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  1. In queste settimane, un pò a proposito e un pò a sproposito è stato nominato più volte su questo sito Herr Petzval. Il nome, lo ammetto, mi è sempre è sempre stato familiare ma, lo ammetto facendo ammenda, senza averne cognizione di causa. Insomma, ignoranza mia, un vero Carneade, parafrasando quanto fa dire Manzoni nelle sue meditazioni e letture a Don Abbondio. Ma certo ho visto più volte quegli strani obiettivi in ottone, spacciati per Petzval da Lomography alla ricerca di gonzi o raffinati intenditori non saprei dire, interessati ad ottenere un certo tipo di sfuocato âgée, sulle reflex/mirrorless di oggi. il mitico obiettivo da ritratto di Petzval del 1840. Era una focale 160mm, f/3.6 con una copertura da grande formato Quindi mi sono documento ed ho scoperto due o tre cose interessanti che vorrei condividere con voi Nikonlander. Nulla di originale, sono cose che si trovano in rete e si limiteranno a chiarire qualche cosa in più del personaggio, esulando dalle applicazioni moderne in obiettivi fotografici ispirati ai suoi progetti. Nella realtà Jozef Petzval è stato un matematico. Nato in Slovacchia, Regno di Ungheria, contemporaneo di Giuseppe Garibaldi (entrambi nati nel 1807 a pochi mesi di distanza, anno in cui Napoleone si cimentava con i russi in Polonia), studio all'università di Buda. Ingegnere, lavorò come tecnico in lavori civili a Budapest mentre insegnava fisica all'università. Poliglotta, oltre allo slovacco e all'ungherese, parlava correntemente anche tedesco, inglese e francese, era un brillante progettista. Invitato a Vienna, accetto l'incarico di Preside della Facoltà di Matematica nel 1837 dove insegnò fino al 1877. Matematica e fisica, significava all'epoca anche meccanica, ottica e acustica. Le prime tre discipline insieme applicate all'arte bellica, formano la balistica. Ed infatti Petzval collaborò con l'Esercito Imperiale Austriaco per il calcolo delle traiettorie balistiche e lo sviluppo dell'artiglieria che nella metà del '800 stava avendo un fortissimo impulso in tutti i paesi europei. Ma non basta perchè il nome di Petzval è legato anche ad altri ambiti, tanto da essere considerato tra i fondatori dell'ottica geometrica, del calcolo applicato alla posizione e alla curvatura delle lenti nei dispositivi ottici, l'introduzione dei binocoli da teatro e la scoperta della Trasformata di Laplace, che alla base di ogni calcolo di simulazione teorica di fenomeni fisici in campo ottico, elettronico, acustico. Fu anche il primo ad occuparsi dello studio delle aberrazioni ottiche applicate ai dispositivi ottici. Fino a prima le lenti venivano fatte a mano, secondo l'esperienza, in modo non tanto più avanzato di quanto potessero fare gli artigiani al tempo di Galileo. Con i calcoli di Petzval tutto assunse un contesto logico e rigoroso. Grazie al suo lavoro fu possibile nei decenni successivi quanto messo a punto da Rudolph per Leica e Zeiss. Spero di aver inquadrato bene il soggetto, insomma. Insomma, il Tesla slovacco, celebrato anche da francobolli, conii e medaglie *** Andiamo al celebre obiettivo e alle sue applicazioni. il Monoskop di Petzval-Voigtlander del 1840. All'epoca si stava diffondendo la dagerrotipia con camere di grande formato che quando avevano un obiettivo, lo avevano estremamente poco luminoso. I calcoli di Petzval gli consentirono di sviluppare un obiettivo da ritratto - che era l'applicazione commerciale più diffusa di quel tempo - estremamente luminoso, addirittura f/3.6 che per il grande formato e l'epoca è un risultato eccezionale. Questo aveva una implicazione pratica, ben più del famoso sfuocato "arriciato" che viene celebrato oggi per vendere cose che ricordano gli obiettivi di quell'epoca. Il tempo di esposizione era così lungo che il malcapitato che si voleva far ritrarre veniva letteralmente inchiodato alla poltrona e doveva stare immobile per minuti. Ma non due-tre minuti, anche per 20-25 minuti. Non so se mi spiego, tale era la scarsa sensibilità del materiale fotografico