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Massimo Vignoli

Nikonlander Veterano
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Articolo Commenti pubblicato da Massimo Vignoli

  1. Io spero contenga queste cose, con (*) le mie prorità:
    (*) La zebra sulle alte luci clippate 
    (*) miglioramento della precisione AF quando selezionato riconoscimento del soggetto ma inquadrato un soggetto non riconosciuto
    (*) miglioramento della precisione nel riconoscere il soggetto più vicino, specie se scuro come un ungulato :))
    (*) miglioramento della precisione af nei soggetti scuri o sottoesposti
    (*) modalità esposimetrica "nativamente digitale" per avere un ETTR in macchina
    (*) simulazione filtro GND attraverso sovrapposizione in ripresa di molti scatti, producendo un file NEF
    (*) possibilità di impostare, in auto iso, un valore ISO minimo (es. AutoIso a partire da 500) 
    - aumento degli animali riconosciuti
    - Una migliore evidenza del fatto che sia ingaggiato il TC interno alla lente
    - Una migliore evidenza del fatto che sia impostato un formato diverso da FX 2:3
    - La possibilità di mettere in sovra impressione il bordo dove finisce un formato alternativo ad FX, pur lasciando in FX
    - Il formato 16:9 in DX

    • Sono d'accordo 1
  2. Però quei grafici vanno interpretati, ad una prima lettura si possono trarre conclusioni sbagliate. 
    Relativamente al prezzo, dieci anni fa quella media era abbassata dal fatto che la maggioranza dei pezzi erano prodotti di basso costo. Ora quei prodotti non esistono più perché sostituiti dagli smartphone.
    Alla sua uscita, avevo fatto un calcolo tra il prezzo rapportato al potere di acquisto di un supertele nel secolo scorso rispetto a quanto costa oggi. La mia conclusione era che anche i 17K€ del 600/4 Z non sono più alti di quello che si pagava allora, anzi che in realtà possono anche essere meno (a memoria, avevo preso a benchmark il costo di un 600/4AIS)
    Senza tanti calcoli, tutti vediamo che una Z9 non costa più di una D6, D5,….
    La F5, al debutto nel 1996, costava 325.000 yen, cioè 3155 dollari americani dell’epoca, cioè intorno ai 5 milioni di lire di allora se ci mettiamo IVA e tasse (al netto sarebbero 4.035.000). Io il mio stipendio dell’epoca più o meno me lo ricordo…. E credo che chi ha i capelli bianchi come me si ricordi anche quanto fossero 5 milioni di lire. Di sicuro molto di più di 6 mila euro di oggi.

    • Sono d'accordo 1
  3. Secondo me la stiamo progressivamente ingrandendo ed abbiamo superato il senso.
    Questa è una lente, anche se unica, non il catalogo.
    Copre una nicchia, piccola a piacere.
    Mette una bandierina, quella del "più piccolo".
    La vuoi? pagala. Altrimenti c'è tutto il resto del catalogo. E questo va indipendentemente dal costo ed ancora di più dal rapporto tra costo e prestazioni, che dal MTF possiamo intuire in relazione alla nitidezza (che non è l'unica caratteristica interessante di una lente). 

    Nikon produce e vende quello che ritiene possa migliorare il suo utile, cosa che fanno attraverso una serie di operazioni tra le quali la principale è dare ai clienti - attuali e potenziali - quello che vogliono ad un prezzo che li possa far guadagnare coerentemente. Non è una società no profit, nessuna lo è. Il punto è solo se per affetto, utilità, o whatever you want ciascuno di noi decida di fare perte del proprio percorso con loro. 

    Quindi incomprensibile parlare di vergogna da parte nostra per le loro scelte!

    • Eccellente, grazie ! 3
  4. Un MTF incongruente con il prezzo. O ha uno sfocato molto speciale oppure un non senso, per me. Ovviamente considero la dimensione microba come un nice-to-have ma non a quel prezzo (considerato che il 40/2 è già piccolo ma come qualità non mi piace).

  5. Lente decisamente interessante, capace di produrre immagini distintive. Il prezzo mi sembra alto ma non esagerato, diventerà rapidamente un must have per chi lavora nel genere, probabilmente sostituendo non solo l’85/1.8 ma anche il 70-200/2.8 (e relegando in soffitta il 105/1.4, temo).

