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  1. Aggiornamento. Le nuove copertine : ad oggi abbiamo una copertura del 90%. Quindi chi ha intenzione di apparire sul numero 6 si affretti. Altrimenti le sue proposte andranno sui numeri successivi.
  2. disponibile il preordine su Nikonstore.it, consegna - chi prima arriva, prima viene servito - da fine maggio 2023 qui
  3. disponibile il preordine su Nikonstore.it, consegna - chi prima arriva, prima viene servito - da fine maggio 2023 qui
  4. Verrebbe da immaginarsi quali potrebbero essere i prossimi due annunci : presumiamo a partire da ... luglio 2023. Tutti questi obiettivi saranno comunque presentati entro dicembre 2023, secondo le promesse Nikon.
  5. stazione di verifica con i raggi X e tecnologia TAC per la misura e verifica di componenti, fusioni, saldature.
  6. L'ultimo modello di stepper (scanner per microlitografia ad immersione) acquistato da Intel per la produzione di processori con tecnologia a 7 nm
  7. 3 ottobre 2021, primo appontaggio di un F-35B sulla portaerei Izumo. La portaerei (nominalmente un cacciatorpediniere "tutto ponte" da 13.000 t, effettivamente una portaerei da 28.000 t) è stata costruita negli anni 2013-2015 da HIH, società joint-venture tra Mitsubishi e Kawasaki, presso l'arsenale di Yokosuka. Le gemella Kaga invece a Kure, nel 2017. Entrambe le portaerei portano il nome di omologhe navi della Seconda Guerra Mondiale. L'F-35, versione A e versione B, viene prodotto nella FACO giapponese di proprietà della stessa Mitsubishi in coproduzione tra Mitsubishi Heavy Industries e Mitsubishi Electric Company. Su nessuno di questi prodotti si vedrà la targhetta Nikon ma è facile che molti componenti escano dalle sue fabbriche o abbiano misure e controlli tramite strumenti di precisione, robot, laser, etc. di tecnologia Nikon. la DDH 84 Kaga con il ponte ingombro di elicotteri Agusta-Westland AW101, oggi prodotto da Leonardo.
  8. Secondo i video diffusi sul nuovo Nikkor Z 12-28 PZ, dobbiamo attenderci un firmware 1.1 per la Nikon Z30 : che a quanto si vede, porterà in dote anche la cornicetta ROSSA che si attiva in fase di video registrazione, adesso disponibile sulla Z9. Facilmente le stesse peculiarità di controllo dello zoom verranno fornite via firmware per la Nikon Zfc. Mentre la Nikon Z50 sembra esclusa da questo processo. Fonti Nital ci confermano l'ipotesi, con pubblicazione dei firmware entro la data di commercializzazione del nuovo zoom (fine maggio 2023).
  9. proprio come dice Max Aquila, abbiamo ritenuto opportuno rinnovare con un articolo riepilogativo quanto rassegnato - a puntate - negli ultimi 20 anni sulle pagine di Nikonland. Per molti saranno cose già lette, ma per altri una lettura obbligata : specie per difendersi da fake news, portatori di sventure e menagrami. in estrema sintesi : Nikon sta al settore degli oggetti di consumo e degli elettrodomestici, quanto Sony sta all'industria agroalimentare (cioé : niente).
