheggia a mano, anche le videocamere broadcast possono subire quel effetto in autofocus. Tutto ciò è molto innovativo, perché mantiene il tracking in soggetti mobili ma senza dare la sensazione di autofocus attivo.
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