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Massimo Vignoli

Nikonlander Veterano
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Articolo Commenti pubblicato da Massimo Vignoli

  1.  

    32 minuti fa, riccardo55 ha scritto:

    Però  mogli non ne vedevo al seguito vista la capacità della nave e dello zodiac( ah,ah).

    Sono viaggi un po' speciali per viaggiatori che sanno rinunciare a certe comodità per godere e fotografare certi spettacoli. Non che io goda particolarmente a stare scomodo, ma quello che fai con una imbarcazione così piccola non è alla portata di una nave da crociera. 
    Ma in nessun modo è un viaggio da "superuomini", approfitto per dare una vista di chi era con me (che ho 54 anni suonati e più di qualche acciacco).
    Il team era composto da:
    - Tre fratelli - due ragazzi ed una ragazza - dalla Colombia, molto giovani, che hanno completato un mese in Norvegia a fare hiking con questa esperienza. Due soli di loro fotografavano, il terzo però era inseparabile dal binocolo (macchine fotografiche: Nikon DX di fascia bassa, varie lenti il tele era il 200-500/5.6 ed il 300/4PF). Molto fuori media, anche a detta dell'equipaggio.
    - Una ragazza dagli Stati uniti, giovane anche lei, appassionatissima di fotografia subacquea e li anche per via di Audun (2 D500 con varie lenti dal fisheye al 500/5.6PF e una tonnellata di materiale tra scafandri e droni) che cercava prevalentemente di fotografare da sottacqua e che qualcosa di interessante ha fatto.
    - Una donna svizzera, ma di origine orientale (D850 e Z7, la lente lunga il 150-600 Sigma).
    - Due donne scandinave (D500, D850 e Z7, lente lunga il 150-600 Sigma ed il 300/2.8+TC).
    - Tre uomini scandinavi (D5 e D850 e 400/2.8E+TC; Sony A1 e 400/2.8; non ricordo con esattezza cosa di Canon il terzo, ma direi che aveva una ML ed il 400/2.8)
    - Io ed Alberto (entrambi Z9 e Z6II, lente lunga il 500/4 - sotto io il 100-400 e lui il 70-200, 24-120).

    Se devo fare una sintesi direi: 
    - Per fare serve soprattutto voler fare.
    - Tutti sono in transizione verso le ML, la velocità dipende dal budget e dalla disponibilità sul mercato degli oggetti da comprare.
    - La fuga da Nikon verso Sony è circoscritta a youtube.  

     

     

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  2. Il 12/9/2022 at 18:10, cris7 ha scritto:

    I paesaggi sono quelle che mi hanno colpito più nell'animo. Bravissimo!

    Sono contenti ti siano piaciute. Abbiamo avuto situazioni di luce veramente fantastiche ed "esserci dentro" era davvero una meraviglia.
    La prossima volta, impossibile non voler tornare, vorrei farlo a fine marzo/inizio aprile. Un viaggio un po' più estremo - è molto più freddo, le possibilità di navigazione più limitate così come quelle di incontrare gli animali.
    Ma ho visto delle fotografie con una luce fenomenale e tante, guardandomi in giro, ne ho immaginate :)

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  3. 10 ore fa, riccardo55 ha scritto:

    Una curiosita': perche' non impiegato il 14-24S?  orizzonti tropo estesi? 

    Un super wide serve, nel mio modo di vedere, più che a "far stare dentro tutto" ad enfatizzare i primi piani. Che devono, però, essere molto vicini. 
    Ma, praticamente tutte le fotografie di paesaggio che ho scattato in questo viaggio le ho fatte dalla nave o dallo zodiac, quindi non le condizioni nelle quali mi trovo a cercare l'effetto del 14-24 sulla composizione.
    Ne ho parlato qui (la foto di copertina dell'articolo, con nel testo il backstage, spiega bene quel che intendo):

    Tieni conto anche che 24mm, indipendentemente da quel che spesso la disponibilità di focali molto più corte ci faccia pensare, sono già un bel grandangolo!