    • Mi piace ! 1
  6. Diversi punti da indirizzare:

    58 minuti fa, riccardo55 ha scritto:

    Ovvio sono alle prime esperienze!!  Proprio per l'imprevedibilita' del volo,  studiavo la loro traiettoria sapendo che dopo una virata , in genere, si avvicinavano diritti verso di me,salvo sganciarsi bruscamente a 7 mt da me. Nella fase di avvicinamento  sparavo la mia raffica di  6 fps. In genere ho usato, come tu hai consigliato con il pulsante AF -ON impostato con AF-C,  1/2000, iso 64  o auto, f2,8  e inquadratura bloccata al centro.

    Se volvano così vicini e così "nervosi", 1/2000 probabilmente non ti basta, in particolare con una macchina dal sensore denso come la Z9.
    Suggerisco 1 /3200. 6fps sono pochi, ti consiglio di stare sui 10-15.

    1 ora fa, riccardo55 ha scritto:

    Ho provato vari tipi di area :  dinamic area media e anche grande, poche volte la C1 e quasi sempre  l'area WIDE LARGE. Mi  son trovato bene con tale area. Sporadicamente ho utilizzato il3D perche' e' piu' complesso da utilizzare nel posizionamento iniziale del punto AF di partenza specie sui gabbiani che effettuano voli imprevedibili. Non sono uccelli fermi che poi spiccano il volo. In tal caso se erano appoggiati su un cavo allora si il 3D si poteva usare. Faro' esperienza. 

    Quello che vorrei far notare e , chiedo lumi a te, ho impostato sempre il RICONOSCIMENTO ANIMALI ma, in nessun caso nei vari modi area su descritti, con esclusione dei DINAMIC che non prevedono il riconoscimento, ( in particolare WIDE AREA LARGE piu' usato )  ho visto agganciare l'occhio tramite quadratino. Nel SW proprietario NX STUDIO,le foto risultavano col soggetto messo a fuoco  nel classico rettangolo rosso ma  SENZA il quadratino sull'occhio. Vorrei saper se e' normale cio'

    Il riconoscimento dell'animale a volte funziona ed a volte no, dipende dall'animale. Nei casi in cui verifichi che non funzioni, ti conviene escluderlo. Non ho una posizione assoluta, ma secondo me per gli animali non riconosciuti si aumenta la precisione escludendolo.

    Se eri li ad esercitarti, avresti dovuto - mia onesta opinione - usare un'area piuttosto piccola. In relazione al movimento della zona via joystick, ovviamente per il caso in cui l'animale non è riconosciuto, l'operatività da eseguire è esattamente il contrario di quello che hai fatto. 

    1) Seleziona un'area piccola
    2) decidi dove, nel fotogramma, debba essere la testa del soggetto e ci porti il sensore. La decisione dipende dalla composizione che vuoi fare, per quello la devi decidere.
    3) Cerca il soggetto non al centro ma dove hai messo l'area (probabilmente solo l'1% delle mie fotografie hanno il soggetto al centro).

    Se l'animale è riconosciuto diventa più facile, puoi usare anche un full-auto, metterlo a fuoco dove vuoi e muovere l'inquadratura prima di scattare. Ma hai lo stesso problema, che risolvi con area più piccola, se c'è più di un animale nell'inquadratura.

    1 ora fa, riccardo55 ha scritto:

    E' il manico del fotografo e la sua esperienza a produrre successivamente i risultati sperati..Grazie.

    In quel tipo di fotografia è proprio così. I gabbiani li facevo benissimo anche con la D200, non hanno poi un comportamento così erratico :) 
    Una delle cose che devi imparare è guardare il vento e capire come influenza il loro comportamento. 

  7. 7 ore fa, kappona ha scritto:

    Mi sembra un compromesso accettabile. Buono come documentazione, ma non mi sembra che abbia una grossa definizione! Mi sempra un poco forzata, sbaglio? Sarei curioso di sentire un parere da uno "specialista" come l'amico Vignoli.

    Eccomi.

