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seymourglass

Nikonlander
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Risposte pubblicato da seymourglass

  1. sono tutte molto belle, e si potrebbe con queste sole fare l'intero calendario.
    Ma si deve scegliere le più adatte: io. per questo scopo sceglierei q1uella con la chiesetta vista da sotto, per caratterizzare il luogo, e la quinta, che con i suoi colori forti "rallegra" il posto raffigurato.

    Comunque, bravo

  2. NON chiederò scusa per la mia ignoranza in informatica: l'età me ne dà il diritto.

    Ho cercato di installare il firmware V 2.11: scaricato dal Download Center di Nital e aperta la cartella, è comparsa, al posto della scatola gialla delle altre volte, l'icona di una cerniera, con il suffisso .bin;
    cliccando, non si apre ma compare una scritta che mi informa che è "impossibile espandere Z_9_0211.bin, ch e è un formato non supportato"  dalla Utility Compressione.
    Potete aiutarmi, passo dopo passo, come bravi boy-scout che aiutano un vecchietto ad attraversare la strada?

    Ringrazio in anticipo, perché so che qualcuno (quasi tutti i Nikonlander, a dire il vero), di certo) saprà dirmi cosa fare

  3. E' per questo che ho postato le foto: quando ero nel capanno ho pensato che fossero dei beccaccini e non ho dato loro alcuna attenzione. Quando poi è arrivato un signore, che ho visto molte volte in quella zona, e che ha dimostrato sempre dei avere ottime conoscenze ornitologiche (so che è anche una persona che fa parte di una squadra regionale  addetta al censimento degli animali), mi ha corretto dicendo che erano dei coccoloni in migrazione. 
    Io mi fido, e se è uno sbaglio, poco importa: le foto sono piaciute a dei nikolnander, e questo mi basta.

    Grazie

    • Sono d'accordo 2
  4. Pubblico queste foto di un uccello, il Croccolone (Gallinago Media) non raro, ma difficile da riconoscere. E' un uccello migratore, che in autunno passa anche in Italia nel suo viaggio per il Mgreb.
    Personalmente non l'avevo mai visto, o, se lo avevo visto lo scambiavo con il Beccaccino, vesto che nell'aspetto sono molto, molto simili: si differenziano sopratutto per le dimensioni (un poco più grande) e per il becco un poco più corto, oltre ad alcune minime differenze nella livrea.
    Mi fido dell'identificazione per il parere di un esperto ornitologo che me lo ha indicato.

    z9, 500PF, f6,3. 1/3200, ISO2000

    CROCCOLONE_1.jpg

    CROCCOLONE_2.jpg

    CROCCOLONE_3.jpg

  5. Al ritorno in Italia, ci siamo fermati a Bolzano.
    Nonostante il tempo molto incerto e le previsioni sfavorevoli, oggi ho deciso di andare a Carezza, con la speranza di una foto per Nikonland.

    Ha piovuto quasi tutto il giorno, ma verso sera un momento di tregua.
    "passata è la tempesta..." : e queste sono le cime del Catinaccio sopra Carezza

    Nikon Z7 e Z 24-200

    catinaccio.jpg

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  6. non ho nessuna difficoltà ad ammettere che la Z9 sia per me una macchina sovradimensionata, con possibilità eccedenti alle mia capacità (e necessità). E che se fosse stato possibile avere una Z con le stesse prestazioni di autofocus e di raffica in un corpo più compatto e leggero, avrei preferito quel modello.
    Ma ora ho la Z9, sono soddisfatto e non la cambierò: probabilmente, anche per motivi anagrafici, sarà la mia ultima Nikon "importante".

    L'uso della Z9 è ovviamente quello specifico, della fotografia agli animali in natura; per il resto, come sanno due di voi, ho una Z7 e una Z50 acquetate usate ma perfette, che mi bastano per ogni esigenza.

    • Eccellente, grazie ! 1
  7. Un triplice applauso: al fotografo per un bellissimo scatto, ben ambientato e pieno di rispetto per l’animale; a tutti coloro che hanno permesso, con il loro impegno, il ritorno di un animale quasi estinto dai pregiudizi comuni; e al lupo, naturalmente. 
    da ragazzo andavo in giro per i boschi, a caccia, ma con uno schioppo che era stato di mio nonno e con cartucce che mi ricaricavo alla belle meglio: armi come quelle mostrate sono sleali e immorali. 

