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[Macrofotografia] Lindenia, la più bella. E le altre.
Silvio Renesto ha pubblicato a blog entry in Silvio Renesto
Fino a qualche anno fa avevo (ce l'ho ancora, confesso) il desiderio di farmi un portfolio di foto il più possibile belle, di tutte le libellule italiane. Anche perchè a fotografare sempre les tesse specie dopo un po' si arriva a sazietà. Mi ero così messo in testa di fotografare una libellula molto rara da noi e forse la più bella libellula europea. Per me è la più bella che ci sia. Una sola specie al mondo: Lindenia tetraphylla.E' grande ed è fra le specie più rare d'Italia, forse la più rara, presente in una manciata di siti nel nostro paese e sporadica in pochi altri paesi del Mediterraneo orientale.Minacciata da collezionisti senza scrupoli e da una gestione poco intelligente di certe aree umide.Così dopo accurate ricerche sui possibili siti, e dopo aver ricevuto alcune "dritte" sono riuscito ad organizzare la mia "spedizione", il sito era a 500km più o meno da casa mia.Un esperto naturalista del luogo, persona di grande simpatia e dalla conoscenza profondissima del suo territorio (apparso anche su Nikonland.1 col suo nome di battaglia... ciao Tarkus! dove sei finito?), nonchè ottimo macrofotografo, mi ha accompagnato ad uno dei siti, mostrandomi gli spot (i "dove" si hanno le maggiori possibilità di incontro), perchè non basta sapere il luogo, la libellula non è un elefante, se ti sposti di 100m puoi non trovarla affatto benchè si sia in una delle zone in cui è segnalata. Visto che siamo in un contesto più fotografico che naturalistico, ecco qualche dettaglio sul come e cosa: Ha dei posatoi preferiti, da cui sorveglia il territorio, o su cui si riposa, sarebbero ottime occasioni per fotografarla ma chiaramente nel suo ambiente ci sono molte altre specie di libellule, quasi tutte territoriali, per cui è un continuo scacciarsi a vicenda e spesso si hanno pochi secondi per inquadrare e scattare. In questo contesto dinamico il cavalletto può aiutare ma per la prima volta ho sentito il bisogno della versatilità del monopiede.In questi casi una volta trovati gli spot migliori, è un po' come pescare o la foto da capanno. conviene sedersi ed aspettare piuttosto che seguire il soggetto, perchè si otterrebbe l'effetto di allontanarlo sempre di più dato che è sensibilissimo ai movimenti. Ecco un'immagine del set fotografico (a destra il 400 Sigma) e delle distanze di partenza, poi con il "passo del giaguaro" si cerca di arrivare sempre più vicino, col cavalletto o a mano libera cercando appoggi di fortuna.La libellula indicata dalla freccia non è una Lindenia. E' solo indicativo. Quando si posa, bisogna inquadrare con calma e se il soggetto non è ben parallelo, aggiustarsi con estrema lentezza e senza movimenti bruschi, pena la fuga. Una lunga focale, in questo caso il 400mm F5.6 Sigma Apo Macro, è utilissima, sia per non spaventare il soggetto che perchè tra me e il soggetto poteva esserci di tutto, compresa in un caso una pozza di acqua bassa in cui si abbeveravano decine e decine di vespe. Avessi avuto più tempo o l'occasione giusta avrei provato anche con il 200 micro.La D800 si è rivelata una macchina perfetta allo scopo. Ha sopportato insieme a me il sole diretto (32 e passa all'ombra, non so quanti al sole), Anche il Sigma se l'è cavata benissimo.Ho impostato Auto ISO, esposizione manuale, tempi il più breve possibile e diaframmi chiusi il giusto per avere il soggetto nitido e lo sfondo non invadente. Ma veniamo alle foto. Mentre aspettavo la Lindenia faccio un incontro interessante: Trithemis annulata, una specie africana, non tanto grande, che da qualche anno ha colonizzato la fascia mediterranea. L'unica libellula viola (il maschio) d' Europa. Poi... Finalmente Lindenia! Un maschio maturo, per cui piuttosto scuro. Un altro maschio, questo abbastanza "nuovo" per cui più chiaro. L'eleganza di questo insetto secondo me è senza eguali, con quei "flap" all'estremità dell'addome. Un'eleganza che si moltiplica quando si assiste alla sua efficienza nel volo. Mi fa venire in mente i più bei caccia moderni (o elicotteri d'assalto...). La Lindenia tetraphylla è anche fra le pochissime libellule in cui la femmina è più appariscente del maschio (putroppo l'ho vista sfrecciare lontana una sola volta). Quell'estate mi sono fatto quasi 500Km, ho passato tre mattinate a lessare al sole più che mediterraneo.. africano, ma ne sono stato felice. E adesso? Ogni tanto mi ripiglia il desiderio di "finire il lavoro", ma ho molte meno possibilità di andare in giro a giocare, purtroppo. E sì che di libellule più o meno rare (o che "mi mancano") ce ne sarebbero ancora tante! La più rarissima è un'altro invasore africano, bello e grosso: Zygonyx torridus: è stato segnalato in un paio di posti misteriosi in provincia di Trapani. Il mio altro grande desiderio vive in due o tre laghetti della Val D'Aosta (l'ho vista, ma non stava ferma un attimo) , la più vicina sarebbe La libellula "spettro", Boyeria irene, sta anche dalle parti di Valerio Brustìa, ma non sono ancora riuscito a vederla (è uno spettro appunto), Valerio se la incontri fammi un fischio!!!. Spero che questi miei ricordi e sogni (un po' anche desideri) vi siano sembrati interessanti, o almeno vi abbiano divertito e non annoiato.- 10 commenti
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