  10. Abbiamo affrontato in più puntate la storia di Nikon ... in passato. Ma pensiamo che un ripasso rapido, con una focalizzazione specifica sulla vocazione tradizionale e la mission societaria che si mantiene costante anche nel 21° secolo, sia utile per i più giovani e per chi si è avvicinato da poco al marchio. *** Nikon è stata fondata nel 1917 e all'epoca non si chiamava nemmeno Nikon ma Nippon Kogaku. Ha compiuto i suoi primi 100 anni nel 2017 e la sua storia è stata coerente con le motivazioni fondanti, tranne un breve periodo di "follia" a cavallo della bolla digitale intorno al 2000. Ma per capire meglio si deve fare un passo indietro, fino all'apertura del Giappone post-feudale ai mercati occidentali e la nascita della sua industria moderna. Fino al 1848 in Giappone ufficialmente gli stranieri occidentali non potevano entrare. Fu solo dopo l'azione di forza di quattro unità navali dell'US Navy comandate dal Commodoro Perry nel 1854 che gli approdi giapponesi furono aperti. Mitsubishi nasce in quel periodo (siamo intorno al 1870) e rapidamente diventa una delle conglomerate più importanti del "nuovo" corso del Giappone. Dai trasporti terrestri e navali si espande alle costruzioni, all'industria del vetro, ai mezzi di trasporti e alle navi. Fonda una delle banche più importanti, società assicurative e fiduciarie. Macchinari agricoli, produzione di energia. E naturalmente forniture per l'Esercito Imperiale. A cavallo del nuovo secolo il Giappone si presenta come potenza imperialista globale venendo allo scontro con la Russia e si impadronisce di insediamenti in Cina a seguito della rivolta dei Boxer. Ma per ogni fornitura specializzata, l'industria giapponese deve dipendere da Gran Bretagna e Germania : la celebre ammiraglia Mikasa, nave da battaglia che guidò la flotta giapponese alla battaglia di Tsushima nel 1905 contro i russi, fu costruita nei cantieri Vickers dalle parti di Blackpool nel 1898. Così nel 1914, quando i cugini anglo-tedeschi vennero alle mani, entrambi posero un embargo nei confronti del Giappone ed ogni fornitura militare sospesa. Navi intere, già pagate, restarono ferme in Inghilterra o vennero sequestrate; non parliamo di strumenti ottici tedeschi, con la Germania impegnata su tutti i fronti e per di più strangolata dal blocco navale inglese. Per ovviare a questo problema e proseguire la proiezione di potenza nei decenni successivi, venne presa la decisione di acquisire direttamente conoscenze e tecnologie capaci di produrre in Giappone tutto il necessario. Mancando ogni competenza in campo ottico di precisione, Mitsubishi - allora come oggi - principale fornitore di Marina, Aviazione ed Esercito giapponesi, costituì con un capitale iniziale di 2 miliardi di Yen la Nippon Kokaku che all'avvio usò i suoi mezzi per incorporare tre piccole società ottiche pre-esistenti. Sin da quel giorno, Nippon Kogaku fu inserita nel keiretsu di Mitsubishi, nella seconda fascia; le società del keiretsu si riuniscono dal 1921, ogni ultimo venerdì del mese per parlare di affari importanti. E Nippon Kogaku/Nikon non è mai mancata. Negli anni 1919-1921, vennero invitati in Giappone un gruppo di tecnici ed ingegneri ottici tedeschi di Zeiss, che in patria a guerra finita facevano la fame. Questi trasferirono ai loro colleghi nipponici capacità di calcolo ottico, di molatura di precisione del vetro e di tecniche moderne di fusione del vetro ottico. Nel 1923, appena prima del grande terremoto che devastò il Giappone per la cui ricostruzione ci vollero tutti i restanti anni '20, Nippon Kokagu stabilì la propria fonderia nello stabilimento di Ohi, (storico insediamento Nikon dal 1918) con piccole capacità. Dopo il dissesto economico e la ricapitalizzazione successiva al terremoto, le capacità produttive vennero incrementate a seguito degli ordini ricevuti dalla Marina Imperiale. Da una fusione quanto un bicchiere si riuscì ad arrivare a masse di centinaia se non di migliaia di chilogrammi per carico. Seguendo le commesse governative di Mitsubishi, Nippon Kogaku produsse periscopi, binocoli, cannocchiali e telemetri. Per la classe Yamato (in particolare per la Musashi, costruita interamente da Mitsibishi) Nippon Kogaku produsse i più grandi telemetri della storia (cose da 15 metri di campata e portate di decine di chilometri). Quindi fornitore militare quasi esclusivamente, con ufficiali della marina