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seymourglass

Nikonlander
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Risposte pubblicato da seymourglass

  1. Mi sembra un gran bene che si esplorino le possibilità migliori, ma si comincia con prove anche minime, tanto per capire se interessa o no. 
    La mia prima camera è stata una Topcon ( l’ho ancora!) che ad ogni scatto dello specchio sobbalzava e sembrava un colpo di pistola; ora ho degli strumenti molto, molto migliori. 

    Il 21/6/2021 at 18:51, Max Aquila ha scritto:

    Si...ma noi parliamo di lenti addizionali eccellenti ...il più delle volte costituite da due elementi (doppietti acromatici) di costo sensibile, per essere degli aggiuntivi. 

    Le Walimex le trovi su Amazon a gruppi di 4 potenze differenti, a 18euro...

     

  2. Grazie davvero per i suggerimenti, meglio: per gli insegnamenti che mi avete dato  

    Ieri un amico mi ha portato una lente Walimex close-up +2 da 67 mm di dismetro: perfetta per il 24-200.

    oggi, contrariamente quanto sperato, debbo vedere due persone impegnative: conto di poter provare nei prossimi giorni

  3. Prima di tutto mi scuso con il prof. Renesto per la "metatesi" (grazie Max, mi hai permesso di non dire "errore"): non ho riletto quanto avevo dettato..

    Ho usato "pinpoint", ma non avevo il cavalletto, la foto è stata scattata a mano libera; probabilmente è un mio errore strutturale, visto che già in altri casi mi sono accorto che quando premo il pulsante di scatto senso ad alzare l'obbiettivo. Poi c'era vento, poco ma c'era; ho fatto un ritaglio circa da FX a DX, perché le inflores cene sono davvero piccole, 5-10 mm.

    Lunedì, forse ho tempo di riprovae. 
    Grazie per i suggerimenti.

  4. In questi tempi non frequento molto Nikonland, e faccio male perché è la miglior fonte per conoscere le novità e per imparare cose nuove (per quanto riguarda la fotografia, intendo dire).
    Quando ho  letto gli articoli di Silvio Ernesto sulla microfotografia e i molti commenti interessanti e utili, ho voluto provare, in giardino, tra un impegno e l'altro: non sono per niente contento e continuerò a provare. Invio però una foto, l'unica che mi sembra decente, per capire dove sbaglio, visto che il "fiorellino" giallo al centro mi sembra sfocato, anche se quando ho fotografato mi sembrava a fuoco.

    Ho usato una Z7 (usata, ma di nobilissime origini) con il 300 PF e il TC1,4; i dati di scatto sono 1/w2000, f11, ISO auto 5600. In Photoshop ho ritagliato nel formato 1x1 ed aumentato la nitidezza con Sharpener Topaz 

    nandina.jpg

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  5. Ri-voto: per le mie semplici e limitate esigenze di fotografo, la Z6ll e la Z7 che ho sono più. che sufficienti. Faccio parte di quel 90 % che non necessita di più. Certo che una Z8 votata all’azione, con un autofocus eccellente e qualche pixel in più (per i crop quando si vuol fotografare uno scricciolo dal capanno e anche il 500 non basta), mi tenterebbe molto: vedremo.
    Certamente prenderò il 100-400 S e, forse, il 200-600, ma solo dopo che Mauro e Valerio l’hanno testato e approvato. 

  6. come dicevo, per i corpi macchina sono soddisfatto per quello che ho (z5II e Z7): per me sono adeguati e con la "basetta" abbastanza comodi
    spero in un miglioramento, via software, dell'autofocus, compatibilmente con i limiti dell'hardware.

    per gli obiettività aspetto con impazienza il 100-400 S, che sostituirà il 300 PF.
    poi, come sogno, il 600 PF di cui si parlava qualche tempo fa, con attacco Z, naturalmente.

     

  7. una architettura perfetta, una storia secolare, simbolismi misteriosii, leggende antiche ….. tutto rende Castel del Montei un luogo  affascinante e fatato.

    Ricordo che molti anni fa venne pubblicato un numero di "Bell'Italia" (tutta la raccolta è andata perduta in uno dei tanti traslochi!) dedicato a questo gioiello del patrimonio artistico italiano con foto e descrizioni  che mi aveva entusiasmato. Non l'ho ancora visitato, speriamo che ci liberino presto!no

    p.s. e pensare che l'hanno valutato solo un centesimo!

