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Massimo Vignoli

Nikonlander Veterano
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Articolo Commenti pubblicato da Massimo Vignoli

  1. Da quello che scrivi io capisco che il problema non è il sw ma il valore di wb che imposta la macchina, e che il sw legge, tutto qui. 
    C’è poco da fare: se l’automatismo canna devi impostare il valore corretto tu. Detto questo, come hai settato la macchina? 
    n.b.: io lo reimposto con una certa frequenza, ma sessione per sessione, questa cambia in dipendenza della luce che ho trovato.

  2. Se il problema è il bilanciamento del bianco - e non il profilo Adobe - io temo che con il profilo personalizzato non ne salterai fuori.
    Personalmente, considero il WB una scelta artistica. Io lavoro lasciando sempre la macchina in WB automatico con "preserva atmosfera complessiva". Se voglio avere luce neutra guardo come viene impostando il daylight ed alla peggio medio tra i due. 
    Per capire meglio se hai delle dominanti e quali sono - ma non sempre le voglio togliere!!! - aiuta molto aumentare la saturazione portandola al massimo. Regoli il WB e poi la riporti a zero (almeno io così faccio). Ovviamente il tutto se non hai sulla scena qualcosa su cui puntare il contagocce.

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  3. Io credo che farei follie per un 500/4TC (il 600 che ho oggi, fantastico, è meno versatile del 500/4).
    Mi piacerebbe molto uno zoom migliore del 100-400 ma più lungo del 70-200, per essere complementare al 500/600. Cioè una cosa tipo 70-300/4.

    Come vedete ho raschiato il fondo del barile, per me quello che c'è è tantissimo.

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  4. 5 minuti fa, Adriano83 ha scritto:

    Ovviamente e´come dici, pero´ e´anche una questione di numeri e opportunita´.

    Ammetterai che per un appassionato che aspetta una lente da mesi senza avere nessuna info a riguardo ricevere una mail da nikon che pubblicizza il pre ordine del nuovo plena o della Zf non sia il massimo :P

    Certo…. Ma non penserai mica che fare Zf o Plena interagisca con la velocità di produzione del 180-600, no?
    E poi vale per tutti i mercati… prova a comprare un’automobile, vedi che ridere per averla 😀😀😀😀

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  5. 44 minuti fa, Gianni ha scritto:

    Una domanda per i felici possessori di questo Super Zoom tanto atteso (anche da me naturalmente)....
    Guardando in giro sulla rete e su Nikonland mi è venuto qualche dubbio, sulla resa in confronto al 500 mmPF, che dovrei dare indietro. 
    Vale la pena il Cambio?
    Non vorrei essermi fatto influenzare troppo dal fattore reso, cioè più aspetto e meno otterrò da quello che do indietro.
    Non fraintendetemi non ne faccio una questione di cifre, ma nel conto ci vanno messe anche queste.
    Ma soprattutto non riesco a convincermi che questo Zoom renda quanto il 500 PF.
    Oltretutto quali sono i prossimi Tele a venire serie Z? E parlo di quelli abbordabili in termini di peso in quanto non mi comprerò più un ottica che mi costringe o quasi ad usare un cavalletto....
    Sono previste a breve ottiche Z, tipo il 500mm PF meglio ancora un 600mm?
     

    Gianni, io non l’ho provato ma come te ho raccolto informazioni. Tieniti il 500Pf. Al massimo il 180-600 devi pensare di affiancarcelo per i casi nei quali sei disposto a perdere qualità per ottenere versatilità…. 
    Pensa a quante volte ti capita di essere lungo e di non aver bisogno, per risolvere, di un 70-200 (focali che il 180-600) non copre.

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  6. 10 ore fa, bimatic ha scritto:

    In un post meno specifico magari ci dirai le "altre" impressioni, che hanno differenziato il tuo precedente viaggio nel medesimo continente ma in solitaria e in "avventura" con aspettative e impegno magari differenti da questo piu' vostro, famiglia.

    Non sono confrontabili, troppo diversi.
    Il viaggio in Tanzania ve lo racconterò appena riesco ma il fatto è che sono incasinatissimo, per questo sono stato pochissimo su Nikonland nelle ultime settimane, ed un articolo come questo, tra selezione delle foto e testo, mi prende una mezza giornata abbondante. Ma lo scriverò di sicuro. Solo ho iniziato da questo perché mi sono fatto l’idea che i viaggi specificamente fotografici, le mie spedizioni, siano vissute come l’ingrediente unico e speciale che consente di fare buone foto. E che non si possa fare niente del genere in una situazione normale, viaggiando con la famiglia.
    In realtà quello che cambia sono le quantità: in 11 giorni di Tanzania ho fatto 21.000 foto mentre in 18 giorni di Namibia circa 6.000. Ma devo dire che le fotografie fatte in Namibia mi sono piaciute di più.