direttamente nel suo organico. Solo negli anni '30 venne avviata una produzione parallela di apparecchi ottici civili, come microscopi, telescopi, binocoli. Il primo obiettivo Nikkor, fu prodotto dal 1933, e cominciarono in quegli anni a comparire marchi come Nikko e Nikkon. Nomi di fantasia creati ad arte come crasi di parole giapponesi ed europee per facilitare la pronuncia dai non giapponesi. Ma sempre in campo militare, in particolare per le fotocamere di grande formato installate sugli aerei da rinognizione. Negli anni 1936-1938, per un caso particolare, una nuova società denominata Kwanon, poi Hansa Canon, chiese a Nikon di progettare una serie di obiettivi in "formato 35mm" per una nuova fotocamera telemetro stile Leica/Contax, con innesto a vite. Per Canon, Nippon Kogaku progettò e produsse i suoi primi obiettivi per impiego "intrattenimento" e non militare, fino a tutto il 1946. Durante la guerra con gli Alleati, Nippon Kogaku raggiunse la massima espansione con circa 25.000 addetti. A guerra finita, sia Mitsubishi che Nippon Kogaku subirono processi per crimini di guerra a causa dell'impiego di manodopera in stato di schiavitù (nella Manciuria occupata). Comunque, nel dopoguerra Nippon Kogaku si riprese grazie alla produzione di binocoli e si reinventò come società di produzione civile. I binocoli vendevano bene e i soldati americani della forza di occupazione li compravano per portarli in patria. Con questo piccolo successo si pensò di finanziare la progettazione di una linea di fotocamere ed obiettivi in formato piccolo. Nasce da qui la produzione fotografica di Nippon Kogazu, con la Model One del 1948 e i suoi obiettivi ad innesto che si riveleranno più incisi dei Leica e dei Contax per alcuni reporter di americani durante la guerra di Korea. Nel 1953 terminò l'occupazione militare e si avviò la ricostruzione industriale giapponese. Dagli anni '60 il boom economico trainò l'industria elettronica - le famose radioline a transistor - e con il benessere Mitsubishi riprese del tutto il suo ruolo di grande fornitore sia militare che civile. Mitsubishi produsse tutti i carri armati per l'esercito, gli aeroplani (su licenza USA e poi su progetto locale) per l'aviazione, i sottomarini e i cacciatorpediniere per la marina. Ma radar ed impianti elettronici avevano sostituito i telemetri e i cannocchiali, almeno nelle operazioni principali. Il periscopio durò ancora qualche decennio ma oramai è un retaggio del passato. La valenza industriale di Nippon Kogaku si rimise quindi a servizio del gruppo di appartenenza, raggiungendo l'eccellenza in un settore nuovo e particolare, quello della microlitografia, ovvero la tecnologia di produzione dei macchinari necessari per stampare i circuiti integrati dei microprocessori. Processo che è analogo a quello di stampa degli schermi a cristalli liquidi. La diversificazione si avvia e nel 1988 a questo scopo la società viene divisa in sezioni, e cambia denominazione in Nikon Corporation. Negli anni 1995-2010, Nikon è il primo produttore al mondo di macchinari per la microlitografia. I suoi clienti si chiamano Intel, Samsung, Sony Corporation, TSMC, Texas Instruments, Hitachi, Matsushita, Toshiba, Omnivision, Fujitsu ... Ad esse fornisce macchinari grandi quanto una cabina di trasformazione dell'alta tensione, i cui componenti viaggiano per nave e che richiedono squadre di tecnici per l'installazione, la messa in opera e l'addestramento del personale. Del costo unitario di 1000/2000/3000 Nikon Z9 ... Nel 2004 c'è il vero punto di inversione, il grosso del fatturato Nikon viene dalla produzione industriale, il settore fotografico viene visto come cedente. Si pensa di smettere di produrre fotocamere. E' solo il successo - sperato ma inaspettato nelle dimensioni - della Nikon D70 (non della più famosa D1 !) che fa cambiare strategia. Viene cavalcata l'onda del boom del digitale, spingendo al produzione sul segmento consumer. Coolpix e reflex digitali entry-level, spesso prodotto da terzi che di Nikon hanno solo il marchietto. Dura poco, nel 2012-2013 la bolla si sgonfia, il fatturato precipita. A complicare le cose ci sono lo tsunami indotto dall'incidente nucleare di Fukushima e l'alluvione in Tailandia dove Nikon ha delocalizzato parte della produzione consumer. Tutto il resto è storia più recente e ne riparleremo in fondo all'articolo. *** cronologia essenziale 1917 : viene fondata la società che poi diventerà Nikon, denominata Nippon Kōgaku Tōkyō KK come produttore unico di munizionamento militare ottico del gruppo Mitsubishi. 