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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 27/02/2023 in Articoli

  1. Preparandomi a partire per il mio primo safari in Africa, in un viaggio moooolto spartano, dove contrariamente alle mie abitudini non porterò il laptop, ho dovuto aumentare la capacità del mio parco CFExpress (finora limitato ad una eccellente Prograde Cobalt 325GB, una mediocre Lexar Gold 128GB ed un paio di XQD 64GB "residue" per emergenza). Dopo esame delle varie prove di Mauro e degli annunci di mercato, ho deciso, anche per aumentare la varietà dei marchi e tipologie sottoposte a test, di provare la nuova serie di Prograde Gold, disponibile nei tagli da 512GB, 1TB e 2TB. La scelta è stata sul taglio più "piccolo", perché per abito mentale preferisco avere più schede piccole che una molto grande (soprattuto se quella piccola contiene facilmente 10.000 file!). Insomma, queste: Il prezzo pagato è stato 180$, da B&H Photo Video (NY), perché dovevo fare altri acquisti di oggetti che là si trovano ad un prezzo molto migliore che da noi, dei quali vi racconterò a breve, ma è disponibile anche sull'italico Amazon a 228€. Solo fate attenzione che sia la seconda serie, le riconoscete dal modello che sostituiscono proprio per quella etichetta w 800MB/s. Secondo il sito del produttore, hanno significativamente innalzato la velocità garantita di scrittura minima, dichiarata in 800MB/s. Come vanno? Beh, impostando la mia Z9 sul NEF non compresso lossless e con raffica a 20fps ho alzato il dito dal tasto di scatto (10 test) dopo 300 fotogrammi, nessun segno di rallentamento: La schedina era perfettamente in grado di continuare. Il solito benchmark con BlackMagic dice questo: Le ho scelte per premiare Prograde per la soddisfazione che mi ha dato la Cobalt e perché sulle schede preferisco non prendere rischi, ed affidarmi ad un marchio noto per la qualità. La Cobalt è ancora più veloce, ma devo dire che se non l'avessi presa ora starei ben servito con tre o quattro di queste (2 corpi )... solo che tutta questa scelta lo scorso anno non c'era! Massimo per Nikonland (c) 27/2/2023.
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  2. A febbraio 2019 ho venduto la mia Nikon D500 con 26mila scatti all'attivo, comprata nel 2016 all'indomani della sua presentazione. Presa a 2mila euro su HK, rivenduta al netto della commissione di NewOldCamera appena alla metà. Non l'ho mai digerito. Oggi, in anticipo sul 2025, quando avrei scelto la reflex APS-C più rappresentativa del decennio precedente... me la sono ricomprata nuova, sempre oltreoceano, ad appena 1035 euro. Spedizione inclusa. Ritengo resterà un caposaldo del suo genere. Più unico che raro. Ed ho tutto ciò che le serve per essere utilizzata al meglio delle sue possibilità, a cominciare dai telezoom F-Mount... In attesa, adesso meno trepida, di quelli Z da venire ... Anche un b-grip avanzato dalla precedente sorella... 20,5 milioni di pixel su sensore DX da 15,7 x 23,5 mm con fattore di moltiplicazione 1,5X , già solamente per questo dato si caratterizza per essere un moltiplicatore naturale di ogni teleobiettivo le venga anteposto. Conto di utilizzarla con i più prestazionali Nikon AFS oggi in catalogo su F-Mount dei quali sto facendo richiesta specifica per testarli a mare e ...per aria. Le sue dimensioni da 147x115 e 81mm di spessore, unitamente al battery grip, senza il quale da sola pesa 860g, ne fanno arma letale per tutti gli usi nei quali oggi lamentiamo scarsa ergonomia nelle mirrorless di ogni marchio. La sua raffica da 10 fps fino a 200 scatti, anche RAW, ne fa uno strumento all'altezza dell' insuperabile Nikon D5. Ma il formato ridotto DX, unitamente