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Viandante

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[personale] Whisky


Viandante

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Non bevo alcolici ma adoro il whisky!

Ok, cerco di spiegarmi con poche parole.

Sono sempre affascinato da tutto ciò che ha una storia di passione, competenza, sperimentazione, da tutto ciò che è bello o che sa regalare emozioni e suscitare pensieri.

Mi piace da impazzire anche solo l'idea di tenere in mano un bicchiere di whisky e sentirne i profumi mentre sto leggendo un buon libro nella semi oscurità del salotto, ascoltando il mio micio ronfare beato sulle ginocchia.
Che sia una fotografia, un orologio meccanico, una pipa (non fumo), un distillato, un libro o quant'altro.

Mi affascina tutto ciò che c'è dietro ad un bicchiere di whisky, a partire dalla quercia con cui viene costruita la botte nella quale invecchiarlo, al complesso procedimento di distillazione, agli aromi e profumi che sprigiona il liquore, all'atmosfera che si crea sorseggiando un buon bicchiere in compagnia o magari da solo e, per finire, anche dagli accessori che ruotano intorno al whisky, il bicchiere da degustazione per esempio.

Bevendo un whisky mi è impossibile non pensare alla distilleria dalla quale proviene, immaginarne i rumori, i profumi, immaginare i mastri distillatori al lavoro, il vento all'esterno ed il calore del fuoco sotto ai maestosi alambicchi di rame.

Dal momento che sono affascinato anche dal Giappone, dalla capacità dei suoi artigiani ed artisti, dalla cura e meticolosità che vengono impiegate nelle più svariate attività, dal gusto per l'estetica e dalla ricerca della perfezione in tutto, ho appreso con sorpresa e con molto interesse la notizia che in questo paese vengono prodotti alcuni degli whisky migliori al mondo.

Premesso questo, ho deciso che è giunto il tempo di porre rimedio e cedere all'attrazione che lo whisky ha sempre avuto su di me.

La molla che ha fatto scattare la decisione è stato l'ultimo mio viaggio in Giappone e più precisamente ad Hokkaido, dove ho scoperto esistere la distilleria di Yoichi. Non ho avuto modo di visitarla in questa occasione ma lo farò certamente nel prossimo futuro. So che dopo quella visita, bere uno dei loro distillati non sarà più come prima.

Dal momento che stavo cercando di individuare una buona bottiglia di whisky scozzese per fare un regalo speciale, mi sono comunque interessato ai distillati della Nikka ed il risultato è stato che non ho ancora trovato la bottiglia giusta per il regalo che devo fare ma in salotto ho uno Yoichi 10 Years Old che sta attendendo il momento nel quale avrò affinato i miei sensi a sufficienza per poterne comprendere il carattere, discernerne gli aromi e poterlo gustare.

Ho letto la storia della distilleria di Yoichi e di Taketsuru san (fondatore e padre del whisky giapponese) e mi sono innamorato dei suoi distillati prima ancora di averne degustato uno.

Logicamente la mia passione per il Giappone e per la sua gente ha fatto la sua parte ma tant'è, anche questo fa parte della somma di emozioni e pensieri che uno whisky deve trasmettermi.

Sto studiando un bel libro sull'argomento, sto scoprendo piano piano il mondo che esiste dentro ad una bottiglia di whisky e mi piace pensare di essere appena entrato a far parte di una famiglia accomunata da una passione particolare, non l'alcol ma la ricerca di un'emozione.

PS. Approfittando di alcuni oggetti ornamentali che ho in casa, ho creato un piccolo set in tema "Syodo" (calligrafia) che riprendesse le scritte a pennello che formano i due kanji Yo - ichi.

Perchè per me un whisky non è solo olfatto e gusto ma anche l'occhio vuole la sua parte, ed una bella bottiglia, col suo liquido ambrato all'interno, merita tutta la cura che posso dedicargli in fase di presentazione.

 

 

 _____
Andrea

 

 

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5 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Nikonlander Veterano

Andrea sei un grande, che bello scritto e che attenzione nella fotografia.

In questo caso, però, mi disturba un pelo il fatto che la foto penda un po' a destra, e immagino che se avessi seguito la regola d'oro per cui con vetro e trasparenze la luce deve soprattutto arrivare da dietro, l'immagine sarebbe stata decisamente migliore

ciao!

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  • Nikonlander

Ciao Cris,

grazie per il passaggio e commento.

Mi fa piacere tu abbia apprezzato anche lo scritto, è un mondo molto affascinante quello dei distillati, whisky in questo caso.

Della regola d'oro non sapevo l'esistenza, non ho la minima base in fatto di still life, grazie per la dritta...purtroppo la luce è un'applique al muro e non avevo nient'altro per sostituirla.

Per la pendenza, credo sia un effetto ottico dovuto all'etichetta che è inclinata e la bottiglia che non è verticale ma a trapezio, comunque hai ragione sul fatto che sembri pendere a destra, la vedo così anche io nonostante abbia verificato che è dritta O.o

 

Andrea

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  • Nikonlander

Touchè! Chiedo scusa anche a Cris in questo caso :$

Comunque lo still life è il prossimo tipo di foto che vorrei iniziare a praticare, con tutti i limiti del fatto che non ci investirò un budget elevato per un set illuminante adeguato...almeno non certamente all'inizio.

Detto questo, sarà una foto che proverò a rifare questo inverno studiando le luci e facendo tesoro dei vari tutorial e consigli, come quello di Cris.

 

Andrea

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  • Nikonlander Veterano

Vedi, Andrea, che se ne avessi bevuto un po' avresti... inclinato correttamente la fotocamera per ritrarre dritta la bottiglia! :marameo:

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