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  7. 8 ore fa, Andrea Marzorati ha scritto:

    Anche la femmina di ghepardo che mangia con i suoi cuccioli è stato un colpo di fortuna non da poco, nonostante sembri l'ambiente ideale per i ghepardi, l'Etosha è un ambiente particolarmente difficile per loro, ce ne sono pochissimi, leoni iene e leopardi rubano loro spessissimo le prede e li uccidono quando capita l'occasione, inoltre da quelle parti è endemico l'antrace e il ghepardo è l'unico predatore che muore comunemente di questa infezione batterica.

    Confermo, in 4 giorni in Etosha quello è l’unico Ghepardo che abbiamo visto, quantità da confrontare con i 22 leoni, le svariate decine di elefanti ma anche i 5 rinoceronti. Gli erbivori sono innumerevoli.
    In generale, se devo confrontare le mie due esperienze, devo dire che qui ci sono molti meno animali a confronto del Serengeti. Ma fotografare qui mi è piaciuto molto di più rispetto a là per la luce, decisamente migliore, e perché il paesaggio è molto più interessante degli infiniti pratoni.

    Tornando al ghepardo, aggiungo una considerazione: quella mamma deve essere una cacciatrice espertissima perché aveva 4 cuccioli belli vispi ed in buona salute. Ma avevano una fame terribile. Hanno mangiato per più di 3 ore.

    Racconto un po’ di storia.

    Li abbiamo trovati che aveva appena cacciato, lei stava trascinando lo springbok. In quel momento la luce era molto dura, faceva caldo e l’aria era del tutto ferma: impossibile fare buone foto. Allora siamo stati lì a guardarli per circa un’ora durante la quale hanno ininterrottamente mangiato.
    Vista la situazione, e anche perché nel frattempo vicino a noi si erano accumulati diversi veicoli, siamo andati a fare un giro esplorativo in cerca di elefanti. Con poco successo. Siamo tornati dopo un’ora abbondante, il sole si era abbassato e c’era un po’ d’aria. La situazione era molto buona per fotografare e siamo stati con loro fino al termine ultimo per poter rientrare in sicurezza al lodge prima che chiudessero i gate per la notte. Ed eravamo soli.

    Per dire che prendersi l’onere di guidare ti da responsabilità ma anche controllo. E che le priorità di chi fotografa molto difficilmente possono essere soddisfatte dai Safari da turisti.

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  8. 10 ore fa, Leo ha scritto:

    Viaggio bellissimo, foto bellissime, emozioni bellissime... Non so cos'altro dire se non i soliti complimenti. :bravo:
    Per le foto, soprattutto le ultime con il 600 sono di un livello difficilmente visto. Alcune poi riprese così dal basso che non so cosa aggiungere se non wow!

    Leo, davvero è stato un viaggio bellissimo, in assoluto, come esperienza vissuta. 
    Per le foto, sei molto gentile. La questione del punto di ripresa è nella sensibilità dei fotografi, molto meno in quella dei driver che trovi là e che credono che lo scopo del loro lavoro sia portarti vicino agli animali. Ed invece, come sappiamo noi, la cosa più importante è la luce, poi il punto di ripresa e solo in ultimo la distanza! 

    5 ore fa, cris7 ha scritto:

    Ciao Massimo, Bentornato!

    Che spettacolo la Namibia! Dalle mie parti ormai da diversi anni, chi va in Africa, va in Namibia. Forse perchè le mete più gettonate di un tempo ultimamente sono diventate un po' più agitate e pericolose?
    Ma nessuno... Nessuno! È tornato con le foto belle come le tue. (va beh, ovvio :-)  ).
    E comunque sei sempre il solito temerario, perchè te la sei girata tutta da solo! E che cavoli, mica da tutti!

    Le foto sono tutte molto suggestive, quella che ti invidio di più, nel senso che oltre ad essere bellissima è una foto che anche a me piacerebbe avere l'esperienza di scattare, è la sesta: quella del vento sulle dune al tramonto, e il mare sullo sfondo. Una goduria per gli occhi!

    Poi mi piace molto anche quella dell'elefantino. Credo che ne uscirebbe un'ottima versione anche in bianco nero.

    Grazie Dimitri, dipende proprio dal passaparola. La maggior parte delle persone a cui ho detto che andavo la non sapeva dove fosse. Ma chi ci va non credo possa fare a meno di raccomandarlo.
    Per le foto al tramonto sulle dune, ho dovuto scegliere ed ho messo solo quella, che emoziona molto anche me. Ma siamo stati lassù in cima fino a che il sole non è annegato nell'oceano, tornando con la luce dei fari. Una serata speciale, davvero (ed una cosa dove non sarei riuscito a guidare io di sicuro).