    Francamente, per me sono abbastanza nitide - in particolare la seconda e la terza.
    Spiego il senso di quell'abbastanza. In queste foto, non si tratta solo di valutare quanto scada la qualità col 2x (che ricordo essere un moltiplicatore che solo pochissime lenti si possono permettere) ma anche quale sia l'impatto di tutta l'aria ed umidità che c'è in mezzo. Se si vuole capire meglio la nitidezza di quella accoppiata serve una situazione di scatto diversa (e probabilmente un soggetto diverso, i cormorani controluce non sono il massimo per il micro dettaglio).
    Secondo me il senso del post di Max è quello di far vedere che nonostante fosse tutto contro (soggetto distante, TC2x, Crop DX), un risultato decente è uscito lo stesso.
    Detto questo, c'è un altro fatto rilevante: per avere 800mm meglio di quelli, che comunque riceverebbero lo stesso impatto da aria ed umidità riducendo in modo significativo la differenza, occorrerebbe spendere parecchi soldi in più (ma proprio parecchi) e si avrebbe in mano un aggeggio non proprio confortevole per andarci a fotografare al mare (intendo 400/2.8 e 600/4, che sono al momento il solo gradino sopra - non cito l'800/6.3 perché è un oggetto diverso).
    Quindi, ti serve/vuoi quella qualità in più a 800mm? sai cosa devi fare e quali compromessi di prezzo e trasportabilità devi accettare.
    Preferisci/devi accontentarti del 400/4.5? hai in mano uno strumento molto efficace che, anche se col 2x è forzatamente un po' alle corde, liscio è eccellente e col TC14x va decisamente bene.
    Insomma, viviamo un periodo straordinario ed inedito in termini di qualità degli strumenti fotografici disponibili. A noi scegliere quel che più ci si addice.... e via a fotografare!


     

  8. Grazie per la notizia, ho aggiornato. Sul fatto che non si possa azionare a TC1.4 inserito, in realtà succede che se lo hai inserito non ti fa vedere l'aggiornamento come se non fosse presente sulla scheda. Curioso.

    Relativamente ai cambiamenti, non ho provato ancora ad usare la nuova funzionalità che a Brad Hill piace un sacco (ma a ruota proverò, questo 600/4 è impegnativo da cavalcare :) ).

  9. 22 minuti fa, Alessandro Pisano ha scritto:

    Ho letto che hai usato il treppiede infatti mi chiedevo la resistenza delle braccia per questo magnifico obiettivo

    Ho fotografato sia da treppiede che a mano libera. Questo 600/4 si può usare senza treppiede, ma puntare in alto è particolarmente faticoso - ben più facile farlo ad altezza di fotografo.

    23 minuti fa, Alessandro Pisano ha scritto:

    Dicevi che l autofocus ha fatto un po' di difficoltà ad agganciare hai usato tutti quelli che hai menzionato nel tuo articolo sulla autofocus della Z9? 

     

    Si, giro tra quelle modalità. Inutile dire che la Z9 non riconosce l'occhio del Sordone, del Gracchio Alpino. Sul Gipeto non ho provato (sarebbe stato troppo lontano per la maggior parte del tempo e quando l'ho avuto relativamente vicino non ho avuto tempo per prove....)

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  10. Inutile dirlo, oltre che piuttosto nitido, ha anche un AF molto veloce. Con il vento che ho trovato io, ci vuole un po' di mira da parte del fotografo per riuscire a stare dietro a soggetti come questo così vicino e con una lente così lunga. Decisamente più facile con il 100-400 a mano libera, ma il senso era provare il 600 :).
    Una nota a margine. Questi signorini sono piuttosto ostici da mettere a fuoco per la Z9, con luce forte le piume traslucide non danno ancoraggio al'AF. Dipende quindi molto dalla sua direzione, dall'esposizione e dalla posizione della testa riuscire ad avere abbastanza becco e far "uscire" l'occhio. Cosa che peraltro rende l'immagine più interessante (anche questa da aprire per capire cosa intendo).

    MV-Z9-20230128-7196.jpg

    Z9 su 600/4 S VR TC@600 1/3200 f5.6 ISO100 (da treppiede)
     

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  11. Per il piedino, prima che diventasse disponibile su Amazon quello indicato da Mauro, io ho tamponato con na staffa Mantona AS-100-2M da 10cm. Questa:
    1076442870_Screenshot2023-01-29alle18_08_44.thumb.png.18481ea467e3c9c277455bc9b1009e18.png

    L'ho scelta perché ha di serie le due viti di diametri diversi (una da 3/8" e l'altra da 1/4"), la seconda genialata di Nikon dopo non aver fatto il piedino direttamente con la scanalatura a coda di rondine. Cosa che è un vero peccato, altrimenti il piedino di serie sarebbe perfetto (giusta altezza per far passare le dita con i guanti spessi, imbottito per quando si è a mani nude).
     

  12. E' un periodo che fatico veramente ad avere uscite produttive.
    Questo WE era dedicato al Gipeto (come lo scorso), risultati pochini....