     

    dimenticavo: mi piacciono molto le tue foto, sopratutto la seconda,  ben ambientata

    • Sono d'accordo 1
  8. si. ha ragione RichiM: dietro a me, sulla sinistra c'era un rigagnolo d'acqua.
    ma sopratutto ha ragione Massimo Vignoli
    eravamo vicini all'Eremo di Camaldoli e un gruppetto di persone si erano fermati a guardare  l'animaletto: la salamandra era molto disturbata dalla nostra presenza, sembrava confusa e spaventata e sono dopo diversi minuti, quando le persone si sono allontanate si è mossa, infilandosi sotto le foglie.
    avrei fatto meglio allontanarmi subito invece di inginocchiarmi per fotografarla. Comunque, nessuno l'ha toccata, almeno fino a quando sono rimasto lì

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  9. Non mi sono espresso bene: certo, incontrare le tigri libere nella jungla è emozionante, ma l’insieme del safari era molto sconfortante. Obbligati a rimanere  sulla jeep, con percorsi in gran parte obbligati, senza potersi fermare se si incontrava un animale “comune” (ho dovuto insistere per fotografare un succiacapre mimetizzato su un ramo). Dove ho ripreso le tigri al bagno c’erano almeno 25 jeeps e un pullman scoperto pieno di persone, un polverone incredibile e un rumore insopportabile. Questo era mortificante e rendeva l’ambiente simile ad un parco giochi. L’incontro con l’orso, o quello con un branco di cani selvatici sono stati emozionanti perché imprevisti, desiderati ma non programmati. 
     

    P.S. Ho detto Castelletto Ticino, ma era Pombia: del resto sono 50 anni che non frequento più quei posti

  10. E' vero, le tigri non solo "passano di li", ma fanno tante altre cose, per esempio giocano tra di loro.

    Però, mi dispiace deludere Silvio, non è che sempre vedere le tigri ci fa comminare 30 cm da terra: io sono rimasto piuttosto deluso in India, e mi sono chiesto se valesse la pena un viaggio così, o se non fosse stato meglio andare allo ZooSafari di Castelletto Ticino.

    tigre giochi acqua.jpg

    tigre giochi acqua 2.jpg

  11. grazie per le informazioni.

    diplomato in agraria, e con 70 bonsai!!!!
    una volta me ne hanno regalato uno, l'ho messo nel mio studio e dopo pochi mesi era morto. Mi hanno detto che lo avevo affogato, lo bagnavo tutti i giorni, troppo. Mi è dispiaciuto tanto, e non ho più voluto avere piante in studio.

    BUON NATALE, a tutti.

  12. Grazie per l'apprezzamento. la foto è, lo confesso, più frutto del caso che non una scelta pensata e programmata.

    Purtroppo non so rispondere a nessuna delle due domande: la foto è stata fatta il 30 ottobre del 2011, nelle foreste del casentino. non riconosco gli alberi, non sapevo di aver fotografato dei faggi e dei carpini, e non so proprio che alberi siano quelli con le foglie rosate.
    non so nemmeno quale profilo di colore stessi usando: probabilmente quello impostato da Nikon sulla D300.

    delle 4 elaborazioni che hai fatto, a me pice molto l'ultima, quella con un profilo che non ho mai incontrato

  13. Una "figurina", ricordo di un breve salto in India dello scorso anno.

    Verso la fine della permanenza, una sorpresa: un orso labiato ci ha attraversato la strada.
    Quest'orso è abbastanza frequente nelle piane dell'India, ma molto raro a vedersi in questo parco. Anche la nostra guida, una giovane donna, graziosa ma  piccolina, minuta (una guida tascabile, si potrebbe dire) si è messa a gridare. "baloo, baloo" tutta eccitata: non l'aveva mai visto fino ad allora. Forse perché ha abitudini notturne.
    L'orso labiato non è di grande taglia, ma molto veloce e potente, aggressivo e talvolta assalta all'improvviso chi lo disturba, anche le persone.
    Sono stato contento che ci abbia guardato con sufficienza, e ignorato.

     

    orso22.jpg

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  14. grazie per i commenti benevoli: accetto anche le critiche, ma i commenti positivi mi piacciono di più.

    a binatic: non, non ho provato, del resto è già un crop, non molto spinto, ma temo che riducendo ancora di più l'area dell'immagine appaiono troppo evidenti i limiti della foto.
    E poi mi sembra che così esprima meglio il passaggio tra la parte oscura, le foglie secche della selva da cui vengo (veniamo) e l'orizzonte luminoso e colorato al di là della radura.
    il "principio speranza" è un fatto concreto, che permette di continuare ad essere quello che ancora non siamo.
    io spero, prima o poi, tra le altre cose, addirittura di riuscire a fare qualche bella foto.

     

     

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