di allora. I calcoli di Petzval consentirono di illuminare le lastre con una luce di 22 volte superiore. Con il raggiungimento del traguardo di tempi di scatto inferiori al minuto. Il progetto di fatto era stato finanziato dall'arsenale dell'artiglieria austrica che mise a disposizione un intero reparto per aiutare Petzval nello studio. Incautamente, il brillante ingegnere, si affidò per la produzione commerciale dell'obiettivo in campo civile ad un vero squalo dell'epoca, il famoso Von Voigtlander - oggi ben più celebre di Petzval - che gli liquidò sulla parola i diritti di produzione e sfruttamento per una somma di 2.000 fiorini in contanti. Ma l'obiettivo ebbe così successo che Voigtlander ne vendette 60.000 alla cifra di 130 fiorini cadauno divenendo di fatto milionario. La causa civile che Petzval intentò contro l'industriale si perse tra mille lungaggini che vennero aggirate spostando in Germania la produzione degli obiettivi che venivano poi esportati in tutto il mondo. L'obiettivo non era perfetto, ai bordi c'era una perdita evidente di qualità. Di qui il famoso effetto nel suo sfuocato che venne parzialmente corretto successivamente in corso di produzione aggiungendo nello schema degli ulteriori elementi ottici. Copiato in tutto il mondo, cambiò o plasmò di fatto l'arte del ritratto. brevetto inglese di obiettivo derivato dallo schema Petzval del 1884 Se volete leggere dello sviluppo di questo tipo di ottiche potete passare una bella mezz'ora su questo bel sito (qui) *** Ma l'eredità di Petzval va ben oltre questo caso pur degno di nota e il suo famoso obiettivo per sottolineare la straordinaria importanza di Petzval, altro che Von Voigtlander. A lui dobbiamo : l'introduzione del calcolo matematico nell'ottica e tutta l'ottica geometrica (insomma, quella che si usa ancora oggi, al simulatore, per progettare i Nikkor) il calcolo balistico moderno gli studi sul calcolo numerico (Trasformata di Laplace) gli studi sull'aberrazione cromatica e scusate se è poco.
  2. Guarda per esempio come erano bardati per proteggersi da polvere e sabbia (e fiamme) i due poveretti su questo trasporto truppe tedesco in Libia/Tunisia nel 1942-1943 : una singolarità. Oramai è più facile trovare immagini di modellini perfettamente dettagliati che fotografie d'epoca. Un valore aggiunto sul piano storico e iconografico di questa passione per l'autocostruzione.
  3. A parte gli influenZer e Nikon, sembrerebbe che Sigma abbia registrato una nuova Sigma fp L. Questa notizia, insieme a quella di un mirino elettronico esterno Sigma, farebbe pensare che stiano correndo ai ripari verso il limite principale riscontrato nella piccola full-frame. Il dover funzionare per forza a braccia tese.
  4. Le frequenze in gioco sono le stesse e quindi il fenomeno non cambia, il sensore viene sempre letto allo stesso modo dall'alto verso il basso. Certamente un sensore 44x33mm in linea di principio richiederà più tempo di un sensore 36x24mm per essere letto. Non ho idea se il sensore delle GFX100 sia meglio di quello, primordiale, delle GFX50.
  5. Max ha scritto un articolone sull'adattatore Megadap. Nessuno l'ha promosso all-over-the-world. E non ha nemmeno pubblicato qualche video editato professionalmente su Youtube, magari con qualche bella ragazzona mezza stettata o bella scosciata. Eppure a distanza di giorni 12 - dodici giorni - dalla pubblicazione, il suo articolo è indicizzato su Google al primo posto. Prima di quello - insolitamente appassionato - di Kenny Rockwell che è addirittura del 11 dicembre, di quello di Dpreview del 22 dicembre, dell'annuncio di Nikonrumors che è del 11 novembre. E molto, molto prima della pagina del sito commerciale di Megadap in persona. Come dire che la passione e l'impegno, senza alcun trucco o inganno, pagano. A Max, un meritato applauso. Bravo Max ! Così si fa, altro che storie. A tutti gli altri un sussurro. Scrivere su Nikonland può comportare impegno. E tutto quello che si scrive su Nikonland può avere questo risalto mondiale. In positivo o, purtroppo, anche in negativo.