    Ma, scrivo per rassicurare chi aspetta il test, qualcosa si riesce sempre a fare.

    Questa è l'inquadratura originale:
    MV-Z9-20230128-6936.thumb.jpg.3acb10d70df6ef8d5bfb57b2f4b34cd8.jpg
    Z9 su 600/4 S VR TC@600, 1/3200 f5.6 ISO280 (su treppiede)

    Questo il crop a pixel reali, sharpening a default no structure o clarity

    781779019_MV-Z9-20230128-69361.thumb.jpg.f3b773f87d378db34fa6284b2eb86585.jpg

    Ovviamente se volete davvero capire com'è dovete aprirla: l'anteprima riduce apprezzabilmente il dettaglio...

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  13. È facile.

    Vai nelle impostazioni personalizzate dei controlli di ripresa (menù f2).
    Selezioni il comando AF-ON (terza riga a destra).
    Selezioni Richiama funzioni di ripresa.
    Li puoi scegliere cosa tenere delle impostazioni correnti al momento in cui premi af-on e cosa reimposti (reimposti selezionando il baffo nel quadrato ed impostando il valore).

    Ricordati nella lista di impostare anche Af-on (penultimo valore) così la macchina focheggia anche.

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  14. 30 minuti fa, cris7 ha scritto:

    Grande Massimo, che coraggio! Io non mi ci metterei mai. 

    Come Dario ho una canon pro 1000, uso solo carte hannemulle o come cavolo si scriva :-) e fortunatamente mi sono trovato sempre da dio, sia BW che colore. Quindi non ci penso proprio a farmi venire strani grilli per la testa... ne ho già fin troppi!

    Ma però ti capisco, come ha detto bene Mauro è anche un po' un gioco, e alla fine se esce il risultato c'è anche grande soddisfazione.

    Grazie Dimitri!

    Vero che c'è un fattore di rischio ma soprattutto che è un gioco....

  15. 4 minuti fa, waveac ha scritto:

    Essendomi interessato all'argomento in passato, possiedo ancora un ColorMunki Photo (di cui il ColorChecker Studio sembra essere un'evoluzione) e una stampante Canon Pro 1000 (ferma da 2-3 anni e che ho il terrore di riaccendere) volevo consigliare a Vignoli, che è persona curiosa, qualche dritta su come sfruttare al meglio il suo spettofotometro, metto un link di un tutorial un pò datato, ma che può essere utile per smanettare un con lo strumento e ottenere dei profili più accurati rispetto a quelli che si ottengono con il software in dotazione visto il numero di ristretto di patch stampate https://www.photoactivity.com/Pagine/Articoli/053Profili_Stampa_Argyll/Profili_StampaRGB_ArgyllCMS.asp se interessa ho anche una gui per usare in modo meno ostico Argyll che in originale è a riga di comando. Saluti

    Grazie, ho letto velocemente e sembra interessante. Avevo già avuto contatti con ArgyllCMS un annetto fa, calibrando il monitor dell'iMac. Non avevo pensato a questo aspetto. Grazie! Lo metto nella lista delle cose con cui giocare quando piove :)

  16. 5 ore fa, Dario Fava ha scritto:

    Io non ho mai scritto che il prodotto xrite è un giocattolo, ho solo detto che il mio per le mie esigenze particolari, sul settore carta non mi ha risolto il problema.

    Io credo si riferisse alla conclusione che sono venuto a capo io.

    Se non profili la carta ed usi i canned delle case, ti basta solo lo strumento per il monitor e già questo è un risparmio importante, poi le prove, le carte fineart anche economiche costano, e bisogna fare decine di stampe e prove per poter calibrare il tutto, carte ed inchiostri che se ne vanno, considera che un serbatoio da 80ml costa intorno ai 50€ la Epson ne usa 10, la canon 12... durano per carità ma quando è il momento di cambiarli son mazzate.

    Una volta fatto se funziona sei a posto, altrimenti si ripete.

    Se chiami un professionista a farlo paghi il servizio e sei a posto, con una profilazione sicuramente più professionale.

    Altrimenti, come già scritto, i profili canned delle hahnemuhle sono abbastanza accurati, quantomeno funzionano per i miei bianconeri senza dominanti.