    Perché l'ho portato allora? Per un paio di situazioni che speravo di incontrare. La prima era fotografare formazioni di ghiaccio da molto vicino, ambientandole. La seconda era l'eventualità di avere paesaggi interessanti durante il tempo a terra. E la combinazione delle due.
    Sono idee che avevo ma che durante il viaggio non è stato possibile perseguire.
    Su questo, sottolineo un altro aspetto. Moltissimi quando pensano al 14-24 hanno ancora in testa il vecchio F: grosso, pesante e complicato. Il nuovo 14-24Z non è nulla di tutto questo. Se non considero paraluce e filtri è sostanzialmente grande come il 24-120 e più piccolo e leggero del 24-70/2.8S che usi tu.

    10 ore fa, riccardo55 ha scritto:

    Toglimi un altro dubbio: considerata la luminosita' dei cieli che, credo, fossero spesso coperti di nuvole grigie, come si comporta il 100-400 viste le sue aperture di diaframma non certo 2.8. Scusa la mia domanda in quanto non ho un tele ma, f4,5-6.3 come fanno a soddisfare le esigenze operative  specie se poi la giornata o si e' di pomeriggio, o addirittura alle 01,00 (sole di notte)  non e' luminosa?

    Il catalogo Z ci ha abituato a tanti e tali gioielli da faticare ad apprezzare le loro caratteristiche. Il 100-400 è una lente splendida, capace di produrre eccellenti immagini anche in luce non ottimale. Non è luminosissimo, ma per l'escursione focale ed il peso nemmeno buio, ed alzare un pochino gli ISO è tutto quello che serve in quelle situazioni. Ed intendo giusto un pochino, visto che solo 1/4 delle foto che ho fatto con il 100-400 sono oltre gli 800ISO e solo il 4% oltre i 1600ISO
    Relativamente agli orari notturni, alle Svalbard dal 20 aprile al 22 agosto il sole non tramonta mai. Ovviamente a mezzanotte la luce è molto meno intensa che a mezzogiorno, ma non è mai buio in estate. Per cui quello non è mai stato un problema.  
    Se penso a quello che mi piace fotografare, ed al modo in cui mi piace farlo, e confronto questo 100-400 con il 200-400/4 o il 180-400/4, vedo quello stop di luce "perso" tra f4 ed f5.6 che è funzionale a pesi ed ingombri drasticamente ridotti assolutamente come una opportunità e non come un limite.
     

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  4. Sentendo in giro, mi sono fatto il quadro che, sostanzialmente, dopo il primo lotto di 400/2.8 a giugno non ne sono usciti altri. E di fatto, anche guardando sul web, le poche “prove” sono basate su esemplari ricevuti in prestito per un paio di giorni. Francamente credo che prima di lanciare il 600/4, che con il 400/2.8 storicamente condivide molti componenti a partire dalla lente frontale, dovrebbero smaltire gli ordinativi. 

  5. 55 minuti fa, Alex79 ha scritto:

    Il 14-30 fra tutti gli UW Nikon Z onestamente è l'ultimo che sceglierei visto che nel range 14-15mm solo diaframmando ad f8 si riesce ad ottenere angoli decenti. 

    Meglio optare per il 20 Z o, meglio ancora, per il 14-24 Z

    Premesso che a me il 14-30 non è piaciuto (e ci ho pure discusso un sacco con Max), se lo valutiamo come in sovrapposizione/alternativa al 17-28, come va a focali più corte di 17 credo che non sia determinante. O no?

    E di sicuro, a chi ragiona di prendere uno zoom non suggerire un fisso perché va meglio!

  6. 1 ora fa, Delfo ha scritto:

    Il mio era solo un invito a moderare i toni. Per me la fotografia (e Nikon con essa) è sempre stata una gioia in sé. E con ciò intendo dire che non mi è mai interessato l’altrui riconoscimento ma quello che quel momento tramite quell’obiettivo poteva darmi. Lo so che non è semplice da rendere ma è quel che penso. E volevo stemperare … poi se devo esprimere il mio giudizio da babyboomer….