1919-1921 : vengono acquisite competenze ottiche tramite tecnici Zeiss residenti in Giappone 1923 : terremoto devastante che ferma per un lustro lo sviluppo anni '20 : viene ricostruita l'attività industriale, si arriva alla capacità di fusione del vetro ottico ai livelli necessari per la produzione di strumenti di misura di dimension mondiali 1933 : il primo obiettivo Nikkor per fotocamere di grande formato destinate ad aerei militari da ricognizione 1938 : collaborazione con Hansa Canon per la produzione di obiettivi formato 35mm per fotocamere telemetro civili 1940 : la costruzione dei più grandi sistemi ottici per le più grandi navi da battaglia della storia 1946 : ricostruzione della società come industria civile, per la produzione di strumenti ottici per uso personale (binocoli, microscopi, telescopi) 1948 : viene sviluppata la Nikon One, la prima telemetro di piccolo formato Nikon 1948-1957 : le ottiche Nikkor ottengono riconoscimento internazionale, vengono sviluppate le telemetro serie S 1959 : lancio della Nikon F, fotocamera reflex formato 35mm e le sue ottiche anni '60/'70 : ripresa della produzione di fornitura industriale per il gruppo Mitsubishi (campo civile e militare) anni '80-'90 : boom della fotografia personale, discesa verso segmenti più consumer anni '80 : avvio della produzione di macchine per la stampa microlitografica di circuiti integrati. Nikon diventa rapidamente il primo produttore al mondo del settore 1999 : lancio della prima reflex digitale professionale al mondo (la Nikon D1) 2004 : lancio della consumer Nikon D70 che rappresenta la svolta per il numero di pezzi venduti (oltre un milione) 2006-2012 : bolla consumer con Coolpix e reflex Dx000 da pochi soldi prodotte spesso da sub-fornitori. 2011 : lancio della prima mirrorless Nikon. La V1 e le successive V2 e V3 portano per la prima volta la messa a fuoco a rilevazione di fase sul mercato 2015 : il congresso USA vieta per motivazioni geopolitiche l'esportazione di tecnologia per la produzione di macchinari a lunghezze ultracorte verso Nikon. Viene favorita invece la olandese ASML (Philips) che diventa il primo produttore al mondo mentre Nikon resta seconda ma viene marginalizzata. 2016-2019 : Nikon avvia una profonda ristrutturazione industriale che produce la contabilizzazione di perdite record dovute a svalutazione di impianti e a spese di riduzione del personale e trasferimento di linee produttive 2019-2021 : Nikon diversifica la produzione industriale espandendosi verso i più promettenti settori di componentistica specializzata, robotica, strumenti di misura, sistemi laser, stampa 3d di metalli, sistemi medicali per la cura rigenerativa, intelligenza artificiale. Sistemi di misura laser capaci di valutare micrometricamente la chiglia di una nave da 50 metri di distanza. A discapito dei settori tradizionali visti in consolidamento come la fotografia e la stampa di microchip. Viene approvato il piano Vision 2030 che prevede l'espansione dei settori in crescita e il mantenimento degli altri a condizione che producano il 10% di utile netto. La divisione "immagine" incorpora anche quella "ottica sportiva" e resta l'unica che si rivolge direttamente all'utente finale. 2022 : il fatturato Nikon è per il 25-28% prodotto dalla fotografia, per la restante parte da produzione per l'industria. L'utile è ripartito 20% e 80%. 2018-2XXX : Nikon riversa le sue competenze fotografiche dalle reflex alle mirrorless serie Z, proponendosi di ricostruire un corredo simile a quello del massimo splendore reflex con il nuovo attacco. Ma servendo sostanzialmente solo il segmento alto del mercato. In sostanza meno pezzi, prezzi più alti, margini minimi incomprimibili. Attualmente Nikon è guidata da ingegneri senior che hanno fatto carriera nei settori industriali di Nikon. Il personale della divisione fotografica è di livello junior ed ingresso nel gruppo più recente. Produce da se solo l'indispensabile, acquista il resto all'esterno. Il vetro ottico speciale arriva da Hoya e da Schott. Quello ultraspeciale viene prodotto in casa. I microchip e i sensori li acquista dalle società che acquistano i propri macchinari. Negli anni passati ha tentato di acquistare Schott ma il governo tedesco si è