    Secondo me continuiamo a confondere gli ambiti.
    Per fare un profilo con questo spettrofotometro occorre stampare 2 fogli A4. Fatto quello, in pochi minuti di lavoro "telecomandato" dal software hai il profilo e non devi calibrare nient'altro che non calibreresti comunque, come il monitor.
    Le prove che citi, quelle che sprecano carta ed inchiostro, servono - nella stampa fatta in casa - se il profilo non è buono e/o se chi opera non ha chiaro il processo da seguire per stampare, cosa questa che, dopo risultati negativi, porta alcuni ad affidarsi ai professionisti per l'intero processo di stampa. Nel tuo caso è consequenziale a profili mediocri che il tuo strumento ti aveva fatto, che è una esperienza diversa dalla mia perché è diverso lo strumento, e hai risolto con i profili del produttore della carta.
    Ma vorrei precisare che se i profili canned di Hahnemuhle per il BN per la tua Canon sono molto accurati questo non significa che lo siano tutti. Il profilo Innova per la mia Epson nel colore è mediocre. Pure Leo si è scontrato con il problema ed anche Antonio direi, visto che fa profilare ad un professionista. 

  17. Intanto grazie per le risposte, francamente non pensavo che questo articolo suscitasse tale interesse.

    Però, vorrei ragionare insieme su alcuni aspetti.

    Il primo è che nessuno di voi ha usato questo oggetto, quindi le valutazioni sul fatto che sia un giocattolo sono un po’ superficiali - io ne sto scrivendo dopo averlo provato ed avere fatto molte decine di stampe. Ovvio, ognuno ha il proprio target di qualità…. ma io non credo di essere particolarmente “di bocca buona”.

    Il secondo, derivata del primo, è che a far profilare la carta da un service si risparmi tempo e denaro. Sul tempo, io un profilo lo faccio in una mezz’ora, a cavallo di una mezza giornata per fare asciugare la carta. Sul costo mi spingo ad un “dipende”,  considerato che con questo oggetto ci profilo anche il monitor. Ma è come portare la discussione a se vale o meno la pena di stampare in casa. Si fa prima/spende meno a mandare il file al service invece che a stampare da se? Forse, ma è un’altra discussione.

    Il terzo: non è solo per lo spettrofotometro, per moltissimi strumenti vale la regola che ad un prezzo decisamente superiore cortispondono prestazioni superiori.
    Ma dire a priori che questo oggetto fornisce risultati inadeguati - da giocattolo - è un po’ come dire che un sensore DX è da evitare perché un sensore FX - e questo invece è scientifico - produce file migliori sulla maggior parte dei parametri. O che solo le lenti dalle prestazioni top sono utilizzabili con profitto…

    Ovviamente, in particolare al terzo punto, sto estremizzando. Ma spiegatevelo tra di voi - che siete utilizzatori innamorati della ZFC - che sarebbe da evitare perché tutte le FX pari generazione fanno file migliori e senza costare 10x 😂😂😂😂

    Battute a parte, stampo le mie foto da parecchio tempo ed il profilo che avevo sulla stampante che ho sostituito era fatto da un service che si vantava di usare uno di quei costosissimi Barbieri. Era un ottimo profilo, davvero. Ma francamente non vedo la differenza, le stampe che sto facendo ora sono fedeli a quello che vedo sul monitor come quelle che facevo allora. E non sto dicendo che, perché non vedo differenze, i due strumenti hanno le stesse prestazioni. Ma che, prova alla mano, questo spettrofotometro funziona bene ed è assolutamente in grado di produrre ottimi profili, tutt’altro che un giocattolo. 

    Se volete provare ve lo presto 😉

     

     

  18. 12 minuti fa, Dario Fava ha scritto:

    Io credo che tutte le stampanti professionali abbiano un sistema di calibrazione interna che le porta allo "standard"

    Io non credo che sia lo standard, almeno non nei modelli che considero io già professionali. Ad esempio la mia ha le funzionalità di pulizia e di regolazione allineamento testine ma nulla per garantire il colore. 
     

  19. 13 ore fa, Francesco_p ha scritto:

    Mi interessa molto questo discorso sulla calibrazione dell'accoppiata carta/stampante il che comporterebbe di cambiare il calibratore ma se i risultati sono tangibili penso ne possa valare la pena dato che la stampa ha sempre il suo fascino e ritengo ci sia poco da dire sulla soddisfazione rispetto al vedere la stessa fotografia su di un monitor.