     

    Infatti! 
    Se ti piace fotografare fotografi. Se Nikon su Z ha fatto 30 e non ancora 31, fotografi con quel 30 o usi qualche lente F o quel che ti pare. Il mio tele preferito è da sempre il 500/4 e Nikon mi ha detto che non me lo fa.
    Che faccio? Mi lamento per quello che non c’è o, poiché fotografare è un piacere, mi godo tutto quel ben di Dio? Anche perché, forse, uscendo dal mio solito tele posso anche raccogliere qualche vantaggio.
    E questo parlando di quanto, storicamente, Nikon ha sempre fatto.
    Il 200-600 non è mai stato a catalogo. Possibile che qualcosa che non c’è mai stato, non essendoci per un po’ più tempo di quello che possa piacere a qualcuno, orienti masse di Nikonisti a cambiare marchio?
    Francamente non lo penso plausibile. Ma il mondo è bello perché è vario, fortunatamente ognuno può fare quello che preferisce. 
    Ma, parafrasando il Dalai Lama, “Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa si che non sia Nikonland”.

    Altro punto: questo è un articolo sul 17-28. Possibile commentare con argomenti attinenti? È una delle poche, ma ricorrenti, richieste. Si vuole discutere di altro? Perfetto: basta aprire un post dedicato.

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  7. Devo dire che questo annuncio mi stupisce parecchio, credevo che il 28-75 sarebbe rimasto il figlio unico di questa ibridazione. Ed invece ha un fratello! A questo punto il senso del 70-300 e del “bocchettone in licenza” mi diventa poco chiaro…..

  8. 56 minuti fa, Alberto.g ha scritto:

    Questa volta mi hai veramente stupito! Ho scoperto i pennelli di Denoise una cosa veramente comoda di cui non sapevo l'esistenza.

    Io uso denoise da tempo e non mi è mai crashato, un po lento ma crash mai.

    Nel frattempo è passato quasi un anno: zero crash. E se usi macchine recenti è anche abbastanza veloce (sul mio nuovo Mac Studio fa il fumo). 
    L’ho recentemente confrontato con la nuova versione di dxo pure raw: molto meglio topaz!

  9. 1 ora fa, Alberto Salvetti ha scritto:

    Grazie Mauro. Hai capito perfettamente i miei dubbi sulla bontà dell'acquisto. 

    Dopo tre anni di intenso uso della Z7, ancora non riesco a sopportare i tanti difetti, nonostante apprezzi gli evidenti pregi.

     

    Il fatto è che tu hai un molto radicato modo di fotografare i tuoi soggetti abituali e, nel farlo, usi una tecnica consolidata che produce i risultati che vuoi ottenere. Non è una critica, ma un fatto che ricavo dalle tue parole.
    La tua fotografia non cambia, cambiano i soggetti che fotografi.
    Quindi è difficile che, cambiando lo strumento, in modo radicale come tra D e Z, tu abbia un bilancio indiscutibilmente positivo. 
    Lo dico perché io la Z7 l’ho usata solo una volta, ma non ho mai percepito nessuna intollerabile difficoltà nel fotografare insetti e fiori con la Z6 o la Z6II e ancor meno con la Z9. Quindi in quello scenario non percepisco nessun difetto. In completa onestà intellettuale non so dire se perché ho aspettative più basse delle tue o se uso le Z diversamente da te.

    Ma pure io come Mauro non userei più una reflex nemmeno se me la regalassero. 

  10. 16 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

    Piuttosto mi interessava sapere: avevi anche binocolo con te o all'avvistamento c'erano solo le guide e vi segnalavano dove guardare?

    E loro, che binocoli utilizzavano?

    Avevo il binocolo, perché è più comodo guardarci dentro. Le guide si sbattevano un sacco ma incentivavano tutti a guardarsi bene in giro, in particolare per gli orsi.

    Loro usavano Svaroski e Canon stabilizzato.

  11. 8 ore fa, Antonio Biggio ha scritto:

    Volevo chiederti se potevi spiegare meglio la differenza tra d5 e z9 e perché quest’ultima ti permette di approcciare la fotografia in modo diverso.

    Sono tanti i fattori, probabilmente ci vorrebbe un articolo per spiegarli. Articolo che non sono ancora in grado di scrivere perché non li ho trovati tutti 😉.
    Comunque, anche senza addentrarmi nei meandri dell’autofocus, questi sono i vantaggi principali.