    1 ora fa, Nicola B ha scritto:

    Caro Massimo riconosco i tratti del viaggiatore, non del turista: lo testimoniano innanzitutto le tue foto  ma anche le parole con cui hai vestito questo resoconto. Ogni viaggio lascia una traccia sua particolare ed i tuoi, da quel che posso capire, non hanno una graduatoria: sono diversi ma simili perchè generano sempre profonde emozioni.

    Grazie Nicola, è proprio così: noi siamo la somma delle nostre esperienze ed ogni viaggio aggiunge un pezzo al mosaico.
    Mi è piaciuto così tanto che al ritorno ho proposto a mia moglie di mollare tutto ed andare a vivere laggiù :sono_muto:

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  9. L'articolo era già lunghissimo ed ho preferito aggiungere qui.
    Parlare di emozioni.

    Una fortissima è stata nel villaggio Himba. Ci siamo conosciuti, attraverso l'interprete noi chiedevamo a loro della loro vita e loro della nostra. Una chiacchierata sugli estremi degli stili di vita possibili. Due diversi universi.
    Mi hanno dato il permesso di fotografarli, non lo avrei fatto senza anche se, inutile dirlo, era una delle cose che volevo fare assolutamente. Ed allora ho fatto una cosa. Dopo il primo scatto, ho fatto vedere nel monitor l'immagine. Ed ho continuato così. 

    Dopo 5' tutti i bambini volevano che li fotografassi, venivano da me e guardavano nella macchina per vedersi. E ridevano. 

    E' stato uno dei momenti più belli da quando fotografo.
     

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  10. Condivido l’analisi e le conclusioni, di fatto le stesse alle quali ero arrivato quando ho deciso di comprare la mia seconda Z9. Macchina che continua a darmi enormi soddisfazioni (sono rientrato ieri dalla Namibia), proprio grazie al suo grande equilibrio ed alla versatilità del sensore. Per farmele cambiare serve altro che un aggiornamento incrementale, anche perché io sono uno dei “fregati” dalla Z6II “cosmetica”.

    E si, un 200-500/4TC con peso entro i 3kg e costo entro il 18k€ lo ordinerei all’annuncio (quest’anno ho fatto 4 settimane tra Tanzania e Namibia, temo di essermi ammalato di mal d’Africa….).

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  11. A me piacerebbe che sotto questo articolo invece che discussioni sul rispetto - che è la base in qualsiasi comunità o rapporto - si facessero discussioni sulla fotografia e, meglio ancora, per restare in topic, su come diventare migliori fotografi. 

    Per me non c'è dubbio che la fotografia sia arte e che quindi, proprio perché tale, non ci sia modo di misurarne scientificamente il valore utilizzando metriche oggettive.
    Premesso questo, ognuno valuta se stesso e se non lo fa dovrebbe farlo. Ma io credo che ciascuno di noi, per capire la qualità del proprio lavoro, abbia bisogno anche del confronto con gli altri. In questo, per me, sta la radice dei commenti di Mauro (correggimi se ti ho male inteso), che correttamente ritiene che ai commenti positivi ad articoli come questo debbano seguire la condivisione del proprio lavoro e, auspicabilmente, un progressivo miglioramento della qualità delle fotografie che ognuno condivide. E, allo stesso tempo, la partecipazione attiva nel commentare il lavoro degli altri, fornendo loro i feedback che dovrebbe desiderare per se - e non intendo i "bella" ma i commenti argomentati e, si, anche le critiche.

    Relativamente alle regole, io non sono un integralista che ritiene che debbano essere seguite sempre e comunque. Ma raramente ho visto immagini che reputo ben riuscite che non le rispettano, almeno quelle base. Non parlo di regole compositive - come i famosi terzi - ma di ABC della fotografia come esposizione, nitidezza, orizzonte....
    Ovvio che a seconda del genere di fotografia tutto questo assuma diverso significato, ma raramente non ne ha nessuno. Ed in generale ritengo che chi, artisticamente, produca risultati di rilievo movendosi al di fuori delle regole lo faccia con consapevolezza e non per caso o, peggio, per errore. E qui ritorno al famoso 20-60-20 di Paul: l'ultimo 20% è fatto a "liberi tutti".... ma dopo che con il primo 20% si è fatta la foto tecnicamente ineccepibile.
     

  12. Francamente non riesco a pensare che Nikon abbia ufficializzato il richiamo senza la convinzione che il problema esista davvero, indipendentemente dalla sua frequenza - cosa che dipende anche dal tempo di utilizzo. Due i motivi:
    - a Nikon costa un sacco. E se anche questo costo verrà ribaltato sui futuri prodotti, il farlo penalizzerà comunque il produttore.
    - è lesivo dell’immagine, del prodotto e del produttore. Perché hai voglia a provare a convincerti che il richiamo sia indice di serietà. La vera serietà sarebbe stata non mettere in vendita un prodotto con un problema di produzione dall’impatto così elevato o avere dati dal collaudo tali da poter essere convinti, Nikon per prima, che il problema sia del tutto marginale.