    Quanto la differenza sia percepibile dipende da quanto i profili che usi sono accurati già adesso. Per cui dovresti, secondo me, partire dall'analisi del punto in cui sei, magari proprio stampando un file di test come il mio, lasciando asciugare la stampa e confrontando con il video. Migliorare qualcosa che va bene da vantaggi minimali, ma quanto va bene quello che hai lo puoi valutare solo tu.
    Dario, che sa molto bene quello che vuole, si trova benissimo usando carte di pregio ed i profili del produttore. Stampa prevalentemente in BN, io pressoché solo a colori (anche se il prossimo giorno di pioggia stampo Morgana :) ). 

  20. 13 ore fa, Leo ha scritto:

    Interessantissimo! Beh, era forse ovvio che per me fosse interessante, ma penso lo sia anche per molti.
    Onestamente il ColorCheck valido anche per calibrare la stampa lo avevo adocchiato tempo fa, ma il prezzo mi ha sempre fatto desistere. Diciamo che arriverà in un momento futuro, per adesso mi cimento con qualche stampa più ad occhio: nel senso che stampo su carta e verifico i discostamenti ad occhio, letteralmente.
    E devo dire che con la nuova stampante (Canon PRO300) i colori sono incredibilmente molto simili a come si vedono su schermo (con una luminosità di 25-30%). A differenza di quella vecchia (Canon iX6850) che invece virava molto sul giallo e mi faceva penare non poco.
    Ma ancora non mi sono lanciato su carte particolari, per adesso le ho solo acquistate in attesa di studiarle e metterle sotto inchiostro.

    Per quanto riguarda lo stampare in senso più ampio, per me porta una serie di note positive:

    • è una parte che è sempre stata importante nella fotografia analogica, ma che quella digitale tende a far tralasciare, per un motivo o per l'altro. È il completamento di un processo che prima era ovvio e necessario, e mi piace riscoprirlo (per me che le fotografie analogiche le ho viste di striscio e con la compattina di famiglia punta e scatta)
    • stamparla e metterla in mostra (anche solo in casa) ti da anche un orgoglio maggiore del solo averla scattata, perché spesso si arreda con cose degli altri, ma quella... è tua tua
    • stampare mi stimola a fare meglio anche la parte di scatto della fotografia. Nel senso che di tutte le mie foto ce ne sono molte che mi piacciono, ma tra quelle solo alcune meritano davvero oppure rendono abbastanza bene da essere stampate e appese in casa. E questo mi stimola a cercare di scattare foto non solo belle, ma anche belle stampate.

    Io ho preso una Epson P-900, ritenendo importante poter stampare l'A2 per due motivi: 
    - il formato di per se, in modo da coprire anche stampe "da salotto".
    - il fatto che ha cartucce più grandi e quindi, sul lungo, produce stampe meno costose.
    Ma credo che, tra i diversi marchi leader di mercato, la qualità di stampa sia comunque altissima e le differenze difficilmente percepibili, se si usano procedimenti corretti.

    Hai già toccato un punto importante: la luminosità dello schermo deve essere tenuta bassa (e lo schermo calibrato per quella luminosita!): la carta non è retroilluminata!

    Io stampo praticamente solo su carta matte perché ne sono stato letteralmente conquistato. Ma capisco bene che a seconda del soggetto (es. i BN di Dario) non sia la scelta migliore. Ma ho comprato lo spettrofotometro anche per "aprirmi" ad altre carte/marchi, anche non necessariamente matte.

    12 ore fa, Dario Fava ha scritto:

    Morale, utilizzo solo il profilatore per il monitor e carte hahnemuhle con profili canned aggiornati, oltre alla stampante calibrata regolarmente con l’apposita funzione interna.

    Quella carta è senza alcun dubbio una delle migliori se non la migliore in assoluto. Ho diverse stampe in casa fatte con la baryta e devo dire che è splendida.

  21. Metto il primo commento. Questo articolo l'ho scritto per due motivi:
    1) Mauro e Max che spingono per la condivisione di quello che si sa
    2) Leo che ha comprato una nuova stampante
     :sono_muto:

    Quello che non mi è chiaro, essendo argomento tangente la fotografia ma alla periferia della galassia, quanto la stampa fai da te possa interessare. Quindi fatemi capire. Se c'è interesse possiamo parlare di stampanti (io pure ho sostituito la mia vetusta Epson 3880 a dicembre), di carta e di tutto il procedimento. A me stampare piace. Possiamo anche parlare di quanto sia diverso rispetto a usare le fotografie solo per i social :)... avete presente la differenza tra tristissimi pixel ed una bella stampa 30x45? no? 

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