  6. Ma nemmeno. Molti di quelli che testano ogni cosa che mandano loro in casa, quale che sia lo scopo, il marchio, il valore intrinseco dell'oggetto, mica hanno interesse ad avere un corredo fotografico. Al di là dei video che pubblicano su Youtube e sui loro siti, non fotografano e non filmano nemmeno. Per loro è una fonte di reddito. Un autista di autobus si porta il mezzo a casa per portarci la famiglia in giro la domenica ? Sinceramente, poi, i produttori dovrebbero infischiarsene dell'opinione di quelli che seguono gli Youtubers, non è quella la gente che li fa fatturare. Quelli siamo noi (e i tanti veri appassionati di ogni marchio che ci sono in giro per il mondo).
  7. Ripartizione pesi tra reflex e mirrorless, intero anno 2020, dato CIPA per il Giappone : Quota unità mirrorless (di Mirrorless + DSLR): 55,3% (era 46,8% gennaio-dicembre 2019)Quota valore spedito mirrorless: 71,9% (era 61,8% gennaio-dicembre 2019) D3500 e D5x00 sono finalmente fuori gioco. Credo che di D850 e D500 oramai se ne vendano pochine e la D6 hanno fatto fatica a consegnarla. Probabilmente vendono ancora qualche D7500 scontatissima. Spero anche io che non sprechino ulteriori soldi per un'altra reflex, specie di fascia alta. Oltre ad essere un segnale sbagliato, toglierebbe spazio a quello che deve avere la prossima Z8/Z9.
  8. Perdonami ma a te è capitato che ti arrivi in casa, un sabato pomeriggio del 1971, in un mondo popolato di Fiat 600 e 850, una Citroen DS azzurro metallizzato, nuova, appena ritirata dal concessionario ... ? Perchè io potrei anche dire che preferisco le Lagonda. Ma ne avessi mai vista una in vita mia dal vivo ! E qui certamente non si stava parlando delle Citroen che si sono viste dopo il 1990, purtroppo. Potrei dire la stessa cosa per la Giulia GTA (quella nata quando sono nato io) ma la DS era veramente un'astronave al confronto. La USS 1701 Enterprise confrontata con un aliscafo. Io mi sono innamorato e quell'amore è durato sinché Lei non è scomparsa e le sue figlie hanno perso via via ogni traccia della sua eredità. Vogliamo parlare di come erano Audi (?), BMW e Mercedes a cavallo tra anni '60 e '70 ? Guardati un noir francese con Jean Gabin o Alain Delon.
  9. La Canon R1 costerà uguale, nonostante gli influencer. E la Sony al netto del fatto di essere meccanicamente un giocattolo, non costa di meno. Nonostante tutti gli influencer dicano 'mai più senza'. É il mercato che si é contratto e la gente che segue gli influencer quelle macchine non le compra. Gli altri comprerebbero comunque quella che é meglio per loro, a prescindere dagli influencer...
  10. Considerando che, come abbiamo evidenziato parlando dei dati trimestrali di Nikon, i prezzi e il margine sono destinati a stare il 30% sopra di quelli precedenti, il middle-end di oggi e domani costerà come l'high-end di ieri. E l'high-end andrà a prezzi inusitati e realmente difficili da giustificare per quasi tutti Aspettiamoci Z8-Z9 intorno ai 5000 neuri e Z1 sopra ai 10.000. Per tacere di 400-500-600mm destinati a costare quanto una 500 elettrica al netto degli incentivi statali
  11. Circa la mitica Z30, ovvero la Z50 ridotta senza mirino. Sono stati prodotti due prototipi e sono pronti da tempo a lanciarla. Ma non sono - finora - convinti della convenienza di lanciare un prodotto a basso margine che assorbirebbe forza lavoro e componenti (sebbene in larga parte riciclati dalla Z50) solo per far aumentare la quota di mercato. E' facile che alla fine decideranno di lanciarla, non so se adesso o più avanti ma molto probabilmente seguita da una ipotetica Z70 di fascia superiore alla Z50. A noi non interessa e facilmente si venderà in mercati meno pretenziosi del nostro e solo a patto che oltre al 16-50 vendano almeno un fisso economico. Ma non è che questo diminuirà gli sforzi dedicati alle ammiraglie. Se i dati delle ultime trimestrali non sono carta straccia, Nikon sta investendo in ricerca il 14% del fatturato, contro una media del settore del 10% e meno del 7% di Canon e Sony. Li staranno destinando a studiare solo prototipi non destinati alla vendita. Io non credo. E' che sono gestiti da ingegneri !
