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Enrico Floris

Nikonlander Veterano
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Articolo Commenti pubblicato da Enrico Floris

  1. A vedere i diagrammi direi eccezionale. Vorrei vedere al più presto qualche scatto. Sul prezzo avrei scommesso (avevo stimato 2.700 circa ivato) e non ho sbagliato di molto. Ma siamo in Italia, 500 euro di Iva sono la vera follia.
    Ma è bellissimo, una vera tentazione.

  2. 2 minuti fa, Max Aquila dice:

    Avrò o no diritto di sapere che caspita di schede montare sulla mia Nikon ?

    E scusatemi se vi disturba: ma abituatevi, perchè non la smetterò !

    Legittimo Max, sei nel giusto:). E la comunicazione imprecisa, superficiale e incerta di Nikon meriterebbe un libro con tutti i nostri post.
    Ma è vero che se Nikon ci disorienta senza informarci chiaramente sulle sue intenzioni e il suo (e nostro) futuro, anche a breve termine, diventa altrettanto legittimo cercare di capire leggendo fra le righe incerte di incerti e improbabili comunicati.
     

  3. E vorrei aggiungere: Sony è stata l'ultima ad investire (e le deve essere costato parecchi soldoni) sulla licenza per costruire le CFexpress che di fatto non può utilizzare su nessuna delle sue fotocamere.... roba da matti. Che investimento sballato... a meno che non siano altri a usare le sue CFexpress. A questo punto mi chiederei invece che cosa è stata disposta a cedere Sony a Nikon per poter ottenere l'esclusiva per, diciamo, sei mesi?
    I dirigenti gialloneri saranno pure dei minchioni, ogni tanto, ma non hanno certo il dito in bocca.

  4. Se anche volessi (e non voglio) sarebbe troppo difficile cambiare. Per natura non sono un abitudinario ma sulla mia attrezzatura fotografica lo sono. Troppo abituato al marchio e al materiale che Nikon mi fornisce. Chiariamo: non che non abbia da lamentarmi di tanto in tanto, come tutti direi, ma che senso avrebbe? Perchè gli altri marchi costruiscono al netto di difetti o di carenze? Cambiare per lamentarmi di altre cose?
    Certo, il marketing fa schifo e la comunicazione anche, e fa girare le palle. Ma, permettetemi: qua dentro c'è qualcuno che usa il marketing e  la comunicazione per scattare foto?O.o

    Cosa ipotizzo sulle CFexpress: noi sappiamo solo che sono molto veloci e che sono esteriormente uguali alle XQD, fine. Possibile che esista un accordo con Sony (e non parlerei di ricatto, ma di accordo) ma se sono state annunciate implementazioni anche per gli altri marchi, evidentemente non tutte le CFexpress funzioneranno allo stesso modo. Diversamente che senso avrebbe un firmware per ogni specifica?

    Non ne sono assolutamente sicuro, ma per logica mi viene da pensare ciò.

    • Sono d'accordo 1
  5. Difficile essere brevi, concisi e compendiosi. Già lo sospettavo, ma sono rimasto veramente colpito dalla duttilità della Z6 nel reportage di viaggio e non è solo una questione di pesi e dimensioni (oggi comuni a tutte le mirrorless). Ciò che più mi ha sorpreso è la qualità dei file: spesso in viaggio si ha a che fare con le luci più disparate nelle ore più impensabili del giorno e della notte, ma questa Z non piega il pelo. A parte la nitidezza globale, il sensore mostra un range dinamico impressionante, bei contrasti, colori brillanti. Le lenti rispondono alla perfezione, soprattutto il 24-70 che nella street newyorkese sta totalmente immerso nel suo brodo. Devo essere sincero: ogni giorno che passa questo sistema mi attizza sempre di più.
    Il tuo lavoro, poi, è fantastico. Le street hanno una dinamica da vero reportage; il paesaggio urbano è interpretato e narrato con grande fantasia. In tutta sincerità: raramente ho visto immagini che raccontano New York in maniera così vivida e frizzante, realizzate _ tutto sommato _ in una vacanza piuttosto breve. Chapeau :)

     

     

    • Sono d'accordo 2
  6. Un maestro nel congelare l'istante. E non c'è solo la dinamica dell'azione c'è anche tutta la solidità del pathos generato in quel preciso istante. La foto di Clay che atterra Sonny Liston (ahi ahi professore9_9... la foto con Williams era quella, bellissima, con il ring inquadrato dall'alto) è straordinaria, nessuna immagine di Alì racconta The Champion come questa. Una vita di immagini bellissime che testimoniano di eventi irripetibili. Un mito.

    Grazie Silvio :)

    (e gli perdono anche la Sony, perchè so cos'è la periartrite)

  7. Da sempre chiunque produca strumenti ottici produce anche mirini per armi. D'altronde le origini di Nikon erano proprio quelle, mica le macchine fotografiche. Probabilmente oggi è un mercato nel quale non conviene più investire. In ogni caso sono contento, meglio così.