    Mirino/ergonomia
    Contiene informazioni preziose, che in situazioni ad alta dinamicità ti aiutano a scattare come vuoi tu. Non solo il semplice feedback dell’esposizione, quello è l’ovvio. Parlo della livella (fotografare da un gommone, a mano libera, appoggiato al tubo che però è in costante movimento conservando le immagini livellate per non perdere nitidezza ed inquadratura facendolo dopo è un esercizio da provare per capire), del fatto che passando in crop DX hai lo stesso mirino che hai in FX, della possibilità di rivedere lo scatto fatto senza togliere l’occhio dal mirino e senza cambiare la posizione di scatto (e nel mio caso gli occhiali, con i quali guardo nel mirino ma non riesco a vedere il monitor). 
    E poi ci dobbiamo aggiungere lo schermo basculante, con la livella, per fare foto a pelo d’acqua, a mano libera, con 5kg di attrezzatura… senza essere tu fisicamente nell’acqua. Prova a farlo con la D5.
    C’è una foto di un tricheco, a pelo d’acqua, fatta con il 24-120. Davvero pensiamo che avrei potuto stare così vicino a quel bestione, in acqua, a fotografare a raffica con il rumore della D5? Ci sono quelli sulla spiaggia, sempre 24-120. Io in ginocchio a pochi metri da loro. La D5 era una mitragliatrice, questa ti bisbiglia per farti sapere che hai fotografato.

    Sensore.
    Sono stato un accanito oppositore, al lancio: Avrei voluto avere il sensore della D5. La mia opinione va ora in direzione ortogonale. Semplicemente, non avrei potuto fare le foto di paesaggio che ho fatto se avessi avuto una D5, per via della inadeguata gamma dinamica e di quanto i file sono meno lavorabili. E io che amo ambientare i miei soggetti, faccio foto di paesaggio anche quando fotografo animali.
    Non avrei un TC incorporato, tra FX e DX, disponibile semplicemente azionando un tasto. 

    Sistema.
    Beh, la D5 non monta le lenti Z. No? 

    Poi, quando volete, parliamo dell’autofocus 😀😀😀😀

     

     

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  12. 6 ore fa, effe ha scritto:

    PS - La foto dello sbuffo della balena è da NG. (Ho visto bene? Sulla sinistra c'è la testa di una foca che la osserva?)

    Credo di no, dovrebbe essere un'uria che galleggia stile papera. La zona non era molto lontana dalla scogliera nella quale nidificano in massa e ce n'erano moltissime in giro.

    Se la foto ti è piaciuta, avrei dovuto fare un filmato. Sostanzialmente la situazione era che lei andava per i fatti suoi, stava immersa 4-5', emergeva, respirava 3-4 volte e si immergeva nuovamente. La bravura della guida era nello stimare direzione e velocità per fare in modo, senza andare a stecca col gommone per non infastidirla, di essere vicini a dove sarebbe riemersa. Troppo forte aspettare quei minuti per avere il primo sbuffo! Se guardi bene la foto, quello grande è in realtà un secondo sbuffo. Vedi il primo che si sta dissolvendo un po' più a sinistra.

    4 ore fa, Gianni ha scritto:

    Quello che più ti "invidio"? Brutta parola detta ti assicuro SOLO in maniera Positiva:
    i ricordi dell'Avventura che ti rimarranno dentro per sempre

    Si, fotografare è come il viaggio della vita: Non importa tanto dove ti porta quanto il percorso - le esperienze - che  fai. 

    4 ore fa, Jorgos ha scritto:

    tua perseveranza nel seguire i tuoi sogni

    1 ora fa, Max Aquila ha scritto:

    Al netto dei complimenti per il coraggio/incoscienza con il quale lasci a casa la famiglia per andare in posti del genere e della fortuna di essere tornato a raccontare

    Purtroppo la vita mi ha insegnato che siamo di passaggio e che può finire in qualsiasi momento. E' un nostro dovere verso noi stessi cercare di impiegarla nel modo che ci fa più felici! E poi, perdonatemi la battutaccia goliardica, per effetto combinato delle polizze e dell'età io valgo ormai più da morto che da vivo :) 

    1 ora fa, Max Aquila ha scritto:

    ...sono felice dei tuoi convincimenti sulla Z9 e sul sistema Z (i complimenti che fai alla Z6II sono significativi e importantissimi) perchè danno in Redazione a Nikonland la certezza di non esserci sbagliati.Come vedi, da qualche tempo, in parallelo alle tue affermazioni in proposito, è aumentata anche la mia assertività al riguardo: senza alcuna pietà per chi continui a farfugliare scuse del genere "...se il sistema Z rappresenterà il futuro Nikon..." oppure chi continui a glorificare impossibili monumenti del passato, come ormai sono le reflex più importanti della serie D
    (ossia UNICAMENTE D5 e D6...)