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  8. E' poco più di un mese che ho la Z9: fino ad ora ho fotografato solo piccioni sui tetti delle case dei vicini, o antenne televisive si palazzi di là dal fiume; e i gatti di casa, e il cane.

    Finalmente sabato scorso la prima uscita "seria", anche se breve (un paio di ore) nell'entroterra del viterbese. Sono colline dolci, dove il grano è già stato tagliato e imperano le ferule, riarse dal sole. I colori sono molto belli all'alba, in contrasto con il cielo. e in cielo volavano nibbi, ma sopratutto grillai, alti e lontani. Non si fotografava molto, anche se la z9 non sbagliava un colpo e al 100x100  si vedono a fuoco le singole penne.

    image.thumb.jpeg.fea4feeb72ed1feba044038452188bee.jpeg

    Non avevo mai visto  "l'Ara della Regina", i resti di un tempio etrusco nella località dove sorgeva un tempo l''antica Tarquinia. Quando siamo arrivati sul piazzale, una sorpresa: posata su una ferula, a una decina di metri un Falco Pecchiaiolo che ci guardava, indifferente.

    Dopo un una decina di secondi di si è avvicinato fermandosi su una staccionata, dove è rimasto  qualche minuto: centinaia di scatti! (scusa Mauro, ancora non riesco fare "raffiche" come te), fino a che non è partito all'improvviso.

    così, nel giro di pochi minuti ho visto un nuovo reperto archeologico ed un rapace che non solo non avevo mai fotografato, ma che non avevo nemmeno mai visto.

    quest sì, che sono soddisfazioni!

    image.jpeg

    image.jpeg

    image.jpeg

    pecchiaiolo_3.jpg

    pecchiaiolo_4.jpg

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    • Eccellente, grazie ! 6
  9. che sorpresa! a me questi due prodotti sono arrivati due giorni fa.
    poiché nulla so di elettronica, elettrotecnica o di elettroqualcosa, li ho guardati con una certa diffidenza, ma alla fine li ho provati (con timore)
    Funzionano, non so se bene o male, ma il caricabatterie ha caricato, in macchina, la EN-EL 18d, e anche la DOT.foto, che per altro era già carica quasi al 100%.

    Ti ringrazio anticipatamente per le "analisi" c he farai con i tuoi strumenti e la tua esperienza.

     

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  10. Le mie motivazioni sono le stesse di Leo; tra le opzioni possibili non ho trovato però quella, che è l’unica che soprattutto mi interessa, relativa al wildlife
    Certamente la Z9 è una macchina sovradimensionata per le mie ridotte capacità fotografiche, ma, ammalato di senectus progrediens non ho avuto pazienza di aspettare che uscissero altri modelli da lei derivati. Credo che sia davvero l’ultima macchina fotografica seria che compero. 
     

    sotto sotto spero di no

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    • Sono d'accordo 1
  11. 2 ore fa, kappona ha scritto:

    Non mi sembra che incominciano a consegnare! Qui in Emilia, sembra tutto in alto mare!...Salvo NPS (così dicono)!

    io la Z9 l'ho prenotata nel Lazio, nel mio negozio di fiducia; in Veneto, da un grande distributore; e , per scherzo, in un  negozio di Ferrara: dopo 20 giorni il negoziante ferrarese me l'ha consegnata!

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  12. E' una simpatica consuetudine, quella di inviare a Nilonland le prime foto fatte con la Z9, nuova di zecca e appena arrivata.

    A me è capitato ieri di ritirarla, nel pomeriggio. Mentre la stavo guardando, incerto su come avrei potuto usarla al meglio, ho sentito suonare i tamburi e le trombe chiarine dei figuranti del Pallio di Ferrara: erano i rappresentanti della mia contrada, quella di San Giorgio, che sfilavano sul ponte a fianco casa per raggiungere il corteo storico che rievoca le antiche feste della Corte Estense.