    (Non credo però che abbiano rinunciato a produrre sistemi di puntamento per utilizzo militare... commesse da qualche miliardino di dollari. Ma almeno gli animali sono salvi 😁)

  8. Ho un dubbio.

    Secondo me le due batterie non hanno un identico consumo. Contrassegnate con A e B e con due file di led sta a significare che vengono utilizzate separatamente dalla fotocamera. Ed è lo stesso sistema che ho sulla D80, tant'è che le due EN-EL3 che utilizzo nel BG ho provveduto io stesso a contrassegnarle con A e B e posizionarle sempre nello stesso ordine perchè alla distanza cambia l'usaggio, una subirà una maggiore usura rispetto all'altra.

    Ma è un mio dubbio.

    • Sono d'accordo 1
  9. Sono curioso anche se la mia futura Z sarà FF. La prima sensazione è quella di una fotocamera importante per chi si volesse avvicinare alla fotografia, ottima anche scelta del kit con due lenti che garantiscono una varia scelta di focali (molto meglio del cinquantino col quale molti di noi hanno iniziato). Anche questa è promozione del prodotto.

    Come tutti anche io attendo immagini. Buon lavoro Max :)

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  10. Sicuramente un'ottima lente. A mio avviso con una collocazione ben precisa in ambito sportivo, la vedrei molto bene durante un meeting di atletica leggera o negli sport acquatici indoor, fantastico anche in un campo da tennis; invece in un campo di calcio preferirei enormemente il 70-200 col TC14.
    Comunque in prospettiva olimpica mi pare una scelta professionale importante da parte di Nikon. Andrebbe a completamento di un set di lenti già ben nutrito, considerando che i fotografi sportivi professionisti normalmente si portano appresso un bel po' di chili e di dollari attaccati alla bandoliera.

  11. Non male davvero. E quando arriveranno le CF non esisterà più neanche il problema del buffer. Però se la cava molto bene, evidentemente una "traccia" da velocista nel Dna della Z6 è presente. Nikon non tarderà tanto a darci, non dico un'erede della D5, ma una Z nata per correre senza sentire la fatica.:)
    Piuttosto, riguardo all'autofocus, il rischio che venga ingannato con qualsiasi fotocamera è inevitabile. E ci sono sport dove tutto il fotogramma si muove (ad esempio il windsurf, la vela, il surf...). Finora siamo arrivati al riconoscimento dell'occhio, vediamo se riusciranno a fare di meglio (tutti).

  12. In questo caso il "rosso" diventa fisiologico. Non c'è solo un investimento pazzesco su Z, c'è anche il problema di "trasferire" i ricavi attuali da F a Z, ed è questa la criticità. Il lancio sul mercato della Z50 prima ancora di una Z professionale che tanto ci sarebbe piaciuta, potrebbe significare proprio un ponte stabile in questo passaggio: tamponare i costi dell'invstimento e rientrare dal "rosso" entro un anno. Per logica mi viene da pensare questo. D'altronde raggiungere il break-heaven con la Z50 sarebbe molto più facile che con un'ipotetica Z9. Ripeto, mi parrebbe più logico ... ma io non sono giapponese.😁

    • Sono d'accordo 1
  13. Anche io le ho provate tutte, dalle Galileo, quando ancora esistevano sino alle Hoya. Le migliori che ho avuto sono state le Rodenstock, ma oggi non riesco più a trovarle. Però le Hoya sono veramente fantastche. Ma costano un occhio, appunto.

  14. Porto chi occhiali da bambino. Le mie lenti sono sempre costate una cifra. Non meno di 700 euro esclusa la montatura. E non so perché. 

    Per tornare all'argomento del topic. Mio padre, scomparso nel 1975, possedeva un paio di occhiali da sole Nikon, bellissimi, montatura sportiva, con lenti fotocromatiche gialle. Una meraviglia.

  15. Quindi esistono tante verità, tutte buone, apprezzabili e comprensibili. Ma nessuno di noi può ignorare alcuni vantaggi offerti dalle fotocamere moderne. Dispositivi come iso auto e WB auto ci hanno facilitato enormemente la vita. In linea di massima ognuno di noi ha il suo modo di lavorare. Resta il fatto che, ovviamente, non può esistere una regola univoca. Perchè la luce non è univoca e non lo sarà mai: le condizioni di lavoro outdoor cambiano ogni minuto. Ed è per questo motivo che molti di noi parlano di eccezioni.

  16. M e auto iso, con le dovute eccezioni.
    Nella foto sportiva quasi sempre in M (qualche volta S) e auto iso, del diaframma mi frega poco. 
    Nel paesaggio sempre M ma faccio in modo di tenere sempre gli Iso bassi e di privilegiare certi diaframmi sui quali ho la resa migliore.
    Per tutto il resto M e auto iso. Insomma, l'auto iso è una costante ed è stato l'elemento, in assoluto, realmente liberatorio nel passaggio dall'analogico al digitale. Non potrei farne a meno. Mai più :)
     

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