alla stessa disposizione della D5 dei 153 sensori AF, praticamente estesi su buona parte del fotogramma, fanno rimpiangere solo in parte la irraggiungibile (per una reflex) sensibilità di quelli periferici delle ML. La sua grande propensione all' amplificazione ISO anche verso i valori più elevati, ne consentono un uso dinamico in IsoAuto, come oggi si opera al meglio delle condizioni di esposizione. I difetti li conosciamo e parlano della riottosità a sopportare insieme XQD ed SD dei due slot disponibili, per ottenere il massimo delle prestazioni velocistiche del buffer. Di un consumo delle batterie eccessivo rispetto a quello delle cugine senza specchio a parità di accumulatore EN-EL15a. I pregi, oltre quelli citati, passano anche dall' enorme quantità di obiettivi utilizzabili, esclusi purtroppo i moderni Nikkor per Z...ovviamente. Ma questa reflex per un appassionato Nikonista, non può mancare nella vetrina né talvolta anche nella sua borsa ! La Nikon D500 fa parte della più importante (commercialmente) categoria delle DSLR Nikon, ossia quella delle prosumer, reflex digitali che non devono fare rimpiangere le professionali cui le loro caratteristiche si ispirano, le Nikon D a una cifra solamente, ma contemporaneamente consentire agli appassionati l'accesso a prestazioni sconosciute alla categoria inferiore, delle entry level e delle middle, contraddistinte dalle sigle 3xxx e 5xxx, che sono invece il ponte tra le compatte e le reflex. Come detto, viene presentata nel 2016 e risulta l'ultima nata della sua categoria (finora, a meno di ulteriori sorprese in questo momento solo ventilate) dopo le: Nikon D100 da 6 Mpx del 2002, Nikon D200 10 Mpx del 2005 Nikon D300 12,3 Mpx del 2007 Nikon D300s aggiornamento del 2009 Viene saltata la sigla D400 che non viene mai prodotta, giusto il grande ritardo con il quale la D500 viene a sostituire una D300/D300s non più prodotta dal 2013, ma inaugura nel 2016 insieme alla D5 la "serie 5" delle DSLR Nikon che vedrà presentate l'anno successivo, nel 2017, le D7500, ma sopratutto la D850, tutte reflex caratterizzate in maniera molto differenziata, per fasce di utilizzo, ma accomunate dalla grande capacità dinamica e dalle prestazioni velocistiche dei rispettivi AF, con eccellenze, ovviamente nella ancora insuperata Nikon D5, ma concretizzatesi proprio in questa DX dalle prestazioni estreme che è ancora oggi, a quattro anni dalla sua presentazione, la Nikon D500. Così come le altre Dxxx la D500 è dotata di impugnatura verticale aggiuntiva, sigla MB-D17 dotata della ripetizione di pulsante di scatto, ghiere e pulsanti aggiuntivi ma è la prima della categoria a nascere senza flash incorporato, ritenuto un affronto al salto di qualità sul piano della robustezza d'insieme che la D500 è chiamata a fare rispetto chi l'ha preceduta. Altra novità determinante un netto spartiacque rispetto la serie di appartenenza, il monitor posteriore, touch e basculabile fino a 90°, che consente un utilizzo in live view davvero comodo ed efficiente, anche rispetto le altre macchine della serie 5. Ma il vero punto di forza della D500 sta certamente nella presenza nel doppio slot delle schede di memoria, dell'alloggiamento per una XQD, proprio come per la D5 e la precedente Nikon D4, cosa che le consente un'infinita sequenza di scatti sia in jpg, sia in NEF lossless. A patto di non pretendere di aver presente anche la scheda SD sul secondo slot, a pena di un rallentamento: bug mai del tutto appianato dai pochi aggiornamenti fw che le sono stati fin qui dedicati (l'ultimo il n° 1.20 del 4/2019) (photo courtesy Mauro Maratta) Max Aquila per Nikonland 2020 in questi mesi...
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