opposto. Oggi sta costruendo una nuova sede futuristica e riallestendo la vecchia fabbrica di ottiche Nikon Tochigi per delocalizzare da Cina e Tailandia le produzioni importanti, in caso di rischio e blocco politico o bellico (investimenti per 250 milioni di euro). A livello finanziario e contabile Nikon è gestita da funzionari senior di Mitsubishi Bank. L'azionariato è polverizzato come consuetudine giapponese ma saldamento controllato da banche, assicurazioni e fiduciarie del gruppo Mitsubishi. Si è pensato brevemente a livello politico di fondere Nikon con Fujifilm Holding ma la famiglia che controlla Mitsubishi si è opposta. E' stata dotata la società di capitale aggiuntivo per potersi difendere in caso si scalate ostili, con l'emissione di prestiti obbligazionari acquistati da società Mitsubishi. Oggi ha completato un programma di acquisto di azioni proprie per ridurre il flottante di borsa. Non è esclusa una futura uscita dalle contrattazioni borsistiche pubbliche. Nikon è una società relativamente piccola con circa 5 miliardi di euro di fatturato (per capirci, meno della metà di Luxottica) ma strategica. Lo scorso mese di febbraio, il Dipartimento di Stato USA ha invitato i suoi omologhi giapponese e olandese a Washington nell'ambito di un trilaterale, mentre il Presidente Biden intratteneva da par suo ... i primi ministri giapponesi e olandesi. E' stato chiesto alle due delegazioni di invitare Nikon e ASML a non cedere tecnologia vitale alla Cina. Il 23 marzo 2023, il ministero dell'industria Giapponese ha imposto a Nikon il divieto di esportare macchinari e dispositivi strategici a società cinesi o di diretta emanazione cinese. Sono passati 100 anni, il governo giapponese è tornato aggressivo. Mitsubishi ha ripreso a costruire portaerei (la nuova ammiraglia ha avuto la certificazione per il lancio degli F35B lo scorso settembre). Mitsubishi ha siglato l'intesa con Leonardo e Bae System per la produzione del caccia di 6a generazione Tempest destinato a sostituire in Italia e Gran Bretagna il vetusto EF2000 Typhoon e in Giappone gli ancora più vetusti Mitsubishi F1, F2 e gli F-15J Eagle costruiti su licenza da Mitsubishi. Insomma, c'è da fare e la capogruppo vuole che Nikon si dedichi interamente alle sue necessità. E Nikon resta una società strategica inserita in un sistema strategico internazionale. La sua vocazione è nella produzione industriale, non al dettaglio. La fotografia ? Uno svago di prestigio perché Nikon è ancora oggi nell'immaginario collettivo sinonimo di immagine di qualità. Ma solo a livello altissimo, come era nel 1959, quindi appena sotto Leica ed Hasselblad in termini di fascia di prezzo. Per intenderci meglio, nel 1962, Nikon produceva solo la F, per il suo modello "economico" Nikkormat ancora ce ne voleva. Una Nikon costava circa 220 dollari. Nel 1960 un operaio italiano aveva un salario di 47.000 lire e una Fiat 500 base costava 490.000 lire. Il dollaro stava a 620 lire. Calcolatrice alla mano, una Fiat 500 costava come 3 Nikon F. Oggi una Fiat 500 "base" costa 18.000 euro. Esattamente come 3 Nikon Z9. Le cose sono ritornate come erano all'origine della parabola. Se dovessimo immaginare il futuro di Nikon sarà più con questa immagine : che con questa : per tranquillizzare di chi immagina Nikon fallita o ridotta a produrre compattine e mirrorless da 500 euro o peggio, radiosveglie e tostapane.
  11. Un pò a sorpresa, visto che a catalogo hanno già un 85/1.8 STM, Meike ha presentato ieri al NAB di Las Vegas, un nuovo 85mm f/1.4 STM compatibile anche con attacco Nikon Z. quello visto alla fiera sembra un prototipo non finito. Non ci sono dettagli su data di disponibilità e prezzo. Caratteristiche dichiarate del nuovo obiettivo 85mm f/1.4 : Prezzo consigliato: da definire Lunghezza focale: 85 mm Formato: Full frame Filettatura del filtro: 77 mm Costruzione della lente: 8 gruppi 13 elementi Intervallo di apertura: F1.4-F16 Distanza minima di messa a fuoco: 0,98 m Lame del diaframma: 12 Angolo full-frame: diagonale 28,87°, orizzontale 24,1° verticale 16,14° Supporto per Sony E, Nikon Z, Panasonic L e Canon RF Mount Commutazione messa a fuoco manuale/automatica Pulsante personalizzato
  12. il nuovo zoom motorizzato in formato DX Nikkor Z 12-28mm 3.5-5.6 PZ VR
  13. Il nuovo NIKKOR Z DX 12-28mm f/3.5-5.6 PZ VR sarà disponibile a maggio 2023 a un prezzo al dettaglio suggerito di $ 359,95* *+IVA ~ € 430