  12. Ma si lasciali parlare. Ad un certo punto si seccherà loro la lingua. Appena riparte il mondo noi li inonderemo di prove che Nikon è la migliore casa produttrice di fotocamere al mondo. Liberi - loro - di crederci o meno. Se vorranno difendere posizioni indifendibili noi ci limiteremo ad aggirarli. E' sempre il modo più semplice e quello più efficiente di trattarli Entro 12-18 mesi usciranno anche 400/2.8 e 600/4 Z. E facilmente sarà annunciato lo sviluppo del tuo 500/4 e a seguire il 300/2-2.8. Chi si potrà permettere di dire che Nikon è morta, qualcuno con in mano una Fujifilm X-T1 ? ma va là ! Chi ha comprato azioni Nikon ad inizio gennaio adesso sta festeggiando a caviale e champagne. Sarà più cretino il mercato azionario che crede in un forte rimbalzo Nikon o chi parla senza sapere da che parte sta la bocca ?
  13. Ma i miei ultimi editoriali li hai letti ? A me sembra di no ... Nikon ci sarà ancora quando Sony avrà dismesso anche le Playstation (che per inciso in questo momento ha sospeso la produzione per mancanza di componenti). Entro i prossimi 12 mesi ci saranno una o due mirroless Nikon epocali. Magari non adatte alle necessità di tutti ma a prova di confronto. Stanno già lavorando alla generazione successiva alla Alpha 1. Se sarà pronta prima che io "debba" andare in pensione non lo so, ma ci sarà e sarà bellissima.
  14. Si moriva, altro che storie, anche perchè con la polvere e la sabbia, stare fuori sul carro significava intasarsi i pori e i bronchi ! Adesso, quei debosciati dei carristi moderni hanno acqua minerale di Evian, condizionatori d'aria e toilette interna. Però la torretta di un M1 o di un C1 è grande quanto era un intero carro degli anni '40
  15. Il tempo di illuminazione del sensore con l'otturatore meccanico é nell'intorno di 1/200''-1/400'', quindi appena al di fuori della frequenza del banding. Il sensore viene illuminato meccanicamente e le informazioni lette elettronicamente mentre è al coperto. Quindi si, è quello il trucco, l'avevo scritto ma è giusto evidenziarlo. Il sensore viene comunque letto alla velocità massima consentita da quel tipo di sensore ma intanto è stato illuminato per un tempo molto più breve di quanto consentito in modalità elettronica. Quindi, di fatto, viene letto nel tempo morto rispetto a quello di effettiva esposizione alla luce.
  16. Beh, per la verità , quotidianamente maledico ancora Linda Jackson anche se adesso é andata a fare danni in Peugeot. Ma niente più Citroen. Forse in futuro una Abarth elettrica
  17. Guarda una qualsiasi intervista ai politici in TV il clackclack di fondo delle reflex é imbarazzante e dovrebbe essere vietato. TTL o meno di fatto oramai uso i flash per il 5-6% degli scatti.
  18. Io invece oramai uso il meccanico solo quando mi obbligano le modelle che senza il click non si trovano (e sono sempre meno, devo dire).
  19. La presenza del flash in otturatore elettronico è ininfluente : viene disabilitato automaticamente.
  20. Giusto per curiosità, gli interni di un Panzer IV (in questo caso un Ausf. H ma non c'è quasi differenza tra le varie versioni). motore posteriore, trasmissione e cambio anteriori. I poveri disgraziati di fatto stavano immersi tra le granate.
  21. Se non trovi una fonte di luce che ti produca bande, non fai altro che dare una flashata a bassa potenza mentre scatti a raffica. Di certo beccherai il flash in una bandina
  22. Io penso che hai sparato più una cosa da Olimpiadi di Tokyo che da fiera di febbraio ancora in pieno Covid
  23. Indovinello facile, facile. Ammettendo di utilizzare in otturatore elettronico due differenti mirrorless con diversa velocità di lettura del sensore, una più veloce e una più lenta. Se ci fosse in ambiente una luce artificiale oscillante a frequenza normale (60Hz), quale delle due macchine produrrà bande più alte ? Partendo da una immagine scattata in una situazione del genere, saremmo in grado di calcolare empiricamente la velocità di lettura del sensore ?
  24. Il 25 febbraio inizia il CP+ di Yokohama che quest'anno sarà virtuale. Sono passati ben 5 mesi dall'ultimo annuncio Nikon di un obiettivo e 4 mesi dall'ultimo annuncio Nikon di una fotocamera. Qualcuno prova ad indovinare se e cosa annunceranno alla fiera di casa ?
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