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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 02/02/2024 in Articoli

  1. La prima pecca della neo presentata Nikon Z50, alla fine del 2019, era sicuramente individuata nella batteria in dotazione: per risparmiare spazio prezioso, i tecnici si erano inventati una batteria da Coolpix, la EN-EL25, di scarsa capacità (7,6V e 1120 mAh) e sopratutto di nessuna comunicazione con la fotocamera, per cui l'unica misura della carica residua stava nell'icona a mirino e monitor, che dopo pochi scatti cominciava subito a perdere il primo trattino per passare quasi direttamente a rosso, allorquando la Z50 venisse sottoposta ad un carico di lavoro evidentemente non nelle corde del progettista di questa sorgente di alimentazione. I pochi aggiornamenti fw non solo della Z50 (dopo cinque anni ancora rimasta alla versione 2.50) ma anche delle successive DX che utilizzano quella batteria, la Z30 e le Zfc, anch'esse rimaste a versioni fw vicine a quella di presentazione, fanno pensare che questa nuova batteria sia più una piacevole notizia legata all'uscita di una nuova Nikon Z DX piuttosto che ad un improvement per le Z esistenti. Innanzitutto questa "a" aggiuntiva, porta la colorazione grigia ed un piccolo incremento dei milliampere, adesso 1250 (e dei Wh: da 8,5 a 9,5) Le differenze valutabili sull'etichetta posteriore, portano un riferimento al nuovo manuale di istruzioni ed in basso, la data di produzione ed un QR code di riferimento interno. Nikon avvisa che l'utilizzo sulle Z DX è condizionato all'ultima versione fw delle rispettive fotocamere, la più vecchia delle quali, quella della Z30, risale al maggio dell'anno passato e quindi conteneva già disponibilità a questa nuova batteria. Ne ho prese due e per adesso la terrò a banco sulla mia Z30 per potervi riferire delle eventuali, auspicabili migliorie. Che spero vivamente risiedano nella tolleranza al carico di lavoro foto o video, tale da consentire una scalatura più graduale della carica disponibile, prima di arrivare al panico da spia rossa, in assenza per adesso di indicazioni più precise sul suo stato a menù. Che magari invece ci saranno su una ipotetica nuova Nikon Z50x oppure Z70 o Z500 che sia, forse già disponibili a colloquiare col pettine contatti di questa 25a. Ovviamente su una Z DX futura, di livello medio o medioalto, ci aspetteremmo ben altro che una batteria di queste dimensioni e capacità. Senza nulla togliere alle qualità di questa EN-EL25a, ancora tutte da svelare. Intanto mi sto inventando test di durata che possano in qualche maniera comprovare eventuali differenze tra batteria vecchia e batteria nuova, iniziando per esempio, col tenere fino al suo limite in video la Z30: di certo entrambi gli accumulatori bastano per il massimo di ripresa singola della Z30 (2 ore e 5') ma si differenziano per la durata di carica residua. Insomma....vi terrò aggiornati al riguardo ! Già disponibile nei negozi e sul Nikonstore.it Max Aquila photo © per Nikonland 2024
    3 punti
  2. Sarà che essendo in Nero e Bianco questa macchina, per giunta col selettore che invoglia a profilare in BW sarà che più mi allontano dal tempo in cui scattavo quasi sempre in Bianco e Nero, più si assuefanno certi automatismi cerebrali, che mi portavano a valutare in termini di densità invece che di tinta ciò che semplicemente guardavo... Sarà che Mauro mi chiama al telefono e mi dice: guarda che ti ho mandato in mail il file di inversione cromatica per essere aggiunto ai tuoi Profili Colore ... (grazie Nikon che ci metti in macchina profili tipo Denim oppure Purezza e non un semplice profilo di inversione...) E qui casca l'asino (cioè io) che queste cose non le sa cucinare ma solo masticare: e mi salta alla mente che potrei utilizzarlo per riesumare da quelle pile di negativi schedati qualcuno dei più interessanti o dei più dimenticati...a scelta ! Insomma, monto sulla Zf la scheda SD su cui ho copiato il file cucinato da Mauro ("ma come lo hai chiamato? ... INVERTITO ...?!?" <Si, mi era sembrato appropriato...