    Queste sono le mie prime foto. fatte così, senza sapere cosa stavo facendo, ma con il grande piacere di poter finalmente usare una macchina così tanto aspettata.

    pallioferrara_0.jpg

    pallioferrara_1.jpg

    pallioferrara_2.jpg

    pallioferrara_3.jpg

    pallioferrara_4.jpg

    pallioferrara_5.jpg

    pallioferrara_6.jpg

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    • Sono d'accordo 1
  13. L'usignolo del Giappone, che non è un usignolo e non è di origine giapponese,  è stato importato in Italia come animaletto da compagnia (sempre in gabbia, però). Una o più coppie sono riuscite a fuggire e nel tempo si sono ambientate al nostro territorio. Fino a l'anno scorso era diffuso sopratutto in Toscana; da questo inverno ha superato gli Appennini e si è insediato nella pianura emiliana, nelle campagne tra Bologna e Modena.
    Per me è stata una piacevole sorpresa vederne una coppia in mezzo a Frosoni, Peppole; Passere Scopaiole e Fringuelli.
    Due scatti, in due giorni diversi, il primo  con NikonZ7 su 500PF (1/800, f5,6, 8000 ISO), l'altro con la Z6II e il 500PF (1/2500, f8, 1600 ISO)

    ps. sono dei crop: non sempre ci si può avvicinare, e il Nikon 800 f6,3 non l'ho (e non l'avrò mai)

    image.jpeg

    usignolo giap 1.jpg

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  14. Ho avuto, soprattutto negli anni passati, la fortuna di fare qualche viaggio in Africa ed in Asia principalmente per fotografare animali; la mia è una esperienza limitata, ma alcune considerazioni potrebbero esserti utili.

    1.    Le guide che organizzano i “safari fotografici” tendono sempre a privilegiare gli animali più iconici della zona, per lo più grossi, vistosi, stranoti. Questi animali (elefanti, giraffe, grandi felini, ma anche gazzelle, orici e così via)  sono indifferenti (assuefatti?) alla presenza umana, non mostrano nessun segno di allarme per l’arrivo delle jeeps e continuano a comportarsi tranquillamente.  Si muovono lenti ed è possibile fare straordinarie foto con qualsiasi strumento, figuriamoci con una Z6. Occorre solo una corretta calibrazione della messa a fuoco con le Nikon D, problema però inesistente con tutte le Z. (Io nell’ultimo viaggio fatto con la 850, non avevo considerato questo dettaglio, e molte foto di tigri sono leggermente sfocate: spero solo di poter utilizzare questo per giustificare un nuovo giro in India.) Altro aspetto da considerare è la giusta esposizione, visto il rapido passaggio tra zone fortemente illuminate e zone buie, all’ombra. Da quando esiste l’”auto ISO” è però un problema superato. 

    2.    Per gli animali in movimento rapido ma di breve durata (la partenza improvvisa di un uccello, il salto di una scimmia da un ramo all’altro, lo scatto di una gazzella) sono un problema che richiede soprattutto riflessi pronti e una mano (un braccio) ferma: sono molte di più le mie foto mosse piuttosto che quelle fuori fuoco. Che ci sono, quelle sfocate, e molte, indipendentemente dalla macchina fotografica: ho avuto sia la Z6 che la Z6II, ed ora ho una Z7 (una reliquia, quasi, appartenuta ad un grande fotografo di belle ragazze) e non ho visto nessuna differenza nello “sbagliare” la messa a fuoco in queste occasioni. Speriamo nella Z9 e nelle sue sorelle, quando arriveranno. 

    3.    Per le scene di azione prolungate (l’inseguimento di una gazzella da parte di un ghepardo ad esempio), il “panning” è una situazione ancora più difficile: “per fare certe cose ci vuole orecchio, ce ne vuole molto, anzi parecchio” (come Iannacci canta e Mauro docet). Non avviliamoci se non sono come speravamo, e se sono risultate abbastanza buone, possiamo ritenerci soddisfatti.

    4.    Per gli obiettivi, nei miei viaggi ho sempre portato un 500: prima dei 500 f/4, ora, che non riuscivo più ad usarlo a mano libera e che ho venduto l’ultimo, il PF f/5,6. Insieme a questo il 300 PF: un completo leggero e più che sufficiente per questo scopo. Ho avuto anche un 200-400 f/4 con la D3, comperato usato e probabilmente difettoso, e poi un 80-400, che, a differenza di Massimo Vignoli, non mi è mai piaciuto molto: forse perché faccio poco “animalscape” e più “figurine di dinosauri”.

    Comunque, qualunque cosa ci sia nella tua borsa, e di qualsiasi qualità siano le foto fatte, un viaggio in Africa è sempre un’esperienza speciale: il mal d’Africa esiste, esiste… 

     

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