    Secondo me, minimizzando la cosa o mettendola in ridicolo non si fa un favore ai numerosi acquirenti quando la stessa Nikon ammette che esiste. Decisamente meglio identificare e consigliare una soluzione tampone per usarla senza preoccupazioni in attesa di poterla mandare in assistenza.

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  13.  

    46 minuti fa, Claudio-lm ha scritto:

    forse imbroglia  un po'

    sto sviluppando  la 2.0  con mini funicelle dx e sx  a misura sullo  smallrig !! 

    ((si puo anche usare con piastrina x cavalletto (con vite con chiusura a C))   

    Premesso che la probabilità che succeda sembra alquanto remota ma anche se ti succede te ne impipi che sia lo 0,001%, io riporto in ribalta il consiglio di Dario. Raramente uso la tracolla, ma quando lo faccio in modo programmato (es. in vacanza come pensi tu) uso la tracolla peak design, come quelli che fai vedere, però collegando un estremo al fondello e l'altro ad uno dei ganci. 
    Perché lo riporto qui?
    Perché un laccetto aggiuntivo che parta da sotto al fondello ed arrivi al solo occhiello "in pericolo" è semplicissimo da passare. Ma soprattuto perché portare così la macchina, su una spalla e non al collo e che per gravità si posiziona in verticale, è molto più comodo che con la normale tracolla in quanto oscilla meno. 

     

     

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  14. Pensano a tutti!
    Se lo consegnano subito a chi lo ha prenotato subito, chi lo ha prenotato dopo lo riceverà dopo. 
    Invece, grazie alla loro capacità di adattarsi, lo consegneranno a tutti dopo. 

    Il rischio che vedo è che, con grande lungimiranza, potrebbero decidere di aspettare gli ordini di chi ancora non lo ha ordinato e, per essere sicuri di non dimenticare nessuno, rimandare qualsiasi consegna al prossimo anno.

    :rotfl::rotfl::rotfl:

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  15. Direi che si è mangiato il 200-500/5.6 ma anche il 200-400/4.
    Il 180-400/4 TC conserva il suo primato, chissà quando lo faranno Z.
    Detto che ho visto il video di Ricci, con il confronto, ed il 180-600 mi sembra proprio “medio”! 

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  16. Io pure pensavo di venire dopo pranzo e di non partecipare a nessun workshop. 
    Francamente per me l'interesse è incontrare un po' di Nikonlander, a cominciare da Mauro che è un po' che non vedo.

     

  17. 17 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    Per cui me lo aspettavo, scelta sciocca com'è stata quella di non consentire la produzione di lenti Z alle terze parti,  punto sul quale è tardivamente e solo parzialmente intervenuta.
    Chissà se non lo farà anche sulla gestione delle innovazioni via SW per le macchine!

    Cito me stesso per spiegare meglio prendendo ad esempio la solita Apple. 

    Non fa un sistema operativo diverso per ogni laptop o desktop, ma tutti i suoi clienti scelgono l'HW che preferiscono sul quale gira - ovviamente con prestazioni diverse - lo stesso SW. Dal MacBook air da 13" da 1.349€ al MacPro "a partire da" 8.499€ (e che arriva a 14.719€). Ovviamente nessuno, spero, è così ottuso da pensare che per separare le prestazioni del più economico dei laptop da quelle del più costoso dei desktop serva aggiungere una versione castrata del sistema operativo. 
    Per questo io non vedo valore, sotto nessuno dei punti di vista, a non avere lo stesso FW su tutte le macchine.
    Poi la Z9 sarà capace di riconoscere l'occhio di tutti gli atleti in volata su una pista di atletica mentre la Z5 sarà capace di farlo solo su una persona seduta in poltrona. Insomma il primo esempio che mi è venuto in mente...

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  18. No, tanto è vero che avevo risposto:

    Secondo me non ha senso ma lo farà.

    Sostanzialmente l’ha già fatto non portando su Z6 e Z7 funzionalità mancanti e non dipendenti da sensore o processore.

    Detto questo, per me Z9 e Z8 sono abbastanza diverse da rendere chiaro quale preferisco. Un po’ come una berlina o una station wagon: possono avere lo stesso motore, ma non sono la stessa auto.

    Per cui me lo aspettavo, scelta sciocca com'è stata quella di non consentire la produzione di lenti Z alle terze parti,  punto sul quale è tardivamente e solo parzialmente intervenuta.
    Chissà se non lo farà anche sulla gestione delle innovazioni via SW per le macchine!

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