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Risposte pubblicato da Saverio Antinori
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Il 28/10/2020 at 10:18, M&M ha scritto:
Perdonate la facile battuta ma ... deve capitarvi di rado, a giudicare dalle foto che condividete su questo sito
Hai ragione, ma ho più tempo per seguire il blog, che per fotografare, comunque, grazie di esserci. Appena posso, posterò.
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Preferisco ascoltare e la macchina mi consente di farlo in un modo visivo. Osservare ed aspettare che qualcosa accada. In altri momenti invece fermare il ricordo, un taccuino di un viaggio, corto o lungo che sia. Oltre questi aspetti astratti, c'è anche il piacere sensuale delle meccaniche da regolare, con qualche successo e parecchi errori.
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Mi sembra un'ottima prova grafica. Quella zona dove la pioggia è bagnata dalla luce solare da profondità alla scena. Bella prova.
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Qui c'è un interessante tutorial sull'utilizzo del pulsante AF-ON. Io comincio ora ad usarlo.
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Non sono i grado di esprimere opinioni sulla PP. Apprezzo tutte le foto e l'ambientazione. L'ultima in particolare, per la sensazione di tridimensionalità nel bel contrasto fra soggetto e sfuocato dello sfondo. Invidia, in senso buono...
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La vegetazione la lascerei così: costituisce la giusta cornice e convoglia lo sguardo verso il soggetto principale. Per questo preferisco la prima.
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Le foto le trovo buone e condivido le osservazioni a proposito del cerchio dell'acqua della prima e del necessario decentramento della terza, ma credo che ancora di più valga lo stimolo ed il modello per gli eredi del padredifamiglia.
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Il contrasto dei colori, mi fa preferire la seconda. Nella prima però, si apprezza la trama delle ali, che nella seconda non è stata congelata.
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Sembra il frutto di un art designer. Estrema eleganza e leggerezza ed al tempo stesso, di calma: Zen, in una parola.
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Il 9/5/2020 at 14:27, Massimo Vignoli dice:
Comincio io:
Morten Hilmer, qui. A me è simpatico, fa foto belle e le fa con uno stile da esploratore della natura che mi piace un sacco. Beh, lo invidio. Potessi fare quello che fa lui inizierei domani. Ed è un utilizzatore nikon, che fotografa con le Z. Chissà, se riuscirò mai ad andare in tenda, da solo, alle Svalbard? ma lui ama anche un sacco girare per i boschi dietro casa.... (altra grande invidia, ed io sono già un milanese fortunato....)
E' incredibile, da un paio di mesi seguo le spedizioni di Morten Hilmer. Oggi ho provato a vedere se se ne parlasse qui ed ecco che trovo il tuo argomento, che non avevo visto prima. Ho visto altri podcast, ma ci sono cose che apprezzo di questo, soprattutto l'intento protezionistico e le modalità discrete nello stare in ambienti naturali, da quelli più selvaggi, a quelli dietro casa. Mortem afferma, e pratica il minor disturbo dei soggetti ripresi e la discrezione anche nell'allontanarsi. Inoltre sottolinea il suo piacere nel trovarsi in natura, a prescindere dal risultato (comunque ottimo). Inoltre è simpatico, come dici, ed è irresistibile la sua "cup of coffee".
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Scusa, non sono stato chiaro. Intendevo che avei preferito un'inquadratura più decentrata,con il soggetto spostato a sinistra, lasciando spazio nella direzione verso cui é voltato, facendo un po' di crop.
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Personalmente utilizzo, oltre il Nikon 105 afs, il Sigma macro 180 f/3,5. Naturalmente quest'ultimo solo in MF, con FTZ. Il 180 mi sembra avere una buona resa. Credo anche i Sigma 180 e 150 dueotto siano solo in manuale e dovrebbero essere migliori entrambe rispetto al mio. Sempre aspettando focali lunghe macro (che non sono state state annunciate) sopra al 105.
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Bello soggetto e postura, specie la prima foto. Un po' decentrato a sinistra?
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Ottima promozione (se qualcuno avesse casomai qualche dubbio!). Bellissimi spazi ed interessanti contrasti con la pietra. Aiutano anche le atmosfere terse, proprie dei giornii invernali, e quelle nuvolette lontane sono una delizia.
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Ambiente interessante che hai ritratto al meglio. A parte il discorso della postproduzione, che resta individuale, aggiungo solo un'osservazione. Riguarda l'orario delle riprese che é poco favorevole: riduce i contrasti, anche di quelle belle nuvole. Grazie di avermi fatto conoscere un luogo di interesse, purtroppo lontano da dove vivo.
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1 ora fa, Max Aquila dice:
piuttosto, Saverio,
ricordati della possibilità di utilizzare la Galleria, per aprire un album a tema, quando hai una pluralità di foto da voler inserire (sempre dopo accurata selezione)
https://www.nikonland.it/index.php?/gallery/category/4-galleria-naturalistica/
Ok. L'ho già fatto a giugno dello scorso anno:
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20 ore fa, Silvio Renesto dice:
L'idea era anche buona, ma sono un po' troppe e un po' distanti.