    Chi fotografa in azione ed in luoghi ostili come quelli che affronti tu, non ha più scuse riguardo l'attrezzatura.

    Sono assolutamente convinto. E le immagini che riesco a realizzare sono li a dimostrare che è così. 
    Certo, chi non riesce ad ottenere altrettanto - e non intendo per incapacità - ha più difficoltà a mostrarne la prova: Tutti abbiamo, ora con le Z come prima con le D, una percentuale di fotografie non riuscite. Ma io ormai sono sicuro che quella percentuale è più bassa con le Z. Che come detto aprono possibilità prima inesistenti, se le approcci a mente aperta e ti poni il problema di cosa puoi fare tu, cosa puoi cambiare nel tuo modo di fotografare, per beneficiare di loro.
    E sai bene che ho viaggiato, quando l'ammiraglia D di riferimento era la D5, con le coppie D5 e D810, D5 e D500, D5 e D5.... Z6II e Z9 - oggi e non in un futuro indistinto - le straccia tutte. E quando uscirà la III generazione, che è la prima abbastanza matura da confrontarsi ad armi pari con le D sopra citate, vedremo i fuochi artificiali. 

    1 ora fa, Gabriele Castelli ha scritto:

    famigliola di orsi che si coccolano

    E' stata una cosa pazzesca. Lo ha anche allattato, solo che era in una posizione sballata e fotograficamente non rendeva. Ma che emozione!!!!

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  13. 1 minuto fa, Salnikon ha scritto:

    Concordo e io ho ancora molto da imparare ..probabilmente la d3s nn ho ancora nemiche sfruttata x le qualità che ha .

    Beh, la D3S ha fatto la storia come macchina ottimizzata per la fotografia in scarsa luce. All’epoca era amatissima sia da chi faceva sport che dai fotografi naturalisti. 
    Ma vista all’oggi credo che come qualità di immagine stia dietro a tutte le Z, comprese quelle DX.
    Ovviamente questo non significa che non faccia più le foto…. 

  14. 1 ora fa, Salnikon ha scritto:

    Grazie x le risposte ..l’ho visto alcune foto della z6 e una mia impressione o si nota molto la tridimensionalità nn saprei come descriverla cioè la profondità di campo tra soggetti in primo piano e quelli sullo sfondo è molto marcata oppure è solo una mia sensazione ?

    Di sicuro un sensore FX tende a staccare un po’ di più perché a parità di diaframma ha meno PDC.

    Io da tempo uso solo FX, ma non ne farei una questione dogmatica: tutti i sensori delle Z sono in grado di fare ottime foto, il fattore limitante sta sempre nel fotografo.

     


  15.  

    1 ora fa, PiermarioPilloni ha scritto:

    per me se facessero una versione della Z9 senza battery grip integrato, con qualche limitazione in termini di velocità legata alla differente batteria, credo che sarebbe interessante per molti...un operazione stile D3-D700

    Quella versione della Z9 probabilmente costerebbe 4.000€, non 2.500 come la Z6III. I tempi sono cambiati, ma soprattutto i volumi di vendita. 
    La Z6III non avrà il sensore della Z9…

  16. 22 minuti fa, riccardo55 ha scritto:

    Per la Z6III (Sony non staked) miglioreranno l'AF specie in AF-C?  Per sua stessa natura non staked sara' sicuramente non prestante al 100% come la Z9 ma , almeno, miglioreranno  nel TRACKING in AUTO a meno fps. Mi sbaglio?

    Gli elementi che separano il complessivo risultato di una ammiraglia dalle macchine di livello inferiore sono sempre stati molti. Guardando al passato, D5 D500 e D850 sulla carta avrebbero dovuto avere le stesse prestazioni ma sul campo non era assolutamente così. Per cui è legittimo aspettarsi miglioramenti ma non aspettiamoci che una Z6III, che costerà meno di metà della Z9, ne possa uguagliare le prestazioni. Ovviamente migliorare rispetto alla Z6II si, ma niente miracoli. 

