Paolo Roversi: io mi devo emozionare
Questo articolo è stato originariamente scritto e pubblicato da Mauro Maratta su nikonland.eu il 16 ottobre 2014.
Paolo Roversi, classe 1947, italiano trapiantato a Parigi, tra i più affermati e ricercati fotografi di moda del mondo.
Ha firmato servizi per tutte le riviste più famose, per tutte le edizioni. Vogue trabocca di sue foto.
Sempre legato alla pellicola in grande formato, specialmente alla Polaroid 20x25 cm. Solo foto in studio, con luce diffusa e soffusa. Quella pellicola gli consente di creare colori eterei.
Roversi non si cura molto di come sia la realtà, lui cerca di ricreare il sogno che ha cercato di fermare in quell'attimo.
Solo ultimamente sta transitando al digitale, per necessità, perchè prima o poi il suo materiale sensibile terminerà o non sarà più utilizzabile. E, certamente, su pressioni dei committenti. Ma non gli piace.
Forse perchè troppo realistico, troppo spietato per materializzare i suoi sogni ?
Un lavoro abbastanza recente per Yves Saint Laurent ma che a mio parere può ben testimoniare il mondo di Roveri, legato in particolare all'innocenza e alla fanciullezza. Anche quando c'è del nudo.
Vlada Roslyakova, Paolo Roversi
Roksanda Ilincic, 2010
Una campagna per Alberta Ferretti:
Andiamo al bianco e nero per un servizio che ha creato una vera icona, legandosi strettamente alla modella-fanciulla appena arrivata dagli Urali, Natalia Vodianova
Quegli sguardi chiarificano le parole dello stesso Roversi ma al tempo stesso materializzano cosa sia realmente una musa per un artista di questo calibro.
La Vodianova adesso è matura ed una una super-top model, all'epoca (2004) era poco più che una bambina.
Sono sempre situazioni semplici, quelle preferite dai grandi fotografi. Un fondale messo alla buona, pochi elementi che spezzano la scena o fanno puntare lo sguardo, sempre, intensità e sogno
Modelle o attrici ?
Scarlett Johansson, Vogue Italia, ottobre 2013
Torniamo ancora un attimo al bianco e nero prima di chiudere, con due top model colte nella loro essenza peculiare :
Kate Moss
Milla Jovovich
e chiudiamo con il più tipico stile di Roversi
fondale messo li così
il Vogue più sfacciato degli ultimi anni (2012, Guinevere Van Seemus)
ad uno stile più edulcorato, sicuramente voluto dal committente
la campagna di Hermes
che ricorda un pò lo stile dell'ultima Leibovitz ed io, sospetto, sia più che altro dettata da qualche onnipotente art editor
va inserita certamente in questo filone l'attuale campagna di Dior con Natalie Portman
di grande qualità ma troppo perfettina e priva di quella dimensione onirica che è sempre stata la firma - imitatissima di Paolo Roversi
quando ha potuto muoversi in libertà.
Inutile aggiungere altro, in rete si trovano migliaia di sue foto ed ognuno potrà scegliersi quelle che preferisce.
Questo articolo vuole essere un umile tributo ad un grande, in questo senso tutte le immagini presentate non vogliono in alcun modo ledere i diritti di copyright che restano dei legittimi proprietari.
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