Si, proverò a ripetere e ridurre. In genere cerco di essere sobrio, stavolta pensavo che la sequenza lo richiedesse. Forse avrei potuto limitarla ad un sola serie di "inchini", tanto per cominciare.
Riguardo la distanza, anche qui cercherò a breve di organizzarmi.
Grazie dei commenti e consigli. -
20 ore fa, Alberto Salvetti dice:
Date le condizioni, per raggiungere l'obiettivo che ti eri posto non era meglio se facevi un video?
Ho provato solo una volta a farci video, appena comprata. Non mi è neanche venuto in mente. Magari, la prossima volta. Comunque, come ho scritto, ero lì a curiosare. La cosa non era prevista. Volevo solo condividere un'esperienza che, per quanto limitata, mi ha restituito il piacere di essere lì e stimolato a fare meglio.
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7 minuti fa, Max Aquila dice:
NdR:
Saverio, ne hai messe 23.
Ti è caduta la mano sul mouse oppure era quello che volevi?
(più che altro mi preoccupo di quando dovrai mettere quelle dell'accoppiamento)
Si, mi rendo conto, ma sarebbe corretto vederle in sequenza, come in un'animazione. D'altra parte, non sono posture statiche. Per l'accoppiamento, sarò più sobrio, sempre a riuscire a riprenderlo. Grazie del commento.
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In periodo pasquale, in reclusione determinata da una pandemia incipiente, con una primavera ormai avviata, ho pensato di mettere mano, e occhio, ai miei tubi ottici. Così ho fatto.
Curiosando tra le fronde delle querce, adornate da nuovo fogliame, proprio davanti casa ho assistito a questa interessante, quanto infruttuosa (è appena all'inizio il corteggiamento) danza rituale.
Il colombaccio ha effettuato tre "inchini", ma solo due sono riuscito a realizzare con fuoco corretto
Sarebbe interessante seguire, nelle successive fasi, quella dell'offerta di cibo del maschio e dell'atteggiamento infantile assunto dalla femmina nell'accettarlo, come ho letto.
Nota: sto "costruendo" un riparo, tipo capanno mobile, per avvicinarmi di più, anche aspettando i teleobiettivi z, per migliorare con questi, i risultati appena decenti ottenuti. Tutto ciò sarà condotto con attenzione a non arrecare disturbo, naturalmente.
Dati tecnici: z6+FTZ con Nikon AF-S 300mm+1,7x, Manfrotto 190 xb con testa 486RC2, stessa marca. Dati di scatto: in manuale 1/800, f/7.1, ISO 1000/1250. Velocità di scatto 3ft./sec. (fotografia silenziosa). -
L'interesse fotografico per me è nato presto, con le "macchinette" del tipo Bencini Comet, poi con la Kodak Istamatic ed altre similari. Ero poco più di un bambino. Ma altro non si potè avere fino alla laurea. La Pentax K1000 fu il premio dell'impegno universitario. Una macchina di base (entry level, consumer, o come si voglia chiamare). Bene vedere la realtà attraverso il pentaprisma, padroneggiando la messa a fuoco finalmente e poter stabilire l'esposizione e senza temere il parallasse, fu più che una soddisfazione un'illuminazione. Potrà apparire un po' primitivo quanto detto, ma fu questo un attrezzo a lungo desiderato, che mi ha donato soddisfazioni e frustrazioni, ma che ha promosso quell'interesse, ad oggi è ancora vivo.
Obiettivi che hanno alimentato gli interessi che ancora cerco di approfondire, legati alla natura, animali e macro: il 300 mm. originale ed il Tamron 90 mm. macro. Scusate, ché forse l'ho fatta troppo lunga, ed anche per il micromosso nella foto. -
1 ora fa, Leandro dice:
Mi carica solo una foto , non capisco il motivo.
Ti consiglio di leggere quanto scritto in questo link:
Da parte mia, ho l'obiettivo di fare una ripresa dell'ape, naturalmente in volo, con una parte significativa a fuoco e R.R. vicino al 1:1.
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Nella prima serie: la 6. Sembra che stia pensando in modo intenso ed il pensiero sia quasi reso concreto dalla zona sfumata al disopra del capo (il riflesso del vetro), mi piace che non guardi in macchina, questo mi suggerisce il suo pensare.
Nella seconda serie: la 11. Mostra un accenno di movimento dischiudendo le labbra, come ad iniziare a parlare. Cosa mi vorrà dire? E' questo che mi piace: un quesito senza (o con molte) risposte. -
Con tutti quei Watt, chissà che VR ci vorrà!
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Piviere tortolino
in Fotografie (commenti & critiche)
Inviato
Bellissimi colori, già autunnali, che concordano con la livrea di questo bellissimo uccello.