Gabriele Basilico, misuratore di spazi
Questo articolo è stato originariamente scritto e pubblicato da Silvio Renesto il 26 gennaio 2017 su Nikonland.eu
Pochi fotografi sono riusciti a rendere le trasformazioni del paesaggio urbano come ha fatto per tutta la sua vita Gabriele Basilico in modo così rigoroso, ma partecipe ed al tempo stesso poetico, più pittorico a volte che documentaristico, una prospettiva intensa ed originale.
L'idea di scrivere questo articolo mi è venuta dopo una chiacchierata con il mio amico Gianni, appassionato di fotografia urbana e grande estimatore di Gabriele Basilico. Incuriosito ho fatto delle ricerche e sono rimasto affascinato dallo stile di questo fotografo, così ho voluto approfondire la conoscenza e... condividerla con voi, sperando di trasmettervi la voglia di sapere di più su questo testimone del nostro tempo.
Grazie quindi a Gianni.
Gabriele Basilico nasce a Milano nel 1944; durante gli studi universitari si appassiona alla fotografia. Verso la fine degli anni sessanta complice un avventuroso viaggio in Iran, inizia la sua carriera di fotografo.
Iran 1970
Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano (1973), si dedica completamente alla fotografia. Fotografa quasi solamente in bianco e nero (di solito su banco ottico) ed inizia con temi di indagine sociale
Ma suoi interessi principali riguardano il paesaggio urbano e industriale. Col tempo diventa uno dei più affermati fotografi documentaristi europei. Realizza documentari fotografici e reportage sulle aree urbane, sul territorio, sull'architettura sia per privati che per enti pubblici.
Si afferma alla fine degli anni '70, inizio anni '80 con "Ritratti di fabbriche" edito da Sugarco, un vasto reportage sulle aree industriali milanesi. E' l'unico italiano invitato nel 1984 a far parte di un progetto promosso dal governo francese per documentare i mutamenti del paesaggio contemporaneo (Mission Photographique DATAR).
Le Touguet
Nel 1990 gli viene conferito il “Prix Mois de la Photo” per la mostra e il libro Porti di Mare.
Seguono numerosi altri progetti fra cui spicca quello su Beirut, segnata dalle devastazioni della lunghissima guerra civile.
I suoi interessi si rivolgono poi alle grandi metropoli del mondo fra cui Shanghai, Rio de Janeiro,Istanbul.
Le sue foto vengono esposte in innumerevoli mostre e raccolte in moltissimi libri. La lista i mostre opere e premi internazionali e no è lunghissima, mi limito a citare solo alcuni esempi.
Nel 1996 espone alla Biennale di Venezia con la mostra Italy, Cross sections of a Country (con Stefano Boeri). Nel 1999 pubblica le raccolte Interrupted City e Citiscapes con oltre trecento fotografie da cui trae una serie che viene esposta allo Stedelijk Museum di Amsterdam, al CPF (Centro Portugues de Fotografia) di Porto, al MART (Museo d'Arte Moderna di Trento e Rovereto) di Trento, e al MAMBA (Museo de Arte Moderno) di Buenos Aires.
Il suo lavoro sul'area metropolitana di Berlino gli vale il premio per il miglior libro fotografico dell'anno 2002 nell'ambito di Photo España.
Nel 2005 pubblica il libro Scattered City, raccolta di centosessanta immagini inedite di città d'Europa. Nel 2006 pubblica il volume Photo Books 1978-2005, che raccoglie e illustra tutti i suoi libri personali e molti dei più importanti libri collettivi a cui ha preso parte
Amburgo
Istambul
Palazzo Expo Lisbona
La fotografia urbana di Basilico ha un impronta figurativa a volte che ricorda le città "metafisiche" di De Chirico e un'attenzione agli spazi che si rifà a Sironi. E' grande l'attenzione alle volumetrie urbane ed alle prospettive. Di sè diceva "sono un misuratore di spazi".
Il suo ripetuto tornare sui luoghi, gli ha permesso una lucida documentazione di un mondo iche cambia in contnuazione.
Glasgow
Trieste
Roma
Documentazione non priva di una appassionata partecipazione, specialmente nei suoi lavori sulle fabbriche, vere "cattedrali del lavoro" e sui porti, che a suo dire rappresentano il suo soggetto perfetto, con le loro architetture industriali unite al cielo ed al mare.
Nei suoi lavori non può certo mancare Milano, la sua città:
Accanto a questi temi, relizza progetti di carattere differente, non privi a volte di ironia quali "in pieno sole",
oppure "chair contact".
Accanto alla produzione artistica Basilico ha tenuto numerosi seminari e workshop, ed ha scritto libri didattici come ad es. "Leggere le fotografie in docici lezioni" edito da Rizzoli-Abitare.
Basilico muore a Milano il 13 febbraio 2013 . Uno dei suoi ultimi progetti del 2006, mi tocca da vicino, si tratta della documentazione di ciò che rimaneva dell'area industriale Falck, vicinissima a me, prima dell'inizio dei lavori di smantellamento.
Anche in questo caso le sue immagini sono evocative, si respira il lavoro e la fatica di un tempo, così come l'abbandono di oggi.
Silvio Renesto per Nikonland
NOTA tutte le foto sono prese da siti diversi a solo scopo divulgativo.
Basilico muore a Milano il 13 febbraio 2013 . Uno dei suoi ultimi progetti del 2006, mi tocca da vicino, si tratta della documentazione di ciò che rimaneva dell'area industriale Falck, vicinissima a me, prima dell'inizio dei lavori di smantellamento.
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