  14. Nikon presenta NIKKOR Z DX 12-28mm f/3.5-5.6 PZ VR, un obiettivo zoom ultragrandangolare per il sistema baionetta Nikon Z-Mount Il primo obiettivo NIKKOR Z con zoom motorizzato integrato, perfetto per selfie e vlogging TOKYO – Nikon Corporation (Nikon) è lieta di annunciare il lancio del NIKKOR Z DX 12-28mm f/3.5-5.6 PZ VR, un obiettivo zoom ultragrandangolare compatibile con le fotocamere mirrorless in formato APS-C/DX per le quali il È stato adottato l'attacco Nikon Z. Il NIKKOR Z DX 12-28mm f/3.5-5.6 PZ VR è un obiettivo zoom ultragrandangolare che copre la gamma di lunghezze focali da 12 mm a 28 mm*1. Con 12 mm, l'angolo di campo più ampio tra gli obiettivi NIKKOR Z compatibili con le fotocamere di formato APS-C, questo obiettivo consente agli utenti di catturare un'area molto ampia per selfie di gruppo o paesaggi. Il NIKKOR Z DX 12-28mm f/3.5-5.6 PZ VR è ideale per un'ampia varietà di soggetti e scene, dai paesaggi che enfatizzano una prospettiva esclusiva degli obiettivi ultragrandangolari, alle foto da tavolo in cui il bokeh viene utilizzato per enfatizzare l'aspetto primario soggetto e primi piani dinamici di fiori e insetti che sfruttano la distanza minima di messa a fuoco di 0,19 m su tutta la portata dello zoom e il rapporto di riproduzione massimo di 0,21x. È il primo obiettivo NIKKOR Z dotato di uno zoom motorizzato con azionamento lineare che può essere controllato tramite la ghiera dello zoom. Ciò consente di ottenere uno zoom fluido e naturale durante la registrazione di video e vlogging. L'utente può assegnare il funzionamento dello zoom sia ai controlli della telecamera che al telecomando, con la possibilità di scegliere la velocità dello zoom tra 11 livelli, consentendo una facile registrazione di video che soddisfano la visione e lo stile dell'utente*2. Con un peso di circa 205 g, il NIKKOR Z DX 12-28mm f/3.5-5.6 PZ VR è abbastanza leggero da poter essere portato in una borsa mentre si cammina in città o in viaggio. Nikon continuerà a perseguire una nuova dimensione nelle prestazioni ottiche soddisfacendo al contempo le esigenze degli utenti, contribuendo allo sviluppo della cultura dell'imaging, con la speranza di ampliare le possibilità di espressione dell'imaging. *1Angolo di campo equivalente a quello di un obiettivo da 18-42 mm in formato FX/35 mm [135]. *2Supportato solo con Z 30 e Z fc al rilascio iniziale. Principali caratteristiche della nuova lente: La copertura della gamma di lunghezze focali ultragrandangolari da 12 mm a 28 mm rende questo obiettivo la scelta perfetta per un'ampia varietà di scene e soggetti, selfie e paesaggi e primi piani di fiori e insetti. Una distanza minima di messa a fuoco di 0,19 m su tutta la portata dello zoom e un rapporto di riproduzione massimo di 0,21x consentono agli utenti di avvicinarsi ai soggetti per un'espressione dinamica. Il primo obiettivo NIKKOR Z dotato di uno zoom motorizzato per uno zoom uniforme. La velocità dello zoom può essere selezionata tra 11 passi in base all'espressione desiderata. L'adozione di un meccanismo di zoom interno mantiene una lunghezza costante del barilotto dell'obiettivo durante lo zoom. Ciò semplifica il mantenimento dell'equilibrio durante le riprese, rendendo anche l'obiettivo più sicuro da trasportare. Riduzione delle vibrazioni di 4,5 stop* 1 per una compensazione stabile delle vibrazioni della fotocamera. Funzioni come l'apertura e la compensazione dell'esposizione possono essere assegnate alla ghiera di controllo. Un design che prende in considerazione la registrazione video con un'esposizione più stabile e la soppressione della messa a fuoco che riduce efficacemente i cambiamenti nell'angolo di visione durante la messa a fuoco. Progettato tenendo conto della resistenza alla polvere e al gocciolamento in modo che possa essere portato ovunque senza problemi.* 2 *1 In base allo standard CIPA. Il valore si ottiene quando è collegato a una fotocamera con sensore di dimensioni APS-C, con la funzione VR della fotocamera impostata su "NORMAL" e quando lo zoom è impostato sulla posizione massima del teleobiettivo. *2 La completa resistenza alla polvere e al gocciolamento non è garantita in tutte le situazioni o in tutte le condizioni. Video d'uso del Power Zoom e dell'efficacia dello stabilizzatore power-zoom.mp4 vr-stabilization.mp4
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