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Giannantonio

Nikonlander Veterano
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Risposte pubblicato da Giannantonio

  1. Per me le prestazioni autofocus di un corpo macchina sono tutto, anche se ho votato fondamentale, perché non faccio solo foto di azione, ma un AF che vede e centra al buio :cuoricini:
    Certo è che l'AF da solo non basta, ci vuole anche l'ottica adatta per ottenere le massime prestazioni di cui è potenzialmente capace e la miglior taratura del sistema ottica/AF.
    Sul secondo corpo, la mia risposta, basata sul fatto che non ne voglio un secondo e che non sento al momento questa forte necessità, è che deve essere la sintesi migliore possibile tra velocità e affidabilità.
    Per questo ora ho una D850. 

  2. Le risposte sono come mi aspettavo, e cioè che il sensore alla fine, secondo il nostro livello di sopportazione della sporcizia, va pulito.
    Indipendentemente dalla nostra propensione al rischio.
    Vero è che se scatto di abitudine ad aperture da 1,4 a 5,6? me ne accorgerò molto meno di uno che scatta con aperture da 8 a 16, con ampie zone delle immagini chiare o coperte da magnifici cieli.
    Vero che se non si sta attenti nella pulizia del sensore con spatolina e liquido, si rischia di far accumulare residui di sporco sul perimetro del sensore, a me è capitato e ripristinare lo stato di pulizia, dopo tante ....... e scatto di verifica ad f16, ad un bel cielo azzurro mi ha riempito di soddisfazione, ma che paura !!!
    Vero è anche quello che dice cris7, ammazza che temerario che sei, pure l'aspirapolvere utilizzi, :o com'è vero che non bisogna farsi tante paranoie.
    Vero è che qui, fino ad ora nessuno è ricorso a centri di assistenza per pulire il sensore di una ML,  sarebbe stato utile a capire almeno se il sensore delle ML va trattato in modo diverso e con strumenti di pulizia nuovi.
    Dubito che dicano: no mi spiace quel sensore non si può pulire.
    Vero è che il sistema utilizzato da Dario è fatto per asportare in modo mirato il puntino, e se funziona sul sensore delle reflex non vedo perché non debba funzionare su una ML che dovrebbe essere spenta a sensore bloccato ?a differenza di una Reflex.
    Io come detto più sopra non ho una ML e per ora il problema di pulizia di questo sensore per me non esiste, non me lo pongo, sono ancora nell'era preistorica, ma mi incuriosisce la faccenda. 


     

  3. Si può quindi dire che per pulire il sensore delle Z si può procedere come per quello delle reflex?
    Ognuno con la sua propensione al rischio?
    OT: Dei possessori di ML non Nikon qui sul forum, ho letto solo le note di Vento, gli altri che possiedono Fuji qui sul forum fanno pulire il sensore sempre in assistenza?

  4. Il sensore della D7100 ho imparato a pulirlo da solo, l'ho pulito in media una volta l'anno e non ho mai avuto nessun problema; bisogna esser delicati e non eccedere con il liquido anche se evapora velocemente.
    Le macchie che ho dovuto pulire e richiedono più impegno sono quelle provocate dal lubrificante del meccanismo di alzo specchio, sono quelle più grosse, con la pompetta gli fai un baffo.
    La polvere ed i pelucchi vengono via con la pompetta, l'importante e non lasciarli accumulare nel tempo, quindi soffiatine più spesso con la macchina a bocchettone in giù.
    Penso continuerò a pulire da solo anche quello della D850 quando sara strettamente necessario, si può entro certi limiti correggere anche in post e vivere felici.
     

  5. Ricordo di avere aperto un post  sul precedente Nikonland, sul DX come unico corpo, e le risposte ricevute erano tutte a favore del 24x36.
    Ora come allora, il DX veniva impiegato come secondo corpo su ottiche lunghe che beneficiavano del fattore crop e  pdc dove servivano a costi più contenuti.
    Il problema ancora oggi è la scarsità di ottiche adeguate alle capacità dei moderni sensori DX, quelle poche adatte, costano e pesano.
    Per esempio la mia D7100, con i Sigma Art 18-35 o Art 50, non pesava molto meno della attuale D850 + 24 o 50 Art, ed i risultati di confort di utilizzo e qualità immagini sono tutti a vantaggio del 24x36.
    Io ho imparato che il DX è un compromesso a costo inferiore, l'ho comprato per questo all'inizio; ho imparato che un 35 resta un 35, anche con un angolo di campo equivalente ad un 50.
    Resto convinto che il DX può restare interessante se offerto come sistema più efficiente e leggero in tutto, prezzo e peso.
    Un esercizio in mano ai produttori, che devono misurarsi con il mercato degli smartphone.
       

  6. L'implementazione video poi per il discorso due è meglio di uno, per alcune cose probabilmente può essere accettabile per altri usi, potrebbe essere un compromesso al minor costo.
    Ognuno, se ha necessita di funzionalità video sulla sua/sue fotocamere valuterà in base a ciò che il committente gli chiederà, oppure sarà costretto da richieste di un mercato in crescita a valutare un'altro strumento video.

  7. Sti .... 6 pagine di discussione.
    Io vedo semplicemente un gran fermento in un settore che in crisi sta prendendo le nuove misure e cambiando politica di investimenti.
    Questo come avete detto a più riprese si rifletterà sui prezzi.
    Bene la vita più lunga di un prodotto e molto bene l'introduzione di nuove caratteristiche o miglioramento, di quelle già a bordo attraverso aggiornamenti FW, dal punto di vista di un fotoamatore.
    L'opzione a pagamento sarà valutazione dei produttori ahimè, noi non potremo che prenderne atto e fare le nostre scelte.
    Mi auguro che aggiornamenti FW con lo scopo di migliorare le features come autofocus, possibilità di usare CFexpress in luogo delle XQD, non richiedano un prezzo da pagare, non lo troverei sensato.
    Stessa cosa per la soluzione di bug.
     
     

  8. Si, in fondo si tratta di esercitare una passione, che poi è tutto l'insieme che da piacere.
    Sono situazioni che cerchiamo e pianifichiamo, la contemplazione è il minimo; è chiaro che se torni a casa con una bella foto da stampare e appendere,  oppure un bel pesce da cucinare e gustare, si è più appagati.
    Per la pesca dipende dalle condizioni di pratica, se è quella occhi negli occhi, (cit. Maratta) praticata ad armi pari nell'ambiente più favorevole alla preda che al cacciatore, allora si.
     

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