  17. 1 ora fa, M&M ha scritto:

    Oppure qui c'è un pizzo da pagare al fornitore della licenza che pretende quel differenziale di prezzo.

    La penso anche io così. Poco probabile che lancino a prezzo alto pensando al fatto che è l'unico, considerato che il mercato è in contrazione e che la maggior parte di quelli che vanno su Z probabilmente vengono da Nikon F e che quindi, se interessati ad uno zoom tele portatile e leggero, siano già in qualche modo attrezzati (es. in giro ci sono un sacco di 70-300/AFP, che su FTZ è solo qualche cm ed etto di troppo..... troppo piccolo il vantaggio per metterci 800€ considerato che il 70-300/AFP lo devi praticamente regalare).

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  18. eheheh 
    non posso risponderti con una foto che dimostri.... che è come dici tu perché sto traslocando ad un fiammante Mac Studio :)

    A volerla rendere lunga, cercando di argomentare "scientificamente", ma come detto subito bastano eccome, ci sono quattro punti chiave nel ragionamento:
    - Qualsiasi dimensione del sensore è a priori arbitraria e da riferire sostanzialmente a come siamo abituati a vedere una scena attraverso un coppia sensore/lente (a dire che la differenza c'è ed è oggettiva, ma l'impatto, se esiste, è soggettivo... e può essere sia negativo che positivo)
    - La PDC decresce al crescere della dimensione del sensore, di circa 1 stop ogni "salto" (es. DX->FX)
    - Più fotoni catturi e meno rumore hai, ed ogni "salto" vale circa uno stop
    - Il numero di pixel necessari dipende unicamente dal tipo e dalla dimensione dell'output

    I primi tre sono di nicchia ed eccedono il 95% dei palati e delle esigenze tecnicamente motivate, considerato i temi più spesso non in discussione quando si parla di lenti.
    Il quarto sarebbe l'unica questione importante... ma nessuno stampa più e ridimensionato a 1800pixel sul lato lungo per vederlo qui (che è sempre meglio di Instagram a 1080x1080) è impossibile capire se si è partiti da un file da 45Mpix o 21Mpix. Io stesso ho predicato per anni che 20-24Mpix sono uno sweet spot e bastano sostanzialmente per fare qualsiasi cosa, comprese stampe anche grandi, purché il fotografo sappia cosa fare quando scatta. Ricorderete, credo, i miei post confrontando Z6 e Z7 sotto questo profilo.

    Le mirrorless, tra l'altro, hanno azzerato anche un'altra differenza: la dimensione del mirino, che nelle DX, soprattutto di fascia bassa, è sempre stata un punto debole.

    Per cui è un po' come, tornado al paragone con le auto, come disquisire della supremazia dei motori 6 cilindri sui 4... anzi no, degli 8 cilindri sui 6 :) 


     

  19. Sostanzialmente, avete tutti ragione: è questo 105 ad essere così semplice da usare in coppia con la Z9 da rendere possibile quasi tutto. La mia storia in macro è troppo recente per consentirmi di confrontare l'uso di molti strumenti, ma anche per questo, secondo me, quello che porto è esemplificativo della semplicità con la quale rende possibile ottenere certi risultati.
    Come dice Silvio, la foto ambientata è tutto nel "averla vista". Ma tra gli ingredienti c'è anche non aver dovuto aggeggiare per togliere lenti/tubi mentre ero sdraiato a terra e aver potuto scattare così basso perché ero a mano libera e guardavo nello schermo della Z9 opportunamente estratto e inclinato verso l'alto. Insomma, tutto nel sistema Z aggiunge semplicità all' azione del fotografo e quindi lascia tempo per pensare anche fuori dagli schemi classici.

    BTW la prima foto, la soggettiva, è stata molto più difficile: mi sono avvicinato centimetro dopo centimetro con l'ultimo mezzo metro ottenuto semplicemente avvicinando la macchina e non me stesso. Francamente non credo sarebbe stato possibile non solo se avessi avuto una lente manuale o il treppiede o la necessità di inquadrare nel mirino o .... tutti i vincoli "di prima". 

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