> ) vado sul menù di ripresa FOTO... COPIA SULLA CARD... (ci sono 9 posizioni vuote disponibili) sulla scheda SD non può che trovare lui: INVERTITO... presso OK Poi monto il baracchino ES-2 sul Nikkor Z MC 50 (previa eliminazione del paraluce da 46mm) e piazzo l' ambaradan sulla Zf, ormai ingravidata dall' INVERTITO, a sua volta posizionata sul treppiedino da tavolo Marsace MT01, a farsi la lampada col Godox Litemons 150 ed un bank ottagonale apro il primo dei classificatori per i negativi e ne acchiappo uno a caso, che piazzo sul rail da pellicola del duplicator ES-2: si tratta di una Kodak T-Max400, esposta a 400ISO e trattata a 24°C nel suo rivelatore (Tmax): la didascalia dice Giugno 1996, Palazzolo Acreide e Siracusa foto scattate alle rappresentazioni classiche organizzate a Siracusa e provincia dall' INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) ogni anno tra maggio e giugno alzo il rail alla luce e vedo un gruppo di attori, è il Coro di Medea... Euripide... beh, come si dice oggi...? Ah si ! MI SI SBLOCCA UN RICORDO ! "ma che...??? alla prima striscia di pellicola...?" "E che ci posso fare: è la memoria fotografica !!!" Procediamo: naturalmente il selettore della Zf deve restare su fotografia a colori, non su BW che è già lui un Picture Control...: premo il tasto i per arrivare più velocemente ai Picture Control e naturalmente essendo in Auto, questa è la vista conseguente... clicco e shifto con la ghiera indietro fino ad INVERTITO che ho collocato in posizioine di memoria C1, subito alla sinistra di Auto... come vedete, per regolare il profilo in maniera fine, si entra nel livello apposito premendo il tasto giù del multiselettore e ci appare questa colonna di setting dove poter navigare e regolare a piacimento... ecco come si presenta a monitor e mirino la scena inquadrata, una volta settato il profilo colore (indicazione in alto a destra: C1) invertita e quindi subito pronta da consumare: il ghigno di Medea è inquietante... vieppiù devastata dalla grana della pellicola tra le più corrette sul mercato nel 1996, quella T-Max coi tabular grain che dovevano garantire il massimo di nitidezza e coerenza immagine (questo per chi della fotografia argentica abbia un ricordo falsato dal tempo...) che storia: dopo 27 anni mi ricordavo perfettamente il momento e l'intento di riprendere quegli sguardi così intensi delle attrici sulla scena, ripresa probabilmente con la mia Nikon F601 AF ed un Sigma 70-300 APO di quella generazione, quando il concetto di nitidezza era strettamente connesso alla capacita di tre, quattro o cinque cellule separate, al buon cuore dell' AF delle Nikon col girabacchino e ...last but not least, alla buona sorte (ecco il negativo visto con profilo colore standard) per aiutare l' MC50, meglio selezionare sull'apposito slider l'escursione minore di fuoco posizionare macchina e treppiedino in direzione più centrata possibile del bank (consiglio di utilizzare potenze dell'illuminatore mai superiori al 75%, percchè il guadagno in termini di esposizione è molto ridotto, rispetto al rischio di aumentare slittamenti verso la radiazione UV) la peretta soffiatrice è indispensabile, per eliminare la polvere che si accumulerà immancabilmente a causa della breve distanza dall'illuminatore, sui negativi e su obiettivo e riproduttore ES-2 il monitor orientabile in questi tipi di ripresa è Manna dal Cielo... uso prevalentemente diaframmi medi, mai troppo aperti, per compensare le differenze centro bordi del negativo, indotte dallo spanciamento fisiologico Questa Nikon Zf sta bene con tutto, anche con le pellicole di sfondo, vero ?! Max Aquila photo © per Nikonland 2023
    1 punto
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