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Ennio Franzi

Nikonlander
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Risposte pubblicato da Ennio Franzi

  1. Eccomi quì,

    cavalletto Manfrotto 055 pro con testa Sirui K-30, la testa del manichino su supporto stabile, contatto della macchina e obiettivi puliti, stabilizzatore su OFF e utilizzo alternato del tasto AF-On e scatto per la messa a fuoco. Ottiche utilizzate 50 e 85 Z; 70/200 AFS con FTZ tutte alla massima apertura consentita dalla lente

    Fatti 118 scatti:

    12 con punto singolo o pin-point AFS nessun errore

    106 in modalita Area estesa e Auto con: 3 errori con l'85, 7 errori con il 50, 6 errori con il 70/200 a 200mm alle altre focali il fuoco è perfetto per un totale di 16errori pari a un 15% abbondante.

    Cosa ne dite?

  2. E' da poco più di un anno che possiedo la Z6II.

    La trovo una macchina giusta per le mie esigenze, i suoi 24 Mpixel generano file leggeri e mi permettono di stampare eccellenti A4 e qualche A3+ senza timore di avere una perdità di qualità.

    Sono soddisfatto della sua resa dei colori,ergonomia e dei sistemi di mira/visione. Le ottiche della serie Z sono eccellenti e anche il vecchio 70/200 AFS f:4 con l'FTZ rende benissimo.

    L'unica cosa che al momento non mi convince totalmente è il suo AF.

    Premetto che non faccio foto sportive e nemmeno di naturalistica, quindi non ho pretese di AF super performanti, ma più semplicemente foto di paesaggio, modelle e le mie nipoti.

    Mi sono scaricato e studiato,oltre ai manuali di utilizzo sia in inglese che in italiano, un paio tutorial su come settare i vari parametri, ma non riesco a essere soddisfatto dei risultati.

    I problemi li noto sopratutto nei ritratti  specialmente a distanza ento i 2/3 metri; nella modalità AFS con punto singolo oppure pin point la percentuale degli scatti fuori fuoco è molto bassa direi pari al 2%, mentre quando passo in modalita riconoscimento volto/occhio sia in area estesa che in auto la percentuale sale notevolmente 15/20 % a seconda dei casi e questo avviene sia in AFS che in AFC.

    L'impostazione di scatto è priorità al fuoco. I problemi si presentato con tutte le ottiche in mio possesso.

    Oggi, per l'ennesima volta, ho fatto 59 foto alla testa di un manichino, che uso per le prove, e ho avuto 8 foto con fuoco sbagliato e 1 non perfettamente a fuoco. A volte la foto è completamente sfuocata.

    Utilizzo NX Studio per verificare il punto di messa a fuoco.

    Purtroppo in zona non conosco nessuno che possieda una Z di qualsiasi tipologia, usano tutti Sony, Fuij o Canon.

    Ho inviato anche dei RAW a Simone il titolare di TECIAS a Firenze e non mi ha saputo dare una risposta precisa, purtoppo non effettua interventi su materiale in garanzia.

    Prima di mandare la macchina in LTR volevo sentire un vostro parere.

    Allego una foto di esempio

     

     

     

    _Z6D4527.NEF

  3. 8 minuti fa, M&M ha scritto:

    Voli proprio basso. Per giustificarne l'esistenza dovrebbe essere due volte meglio dell'AF-S che, purtroppo, tra le sue caratteristiche, ha anche quella di sbriciolarsi con il tempo. Anche se non lo adoperi (ne ho visti di consumati fino alla plastica con tutte le iscrizioni sbiadite e le gomme sbiancate ...). 

    Mauro non ho grosse pretese. Ho il 70/20 AFS da diversi anni e ,facendo i debiti scongiuri, è come il primo giorno. Buon AF anche con l' FTZ, nitido a tutta apertura, più che ottimo lo stabilizzatore.

     

  4. Al primo posto metto la n°5, Massimo è riuscito a calare il camoscio nel suo ambiente in modo superlativo

    Al secondo posto metto la n°7, Paolo ha saputo creare un'atmosfera carica di tranquillità. Ottimo il bianco e nero.

    Al terzo posto la n°13, Giuseppe è riuscito a trasmettere una dinamicità notevole.

    Mi son  piaciute molto anche la n° 15 di Gianni con quel sapiente uso dei toni del BN e la n°14 di Alberto per la composizione e i colori

  5. Nella parte orientale del golfo della Spezia si trova il “Golfo dei Poeti” così chiamato per aver ospitato diversi scrittori e poeti di varia nazionalità.

    All’estremità del golfo ci sono due castelli.

     Il più imponente è quello di Lerici che, che a secondo del vincitore delle varie battaglie ,issava il vessillo di Pisa o Genova, e quello più piccolo di San Terenzo  costruito dai paesani  come baluardo alle scorrerie dei turchi e poi passato alla repubblica di Genova.

    I due castelli sono collegati da una passeggiata che si affaccia su insenature di sabbia fine e scogliere e permette di  praticare attività sportive respirando la brezza del mare godendo ,nelle giornate più terse, la vista della Capraia e Gorgona.

    Si parte da Lerici

    _Z6D6461.jpg

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