Sarà l'età che avanza, sarà che il mio pragmatismo sta arrivando a livelli perniciosi.
Fatto sta che quest'anno ho evitato lo studio come la peste ed ho scattato esclusivamente (non dico per scherzo) in situazioni "reali", in giro, in location, in interni.
Quasi sempre senza flash formali con softbox, ombrelloni etc. etc.
E concentrandomi solo sull'inquadratura e sul soggetto, contando sulle potenzialità di messa a fuoco a tutto schermo delle mie Z, usate SENZA VERGOGNA, sempre più spesso a braccia tese, anche sopra la testa, con il display posteriore orientato verso di me e l'obiettivo verso il soggetto che, magari, con i tacchi, è più alto di me di due spanne e mezza, oppure é straiato sotto di me ed io non mi metto certo a salire sulla scaletta in una camera d'hotel.
Il tutto senza fare troppi ragionamenti, consultare manuali, mettere in atto complicazioni inutili e altrettanto inutili sofismi.
Tutto questo va bene quando c'è luce a sufficienza e quando salire a sensibilità anche elevate non mi spaventa.
Ma qualche volta mi è capitato di aver desiderato di aver portato un flash (mentre qualche altra volta mi sono pentito di aver portato il peso inutile di un AD600 PRO, un treppiedi e un ombrellone da 180cm che poi non ho utilizzato perchè non ero ispirato o la situazione non lo richiedeva).
Però ho visto in giro dei professionisti con il Profoto A1, si, sapete, quel flash da slitta che costa come una Z6 se lo prendete insieme ad un trigger e ad un paio di modificatori:
Quello con il diffusore conico ... ma si l'avete presente, no ?
E li ho visti molto disinvolti a puntarlo sul musino di modelle vestite da meccanico al Concorso di Eleganza di Cernobbio mentre fingevano di controllare l'olio di una BMW 507 Cabrio.
Grande curiosità ma soluzione decisamente fuori budget per me.
Capirete l'interesse verso il Godox V1 appena uscito, sperando di poterlo imbrigliare secondo le mie necessità.
Questo flash sta in un astuccio compattissimo. Max me lo ha portato in aereo da Palermo nello zainetto a prova di Ryanair insieme a tutte le sue cose (e con tutti gli accessori).
Ma soprattutto prima mi ha entusiasmato spiegandomi quanto sia "senza pensieri" da usare.
Ne ha parlato molto diffusamente nel suo test qui :
se ve lo siete perso, vi consiglio di andarvelo a leggere subito.
Fin dal montaggio (non c'è da ruotare un vite, si gira direttamente una ghiera e il flash si fissa stretto sulla slitta), mi è sembrato quello che serviva a me.
Ma me ne sono sincerato solo dopo.
Eccolo montato sulla mia Z7 con davanti tre degli accessori magnetici per modificarne ulteriormente l'emissione.
Si possono impilare uno sull'altro ed è quello che faccio io.
un primo diffusore, poi il nido d'ape, infine il cupolino a semisfera.
Eccoli qua montati sulla parabola (che già è più morbida dei normali flash a cobra)
L'ho usato in un paio di occasioni.
Qui in esterni, in puro e semplice TTL, senza alcuna regolazione, in luce ambiente con il sole.
Obiettivo 70-200/2.8 direttamente sul soggetto.
le piccole chiazze di luce sono riflesse dalla pelle, non trattata "da studio" con la normale traspirazione, sudorazione, etc.
Notare l'effetto puntiforme sulla pupilla.
Non c'è, ovviamente, alcuna post-produzione.
Ma con piccoli ritocchi sono sicuro che l'effetto del flash sarebbe del tutto trasparente a chi non sia molto smaliziato.
Qui con il Nikkor 85/1.8S, in interni, , diaframmato ad f/8, direttamente sul soggetto
anche qui non c'è postproduzione, la modella non aveva la pelle tamponata. Ma quei riflessi potrebbero anche venire dal sole.
Non parliamo delle mie amiche di studio, qui riprese con il 24-70/4 a diaframma completamente chiuso (tipo f/16 o f/22) da distanze brevi e medie, che hanno la pelle liscissima ...
vi giuro che non ho impostato proprio nulla sul flash (tranne l'automatismo per lo zoom di focale) e nemmeno ho compensato (in macchina ho sul flash).
Ho lasciato il totale controllo al sistema.
Così, senza pensieri, e tanti scatti liberi.
Certo, il Godox V1 ha tante potenzialità e prerogative complete (ne ha parlato Max nel suo articolo) ma a me interessano molto limitatamente.
Così come è lo userò solo ed esclusivamente sulla slitta, in situazioni d'emergenza per quando proprio il flash ci vuole ma l'occasione non era tale da portarsi una macchina di attrezzature dietro.
Un pò come i cronisti e i fotoreporter quando fotografano le celebrità alle occasioni mondane.
Solo che qui abbiamo veramente, per poco più di 200 euro, una soluzione perfettamente lineare, buona per emissione e per controllo, che non ti richiede di ricordarti a cosa serve quel tasto là o cosa impostare nella fotocamera prima di utilizzarlo.
Insomma, voleva una cosa semplice e che non mi impegnasse in nulla. E l'ho trovato.
Ne ho trovato anche un unico limite. Per come fotografo io adesso - serratamente con il soggetto che recita più che posare - raggiungo troppo rapidamente il limite di protezione del flash che mi prega di lasciarlo raffreddare.
E va bene così. Non so se il Profoto farebbe meglio ma per quello che costa, posso comprarmi 5 di questi V1 e consumarli uno dopo l'altro.
Vedete un pò voi cosa è meglio
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